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G Caprile - cascata Caldaia/Pisciarelli

Tempo percorrenza A.0:50h/R.0:35h. Difficoltà: E. Si consigliano i mesi da Ottobre a Maggio, evitando i periodi siccitosi.

Dal piazzale lungo la strada, a Caprile (513 m), si sale tra le case del borgo sulla mulattiera verso Ranco Baroncio. Si devia subito dopo (550 m) a SX, per l'evidente sentiero che sale attraverso la Costa del Caprile, raggiungendo (tratto invaso dalla vegetazione) Val Cupa, dove il versante si fa più ripido. Si arriva quasi al torrente per deviare a DX su evidenti tracce di sentiero, che salgono fino alla base della cascata (ca. 710 m) 12.

 

I Caprile (basso) - Bocca della Porta

Tempo percorrenza A.0:50h/R.0:45h. Difficoltà: T.

Dal piazzale antistante il Deposito-Caprile, si guada (guado evitabile risalendo verso il Serrone del Monaco 1) il Cinisco (485 m) e si segue la carrareccia che passa a SX delle case di Caprile basso. Si prosegue in piano fiancheggiando il torrente fino a Caprile (505 m) G , il cui ponte si lascia sulla DX. Si prosegue a fianco del prato di S. Bartolomeo 2 e si sale fino alla nuova strada bianca (530 m) 3, che si imbocca verso SX. Raggiunto il piazzale delle Grotticciole (567,5 m) 4 lo si percorre in salita e, lasciata sulla DX la strada di servizio della funivia (ca. 590 m. Sbarra e divieto di transito), si sale sulla ripida carrareccia, che oltrepassa la Fonte della Muccicchiosa bassa (647 m) 5, raggiunge il più basso dei Pianelli di Ferleta (ca 675 m) e prosegue nella faggeta (a DX O ca. 690 m) sempre costeggiando il Cinisco. Fuori dal bosco si prosegue su sentiero al piede di un ghiaione, fino a raggiungere il letto del torrente proprio sotto Bocca della Porta (725 m) 6.

 

O Pianelli di Ferleta - M. Schioppettino

Tempo percorrenza A.2:30h/R.2:00h. Difficoltà: EE. Per l'esposizione è sconsigliabile nelle ore centrali della giornata nei mesi più caldi.

Raggiunto il più basso dei Pianelli di Ferleta I (ca 675 m), poco oltre alcuni vecchi ciliegi si gira a DX superando il Cinisco (ca. 690 m) e si prosegue 7 sulla carrareccia che sale ai Pianelli di Ferleta. Dall'estremità Ovest del più elevato di questi, costeggiando il bordo inferiore di un bosco recentemente ceduato, si raggiunge il crinale di Ferleta (ca. 775 m). Questo si percorre in salita seguendo l'evidente sentiero tra arbusti di leccio e ginestra prima e nel bosco di roverella e orniello poi, fino al cocuzzolo (873 m) 8. Scesi sotto la Funivia si imbocca verso SX la strada bianca, salendo fino al tornante successivo. Da qui si risale per tracce: prima a SX del fosso, per attraversarlo, e puntare poi alle rocce sull'altro versante. Si raggiunge, attraverso un passaggio obbligato tra le rocce, il prato sovrastato a Nord dalle Balze di Genga Capraia 10. Un evidente sentiero attraversa il prato, entra nel bosco sotto le Balze sfiorando la parte alta del Serrone di Bartolo (936 m) 9. Qui si imbocca il sentiero di SX che prosegue mantenendo la quota (tratti invasi dalla vegetazione), attraversa il crinale Est per un prato (ca. 940 m), prosegue nel bosco, supera la fonte del Bianco 11 e sbuca nel prato di Campo da Sole (965 m). Da dove in breve si raggiunge la cima del M. Schioppettino (983,5 m).

 

U Caprile (basso) - le Traverse - la Forchetta (Fonte Avellana)

Tempo percorrenza A.1:00h/R.0:45h. Difficoltà: T.

Si tratta dell'antica via che da Foce di Frontone conduceva all'Avellana.

Dal piazzale antistante il Deposito-Caprile (485 m) 1 si risale a SX del Fosso delle Semete, in piano, per una carrareccia. Poco prima di un piccolo fabbricato si imbocca a SX la pista iniziando la salita 13. Si attraversa per due volte la nuova strada. Raggiuntala per la terza volta, si prosegue in salita per poche decine di metri fino ad una curva in corrispondenza di un piccolo fosso (740,5 m). Qui si lascia la strada e si sale a SX sotto un'edicola 14, oltre la quale si segue una traccia (tratto invaso dalla vegetazione) compresa tra la strada asfaltata sotto e una radura sopra e in pochi metri, presso alcuni faggi secolari 15, si ritrova l'ampio tracciato della vecchia mulattiera. Questa poco più avanti è stata ancora "mangiata" dalla nuova strada asfaltata, si segue ancora un tratto su traccia (invaso dalla vegetazione), per pochi metri, e si riprende l'ampia mulattiera che termina alla Forchetta (781,2 m) 16.