|
EMI,
1991
|
I crediti de Il carmelo di Echt:
E per vivere in solitudine nella pace e nel silenzio ai confini della realtà, mentre ad Auschwitz soffiava forte il vento e ventilava la pietà, hai lasciato le cose del mondo, il pensiero profondo dai voli insondabili, per una luce che sentivi dentro, le verità invisibili.
Dove sarà Edith Stein? Dove sarà?
I mattini di maggio riempivano l'aria i profumi nei chiostri del carmelo di Echt. Dentro la clausura qualcuno che passava selezionava gli angeli. E nel tuo desiderio di cielo una voce nell'aria si udì: gli ebrei non sono uomini. E sopra un camion o una motocicletta che sia ti portarono ad Auschwitz.
Dove sarà Edith Stein? Dove sarà?
E per vivere in solitudine nella pace e nel silenzio nel carmelo di Echt.
|
Nuvole bianche veloci nel vento attraversano i mari della relatività, le associazioni abituali della mente, le esigenze ereditate dall'antichità, i clamori quotidiani delle metropoli che annullano ogni senso. Nuvole bianche attraversano costellazioni di cemento.
Viaggiano in alto al di sopra del maestrale oltre gli orizzonti della vanità. Hanno capito che le arti marziali non liberano l'etere del cuore e dalla falsità dei piaceri clandestini di un occidente nell'impero dell'oblio. Nuvole bianche vivono agli antipodi del dio della città dell'io. Nuvole si evolvono e poi si disperdono nuvole, vivono nel mondo ma non sono del mondo.
Dalle pianure salgono al tempio ed approdano in un istante nella totalità. Temporali e noviluni in filigrana osservano e contemplano dall'unità. Segnaletiche di pace anonimi del nostro emisfero. Nuvole bianche senza radici sul versante del silenzio.
Nuvole si evolvono e poi si disperdono nuvole, vivono nel mondo ma non sono del mondo.
|
I nostri tempi affondano e perdi la tua immagine, non si sente l'urlo degli dei. I sentimenti al solito non convincono mai, si difendono senza lealtà. La nostra è un'epoca inafferrabile vivi tra la gente ma sei solitario nel tempo.
I trovatori insistono fedeli alle abitudini muore l'amore archetipo. Ai margini della realtà aspiro a qualche cosa di più, sentire l'urlo degli dei.
Eserciti di profughi su sentieri van verso il mar esuli in viaggio per non restar solitari nel tempo.
|
Mi abbandono mi assento dalla confusione nel liquido cosmico la commozione che il Primo Motore promana da sè in un vitale respiro.
Perdo nel fluido l'istinto di conservazione il temperamento, nella sospensione mi sento sereno e mi ricongiungo nel respiro di ogni cosa.
Tendo l'orecchio al giorno nascente di tutto e di niente s'intende il mio corpo mentre la donna del vento con la veste talare profuma d'incenso il giardino pensile.
Asato maa sad gamaia tamaso maa jiotir gamaia (Portami dal falso al vero portami dall'oscurità alla luce).
Lungo la strada ricordo i miei anni in penombra i tumulti lontani non hanno più presa non ho più pretese, va avanti da sè il mio rapporto con gli eventi.
Mi nutro col nettare antico ristoro le membra, le aride ossa e nell'abisso di sempre ritrovo me stesso e ciò che ho sempre cercato il destino è segnato dal Primo Motore. |
I pensieri non danno mai la pace disturbano la mente guardali passare come aeroplani non fermarli lasciali dissolvere come neve che si scioglie e non la vedi più.
Per avere un po' di libertà dimentica...le cose che non hai e quello che non sei.
Sali sulla nave dell'eterno talismano e mentre vai sarai libero.
E se nella memoria vedi i fantasmi del passato lascia l'immaginazione nell'indifferenza. I desideri lo sai che non sono eterni i dispiaceri se lo vuoi non hanno consistenza.
Per avere un po' di libertà dimentica le crisi dell'infanzia.
Sali sulla nave dell'eterno talismano e mentre vai sarai libero.
|
Sai dopodomani ritornerà la stagione delle piogge solo per noi. E dentro i campi la siccità si bagnerà e la sete andrà via.
La curva del cielo non nasconde gli alti e bassi della nostra esistenza. Il figlio del vento va senza parlare di sè aspetta e spera.
Sai che nel tempo e nell'eternità come un segno di fuoco sarò la tua immagine inseguirò. Ma in quanto al genere umano non so quando è nato e dove mi porterà tra un anno, un millennio o nell'attimo che va ...mi basta vivere.
Sai era nell'aria la verità le inondazioni hanno aperto un varco ad est. Un nuovo ponte collegherà le rive dei due mondi a un'altra vita.
La curva del cielo non nasconde le anime disperse nella sera. Il figlio del vento va senza parlare di sè aspetta e spera.
Sai che nel tempo e nell'eternità come un segno di fuoco sarò la tua immagine inseguirò. Ma in quanto al genere umano non so quando è nato e dove mi porterà tra un anno, un millennio o nell'attimo che va ...mi basta vivere.
Ma in quanto al genere umano non so quando è nato e dove mi porterà tra un anno, un millennio o nell'attimo che va ...mi basta vivere.
|
Non saremo soli alla fine qualcosa cambierà sono sempre stati imprevedibili gli umani. E dimmi che cosa ne pensi tu dei poeti e dei samaritani, delle imprese dei nostri partigiani.
La trasmigrazione, il mutamento non li può comprendere la mente ma che si viva o che si muoia esisteremo sempre.
Il viaggio degli umani nasce da un seme di libertà, in un corpo prendi forma per vivere in questa realtà e fuori dal tempo...
Quando arriva il vento dell'imbrunire sono imprevedibili gli umani, le donne nei fienili bimbi e vecchi nei viaggi immaginali. E che ne sarà dei cosmonauti che se ne vanno contromano per le vie del niente nell'astinenza del calore umano.
La trasmigrazione, il mutamento non li può comprendere la mente ma che si viva o che si muoia esisteremo sempre.
Il viaggio degli umani nasce da un seme di libertà, in un corpo prendi forma per vivere in questa realtà e fuori dal tempo...
|
Quando il mondo ancor non era che un progetto preesistente e il mercante di oriente soltanto un'idea, pure io facevo parte dei tuoi sogni; Ed un magico volo mi condusse ai confini del mondo per essere un tuo messaggero.
Ed apparvero le acque sulla terra fertile ed un falco che volava nelle notti di luna e dal grembo di una donna pure io, con il codice del tuo sentimento con la forza nella voce per parlare di Tuo Figlio.
Ora tendo le mie mani con un'anfora al mattino e una ciotola di legno riempio di pane, la ricchezza della luce è la povertà; Con un magico volo ti abbassi ai confini del mondo e riveli la Tua Immagine.
Il mio corpo appartiene alla terra ed il sole che contiene è un tuo riflesso. In un tempo sconosciuto io ritornerò con un magico volo nei tuoi giardini e alle acque di Siloe riavrò tutte le cose di una volta. EusebhV,
anax, iera, dia nejwn, hlJe
jwnh pasan
ghn opteuw
bionte siwph,
dh, hdewV eV aei, aghrwV, dia. (Pia, sovrana, attraverso le nubi giunge una voce tutta la terra custodisco e la vita in silenzio, certo, dolcemente per sempre, priva di vecchiaia, divina esterna). |