Una delle principali vie di collegamento "internazionale" del
Medioevo fu la Via Francigena, così chiamata in quanto collegava i territori d 'Oltralpe,
occupati dai popoli Franchi, con la penisola italiana e con Roma, meta finale di un noto
percorso di pellegrinaggio.
Anche l'area Germanica sfruttò comunque la Via Francigena come
itinerario verso Roma, utilizzando i valichi alpini del passo del Gottardo (per chi
proveniva dal Reno), e del S. Bernardo (per l'area franca).
Milano, Lucca, Firenze, Siena erano alcune delle tappe maggiormente
"significative" del tratto "italiano" della Via Francigena, utilizzata
allo stesso modo anche come via commerciale.
Essa fu in sostanza la maggiore arteria nord-sud dell'Europa
medioevale. Nonostante ciò, almeno in alcuni suoi tratti, risponde solo in parte all'idea
convenzionale di strada: non si tratta infatti di una via stabile e precisa, ma di un
itinerario flessibile, secondo gli eventuali spostamenti degli insediamenti umani.