Basilica di Sant'Andrea
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Voluta dal marchese Ludovico lì Gonzaga,
la chiesa di SantAndrea si inserisce nel piano dì ristrutturazione urbanistica, seguito
al nuovo prestigio internazionale assunto dalla città, dopo il Concilio tenutosi a
Mantova nel 1459. lì progetto venne affidato allarchitetto simbolo del movimento
umanistico che stava sconvolgendo litalia del XV secolo: Leon Battista Alberti.
LAlberti iniziò il progetto nel 1470, ma non riuscì mai a portarlo a termine
poiché la morte lo colse nel 1472. lì cantiere passò quindi a Luca Fancelli che lo
completò nel 1488 seguendo i progetti del grande predecessore. La grandiosa facciata
richiama evidenti suggestioni classiche, secondo i canoni rinascimentali che ispiravano le
opere albertiane, presentando così un timpano sorretto da un architrave che sormonta un
grande arco trionfale. Questa struttura è incorniciata da enormi lesene sormontate da
capitelli corinzi, che contengono quattro nicchie, di cui due dotate di finestre e due
cieche. Linterno di notevoli dimensioni (103 m di lunghezza per 19 di larghezza e 28
di altezza), segue lo schema della pianta a croce latina con ununica navata in cui
gli spazi paiono dilatarsi, sormontata da una volta a botte. Splendida è la cupola
settecentesca del Juvarra che corona ledificio albertiano, anche se la sua
esuberanza tardobarocca sembra non armonizzarsi perfettamente con la perfetta volumetria
del disegno originale. La basilica conteneva inoltre il prezioso sangue di Cristo, che la
leggenda voleva essere stato portato in Mantova da San Longino, soldato romano
convertitosi al cristianesimo dopo avere colpito Cristo al costato.
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