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TDM#30-Apr 1997

 

Nuove droghe: bisogno di estasi

 

di Umberto Di Maria

Éstasi: Anormale stato di coscienza, con senso di rapimento, di svincolamento dalla realtà, di entusiasmo fanatico e di commozione, a volte accompagnato da visioni e da sensazioni uditive allucinatorie. Così spiega lo Zingarelli. "Ecstasy" è la migliore promessa delle nuove droghe, quelle sintetiche costruite in laboratorio, comparse prepotenti all'inizio degli anni '90 anche in Italia. Tra i giovani il loro uso sta aumentando in modo vertiginoso. Si chiamano Nexus, Goa, Crank, Crystal, Ice, Quick Bolt, Khat, Special K, Easy Lay. Sostanze già conosciute e impiegate per scopi terapeutici; oggi sono usate come sostanze stupefacenti, soprattutto tra i giovani, di fasce di età fino a pochi anni fa del tutto estranee al mondo della droga. Tra loro anche tredicenni; in genere ragazzi che non hanno nulla a che spartire con l'emarginazione di chi abusa di eroina, eppure disponibili ad assumere psicostimolanti -amfetamine e psicofarmaci- e mix di vecchie e nuove droghe; cocktail dagli effetti in parte sconosciuti, di certo insalubri. L'inganno sta nel credere che non facciano male e che non creino dipendenza. Uno slogan da discoteca a proposito di Ecstasy recita: "Sale, sale e non fa male". Per fabbricare designer drug -così vengono chiamate alcune delle nuove droghe- sono sufficienti un chimico neanche troppo bravo, un laboratorio e un principio attivo detto 'precursore'; con un minimo di conoscenze si disegnano le strutture molecolari -in genere al computer, ma va bene anche un banale foglio di carta-, e chimicamente si assemblano gli ingredienti; si ottengono così centinaia di varianti spostando un semplice elemento della struttura chimica; il gioco è fatto. La droga è inventata e la polizia è con le mani legate finché non verrà intercettata, riconosciuta, analizzata e inserita nella lista delle sostanze illegali. La molecola base dell'Ecstasy è l'Mdma (3,4-metilenediossi-N-metilamfetamina) e finora ne sono state prodotte 179 varianti; 179 nuove droghe con effetti simili. I risultati: dopo un sequestro di "Nexus", stupefacente non ancora inserito nella lista delle sostanze illegali, le forze dell'ordine hanno dovuto restituire la sostanza al legittimo proprietario con tante scuse. Sul mercato una compressa di "Nexus" costa all'incirca 50 mila lire. Da consumatori a produttori. Grazie alle designer drugs, il ruolo dell'Europa nel panorama mondiale delle sostanze stupefacenti è cambiato. L'Ecstasy più pura è prodotta in Olanda e nei Paesi dell'Est europeo dove ottimi chimici e laboratori attrezzati provenienti dallo smantellato sistema produttivo statale, sono facilmente reperibili a basso costo. L'Italia, Paese di transito per i flussi di droghe pesanti, in fatto di Ecstasy importa dall'Olanda e dal mercato tedesco. I corrieri "fai da te" sono ragazzi a loro volta utilizzatori: una pastiglia di Xtc al produttore costa in media 2000 lire; fuori dalle discoteche il pusher -lo spacciatore- le vende ad un prezzo che varia da 30 a 80 mila lire. La criminalità nostrana non sembra ancora aver preso sul serio il business delle nuove droghe anche se i sequestri di Mdma -Ectsasy- e sostanze simili -chiamate Ecstasy like- sono aumentati del 117 per cento nel giro di un anno, dal 1994 al 1995. Le regioni in testa nella classifica dei sequestri di Mdma ed Ecstasy like sono Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna. In termini di marketing le nuove droghe sono la risposta a nuovi comportamenti: i ragazzi non vogliono usare le siringhe, per il rischio di infettarsi d'Aids; preferiscono l'assunzione orale o per via inalatoria; non vogliono dipendenza. Le nuove droghe tuttavia non sostituiscono le cosiddette hard drug , droghe pesanti come l'eroina e nemmeno la cocaina. L'aumento delle morti per overdose di eroina lo conferma. Piuttosto, grazie a Ecstasy e simili si è allargato il mercato dei consumatori. Oggi in Italia si stimano 85 mila consumatori settimanali di Ecstasy. Le discoteche sono il luogo deputato al consumo; il sindacato dei gestori (Silb) è più drastico: almeno 300 mila i consumatori. In Inghilterra, secondo i più pessimisti, sono un milione. Dopo la Marijuna, l'Ecstasy è la droga più richiesta in Europa anche perché circola la voce che non faccia male. Francesco, ha 23 anni, non ha professione, fotografa per diletto mentre i suoi, benestanti, lo mantengono: nessuna carriera scolastica piuttosto una grande voglia di vivere e sperimentare: "ho voluto provare Ecstasy perché è giusto provare tutto nella vita...è stato incredibile, all'inizio ti prende agli occhi...ho visto i vetri della mia finestra diventare lucenti ed esplodere di luce; la cosa più bella è quel benessere che provi come quando vinci una gara e hai voglia di abbracciare tutti; è come se ti venisse tutto facile, ti emozioni per niente". Francesco non è un emarginato: ha una famiglia che gli vuol bene, una ragazza, tanti amici e sani interessi. Se non fosse per la disoccupazione sarebbe un perfetto uomo qualunque. "Non fumo hascisc perché è da sfatti, il fumo ti spegne...e in discoteca hai bisogno di energia, di stare bene".

Ma perché c'è un boom del consumo di designer drug e in particolare di Ecstasy? Le storie personali sono l'unica chiave di lettura. Si assumono per noia ed emozione. La noia e il tran tran della settimana di studio o di lavoro: compressi in ruoli, con l'infelicità che marca stretto e l'incomunicabilità ormai acquisita geneticamente. Le notti del fine settimana e la discoteca sono lo spazio dove liberare una parte di sé che non trova posto altrove, per la metamorfosi: necessaria per vivere la propria favola personale fatta di corpi bellissimi, vestiti mai per caso; bisogna piacersi, toccarsi. In discoteca non si parla, si balla. La musica è regina: quella che domina il rito della notte; 200 bpm, beats per minute, battute al minuto: è musica house, gabber-house, hard-core, underground, jungle, trance, progressive, techno. Ogni stile musicale ha i suoi personaggi, le sue metafore, suoi modi di assumere droga. Si mischiano Ecstasy e anfetamine, cocaina ed Ecstasy, alcool e anfetamine. I dj, i disc-jockey, sono gli sciamani dell'evento; agitano gli animi a suon di musica costruita alla consolle mettendo insieme brani diversi. La sollecitazione, la voglia che ti prende, diventa trance, una magia, e la droga è lo strumento per il passaggio, la liberazione. La musica è la regina anche fuori dalla discoteca: la trovi nei "rave", letteralmente "delirio", le feste organizzate a base di techno ed Ecstasy, spesso tenuti in discoteche. Ma i più frequentati sono quelli del circuito 'off', quelli clandestini; nascono in Inghilterra e hanno creato qualche problema alle guardie di Sua Maestà perché richiamano migliaia di persone sotto l'effetto di alcool e droga. Fino all'ultimo momento non si sa dove si terranno; la voce circola tra i ragazzi e con lei anche gli ormai mitici biglietti di invito che, come indicazioni per arrivare, riportano un numero di cellulare , in una sorta di caccia al tesoro: i luoghi scelti per le feste sono casolari abbandonati o strutture di archeologia industriale. Tanta riservatezza fa parte del rito e serve anche a tenere lontana la polizia. I rave e le notti in discoteca finiscono intorno alle sei, l'effetto delle droghe è tenuto su bevendo birra o super alcolici. Chi può cala (in gergo significa ingoiare) nuove pastiglie e il viaggio continua. Ci sono gli afterhour, le discoteche che aprono alle sette di mattina per accogliere chi non vuol far finire la notte. Si balla fino alle due del pomeriggio grazie all'Ecstasy che non ti fa sentire mai stanco, sempre vigile, sensuale. Il sole della domenica è già maturo quando si aprono gli aftertea: dalle 17 alle 24 nuova musica e nuove pillole per mettere fine a un week end che ammazzerebbe un toro. Per fare quattro conti, ammonta a trecentomila lire la spesa media necessaria a sostenere questi ritmi: un'entrata in discoteca costa circa trenta mila lire, una pastiglia di Ecstasy dalle 30 alle 90 mila lire (e c'è chi ne assume anche sette o otto a sera, ma la quantità media e di due), poi la benzina per spostarsi, cocktail, birra e quant'altro fa la notte unica. C'è chi in un solo fine settimana percorre anche 600 chilometri inseguendo feste e musica; ed è facile intravedere il filo rosso che porta alle stragi sulle strade del sabato sera. Quei decessi hanno qualcosa a che fare con gli stati alterati di coscienza prodotti dal mix di droghe e alcool. Lungo le strade, i Motel: preferiti quelli con idromassaggio e aria condizionata; ma solo per riprendersi dalla fatica e dal gran calore che scoppia in corpo per l'Ecstasy e gli abusi di alcool. Per il sesso c'è sempre tempo.

Una, due, tante droghe

Soprattutto maschi, diplomati, benestanti, dai 17 ai 25 anni, nessun grave problema che li affligge. Questo è il profilo del consumatore medio di Ecstasy come risulta da un'analisi effettuata dal Sert di Padova su 114 persone assuntori di Mdma. Il 38 per cento degli intervistati ha preso meno di quattro pastiglie nell'arco della sua vita, il 47 per cento fra le quattro e le 41 e il 15 per cento più di 41. Solo l'8 per cento ha dichiarato di aver avuto incidenti in macchina dopo aver preso Ecstasy. E per sfatare la diceria che l'Mdma non crea dipendenza la ricerca ha evidenziato che nel 15 per cento dei casi si sviluppa dipendenza. Dato che nell'81 per cento dei casi la sostanza si compra e si consuma in discoteca, lo stesso Sert, tra giugno e luglio del 1996, si è piazzato di fronte alle discoteche romagnole a fare domande a 343 persone. Scoprendo così che, l'86 per cento dei frequentatori dei locali più "trendy", oltre all'Ecstasy assume alcol (nel 59,9 per cento), Thc (59,3 per cento), popper (33,3 per cento), cocaina (31,5 per cento) amfetamino-simili (9,9 per cento), special K (3,7 per cento). L'età media dell'assunzione della prima pastiglia è di 17 anni ma per il 15 per cento degli intervistati è stato tra i 13 e 15 anni.

L'esperto non lo farebbe

Fabrizio Schifano è lo psichiatra e farmacologo clinico che da cinque anni ha più di altri la testa tra le nuove droghe. Fa parte dello staff del Sert, servizio tossicodipendenze, della Usl 16 di Padova.

Se mai dovesse prendere una nuova droga, quale prenderebbe?

Non prenderei droghe: ne vecchie, ne nuove. Le nuove poi sono altamente pericolose rispetto alle vecchie. Ho una paziente di settantasette anni che da cinquanta prende oppiacei. Da qualche anno è in cura da me. Con l'Ecstasy questo non sarebbe stato possibile. Statistiche alla mano, coloro che hanno consumato più di 50 pastiglie di Ecstasy nella loro vita, hanno un rischio di gravi disturbi neurologi 75 volte superiore alla media.

Qual è l'aspetto più preoccupante delle nuove droghe?

La vulnerabilità individuale a dosaggi bassissimi: in pratica il rischio di ictus o di colpo di calore per ragioni del tutto soggettive. E poi la tossicità persistente: sappiamo che l'Mdma è come un bisturi di alta precisione che individua i circuiti neuronali seritoninergici e li recide. Ha una super specificità tossica.

Ritiene che i Sert nel Paese stiano sottovalutando il problema nuove droghe?

No. Da qualche anno c'è un grosso interesse da parte degli addetti ai lavori. Tuttavia c'è un ritardo organizzativo. Bisogna ristrutturare il menù terapeutico dei Sert che sono spesso eroinocentrici. Ci sono fasce di utenza che sfuggono e la colpa è nostra perché non sappiamo essere accattivanti con nuovi modi di relazione e in luoghi diversi dai Sert.

La prossima droga?

Quella che secondo me metterà in scacco matto i Sert sarà la cocaina a base libera. Farmacologicamente e psicologicamente siamo impreparati. Sono pazienti difficili da curare. Sul piano delle entactogene penso alla 'Nexus', la 2 Cb, già nota agli psiconauti d'oltreoceano.

La droga del Kaiser

L'Ecstasy ha una certa età. 85 anni portati a meraviglia. Nasce nel 1912 nei laboratori farmaceutici della prussiana "Merk". Non scatena alcun interesse ma viene brevettata. In letargo fino alla fine degli anni '40, l'Mdma è una delle sostanze su cui l'esercito americano, suggestionato dal patto atlantico appena siglato, mette gli occhi per usarla nella nascente guerra fredda. Un fallimento. Sempre gli americani, questa volta psichiatri, la resuscitano negli psichedelici anni '70 per provarla nella terapia di coppia con pazienti particolarmente bloccati nell'esprimersi. Funziona. Fino al 1985 circola indisturbata tra gabinetti psicoterapeutici e studenti ma la Dea, Drug enforcement administration, ente americano per la lotta al traffico di droghe, la mette fuori legge. Inizia la repressione ma in tanti si sono già bolliti i neuroni.

Anche spalmate sulle gengive

Ecstasy. La sua sigla è Mdma (3,4-5 metillenediossi-N-metilamfetamina). In Usa la chiamano 'Adam', in Inghilterra 'E'. Ricavata dal safrolo, olio essenziale del sassofrasso. Appartiene al gruppo delle fetilamine. Agisce sul sistema serotoninergico che nel nostro cervello regola i livelli di serotonina: un neurotrasmettitore alla base della sensazione di euforia o depressione. Gli effetti: loquacità, capacità di entrare in intimità con gli altri, fiducia in sé stessi, senso di grande energia, alterazione della percezione del tempo, aumento della coscienza delle emozioni, diminuzione dell'aggressività. L'effetto di una pastiglia, che in genere contiene dai 75 ai 150 milligrammi, dura tre-quattro ore. Sono chiamate sostanze "entactogene" perché "toccano dentro", permettono cioè un contatto con il "centro del cuore", inteso come profondo nucleo emozionale. Sono 179 le sostanze derivate dalla stessa molecola e per questo chiamate "Ecstasy like", le più vendute sul mercato: Love drug (Mda), Eve (Mdea), Tnt (Mbdb), Nexus (2Cb). Quest'ultime due non sono ancora state dichiarate sostanze illegali. Costano in media dalle 30 alle 90 mila lire. Le pastiglie hanno forma di cuoricini, tonda o cilindrica con disegnate banane, corone e altri simboli. Mdma unita a morfina prende il nome di Uccelletto grigio (detto anche 'Bird' per via dell'uccello raffigurato): costa 70/80 mila lire a pastiglia. Goa. Dmt, dimetiltriptamina, una sostanza simile per struttura alla serotonina; venduta sotto forma di polvere da sniffare o fumare. Causa forti allucinazioni e un estraneamento dall'ambiente circostante per 30 minuti circa. Costa intorno alle 40 mila a dose. Lsd. Dietilammide dell'acido lisergico. Ha carburato la generazione dei figli dei fiori. La novità sta nel dosaggio: la sostanza attiva non supera i 25 microgrammi. Offrono allucinazioni e modificazione della cognizione dello spazio attorno a sé e del tempo. Un francobollo costa 25-30 mila lire, gli effetti arrivano dopo circa quindici minuti (a volte anche un'ora), e assicura un trip di 6-8 ore. Amfetamino-simili. Quelle più conosciute sul mercato sono: il Crank (Metamfetamina solfato), il Crystal (Metamfetamina cloridrato), l'Ice, lo Shaboo. Agiscono sul rilascio di dopamina e adrenalina. L'effetto dura un paio di ore durante le quali ci si sente eccitati, motivati, vigili ed estremamente lucidi. Dopo rimane la depressione, difficoltà di relazione, paranoia, aggressività. Vengono assunte in capsule perché hanno un brutto sapore e sono caustiche per la mucosa della bocca; l'uso più in voga è fumarle con una piccola pipa. In particolare il Crystal si presenta sotto forma di diamantini che le ragazze, per sfuggire ai controlli, incassano nei micro orecchini da naso. Costano anche 400 mila lire l'uno. Inalanti. Il padre è stato il Popper (Nitrito di amile, butile, isobutile). Oggi nelle discoteche circolano sostanze simili con il nome di Kix, Quick Bolt e Rush. Vendute sotto forma di fialette da inalare. L'effetto è dirompente e dura dai 30 ai 90 secondi. E' un eccitante che permette al sangue di affluire abbondante al sistema nervoso centrale e allo stesso tempo rilassa la muscolatura liscia. Dà disturbi al cuore e alla circolazione sanguigna. Una fiala costa 25-30 mila lire. Special K. Famosa per la visione a tunnel e le distorsioni visive paragonabili alle visioni premortali. La 'Ketamina', è il suo vero nome, viene usata da veterinari per anestetizzare animali. Sul mercato delle droghe viene venduta a 30 mila lire in fiale che, riscaldate, fanno precipitare il principio attivo sotto forma di polvere che poi viene sniffata. Se abusata dà vertigini, delirio, confusione mentale e perdita di memoria. Catinoni. I nomi di battaglia sono molti: Crystal Meth, Burn, Khat, Cat, Qaat, Miraa. Alla base c'è il metcatinone. Il principio attivo si trova nel 'Khat', un arbusto indigeno del Corno d'Africa. Studenti dell'università del Michigan hanno sintetizzato la molecola. Normalmente si sniffa, ma c'è chi la ingoia e tra gli eroinomani, chi se la inietta. Promette una prolungata stimolazione sessuale. In fase acuta sopravvengono dolori all'addome, forte sudorazione e brividi di freddo, tachicardia e ansia. L'uso prolungato crea problemi alla sfera affettiva e porta alla paranoia. In Italia è rara. Liquid ecstasy, Liquid, Easy Lay. I chimici la chiamano Ghb, gamma-idrossi butirrato sodico. I giovani la ricercano per i presunti effetti afrodisiaci. Si presenta in forma liquida: incolore e inodore. Viene venduta in bottigliette. Tra gli inevitabili effetti collaterali: nausea, vomito, disorientamento spazio temporale, irrigidimento muscolare. Cocaina. E' stata resa fumabile attraverso due procedimenti chimici che hanno portato sui mercati la "free-base", base libera che si presenta in polvere, e il "crack", in cristalli trasparenti. Pericolosa per gli effetti iperstimolanti e la dipendenza. Rare in Italia. Gelatine. Il composto base è il Temazepan una benzodiazepina, molecola che ha rivoluzionato gli psicofarmaci. Si presenta sotto forma di gelatina e si deve spalmare sulle gengive per un lento assorbimento. Si vende in capsule. Creano dipendenza e problemi cardio-vascolari.

Don Gino e la fantasia

E' un 'don' in guerra, in prima linea nella lotta alla tossicodipendenza. Don Gino Rigoldi è il fondatore di "Comunità Nuova". Gli abbiamo rivolto qualche domanda a proposito delle nuove droghe. Perché i giovani si fanno di Ecstasy?

Per moda, per il gruppo che impone comportamenti obbligati. E' un po' come per l'hascisc, chi le assume non ha l'idea di drogarsi. Lo fanno perché troppi tra loro non hanno di sé una buona immagine e non hanno progetti per il futuro. Si annoiano e si adeguano ai modelli senza aggiungere nulla di sé stessi. Per loro non c'è bisogno di medici e comunità ma di spazi per scoprirsi, esprimersi, partecipare e venire riconosciuti nella propria individualità. Se l'eroina è la droga dei perdenti, l'Ecstasy di chi è? Degli orfani, dei fuggitivi. Di chi non ha un padre e una madre, in senso lato, pronti a regalarti un sogno, un desiderio, un progetto di vita. Oggi essere buoni genitori è proprio difficile me ne rendo conto. Circola voce tra i ragazzi che le nuove droghe siano perfette e fanno solo bene... L'informazione del "chi tocca muore" non serve più a nessuno. Loro vogliono provarla e non gli interessa che gli faccia male; del messaggio di genitori e insegnanti, tengono buono solo quello che gli va bene perché chi glielo dice si pone al dì sopra di loro, non li tratta da adulti. Credo sia importante cambiare i modi della prevenzione e basare il proprio compito sui dati di realtà. Questo non vuol dire "prendila che è perfetta" ma "guarda che quella sostanza ha questi effetti ma anche questi altri". E' più facile lavorare con eroinomani o con ecstasiati? Ecstasiati. Perché cercano la felicità, il benessere. Chi lavora con gli eroinomani è uno che cura malati; con chi assume nuove droghe lavori invece sulle fantasie, sull'immaginario, i desideri. Questo è un punto debole delle comunità per tossicodipendenti: siamo bravi a dare regole, doveri, a controllare, contenere. La sfida che gli ecstasiati ci pongono è di creare realtà in cui si privilegia l'espressione, la gioia, la vitalità. A noi cattolici non ci viene facile perché abbiamo la cultura del "fedeli e ubbidenti". Io credo che Gesù Cristo ci voglia "fedeli e creativi", l'ubbidienza è di vivere nella solidarietà, nel bene che cambia il mondo, nella fiducia. L'eterno riposo viene dopo la case delle nozze, dopo la gioia.

In Italia sballo puro

A proposito di purezza. In Italia l'Ecstasy è in media di ottima qualità. Tuttavia esistono in commercio pastiglie prodotte artigianalmente, per questo con grosse impurità di piombo. In altri casi le pastiglie vengono tagliate con veleno per topi e vermifugo per animali. Pericolose. In Olanda con due fiorini e mezzo è possibile controllare la purezza delle sostanze acquistate direttamente fuori dalle discoteche, grazie alle unità mobili del Cad, Consultatie buro voor alcohol en drugs, una sorta di locale servizio per le tossicodipendenze. Dopo il controllo la pastiglia viene restituita solo un po' scalfita. In Inghilterra per sapere se si è acquistato un pacco, una fregatura, basta andare in farmacia e comprare l'apposito kit per verificarne la purezza. Costa l'equivalente di 8 mila lire. In questo senso in Italia si è da poco mobilitata la Regione Emilia-Romagna con una delibera che porterà, di fronte alle discoteche della riviera romagnola, camper per il controllo della purezza della pastiglie.

Per favore, non fare mix

Non fate casino, per favore. Ne va della vita di chi assume cocktail di droghe e alcool. In Inghilterra l'attenzione del "Health education authority", l'ufficio per l'informazione sanitaria, ha posto particolare attenzione alla prevenzione delle morti dovute al mix di droghe.

  1. Ecstasy o ecstasy like + Lsd.

L'assunzione dei due tipi di sostanze fa andare male una serata che doveva essere allegra. Il bad trip, il viaggio andato a male, i cattivi pensieri e la paranoia sono più frequenti se si associa gli effetti di Mdma e Lsd. L'aumento della temperatura è assicurato. Amfetamine o amfetamino-simili+Lsd.

Siamo alle cozze. Immaginarne gli effetti: un viaggio andato a male con tanto di nausea e 12 ore di allucinazione mescolate alla paranoia prodotta dalle anfetamine.

  1. Amfetamine + Ecstasy

L'Ecstasy e le sostanze ecstasy like da sole fanno battere il tuo cuore molto più forte del normale (arrivi anche a 180 battiti al minuto). E in più balli. Figurati se aggiungi anche l'effetto delle amfetamine. Disidratazione e tachicardia sono pericolosissime.

  1. Ecstasy + alcool

Accoppiare alcoolici ed Ecstasy per far salire gli effetti di quest'ultima è un'idea malsana. C'è un primo periodo in cui ci si sente brillanti, ma poi arriva la fase sedativa dell'alcol. Di certo bere comunque reintegra i liquidi persi sudando e ballando. Sarebbe meglio bere succhi di frutta e integratori salini per riportare i livelli di sodio alla norma.

  1. Alcool + Lsd

Finché bevi poco l'effetto è eccitante. L'alcool in eccesso provoca un effetto sedativo e blocca l'eccitamento dell'Lsd aumentando l'allucinazione. Il rischio è di bad trip, viaggi bruttissimi.

  1. Alcool + cocaina

Il rischio è che ti venga un colpo di calore e la pressione sanguigna aumenti pericolosamente con possibilità di infarto. Questo perché alcool e cocaina insieme creano un effetto a catena incontrollato.

 

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