Atlantico
Musiche migranti tra Sardegna e Latino America
In questo spettacolo l’Associazione Jana Project presenta il suo ultimo lavoro Atlantico un opera acustica che prende spunto e rende omaggio agli scrittori del Sud America. Collocato nel periodo primaverile il concerto sarà una prima esecuzione per la Sardegna, per cui verranno dati ampi spazi alla promozione dello stesso.
Oltre Enzo Favata, il quintetto è completato da altri musicisti, da anni stretti collaboratori dell’Associazione Jana Project: il chitarrista Marcello Peghin, il contrabbassista Salvatore Maltana, Roberto Pellegrini, percussionista tra i più raffinati e richiesti del panorama sardo. Infine il marchigiano Daniele di Bonaventura al bandoneon argentino, senza dubbio il miglior virtuoso italiano di questo strumento.
Lo spettacolo
Il progetto debutta nel 1999 con un organico collaudato da una lunga serie di spettacoli dal vivo in giro per Europa ed Italia tra il 1997 ed il 1999 con un ottimo successo di pubblico, destando l’interesse della critica per il suo particolare equilibrio sonoro e la sua energia. Atlantico si ispira agli scrittori sud americani, come Sepulveda, Soriano, Borges, Coloane, in uno spazio sonoro dove candombe, milonga, tango, musica andina si mischiano a ritmi e melodie mediterranee.
Attualmente lo spettacolo si concentra sul repertorio del disco, per la maggior parte scritto da Favata, ma spazia in alcuni momenti con contributi compositivi di Daniele di Bonaventura e Marcello Peghin; sono inoltre state integrate improvvisazioni, momenti in solo e brani scritti dagli altri musicisti.
Nonostante la sua recente uscita sul mercato discografico, numerosi sono i consensi della critica e le cifre confortanti relative alle vendite confermano l’interesse generale per i nostri musicisti.
I musicisti
Voyage en Sardaigne
"Tradizione in transizione" nella musica sarda
Questo concerto presenta 14 musicisti sul palcoscenico ed è l’evoluzione del precedente lavoro discografico Voyage en Sardaigne, successo editoriale italiano nel 1998. Nel frattempo l’organico è divenuto una realtà stabile di livello internazionale, eseguendo concerti in numerosi palcoscenici europei e italiani (Palma De Mallorca, Barcellona, Francoforte, Venezia, Torino, Cagliari, Bologna, La Spezia). In questa nuova produzione sono ospitati molti musicisti, tra i quali alcuni dei migliori interpreti del repertorio tradizionale isolano, insieme ad artisti di diversa formazione, dal jazz alla musica classica.
La musica non segue una precisa, rotta geografica, ma è un continuo flashback nei frequenti viaggi all’interno della mia isola, i suoi paesaggi, l’incontro con la tradizione ed i suoi interpreti e tutto ciò che ha potuto influenzare quest’opera ... il colore dell’arenaria, il profumo del rosmarino, le strade tortuose, le rughe di un viso.
Le motivazioni che inducono a produrre un nuovo spettacolo con questa formazione suono legate all’importanza che sta assumendo l’Orchestra Voyage en Sardaigne che propone una nuova idea di "tradizione in transizione" cercando una via trasversale fra la musica antica e i linguaggi moderni, come l’improvvisazione jazz, la musica classica ed altre influenze etniche oltre il mare.
Strumenti antichi e moderni - launeddas, sassofoni, strumenti ad arco, benas, trunfa, chitarre, voci a tenores, bandoneon, percussioni- convivono insieme in questo spettacolo creando un sound originale e ricco di suggestioni ...
Questa Orchestra si propone come un laboratorio permanente della musica della Sardegna e nel corso del tempo sarà aperta alle collaborazioni più disparate, nella via della "tradizione in transizione".
Viaggio nello spettacolo
Voyage en Sardaigne Orchestra: I musicisti
Enzo Favata
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sax soprano, sax sopranino, benas, trunfa, direzione orchestrale
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Gavino Murgia
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launeddas, solittu, voce, sax tenore
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Marcello Peghin
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chitarra acustica
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Salvatore Maltana
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contrabbasso
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Roberto Pellegrini
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batteria e percussioni, marimba
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Daniele Di Bonaventura
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bandoneon
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Tenores di Bitti
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coro a tenores (4 cantori)
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Quartetto d'archi Alborada
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2 violini, viola, violoncello (4 musicisti)
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Michele Palmas
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fonico
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In una versione ridotta ma altrettanto coinvolgente di Voyage en Sardaigne lo spettacolo presenta unicamente il nucleo centrale dell'orchestra:
Voyage en Sardaigne Sestetto: I musicisti
Boghes and Voices
Oltre ad essere l'ultimo anno di questo millennio, il 2000 è anche quello del grande Giubileo; come atto di attenzione a questo importante momento nella vita del mondo, intendiamo riproporre un evento musicale interamente dedicato alla devozione: uno spettacolo sotto forma di concerto multimediale, da replicarsi come è stato per la prima assoluta a Cagliari per la fine del 1999. A questo spettacolo, realizzato all'interno della Basilica di Bonaria, grazie alla collaborazione con il Comune e la Curia di Cagliari, hanno assistito circa mille persone.
Boghes and Voices, pensato per essere eseguito nelle chiese, vuol celebrare il Giubileo del 2000 e lo vuol fare in maniera insolita, ma assolutamente rispettosa e devota nei confronti della sacralità e dello spirito religioso. Lo spettacolo è un percorso fatto di suoni, immagini, narrazione visiva, ispirato ai suoni della Musica Sacra della Sardegna, alle sue commistioni con altre culture ed altre influenze del Mediterraneo.
Una particolarità del progetto è il coinvolgimento di musicisti che si confrontano con questi importanti materiali, diretti dal musicista sardo Enzo Favata.
Le musiche saranno riscritte appositamente per lo spettacolo da Enzo Favata che suonerà sassofoni ed altri strumenti affiancato da Simone Zanchini, virtuoso della fisarmonica classica e Salvatore Maltana al contrabbasso. Insieme al trio verrà coinvolto uno dei più suggestivi gruppi corali tradizionali della Sardegna: il Coro a Cuncordu di Castelsardo, composto dai 4 migliori cantori a cuncordu della tradizione sacra della Sardegna.
Suoni e canti appartengono alla antica tradizione della Sardegna in una fusione con musiche originali ispirate al tema religioso appositamente scritte per quest’organico. La fusione tra la religiosità della musica arcaica e quella moderna è l'elemento caratterizzante di questo incontro.
La scenografia, caratterizzata da una fusione tra computer grafica annessa alla gestione degli effetti luce all’interno della chiesa crea un ambiente che amplifica la magia dei suoni legati al racconto musicale. La chiesa è utilizzata nella sua struttura originale, con inserimenti di luci che serviranno anche a valorizzare angoli suggestivi della sua architettura; le navate stesse sono spazi vivi all’interno dei quali le luci interagiscono con le sculture ed i quadri delle cappelle. L’organico orchestrale è distribuito nello spazio in maniera non usuale e grande cura è dedicata alla diffusione sonora, di altissima qualità, particolarmente adatta alla atmosfera acustica del progetto.
Il pubblico sarà avvolto in un’atmosfera mistica, il cui intento è collegare il senso della antica devozione religiosa al senso della religione nel secondo millennio.
I musicisti
Enzo Favata
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sassofono e altri strumenti
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Simone Zanchini
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fisarmonica classica
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Salvatore Maltana
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contrabbasso
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Cuncordu di Castelsardo
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coro a cuncordu (4 cantori)
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Acustico Trio
La musica di Favata, Peghin e Maltana spazia tra jazz, danze della Sardegna e del Mediterraneo, musica latina, musica classica, catturando e affascinando sin dal primo ascolto anche l'orecchio meno educato a musiche non commerciali.
Il territorio sonoro indefinibile è stato la forza ed il successo del gruppo che vanta un curriculum internazionale.
Gli spazi adatti alle esecuzioni del trio sono piccoli teatri, auditorium e chiese.
I musicisti