Identificazione degli obiettivi

 

La dichiarazione o identificazione degli obiettivi costituisce uno degli aspetti più importanti nel lavoro di valutazione. Il prodotto di questo processo è costituito dalla definizione di scenari sotto forma di vettori numerici, descrizione quantitativa delle priorità relative ad ogni variabile considerata per ogni utilizzo delle zone in cui è stata ripartita l'Area Marina Protetta. Nonostante non sia possibile una analisi delle decisioni interamente obiettiva, la formalizzazione delle priorità consente di "incapsulare" la soggettività in un passaggio preciso del processo, lasciando l’elaborazione del risultato alle rimanenti fasi tecniche. Questo consente una miglior comprensione degli effetti delle scelte individuali e ha il vantaggio aggiuntivo di limitare il margine di controllo sui risultati esercitato dall’operatore.

In generale sono possibili due tipi di approccio (Villa et al., 1996):

l’assegnazione diretta di pesi;

il loro calcolo sulla base di una matrice di confronto per coppie di variabili.

Nel secondo tipo di approccio i pesi sono estratti da una matrice che specifica l’importanza relativa di ogni possibile combinazione delle variabili prese a coppie. Questa soluzione, ripresa dalla fase di confronto degli obiettivi nell’Analytical Hierarchy Process (AHP, Saaty, 1980), prevede che il singolo elemento aij di una matrice di confronto esprima, in una scala concordata, l’importanza dell’aspetto i nei confronti di quello j nell’ambito dello scenario scelto, che in questo caso rappresenta un particolare livello di zonazione dell’Area Marina Protetta. La matrice è reciprocamente simmetrica (aij = (1/ aij)). In questo modo si arriva alla creazione di matrici di confronto degli aspetti elencati al punto 4 in funzione degli scenari relativi ai  livelli di zonazione (A1, A2, B, C per l’Asinara, vedi Tab.8).

Il processo di compilazione della matrice di confronto è molto utile perché forza lo studioso a porsi criticamente nei confronti nella natura degli obiettivi dello scenario al quale sta facendo riferimento. In questo senso il metodo può essere considerato molto più utile di quello diretto, proprio perché richiede che vengano specificati i pesi per ogni coppia di variabile.

La matrice di confronto completata viene sottoposta all’estrazione degli autovalori e dei corrispondenti autovettori. L’autovettore associato all’autovalore dominante fornisce il peso relativo delle variabili per lo specifico scenario considerato (per l'AMP dell'Isola dell'Asinara A1, A2, B, C, Tab. 9).

 

Analisi gerarchica