Quinta
sequenza Interno
di una stanza buia. La m.d.p. inquadra in C.M. un letto sui cui giace una figura
femminile: è la madre di Frances. La donna si alza dal letto e inquadrata a
mezzo busto si dirige verso destra dove si trova una finestra. P.P.
di spalle della donna con sullo sfondo
Frances e Gregory che parlano seduti su una scala antincendio. La donna
esita ed ascolta per qualche istante poi si gira ed esce di scena. La m.d.p.
rimane sui due. P.P.
di Frances e Gregory
(Cessa la musica)
Voci:
Gregory:
Tua madre è ancora alzata. Frences:
Non riesce a dormire. Qualche volta mi
sveglio
di notte e la vedo là, in piedi, lo
sguardo
fisso...
Siedono
in silenzio. Questa
scena prosegue con il montaggio alternato di momenti che vedono protagonisti le
due coppie. Da
una parte ci sono Frances e Gregory sempre più malinconici ed arrabbiati: La
m.d.p. riprende i ciottoli della spiaggia, panoramica a destra su G. e F.,
seduti sulla spiaggia, mentre parlano. Dialogo: Frances:
Che cos’è l’uomo? I cinesi dicevano che
è
una
canna...
Forse
è solo questo. Essere, oscillare,
per
cento anni... (Pausa)
Ma
io non voglio cento anni di questa
vita!
Ciò
che vedo vivo non merita di essere
vissuto.
Brutture,
brutture, brutture...
Cambierà
mai? Gregory
non le risponde. Contemporaneamente
vediamo Ben e Argus felici e spensierati per la strada ed in casa. Queste
scene sono intercalate da inserti riguardanti le proteste e i comizi a cui
partecipano entrambe le coppie. Il
primo inserto è caratterizzato da un sonoro composto con il latrato forte e
acuto di cani, mentre le immagini sono incentrate sulla figura della polizia; la
scena del comizio è composta dai P.P. del politico di turno, dalle immagini
della folla con cartelli contro la guerra di Cuba, mentre il sonoro recita una
poesia di Ginsberg. |