Sala dei giganti
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La sala è affrescata con le scene della
disfatta dei giganti, che nella loro superbia avevano osato innalzarsi fino al cielo. La
scena trova suo elemento di congiunzione nel fiume, che segue interamente la vicenda
conducendo al contempo lo sguardo verso un paesaggio lontano e sereno in netto contrasto
con la drammaticità delle vicende narrate in primo piano. La sale affrescata interamente,
senza soluzioni di continuità, è congegnata per immergere lo spettatore nella dimensione
di sogno, tremenda e fragorosa della "Caduta". Sulle pareti laterali Giulio
Romano descrive i titani atterriti dalla collera di Giove e i Giganti schiacciati dal
crollo causato da questa ira. Risaltano qui lenfasi plastica delle forme dei giganti
abbattuti dai crollo di un tempio, i cui elementi mostrano una perfetta conoscenza
classica. lì crollo assume nelle intenzioni dallautore la valenza simbolica della
crisi del significato simbolico di armonia. Il centro del soffitto è occupato da un
tempio ionico, che funge da perno per le rappresentazione spaziale convulsa e vorticosa
del cielo. Al centro della volta spicca laquila simbolo dellimpero attorno
alla quale ruotano le figure degli dei olimpici anchessi sgomenti di fronte
allira di Giove. Tutta la sala sembra celebrare i fasti della potenza
dellimperatore Carlo V (signore del duca Federico lì), che attorno al 1530 stava
completando una vasta opera di restaurazione del potere imperiale in Europa.
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