saladeigiganti.JPG (41758 byte)
Sala dei giganti
Precedente ] Su ] Successiva ]

La sala è affrescata con le scene della disfatta dei giganti, che nella loro superbia avevano osato innalzarsi fino al cielo. La scena trova suo elemento di congiunzione nel fiume, che segue interamente la vicenda conducendo al contempo lo sguardo verso un paesaggio lontano e sereno in netto contrasto con la drammaticità delle vicende narrate in primo piano. La sale affrescata interamente, senza soluzioni di continuità, è congegnata per immergere lo spettatore nella dimensione di sogno, tremenda e fragorosa della "Caduta". Sulle pareti laterali Giulio Romano descrive i titani atterriti dalla collera di Giove e i Giganti schiacciati dal crollo causato da questa ira. Risaltano qui l’enfasi plastica delle forme dei giganti abbattuti dai crollo di un tempio, i cui elementi mostrano una perfetta conoscenza classica. lì crollo assume nelle intenzioni dall’autore la valenza simbolica della crisi del significato simbolico di armonia. Il centro del soffitto è occupato da un tempio ionico, che funge da perno per le rappresentazione spaziale convulsa e vorticosa del cielo. Al centro della volta spicca l’aquila simbolo dell’impero attorno alla quale ruotano le figure degli dei olimpici anch’essi sgomenti di fronte all’ira di Giove. Tutta la sala sembra celebrare i fasti della potenza dell’imperatore Carlo V (signore del duca Federico lì), che attorno al 1530 stava completando una vasta opera di restaurazione del potere imperiale in Europa.