L'Universo è caratterizzato da
molti oggetti, principalmente galassie e nubi di polvere
oscura ma anche da elementi abbastanza misteriosi come i
quasar ed i buchi neri. La Via Lattea è solamente una
delle decine di miliardi di galassie che popolano l'Universo
e non è nemmeno la più grande, in quanto superata dalla
galassia in Andromeda. Per la maggior parte, le galassie
appartengono ad ammassi che possono essere costituiti
anche da diverse migliaia di galassie. Come già
accennato nella parte dedicata a lei dedicata, anche la
nostra Galassia appartiene ad un piccolo ammasso, detto
Gruppo Locale, del quale fanno parte circa 30 galassie.
Tra di esse le più importanti sono M31 ( la galassia in
Andromeda ) e M33 ( situata nella costellazione del
Triangolo ). Entrambe sono, come la Via Lattea, galassie
che presentano una forma spiraleggiante. LE GALASSIE Le galassie vengono classificate
dagli astronomi in tre categorie principali: ellittiche,
spirali e spirali barrate. Le galassie ellittiche
presentano una forma che va da quella quasi perfettamente
sferica ( che sono classificate con la sigla E0 ) fino ad
una molto appiattita ( dette E7 ). Le galassie più
grandi e più piccole dell'Universo appartengono a questa
categoria. Galassie supergiganti, in grado di ospitare
fino a centinaia di miliardi di stelle, sono le più
luminose che si conoscano. Un tipico esempio è M87,
situata nel ricco Ammasso della Vergine. All'estremo
inferiore della scala, le galassie ellittiche nane
assomigliano parecchio a grandi ammassi globulari e la
loro debole luminosità ne rende difficile l'osservazione.
GALASSIE PARTICOLARI All'interno delle galassie accadono
spesso fenomeni particolari. Certe galassie, ad esempio,
emettono enormi quantità di energia sottoforma di
radiazione nella banda delle radiofrequenze e per tale
motivo esse vengono comunemente definite radiogalassie.
Tra di esse le più conosciute sono M87 ( nella Vergine )
e NGC 5120 ( nel Centauro ). I QUASAR Però, gli oggetti più misteriosi
ed affascinanti dell'Universo sono senz'altro i quasar,
che emettono una quantità di energia pari a quella
emessa da centinaia di galassie normali da un'area
inferiore ad un anno-luce di diametro. Malgrado le loro
eccezionali peculiarità, da un punto di vista
prettamente visuale sono oggetti assai poco interessanti,
anche perchè la loro distanza è immensa: non meno di
qualche miliardo di anni-luce da noi ! LO SPOSTAMENTO VERSO IL ROSSO Nel 1929, l'astronomo americano
Edwin Hubble scoprì che le galassie si stanno
allontanando l'una dall'altra, come se l'Universo si
stesse espandendo in tutte le direzioni allo stesso modo
di un pallone mentre viene gonfiato. Tuttavia, gli
ammassi di galassie come il nostro Gruppo Locale non si
stanno affatto espandendo, in quanto sono tenuti assieme
dalla reciproca forza di attrazione gravitazionale. La
scoperta di Hubble derivò da uno studio effettuato sullo
spettro della luce di ogni galassia. Egli notò che, man
mano che i giorni passavano, la lunghezza d'onda della
luce proveniente dalle galassie tendeva ad aumentare
spostandosi verso quel colore, il rosso, che è quello
che ha il maggior valore di lunghezza d'onda. Proprio per
questo motivo si è deciso di dare a questo fenomeno il
nome "spostamento verso il rosso". Va subito
detto però che tutto ciò non fa sì che le galassie
appaiono visibilmente più rosse. I BUCHI NERI Altri oggetti molto interessanti dei
quali si ipotizza l'esistenza, che non è possibile
provare per via fotografica in virtù delle loro
caratteristiche, sono i buchi neri. La vita di una stella
è una perenne ricerca di uno stato di equilibrio tra la
pressione verso l'esterno del suo gas reso estremamente
caldo dalle reazioni nucleari al suo interno e tra l'attrazione
gravitazionale dei suoi stessi elementi. Quando una
stella esaurisce il proprio combustibile nucleare, tale
equilibrio viene a mancare e dunque l'astro si contrae e
si raffredda. Se la massa è sufficientemente piccola,
esso riesce a trovare un'altra situazione di equilibrio,
nota come stadio di nana bianca. Esiste però un limite
superiore per la massa delle nane bianche pari a circa 1,4
masse solari. Al di sopra di questo valore nulla si può
opporre all'attrazione gravitazonale. L'ulteriore
contrazione di una nana bianca dà origine ad un oggetto
ancora più compatto, più denso e che ruota molto più
velocemente: una stella di neutroni. Anche per tali tipi
di stelle esiste un limite per la massa sostenibile, che
vale circa 2-3 masse solari. Se si cerca di comprimere
ulteriormente una stella di neutroni, non esiste nessuno
stato della materia che risulta essere in grado di
opporsi all'attrazione gravitazionale. La teoria dell'evoluzione
delle stelle prevede quindi che una stella molto
massiccia debba alla fine della sua vita soccombere al
suo stesso campo gravitazionale, dando origine ad un buco
nero. EVOLUZIONE Siccome è stato provato che l'Universo
è attualmente in espansione, è logico dedurre che una
volta esso era più piccolo e più denso di quanto non lo
sia adesso. Secondo la teoria più comunemente accettata,
l'Universo era originariamente una sorta di bolla
compressa e molto densa che, per ragioni sconoscite,
esplose in un cataclisma noto come big bang. Le galassie
sono i frammenti di tale colossale esplosione, che
continuano ancora ad allontanarsi. Sulla base delle
attuali conoscenze, è assai probabile che l'Universo
continuerà ad espandersi per sempre, anche se non
mancano studiosi che pensano che un simile fenomeno di
espansione sia destinato gradualmente ad estinguersi.
Dopodichè si potrebbero percorrere due vie: quella dell'Universo
stazionario in cui non esistono nè espansioni nè
contrazioni, oppure quella forse più suggestiva che
prevede una inversione di tendenza ( al termine della
fase di espansione inizierebbe una fase di contrazione,
quindi di avvicinamento, tra le galassie ). E'
impossibile inoltre sapere che cosa potrebbe accadere nel
momento in cui le galassie potrebbero essere così vicine
da riproporre la condizione che diede origine al big bang. ESEMPI DI OGGETTI CHE
APPARTENGONO ALL'UNIVERSO SI POSSONO TROVARE SEGUENDO IL
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