http://www.ecn.org/pabloneruda
SCAMBIO
DI LINKS:
www.contraddizione.it
SCAMBIO
DI LINKS:
http://www.granserraglio.it
Compagni,
il sito di 'altra cultura' si è rinnovata
http://digilander.iol.it/laltracultura
UN
LUOGO PER ATTIVITA' POLITICHE-CULTURALI E RICREATIVE
http://www.backdoors.too.it
http://www.informationguerrilla.org
IL
LINK DEI MOVIMENTI
http://www.italiansocialforum.it
vi
segnaliamo il sito della rivista L'ERNESTO
www.lernesto.it
che, oltre a contenere
l'archivio della rivista degli ultimi anni, offre
gratuitamente una ricca RASSEGNA STAMPA selezionata
L'Avamposto
degli Incompatibili
http://www.controappunto.org
VI
VA DI SCRIVERE SU
INDYMEDIA?
Carta - Campagne - pace e guerra
ELENCO
E LINKS SOCIAL FORUM
IN ITALIA
http://www.collettivospartakus.net
Ciao a tutti, finalmente è in linea il sito italiano della
campagna di solidarietà e appoggio al popolo indigeno U'WA
della Colombia.
www.uwa.it
E solo la prima versione che verrà ancora attualizzata ed
ampliata.
Diffondete il messaggio fra i vostri contatti.
Hasta pronto y abrazos.
Margherita
"FOTOS
Y CHE":
Foto scattate dal "Che"
Riceviamo
e nel rispetto di ogni autonomia
comunichiamo il seguente url
www.duemilaresistenze.it
Cari
compagni, vi comunico l'indirizzo del Sito
dell'ANPI-MARASSI
www.anpimarassi.it
Fraterni Saluti Partigiani!
Luciano Bezeredy
(webmaster e membro Cd di sezione)
ROSSE
BANDIERE
sito comunista di politica e cultura
SCAMBIAMOCI
INFORMAZIONE ALTERNATIVA
http://www.unpodisinistra.it/
Salve
compagni - Il Circolo 91 di Fiat Auto del Partito del PRC
è ben lieto di collaborare alla costruzione di una vera
società alternativa.
Il nostro sito è http://free.complab.com/prcfiat troverete
iniziative di partito.
compagni di
DP - prendete quello che volete dal mio sito:
http://utenti.worldonline.it/outis/controcorrente.html
Giorgio Cadoni
CI
INVITANO A SEGNALARE IL SITO: VOLENTIERI!
LABORATORIO EUDEMONIA - Cosa seminerai oggi?
Via Fonte Regina, 23 - 64100 Teramo - Italy
tel: 0861 415655 - e.mail: 528390@hyperlinker.com
http://www.hyperlinker.com/eulab/
IN
NOME DEL PROFITTO
SI STACCA UN SERVIZIO PUBBLICO PER DISABILI
L'AIASP è l'Associazione Internazionale di Amicizia
e Solidarietà con i Popoli che ha al suo attivo decine di campagne
umanitarie internazionali in collaborazione con oltre sessanta
associazioni italiane ed estere, l'ONU per il Mozambico, la Caritas
Diocesana In Italia e nelle zone di guerra e via elencando. È stata
consegnata la tessera dell'associazione a Carlo Palermo e al
filosofo Enrique Dussell, alla scrittrice Isabel Allende e al
regista Emil Kusturica, a Grenado e alla cantante Grazia Di Michele:
sono migliaia gli aderenti e i frequentatori e tra questi non pochi
i disabili. Contro il problema di barriere architettoniche (scale
per accedere alle stanze) in una sede comunale che ci ospita pagando
un affitto e che è nota come Casa dei Popoli, dopo aver richiesto
al Comune interventi di sanatoria ancora inevasi compreso l'impianto
di riscaldamento, abbiamo richiesto ed ottenuto un telefono pubblico
solo ricevente. Evviva! Un disabile ha un servizio a volte
necessario. Macchè! La Telecom ci toglie il servizio pur sapendo il
motivo per il quale è stato richiesto e scrive, a firma
dell'ingegnere Alberto Peracchio:
"… siamo spiacenti doverLe confermare il
distacco… Le evidenziamo che Telecom Italia ha avviato un
programma di adeguamento del proprio parco impianto a disposizione
del pubblico nel rispetto delle regole dettate dalla normativa in
materia circa la disciplina delle telecomunicazione e la
liberalizzazione del mercato… Questo si è reso necessario…
anche dalla sensibile crescita del numero di abbonati alla telefonia
cellulare… il telefono da Voi gestito non riesce a soddisfare i
criteri di redditività imposti dal mercato… Talora riteniate
utile mantenere tale apparecchio VI proponiamo di concorrere alle
spese di gestione sottoscrivendo un contratto minimo garantito per
una somma di £ 2.800.000 anno per singolo impianto… Vi invitiamo
a contattarci al numero 134 entro 5gg. e Vi ringraziamo per la
collaborazione prestataci fino ad oggi…"
Premesso che siamo buoni clienti avendo, oltre il
telefono per chi ha difficoltà oggettive, più linee telefoniche
con bollette milionarie in conseguenza dei rapporti nazionali ed
internazionali per le campagne umanitarie (ISDN) è davvero
sconvolgente verificare la fine di un servizio "pubblico"
immolato, durante i governi di centrosinistra, unicamente alla
logica del profitto. 2.800.000 li investiremo, attraverso il
contributo volontario, per contrastare l'attuale organizzazione
mondiale delle disuguaglianze, l'arroganza del profitto e dei
profittatori, la morte del rispetto dell'uomo e a maggior ragione se
questa è lesiva degli ultimi o dei più sfortunati.
Domani ci diranno la stessa cosa per la luce, il gas,
i trasporti, la sanità? Se non hai un parente che è a rischio
mortale con possibilità di investimenti per la rendita di pochi
deve morire!
Siamo, caro Peracchio e cara Telecom, non nell'epoca
di sviluppo moderno ma dinanzi ad una nuova barbarie, al
disfacimento di ogni diritto umano, alla negazione dei valori e
della qualità della vita.
Comitato Nazionale AIASP
Solidarietà:
Rete Associazioni Popolari
Casa dei popoli di Roma
aiasp@tiscalinet.it - fax 06.2752439
CLICCA QUI PER LEGGERE IL TESTO ORIGINALE DELLA RACCOMANDATA A/R SPEDITA ALL'AIASP DALLA TELECOM
Dal mensile INTERNAZIONALITA'
riceviamo e diffondiamo
DAL BRACCIO DELLA MORTE - L'ordinaria giostra
dell'orrore
Mumia Abu-Jamal
MANIFESTAZIONI POPOLARI
CONTRO LA POLITICA ECONOMICA DEL GOVERNO CARDOSO - (appunti di un viaggio in
Brasile)
Ingeborg Zoppritz (associazione Pro Indios di Roraima)
L'AIASP
PER UN SOGNO DI LIBERAZIONE AL PLURALE
tesseramento 2001: obiettivo 10.000 aderenti
Ines Venturi
In questi gelati giorni di gennaio ci siamo incontrati nei locali della Casa dei Popoli con le comunità Rom, Sinti e Caminanti:abbiamo dato loro modesti aiuti umanitari ed abbiamo discusso dell’esigenza dell’unità delle loro famiglie, del bisogno di alloggi, della sanità e del lavoro. Nelle stesse giornate siamo andati alla stazione Termini: lì c’erano uomini e donne di ogni continente abbandonati a se stessi. Ovunque ti guardavano gli occhi enormi di bambini e bambine mentre i loro volti comunque sorridenti esprimevano la durezza di chi sembra non debba avere nel futuro certezza alcuna. Ci sono i centri di detenzione, i lager dove la gente muore e, intanto la memoria ritorna alle vittime di un vero e proprio assassinio dell’indifferenza e dell’incapacità sepolte in quel mare Adriatico che ospita loro e le bombe di una guerra ingiusta. Apri la posta elettronica, leggi un fax e senza, ormai, sbigottimento cerchi di non mettere in archivio l’oppressione degli indios nel Chiapas, le morti non raccontate in Cecenia, Pakistan, Timor Est o in guerre fratricide in Africa e, ancora, l’imbroglio ai danni del popolo dell’Ecuador come lo fu per la Somalia o per i profughi nei Balcani. Oltre l’assistenzialismo, combattendo in maniera energica i responsabili di questo grande disordine mondiale abbiamo il dovere di continuare con impegno maggiore ad esprimere, penetrando fino in fondo la realtà, solidarietà, amicizia e fratellanza. Dobbiamo, nello stesso tempo, far comprendere agli altri che autonomia deve corrispondere ad unità e non certo ad autoreferenzialità e ad un internazionalismo ingabbiato dalle mode e dalle occasioni. Ora è il tempo affinché il 2000 apra la strada ad una mondializzazione dei popoli e dei loro giusti diritti. Rinnoviamo la nostra tessera e insieme il nostro sogno di liberazione al plurale. Invitiamo altri a farlo. Quartiere per quartiere, città per città, regione per regione, oltre la nostra penisola stringiamo mani di ogni colore per costruire un indistruttibile catena a difesa dei più ricchi contro i veri miserabili del mondo: i più ricchi sono i popoli, i miserabili chi li opprime. Insistiamo nella grande convinzione che davvero l’unica battaglia persa è quella che non si fa. "Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi. Ci sono altri che lottano un anno e sono più bravi. Ci sono quelli che lottano molti anni e sono ancora più bravi. Però ci sono quelli che lottano tutta la vita essi sono gli imprescindibili" Bertolt Brecht
ADERISCO
A DP
Cesare Menene
ovvero
discutere con se stessi per emanciparsi ed ottenere una parziale libertà.
E, intanto,
graffia e ferisce, possiede e ti illude una trionfante mediocrità:
un vestito
greve: stoffe sporche e macchiate da speranze morte e banalità.
I sogni non
sono ancorati ma incarcerati ed è difficile vivere con onestà.
E' l'epoca,
dunque, in cui i muri non si abbattono ma si costruiscono senza pietà.
E' il tempo nel
quale gli insulti e, quindi, oppressione e disuguaglianza non sono una rarità.
Siamo nel nuovo
millennio: giorni di distruzione ambientale e plurime povertà.
Il sale e lo
zucchero sanno di niente mentre sentire i sapori appare un'ingenuità.
Ora, io, voglio
credere in Democrazia Popolare (Sinistra Unita) per un futuro di civiltà
ma,
sinceramente, ho paura che per molti sia difficile comprendere della vita una
nuova qualità:
cioè, ho il
timore che in un mondo confuso tra noia, rassegnazione e mancate curiosità
un sogno di
liberazione al plurale può sembrare solo una grande vanità.
Facciamo il '68
e chiamiamolo duemila e poi urliamo "il socialismo vincerà"
evitiamo
egoismi, individualismi ed ogni altra amenità
e…
riprendiamoci, tra Seattle e un corteo multietnico, la nostra dignità.
Tu e lei,
compagno e compagna, usate il cervello e gli "avanzi" della vostra
vitalità
per
oltrepassare in volo questi giorni miseri e andare, giustamente, più in là.
Forse
proclamare un futuro radioso è semplicemente un'ingenuità
ma, tra uno
slogan ed un canto popolare, DP e una fabbrica occupata inventiamo un'altra
realtà.
Un cielo rosso
e non spento ci sovrasta ancora mentre danzano tribù che rifiutano malvagie
autorità:
in Chiapas ed
ovunque inventiamo mille Vietnam senza nostalgia ed autoreferenzialità
perché prima
dell'estinzione delle classi in lotta questa è l'unica nostra possibilità.
Cara Dp non
chiedermi, ora, di crederti ciecamente ma dammi una minima opportunità
per veder
trionfare una meravigliosa e sempre viva verità:
il marxismo, i
più marxismi, sono un'intramontabile novità
… per un
mondo giovane ed una non scontata attualità.
Chi ama, chi
partorisce, chi invecchia e chi guarda lontano ha esigenza di una urlata
tranquillità
e c'è ancora
chi ha bisogno di una sinistra di classe che edifichi una nuova unità.
Realizzare
lotte vere (casa, scuola, lavoro e via elencando) contro ogni opportunismo è
una necessità.
E' vero! Alcuni
sono capi-popolo solo perché lo consente una particolare imbecillità
e, anche per
questo, ripartire dal basso non è una semplice formalità
ma il
tentativo, ancora una volta, di darsi una possibilità.
Io sto bene, o
forse sto male, non so e, comunque, sento il bisogno di una pur confusa nuova
fraternità:
io sono
giovane, o forse sono anziano ma rifiuto confondermi con questa età…
Compagni,
compagne, ex ed io vivo di spirito di partito o li odio, sconfiggiamo la nostra
frammentarietà
e perdiamoci in
un rinnovato intellettuale collettivo che ad un maggio qualsiasi dia credibilità…
Prendiamo la
falce, impugniamo il martello, chiudiamo il pugno e alziamolo al cielo per un
mondo senza falsità
e poi… figli
del popolo, o di chi vi pare, conquistiamo dell'universo non solo la metà…
Il tuono si
confonda con il vento ed il sole regali a vie inesplorate una inebriante
luminosità.
Aderisco a DP,
anche se un po’ stanco per i secoli che m'hanno preceduto, con gioia e felicità.
Gennaio 2000.
riceviamo e diffondiamo
IL DIRITTO AL DELIRIO
di Eduardo Galeano
Ormai sta nascendo il nuovo millennio.La faccenda non è da prendere troppo sul
serio: in fin dei conti, l'anno 2001 dei cristiani è l'anno 1379 dei
musulmani, il 5114 dei Maya e il 5762 degli ebrei. Il nuovo millennio nasce un
primo dell'anno per opera e grazia di un capriccio dei senatori dell'impero
romano, i quali, un bel giorno, decisero di rompere la
tradizione che imponeva di celebrare l'anno nuovo all'inizio della primavera. Il
conteggio degli anni dell'era cristiana proviene invece da un altro capriccio:
un bel giorno, il papa di Roma risolse di porre una data alla nascita di Gesù,
benché nessuno abbia mai saputo quando davvero nacque. Il tempo si burla dei
confini che noi inventiamo per credere che lui ci obbedisca: tuttavia, il mondo
intero celebra e teme questa frontiera.
Un invito al volo - Millennio che va ,Millennio che viene - l'occasione è
propizia agli oratori dalla retorica infiammata che disquisiscono sul destino
dell'umanità e a quei messaggeri dell'ira di Dio che annunciano la fine del
mondo e lo sfascio generale; intanto, il tempo continua, silenzioso, il suo
cammino lungo le vie dell'eternità e del mistero.
In verità, non c'è nessuno che sappia resistere: in una data simile, per
arbitraria che sia, chiunque sente la tentazione di domandarsi come sarà il
tempo che sarà. Abbiamo una sola certezza: nel ventunesimo secolo, se ancora
saremo qui, tutti noi saremo gente del passato millennio.
E benché non possiamo indovinare il tempo che sarà, possiamo avere almeno il
diritto
di immaginare come desideriamo che sia.
Nel 1948 e nel 1976, le Nazioni Unite proclamarono le grandi liste dei diritti
umani: tuttavia la stragrande maggioranza dell'umanità non ha altro che il
diritto di vedere, udire e tacere. Che direste se cominciassimo a praticare il
mai proclamato diritto di sognare? Che direste se delirassimo per un istante?
Puntiamo lo sguardo oltre l'infamia, per indovinare un altro mondo possibile:
l'aria sarà pulita da tutto il veleno che non venga dalla paure umane e dalle
umane passioni; nelle strade, le automobili saranno schiacciate dai cani; la
gente non sarà guidata dalla automobile, non sarà programmata dai calcolatori,
né sarà comprata dal supermercato, né osservata dalla televisione; la
televisione cesserà d'essere il membro più
importante della famiglia e sarà trattato come una lavatrice o un ferro da
stiro; la gente lavorerà per vivere, invece di vivere per lavorare; ai codici
penali si aggiungerà il delitto di stupidità che commettono coloro che vivono
per avere e guadagnare, invece di vivere unicamente per vivere, come il passero
che canta senza saper di cantare e come il bimbo che gioca senza saper di
giocare; in nessun paese verranno arrestati i ragazzi che rifiutano di compiere
il servizio militare; gli economisti non paragoneranno il livello di vita a
quello di consumo, né paragoneranno la qualità della vita alla quantità delle
cose; i cuochi non crederanno che alle aragoste piaccia essere cucinate vive;
gli storici non crederanno che ai paesi piaccia essere invasi; i politici non
crederanno che ai poveri piaccia mangiare promesse; la solennità non sarà più
una virtù, e nessuno
prenderà sul serio chiunque non sia capace di prendersi in giro; la morte e il
denaro perderanno i loro magici poteri, e né per fortuna né per sfortuna, la
canaglia si trasformerà in virtuoso cavaliere; nessuno sarà considerato eroe o
tonto perché fa quel che crede giusto invece di fare ciò che più gli
conviene; il mondo non sarà più in guerra contro i poveri, ma contro la povertà,
e l'industria militare sarà costretta a dichiararsi in
fallimento; il cibo non sarà una mercanzia, né sarà la comunicazione un
affare , perché cibo e comunicazione sono diritti umani; nessuno morirà di
fame, perché nessuno morirà d'indigestione; i bambini di strada non saranno
trattati come spazzatura, perché non ci saranno bambini di strada; i bambini
ricchi non saranno trattati come fossero denaro, perché non ci saranno bambini
ricchi; l'educazione non sarà il privilegio di chi può pagarla; la polizia non
sarà la maledizione di chi non può comprarla; la giustizia e la libertà,
gemelli siamesi condannati alla separazione, torneranno a congiungersi, ben
aderenti, schiena contro schiena; una donna nera, sarà presidente del Brasile e
un'altra donna nera, sarà presidente degli Stati Uniti d'America; una donna
india governerà il Guatemala e un'altra il Perù; in Argentina, le pazze di
Plaza de Mayo saranno un
esempio di salute mentale, poiché rifiutarono di dimenticare nei tempi
dell'amnesia obbligatoria; la Santa Chiesa correggerà gli errori delle tavole
di Mosè, e il sesto comandamento ordinerà di festeggiare il corpo; la Chiesa
stessa detterà un altro comandamento dimenticato da Dio:
"Amerai la natura in ogni sua forma"; saranno riforestati i deserti
del mondo e i deserti dell'anima; i disperati diverranno speranzosi e i perduti
saranno incontrati, poiché costoro sono quelli che si disperarono per il tanto
sperare e si persero per il tanto cercare; saremo compatrioti e contemporanei di
tutti coloro che possiedono desiderio di giustizia e desiderio di bellezza, non
importa dove siano nati o quando abbiano
vissuto, giacché le frontiere del mondo e del tempo non conteranno più nulla;
la perfezione continuerà ad essere il noioso privilegio degli dei; però, in
questo mondo semplice e fottuto ogni notte sarà vissuta come se fosse l'ultima
e ogni giorno come se fosse il primo