TDM#30-Apr
1997
Nuove
droghe: bisogno di estasi
di Umberto
Di Maria
Éstasi:
Anormale stato di coscienza, con senso di rapimento, di
svincolamento dalla realtà, di entusiasmo fanatico e
di commozione, a volte accompagnato da visioni e da
sensazioni uditive allucinatorie. Così spiega lo
Zingarelli. "Ecstasy" è la migliore promessa delle
nuove droghe, quelle sintetiche costruite in laboratorio,
comparse prepotenti all'inizio degli anni '90 anche in
Italia. Tra i giovani il loro uso sta aumentando in modo
vertiginoso. Si chiamano Nexus, Goa, Crank, Crystal, Ice,
Quick Bolt, Khat, Special K, Easy Lay. Sostanze già
conosciute e impiegate per scopi terapeutici; oggi sono
usate come sostanze stupefacenti, soprattutto tra i giovani,
di fasce di età fino a pochi anni fa del tutto
estranee al mondo della droga. Tra loro anche tredicenni; in
genere ragazzi che non hanno nulla a che spartire con
l'emarginazione di chi abusa di eroina, eppure disponibili
ad assumere psicostimolanti -amfetamine e psicofarmaci- e
mix di vecchie e nuove droghe; cocktail dagli effetti in
parte sconosciuti, di certo insalubri. L'inganno sta nel
credere che non facciano male e che non creino dipendenza.
Uno slogan da discoteca a proposito di Ecstasy recita:
"Sale, sale e non fa male". Per fabbricare designer drug
-così vengono chiamate alcune delle nuove droghe-
sono sufficienti un chimico neanche troppo bravo, un
laboratorio e un principio attivo detto 'precursore'; con un
minimo di conoscenze si disegnano le strutture molecolari
-in genere al computer, ma va bene anche un banale foglio di
carta-, e chimicamente si assemblano gli ingredienti; si
ottengono così centinaia di varianti spostando un
semplice elemento della struttura chimica; il gioco è
fatto. La droga è inventata e la polizia è con
le mani legate finché non verrà intercettata,
riconosciuta, analizzata e inserita nella lista delle
sostanze illegali. La molecola base dell'Ecstasy è
l'Mdma (3,4-metilenediossi-N-metilamfetamina) e finora ne
sono state prodotte 179 varianti; 179 nuove droghe con
effetti simili. I risultati: dopo un sequestro di "Nexus",
stupefacente non ancora inserito nella lista delle sostanze
illegali, le forze dell'ordine hanno dovuto restituire la
sostanza al legittimo proprietario con tante scuse. Sul
mercato una compressa di "Nexus" costa all'incirca 50 mila
lire. Da consumatori a produttori. Grazie alle designer
drugs, il ruolo dell'Europa nel panorama mondiale delle
sostanze stupefacenti è cambiato. L'Ecstasy
più pura è prodotta in Olanda e nei Paesi
dell'Est europeo dove ottimi chimici e laboratori attrezzati
provenienti dallo smantellato sistema produttivo statale,
sono facilmente reperibili a basso costo. L'Italia, Paese di
transito per i flussi di droghe pesanti, in fatto di Ecstasy
importa dall'Olanda e dal mercato tedesco. I corrieri "fai
da te" sono ragazzi a loro volta utilizzatori: una pastiglia
di Xtc al produttore costa in media 2000 lire; fuori dalle
discoteche il pusher -lo spacciatore- le vende ad un prezzo
che varia da 30 a 80 mila lire. La criminalità
nostrana non sembra ancora aver preso sul serio il business
delle nuove droghe anche se i sequestri di Mdma -Ectsasy- e
sostanze simili -chiamate Ecstasy like- sono aumentati del
117 per cento nel giro di un anno, dal 1994 al 1995. Le
regioni in testa nella classifica dei sequestri di Mdma ed
Ecstasy like sono Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia
Romagna. In termini di marketing le nuove droghe sono la
risposta a nuovi comportamenti: i ragazzi non vogliono usare
le siringhe, per il rischio di infettarsi d'Aids;
preferiscono l'assunzione orale o per via inalatoria; non
vogliono dipendenza. Le nuove droghe tuttavia non
sostituiscono le cosiddette hard drug , droghe pesanti come
l'eroina e nemmeno la cocaina. L'aumento delle morti per
overdose di eroina lo conferma. Piuttosto, grazie a Ecstasy
e simili si è allargato il mercato dei consumatori.
Oggi in Italia si stimano 85 mila consumatori settimanali di
Ecstasy. Le discoteche sono il luogo deputato al consumo; il
sindacato dei gestori (Silb) è più drastico:
almeno 300 mila i consumatori. In Inghilterra, secondo i
più pessimisti, sono un milione. Dopo la Marijuna,
l'Ecstasy è la droga più richiesta in Europa
anche perché circola la voce che non faccia male.
Francesco, ha 23 anni, non ha professione, fotografa per
diletto mentre i suoi, benestanti, lo mantengono: nessuna
carriera scolastica piuttosto una grande voglia di vivere e
sperimentare: "ho voluto provare Ecstasy perché
è giusto provare tutto nella vita...è stato
incredibile, all'inizio ti prende agli occhi...ho visto i
vetri della mia finestra diventare lucenti ed esplodere di
luce; la cosa più bella è quel benessere che
provi come quando vinci una gara e hai voglia di abbracciare
tutti; è come se ti venisse tutto facile, ti emozioni
per niente". Francesco non è un emarginato: ha una
famiglia che gli vuol bene, una ragazza, tanti amici e sani
interessi. Se non fosse per la disoccupazione sarebbe un
perfetto uomo qualunque. "Non fumo hascisc perché
è da sfatti, il fumo ti spegne...e in discoteca hai
bisogno di energia, di stare bene".
Ma
perché c'è un boom del consumo di designer
drug e in particolare di Ecstasy? Le storie personali sono
l'unica chiave di lettura. Si assumono per noia ed emozione.
La noia e il tran tran della settimana di studio o di
lavoro: compressi in ruoli, con l'infelicità che
marca stretto e l'incomunicabilità ormai acquisita
geneticamente. Le notti del fine settimana e la discoteca
sono lo spazio dove liberare una parte di sé che non
trova posto altrove, per la metamorfosi: necessaria per
vivere la propria favola personale fatta di corpi
bellissimi, vestiti mai per caso; bisogna piacersi,
toccarsi. In discoteca non si parla, si balla. La musica
è regina: quella che domina il rito della notte; 200
bpm, beats per minute, battute al minuto: è musica
house, gabber-house, hard-core, underground, jungle, trance,
progressive, techno. Ogni stile musicale ha i suoi
personaggi, le sue metafore, suoi modi di assumere droga. Si
mischiano Ecstasy e anfetamine, cocaina ed Ecstasy, alcool e
anfetamine. I dj, i disc-jockey, sono gli sciamani
dell'evento; agitano gli animi a suon di musica costruita
alla consolle mettendo insieme brani diversi. La
sollecitazione, la voglia che ti prende, diventa trance, una
magia, e la droga è lo strumento per il passaggio, la
liberazione. La musica è la regina anche fuori dalla
discoteca: la trovi nei "rave", letteralmente "delirio", le
feste organizzate a base di techno ed Ecstasy, spesso tenuti
in discoteche. Ma i più frequentati sono quelli del
circuito 'off', quelli clandestini; nascono in Inghilterra e
hanno creato qualche problema alle guardie di Sua
Maestà perché richiamano migliaia di persone
sotto l'effetto di alcool e droga. Fino all'ultimo momento
non si sa dove si terranno; la voce circola tra i ragazzi e
con lei anche gli ormai mitici biglietti di invito che, come
indicazioni per arrivare, riportano un numero di cellulare ,
in una sorta di caccia al tesoro: i luoghi scelti per le
feste sono casolari abbandonati o strutture di archeologia
industriale. Tanta riservatezza fa parte del rito e serve
anche a tenere lontana la polizia. I rave e le notti in
discoteca finiscono intorno alle sei, l'effetto delle droghe
è tenuto su bevendo birra o super alcolici. Chi
può cala (in gergo significa ingoiare) nuove
pastiglie e il viaggio continua. Ci sono gli afterhour, le
discoteche che aprono alle sette di mattina per accogliere
chi non vuol far finire la notte. Si balla fino alle due del
pomeriggio grazie all'Ecstasy che non ti fa sentire mai
stanco, sempre vigile, sensuale. Il sole della domenica
è già maturo quando si aprono gli aftertea:
dalle 17 alle 24 nuova musica e nuove pillole per mettere
fine a un week end che ammazzerebbe un toro. Per fare
quattro conti, ammonta a trecentomila lire la spesa media
necessaria a sostenere questi ritmi: un'entrata in discoteca
costa circa trenta mila lire, una pastiglia di Ecstasy dalle
30 alle 90 mila lire (e c'è chi ne assume anche sette
o otto a sera, ma la quantità media e di due), poi la
benzina per spostarsi, cocktail, birra e quant'altro fa la
notte unica. C'è chi in un solo fine settimana
percorre anche 600 chilometri inseguendo feste e musica; ed
è facile intravedere il filo rosso che porta alle
stragi sulle strade del sabato sera. Quei decessi hanno
qualcosa a che fare con gli stati alterati di coscienza
prodotti dal mix di droghe e alcool. Lungo le strade, i
Motel: preferiti quelli con idromassaggio e aria
condizionata; ma solo per riprendersi dalla fatica e dal
gran calore che scoppia in corpo per l'Ecstasy e gli abusi
di alcool. Per il sesso c'è sempre tempo.
Una, due,
tante droghe
Soprattutto
maschi, diplomati, benestanti, dai 17 ai 25 anni, nessun
grave problema che li affligge. Questo è il profilo
del consumatore medio di Ecstasy come risulta da un'analisi
effettuata dal Sert di Padova su 114 persone assuntori di
Mdma. Il 38 per cento degli intervistati ha preso meno di
quattro pastiglie nell'arco della sua vita, il 47 per cento
fra le quattro e le 41 e il 15 per cento più di 41.
Solo l'8 per cento ha dichiarato di aver avuto incidenti in
macchina dopo aver preso Ecstasy. E per sfatare la diceria
che l'Mdma non crea dipendenza la ricerca ha evidenziato che
nel 15 per cento dei casi si sviluppa dipendenza. Dato che
nell'81 per cento dei casi la sostanza si compra e si
consuma in discoteca, lo stesso Sert, tra giugno e luglio
del 1996, si è piazzato di fronte alle discoteche
romagnole a fare domande a 343 persone. Scoprendo
così che, l'86 per cento dei frequentatori dei locali
più "trendy", oltre all'Ecstasy assume alcol (nel
59,9 per cento), Thc (59,3 per cento), popper (33,3 per
cento), cocaina (31,5 per cento) amfetamino-simili (9,9 per
cento), special K (3,7 per cento). L'età media
dell'assunzione della prima pastiglia è di 17 anni ma
per il 15 per cento degli intervistati è stato tra i
13 e 15 anni.
L'esperto
non lo farebbe
Fabrizio
Schifano è lo psichiatra e farmacologo clinico che da
cinque anni ha più di altri la testa tra le nuove
droghe. Fa parte dello staff del Sert, servizio
tossicodipendenze, della Usl 16 di Padova.
Se mai
dovesse prendere una nuova droga, quale
prenderebbe?
Non
prenderei droghe: ne vecchie, ne nuove. Le nuove poi sono
altamente pericolose rispetto alle vecchie. Ho una paziente
di settantasette anni che da cinquanta prende oppiacei. Da
qualche anno è in cura da me. Con l'Ecstasy questo
non sarebbe stato possibile. Statistiche alla mano, coloro
che hanno consumato più di 50 pastiglie di Ecstasy
nella loro vita, hanno un rischio di gravi disturbi
neurologi 75 volte superiore alla media.
Qual
è l'aspetto più preoccupante delle nuove
droghe?
La
vulnerabilità individuale a dosaggi bassissimi: in
pratica il rischio di ictus o di colpo di calore per ragioni
del tutto soggettive. E poi la tossicità persistente:
sappiamo che l'Mdma è come un bisturi di alta
precisione che individua i circuiti neuronali
seritoninergici e li recide. Ha una super specificità
tossica.
Ritiene
che i Sert nel Paese stiano sottovalutando il problema nuove
droghe?
No. Da
qualche anno c'è un grosso interesse da parte degli
addetti ai lavori. Tuttavia c'è un ritardo
organizzativo. Bisogna ristrutturare il menù
terapeutico dei Sert che sono spesso eroinocentrici. Ci sono
fasce di utenza che sfuggono e la colpa è nostra
perché non sappiamo essere accattivanti con nuovi
modi di relazione e in luoghi diversi dai Sert.
La
prossima droga?
Quella che
secondo me metterà in scacco matto i Sert sarà
la cocaina a base libera. Farmacologicamente e
psicologicamente siamo impreparati. Sono pazienti difficili
da curare. Sul piano delle entactogene penso alla 'Nexus',
la 2 Cb, già nota agli psiconauti d'oltreoceano.
La droga
del Kaiser
L'Ecstasy ha
una certa età. 85 anni portati a meraviglia. Nasce
nel 1912 nei laboratori farmaceutici della prussiana "Merk".
Non scatena alcun interesse ma viene brevettata. In letargo
fino alla fine degli anni '40, l'Mdma è una delle
sostanze su cui l'esercito americano, suggestionato dal
patto atlantico appena siglato, mette gli occhi per usarla
nella nascente guerra fredda. Un fallimento. Sempre gli
americani, questa volta psichiatri, la resuscitano negli
psichedelici anni '70 per provarla nella terapia di coppia
con pazienti particolarmente bloccati nell'esprimersi.
Funziona. Fino al 1985 circola indisturbata tra gabinetti
psicoterapeutici e studenti ma la Dea, Drug enforcement
administration, ente americano per la lotta al traffico di
droghe, la mette fuori legge. Inizia la repressione ma in
tanti si sono già bolliti i neuroni.
Anche
spalmate sulle gengive
Ecstasy. La
sua sigla è Mdma (3,4-5
metillenediossi-N-metilamfetamina). In Usa la chiamano
'Adam', in Inghilterra 'E'. Ricavata dal safrolo, olio
essenziale del sassofrasso. Appartiene al gruppo delle
fetilamine. Agisce sul sistema serotoninergico che nel
nostro cervello regola i livelli di serotonina: un
neurotrasmettitore alla base della sensazione di euforia o
depressione. Gli effetti: loquacità, capacità
di entrare in intimità con gli altri, fiducia in
sé stessi, senso di grande energia, alterazione della
percezione del tempo, aumento della coscienza delle
emozioni, diminuzione dell'aggressività. L'effetto di
una pastiglia, che in genere contiene dai 75 ai 150
milligrammi, dura tre-quattro ore. Sono chiamate sostanze
"entactogene" perché "toccano dentro", permettono
cioè un contatto con il "centro del cuore", inteso
come profondo nucleo emozionale. Sono 179 le sostanze
derivate dalla stessa molecola e per questo chiamate
"Ecstasy like", le più vendute sul mercato: Love drug
(Mda), Eve (Mdea), Tnt (Mbdb), Nexus (2Cb). Quest'ultime due
non sono ancora state dichiarate sostanze illegali. Costano
in media dalle 30 alle 90 mila lire. Le pastiglie hanno
forma di cuoricini, tonda o cilindrica con disegnate banane,
corone e altri simboli. Mdma unita a morfina prende il nome
di Uccelletto grigio (detto anche 'Bird' per via
dell'uccello raffigurato): costa 70/80 mila lire a
pastiglia. Goa. Dmt, dimetiltriptamina, una sostanza simile
per struttura alla serotonina; venduta sotto forma di
polvere da sniffare o fumare. Causa forti allucinazioni e un
estraneamento dall'ambiente circostante per 30 minuti circa.
Costa intorno alle 40 mila a dose. Lsd. Dietilammide
dell'acido lisergico. Ha carburato la generazione dei figli
dei fiori. La novità sta nel dosaggio: la sostanza
attiva non supera i 25 microgrammi. Offrono allucinazioni e
modificazione della cognizione dello spazio attorno a
sé e del tempo. Un francobollo costa 25-30 mila lire,
gli effetti arrivano dopo circa quindici minuti (a volte
anche un'ora), e assicura un trip di 6-8 ore.
Amfetamino-simili. Quelle più conosciute sul mercato
sono: il Crank (Metamfetamina solfato), il Crystal
(Metamfetamina cloridrato), l'Ice, lo Shaboo. Agiscono sul
rilascio di dopamina e adrenalina. L'effetto dura un paio di
ore durante le quali ci si sente eccitati, motivati, vigili
ed estremamente lucidi. Dopo rimane la depressione,
difficoltà di relazione, paranoia,
aggressività. Vengono assunte in capsule
perché hanno un brutto sapore e sono caustiche per la
mucosa della bocca; l'uso più in voga è
fumarle con una piccola pipa. In particolare il Crystal si
presenta sotto forma di diamantini che le ragazze, per
sfuggire ai controlli, incassano nei micro orecchini da
naso. Costano anche 400 mila lire l'uno. Inalanti. Il padre
è stato il Popper (Nitrito di amile, butile,
isobutile). Oggi nelle discoteche circolano sostanze simili
con il nome di Kix, Quick Bolt e Rush. Vendute sotto forma
di fialette da inalare. L'effetto è dirompente e dura
dai 30 ai 90 secondi. E' un eccitante che permette al sangue
di affluire abbondante al sistema nervoso centrale e allo
stesso tempo rilassa la muscolatura liscia. Dà
disturbi al cuore e alla circolazione sanguigna. Una fiala
costa 25-30 mila lire. Special K. Famosa per la visione a
tunnel e le distorsioni visive paragonabili alle visioni
premortali. La 'Ketamina', è il suo vero nome, viene
usata da veterinari per anestetizzare animali. Sul mercato
delle droghe viene venduta a 30 mila lire in fiale che,
riscaldate, fanno precipitare il principio attivo sotto
forma di polvere che poi viene sniffata. Se abusata
dà vertigini, delirio, confusione mentale e perdita
di memoria. Catinoni. I nomi di battaglia sono molti:
Crystal Meth, Burn, Khat, Cat, Qaat, Miraa. Alla base
c'è il metcatinone. Il principio attivo si trova nel
'Khat', un arbusto indigeno del Corno d'Africa. Studenti
dell'università del Michigan hanno sintetizzato la
molecola. Normalmente si sniffa, ma c'è chi la ingoia
e tra gli eroinomani, chi se la inietta. Promette una
prolungata stimolazione sessuale. In fase acuta
sopravvengono dolori all'addome, forte sudorazione e brividi
di freddo, tachicardia e ansia. L'uso prolungato crea
problemi alla sfera affettiva e porta alla paranoia. In
Italia è rara. Liquid ecstasy, Liquid, Easy Lay. I
chimici la chiamano Ghb, gamma-idrossi butirrato sodico. I
giovani la ricercano per i presunti effetti afrodisiaci. Si
presenta in forma liquida: incolore e inodore. Viene venduta
in bottigliette. Tra gli inevitabili effetti collaterali:
nausea, vomito, disorientamento spazio temporale,
irrigidimento muscolare. Cocaina. E' stata resa fumabile
attraverso due procedimenti chimici che hanno portato sui
mercati la "free-base", base libera che si presenta in
polvere, e il "crack", in cristalli trasparenti. Pericolosa
per gli effetti iperstimolanti e la dipendenza. Rare in
Italia. Gelatine. Il composto base è il Temazepan una
benzodiazepina, molecola che ha rivoluzionato gli
psicofarmaci. Si presenta sotto forma di gelatina e si deve
spalmare sulle gengive per un lento assorbimento. Si vende
in capsule. Creano dipendenza e problemi cardio-vascolari.
Don Gino e
la fantasia
E' un 'don'
in guerra, in prima linea nella lotta alla
tossicodipendenza. Don Gino Rigoldi è il fondatore di
"Comunità Nuova". Gli abbiamo rivolto qualche domanda
a proposito delle nuove droghe. Perché i giovani si
fanno di Ecstasy?
Per moda,
per il gruppo che impone comportamenti obbligati. E' un po'
come per l'hascisc, chi le assume non ha l'idea di drogarsi.
Lo fanno perché troppi tra loro non hanno di
sé una buona immagine e non hanno progetti per il
futuro. Si annoiano e si adeguano ai modelli senza
aggiungere nulla di sé stessi. Per loro non
c'è bisogno di medici e comunità ma di spazi
per scoprirsi, esprimersi, partecipare e venire riconosciuti
nella propria individualità. Se l'eroina è la
droga dei perdenti, l'Ecstasy di chi è? Degli orfani,
dei fuggitivi. Di chi non ha un padre e una madre, in senso
lato, pronti a regalarti un sogno, un desiderio, un progetto
di vita. Oggi essere buoni genitori è proprio
difficile me ne rendo conto. Circola voce tra i ragazzi che
le nuove droghe siano perfette e fanno solo bene...
L'informazione del "chi tocca muore" non serve più a
nessuno. Loro vogliono provarla e non gli interessa che gli
faccia male; del messaggio di genitori e insegnanti, tengono
buono solo quello che gli va bene perché chi glielo
dice si pone al dì sopra di loro, non li tratta da
adulti. Credo sia importante cambiare i modi della
prevenzione e basare il proprio compito sui dati di
realtà. Questo non vuol dire "prendila che è
perfetta" ma "guarda che quella sostanza ha questi effetti
ma anche questi altri". E' più facile lavorare con
eroinomani o con ecstasiati? Ecstasiati. Perché
cercano la felicità, il benessere. Chi lavora con gli
eroinomani è uno che cura malati; con chi assume
nuove droghe lavori invece sulle fantasie, sull'immaginario,
i desideri. Questo è un punto debole delle
comunità per tossicodipendenti: siamo bravi a dare
regole, doveri, a controllare, contenere. La sfida che gli
ecstasiati ci pongono è di creare realtà in
cui si privilegia l'espressione, la gioia, la
vitalità. A noi cattolici non ci viene facile
perché abbiamo la cultura del "fedeli e ubbidenti".
Io credo che Gesù Cristo ci voglia "fedeli e
creativi", l'ubbidienza è di vivere nella
solidarietà, nel bene che cambia il mondo, nella
fiducia. L'eterno riposo viene dopo la case delle nozze,
dopo la gioia.
In Italia
sballo puro
A proposito
di purezza. In Italia l'Ecstasy è in media di ottima
qualità. Tuttavia esistono in commercio pastiglie
prodotte artigianalmente, per questo con grosse
impurità di piombo. In altri casi le pastiglie
vengono tagliate con veleno per topi e vermifugo per
animali. Pericolose. In Olanda con due fiorini e mezzo
è possibile controllare la purezza delle sostanze
acquistate direttamente fuori dalle discoteche, grazie alle
unità mobili del Cad, Consultatie buro voor alcohol
en drugs, una sorta di locale servizio per le
tossicodipendenze. Dopo il controllo la pastiglia viene
restituita solo un po' scalfita. In Inghilterra per sapere
se si è acquistato un pacco, una fregatura, basta
andare in farmacia e comprare l'apposito kit per verificarne
la purezza. Costa l'equivalente di 8 mila lire. In questo
senso in Italia si è da poco mobilitata la Regione
Emilia-Romagna con una delibera che porterà, di
fronte alle discoteche della riviera romagnola, camper per
il controllo della purezza della pastiglie.
Per
favore, non fare mix
Non fate
casino, per favore. Ne va della vita di chi assume cocktail
di droghe e alcool. In Inghilterra l'attenzione del "Health
education authority", l'ufficio per l'informazione
sanitaria, ha posto particolare attenzione alla prevenzione
delle morti dovute al mix di droghe.
- Ecstasy
o ecstasy like + Lsd.
L'assunzione
dei due tipi di sostanze fa andare male una serata che
doveva essere allegra. Il bad trip, il viaggio andato a
male, i cattivi pensieri e la paranoia sono più
frequenti se si associa gli effetti di Mdma e Lsd. L'aumento
della temperatura è assicurato. Amfetamine o
amfetamino-simili+Lsd.
Siamo alle
cozze. Immaginarne gli effetti: un viaggio andato a male con
tanto di nausea e 12 ore di allucinazione mescolate alla
paranoia prodotta dalle anfetamine.
- Amfetamine
+ Ecstasy
L'Ecstasy e
le sostanze ecstasy like da sole fanno battere il tuo cuore
molto più forte del normale (arrivi anche a 180
battiti al minuto). E in più balli. Figurati se
aggiungi anche l'effetto delle amfetamine. Disidratazione e
tachicardia sono pericolosissime.
- Ecstasy
+ alcool
Accoppiare
alcoolici ed Ecstasy per far salire gli effetti di
quest'ultima è un'idea malsana. C'è un primo
periodo in cui ci si sente brillanti, ma poi arriva la fase
sedativa dell'alcol. Di certo bere comunque reintegra i
liquidi persi sudando e ballando. Sarebbe meglio bere succhi
di frutta e integratori salini per riportare i livelli di
sodio alla norma.
- Alcool
+ Lsd
Finché
bevi poco l'effetto è eccitante. L'alcool in eccesso
provoca un effetto sedativo e blocca l'eccitamento dell'Lsd
aumentando l'allucinazione. Il rischio è di bad trip,
viaggi bruttissimi.
- Alcool
+ cocaina
Il rischio
è che ti venga un colpo di calore e la pressione
sanguigna aumenti pericolosamente con possibilità di
infarto. Questo perché alcool e cocaina insieme
creano un effetto a catena incontrollato.
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