È un'infezione che colpisce il fegato
dovuta ad un virus a RNA che però necessita dell'associazione con il
virus dell'epatite B (virus helper), per determinare la malattia.
Il contagio avviene normalmente attraverso cibi (frutti di mare, verdura cruda,
acqua) contaminati dal virus.
Ha un periodo di incubazione di 2-8 settimane se
valutato come sovrainfezione di un soggetto già infettato da virus dell'epatite B.
Al contrario. la concomitante infezione del virus dell'epatite B e dell'epatite D, ha
un periodo di incubazione simile a quello dell'epatite B, cioè 45-160 giorni con
una media di 120 giorni.
I sintomi sono quelli dell'epatite B: febbre,
ittero, nausea, inappetenza e malessere generale.
L'infezione di una persona già infettata da virus
dell'epatite B in fase acuta aumenta il rischio di epatite fulminante; nel caso
la persona infetta da virus dell'epatite B si trovi in fase cronica è aumentato il
rischio di evoluzione in cirrosi rispetto alla sola epatite B.
Non esiste terapia specifica.
La prevenzione si basa sulla prevenzione dell'epatite B
mediante la vaccinazione di massa.
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