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Il
Comitato Pari Opportunità Ferrovie dello Stato Sardegna, da diversi anni cerca di portare un contributo concreto
in vista di un riequilibrio della presenza femminile, anche attraverso la
valorizzazione delle specifiche risorse femminili nel contesto ferroviario. Ma
le profonde trasformazioni strutturali e funzionali ad obiettivi di maggiore
efficienza e produttività, hanno reso improrogabile
la necessità di avviare un progetto serio di ricerca. E’
indispensabile infatti per conoscere la nostra realtà lavorativa, utilizzare
nel modo più corretto e rigoroso possibile, i metodi della ricerca sociale. E'
stata dunque promossa un’
indagine conoscitiva sull'organizzazione del lavoro nelle FS in Sardegna. L'obiettivo
è quello di portare alla luce i motivi che rendono marginale il lavoro delle
donne nelle Ferrovie dove la loro presenza arriva a malapena al 10% della forza
lavoro, concentrata quasi tutta nei due settori degli uffici e delle stazione e
nelle qualifiche medio-basse. L'attività
di ricerca riguarda in particolar modo tre momenti della vita lavorativa delle
donne: quelli delle assunzioni, dell'attribuzione delle mansioni e delle
condizioni generali di lavoro (di sicurezza, igieniche, ecc.). La
ricerca è stata condotta facendo ricorso sia a criteri di analisi quantitativi
che qualitativi. Sono stati raccolti alcuni dati di base fondamentali sia
attraverso i contratti di lavoro, sia attraverso interviste a interlocutori
privilegiati. Oltre alla somministrazione dei questionari strutturati si è
ricorso anche a tecniche di rilevazione non strutturate (interviste libere,
osservazione) allo scopo di raccogliere informazioni dirette su alcuni
comportamenti e opinioni e individuare quelle situazioni specifiche che possono
sfuggire alla rilevazione empirica. L'indagine
è stata effettuata sotto la guida del prof. Marco Ligas, esperto in ricerca
sociale, con il quale abbiamo predisposto un progetto realizzato attraverso
un'intervista/questionario da distribuire ad un campione rappresentativo di
lavoratori e lavoratrici ( 200 persone), individuati all'interno delle diverse
categorie professionali secondo un criterio di proporzionalità diretta. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul libro dal titolo "libero transito" presentato durante il convegno organizzato l'8 marzo 2001 nella Sala Conferenze della Scuola professionale delle Ferrovie dello Stato di Cagliari. Il libro è stato presentato alla Fiera del Libro di Torino sabato 19 maggio 2001 alle ore 12,30.
Nel linguaggio ferroviario "libero transito" è un termine tecnico che significa "via libera incondizionata": i tre segnali verde-verde-verde permettono una circolazione senza impedimenti. Abbiamo scelto questa immagine come auspicio, ma soprattutto come un obiettivo teso alla eliminazione degli ostacoli che impediscono le pari opportunità. La ricerca che presentiamo analizza le condizioni di lavoro nelle Ferrovie dello Stato, con particolare riguardo al personale femminile, appena il 10% della forza lavoro. Avevamo una sensazione forte, anche se non ancora suffragata da dati certi e che l'esito dell'indagine ha confermato: che la marginalità del lavoro femminile la non piena accettazione delle donne, relegate in ruoli secondari, dipendesse non tanto da ragioni oggettive, ma culturali, e che per questo fosse necessario scavare per portare alla luce i problemi esistenti al fine di superarli. Abbiamo voluto analizzare il lavoro, per come è visto e vissuto, perchè è un aspetto fondante dell'esperienza umana e non solo strumentale al raggiungimento di condizioni di vita dignitose: in esso si esprime e si valorizza il proprio sapere e il proprio saper fare. Così ci è sembrato opportuno indagare sulle condizioni in cui si svolge, dando priorità ai temi quali il sistema degli orari, gli ambienti di lavoro e la sicurezza personale, la formazione e le eventuali molestie, i rapporti interpersonali ed i ruoli, per avere un panorama il più possibile completo del lavoro della nostra Azienda. L'esito della ricerca ha confermato che non solo le donne vivono una realtà lavorativa a volte difficile, poco umanizzata perchè imperniata sulla sola produttività, ma ha anche evidenziato un disagio, una preoccupazione ed una crescente insoddisfazione comune a molti lavoratori nelle Ferrovie, soprattutto a coloro che sono esclusi dai meccanismi di potere e che hanno espresso una forte esigenza di cambiamento e di rilancio della società. E' la loro voce che parla e che spera di trasformare in azioni concrete il segnale di speranza emerso con molta chiarezza. Oggi ci presentiamo dunque con un primo bilancio di questa esperienza, realizzata con intelligenza dal professor Marco Ligas autore del testo al quale rimandiamo per una lettura paziente e, speriamo, curiosa. Luisa Marilotti Presidente Comitato Pari Opportunità Ferrovie dello Stato Sardegna |
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