TDM#67-Mag
2000
Zaino e
valori
Servizio di
Umberto Di Maria
L'estate per
molti è lavoro. Niente a che fare con bagnini e
animatori di villaggi turistici, sedie sdraio ed ombrelloni.
Quello di cui parliamo è l'estate di chi parte per
dedicarsi all'impegno civile e alla solidarietà. La
bella stagione del 2000 è generosa di proposte in
questo senso: campi di lavoro fertili delle sollecitazioni
del dopo Seattle in cui ci si rimbocca le maniche ad esempio
per rimettere in sesto vecchi utensili da inviare agli
artigiani in Tanzania e si discute di economia alternativa
dove l'obiettivo non è il massimo profitto (dall'11
al 25.6 a Tampere in Finlandia, info Sci, servizio civile
internazionale, tel. 06-55.80.661). Oppure si parte per un
campo prevenzione incendi a Navelli (L'Aquila): sette giorni
immersi nella foresta a seguire lezioni di orientamento e
topografia (dal 20 al 27.8, costa 390 mila lire, info "Nuova
Acropoli" tel, 0862-61.051). Per quelli che preferiscono
fare il punto su se stessi ci sono i campi natura dove si
sta immersi nel verde e nella tranquillità in riva al
mare di Palinuro, a Marina di Camerota (Sa) e si apprende a
gestire le relazioni conflittuali, grazie ai corsi di
Simonetta Genovese (dal 24.6 all'1.7, info "Tra Terra e
cielo" tel. 0583-35.61.82).
Il lavoro
nobilita... ma la vacanza è vacanza. Se questo
è il vostro motto vi consigliamo il turismo
responsabile e i viaggi di conoscenza: l'estate 2000 ne
è piena come uno scrigno. Amate l'Amazzonia? Seguite
Aspac, Associazione di Silves per la preservazione
ambientale e culturale. Vi ospitano nella "Aldeja dos lagos"
una struttura che hanno costruito gli stessi riberinhos, i
contadini pescatori della foresta, per ospitare una dozzina
di viaggiatori. Ospitandovi, nel cuore verde del mondo,
lungo le rive dolcissime del Rio Negro, guadagnano circa 45
dollari al giorno. Cifra che rimane tutta lì, nella
comunità. Niente Sheraton o Marriot, niente
multinazionali del turismo che sfruttano le risorse e
lasciano le briciole a chi ospita. La cosa che ad Aspac vi
chiedono è di smettere di fare i turisti "per caso" e
di informarvi, seguire gli incontri che preparano al
viaggio, smettere gli abiti del consumatore e per due
settimane vestire gli abiti di chi vi sta ospitando (Aspac,
info tel. 02-40.45.121).
Con i viaggi
di turismo responsabile si arriva in capo al mondo. Ad
esempio in Tibet. In questa alta terra (si superano i 4000
metri di altezza) si viaggia con Ccm e Eco Himal, due
organizzazioni non profit che hanno sviluppato diversi
progetti di assistenza sanitaria. Si visitano luoghi sacri
al buddhismo e le meraviglie naturali di questi luoghi
magici ma si visitano anche ospedali e si incontra la gente
comune per ascoltare la loro testimonianza.
Il Tibet, lo
ricordiamo, è stato annesso nel 1950 dalla Cina: da
50 anni il popolo del Dalai Dama subisce discrimazioni e
violenze da Pechino. Costo L. 6,2 milioni di lire (info, Eco
Himal tel. 0332-22.72.45). Lo avreste mai detto: si
può fare turismo responsabile in Albania. Lo propone
il Celim, Centro laici missionari di Milano. Si parte per 10
giorni e si spende un milione. Poco vero? Eppure è
così perché si dorme in famiglie che mettono a
disposizione decorose sistemazioni e prima colazione. Si
visita il Paese iniziando da Scutari e il castello di Lexha.
La natura è rigogliosa attorno al lago di Scutari e
in dieci giorni si ascoltano le testimonianze del della
comunità di frati capuccini che lavora per aiutare i
rom. Si ascoltano le testimonianze, le parole della gente
comune. Si cerca di comprendere ciò che accade
dall'altra parte dell'Adriatico. (Info Celim, c/o Cta, tel.
011-56.26.019).
I leader in
questo settore del turismo rispettoso e programmato insieme
alle comunità del Sud del mondo è Pindorama:
unico operatore con tanto di licenza. Il catalogo 2000 vi
porta in Guatemala, Messico, Perù, Ecuador e
Galapagos, El Salvador e Honduras, Costarica, Repubblica
Dominicana, Cuba, Brasile, Thailandia, Vietnam, Senegal.
Novità di quest'anno sono Messico del Nord, India del
Sud e un viaggio nel triangolo d'oro tra Thailandia e Laos.
Tutte mete nel Sud del mondo perché il turismo
responsabile, non dimentichiamolo, ha come priorità
la possibilità di uno sviluppo per le comunità
ospitanti e non solo il divertimento del turista (un viaggio
di Pindorama in Thailandia dal 7 al 28.8 costa 2,9 milioni
di lire più 400 dollari americani di cassa comune,
info tel. 02-39.21.87.14). Esistono poi tra gli operatori
tradizionali alcune agenzie che offrono viaggi costruiti
privilegiando l'ospitalità in alberghetti gestiti da
gente del luogo, organizzando il vitto in ristoranti
familiari e servendosi di guide locali, dove possibile (vedi
"Calimero Viaggi", tel. 02-89.40.52.44 e la neo nata "Venti
e correnti" tel. 02- 67.57.43.05).
Legambiente
e Wwf per quest'estate, oltre a centinaia di proposte di
campi ambiente, hanno sfoderato interessanti viaggi
all'insegna della natura. Legambiente Nebrodi (info c/o
Legambiente Milano, tel. 02-28.04.00.23) propone bellissimi
soggiorni naturalistici in Sicilia, fra il mare delle isole
Eolie e il parco dei Nebrodi. Per una settimana ci si
immerge in un angolo sorprendente di Sicilia nel mezzo di
sagre folcloristiche e nella culla della cucina tipica. Si
dorme in case di pescatori a 20 metri dal mare. Il prezzo
è ottimo: 470 mila lire per sette giorni. Per chi
vuole saperne di più su come rimanere turista senza
calpestare il mondo esiste anche Aitr, Associazione italiana
turismo responsabile: segreteria c/o Ram tel.
0185-77.30.61..
|