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          circle.gif (108 byte) PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA  

          circle.gif (108 byte) PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA    

             finalità formative, organizzazione della didattica 

circle.gif (108 byte) CARTA DEI SERVIZI 

   principi fondamentali, area didattica, condizioni ambientali, procedura reclami, valutazione delservizio,orientamento                                                                                  

   piano annuale    e   organigramma,  calendario   

circle.gif (108 byte)  REGOLAMENTO D'ISTITUTO                                             

circle.gif (108 byte)  LE RISORSE UMANE

circle.gif (108 byte) ASSEMBLEE e ORGANI COLLEGIALI

        il PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 

          finalità formative e organizzazione della didattica 

 

 

 

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE

"NICOLA MORESCHI"

Viale San Michele del Carso, 25 - 20125 Milano

tel. 02-48005171 / 4812076 fax 02-4814561

e-mail: itcmor@tin.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dirigente Scolastico : prof.ssa Carola Feltrinelli

 

Direttore Servizi Generali Amministrativi : rag. Maria Grisi

 

 

 

 

 

 

 

 

IL PERCORSO

 

 

 

1. Le finalità formative

 

 

Gli obiettivi dell’attività didattica si collocano su quattro piani diversi:

della formazione umana;

del comportamento

dell’acquisizione di capacità e della formazione culturale generale;

della preparazione professionale specifica.

 

- abituare all’ascolto e al rispetto dell’altro, senza alcuna discriminazione;

educare al valore della partecipazione ed alla consapevolezza dei propri doveri e diritti

nella scuola e nella società.

 

B) Nell’ambito del comportamento ci si propone di

abituare al rispetto delle regole (frequenza, puntualità negli orari e nelle scadenze, responsabilità nel presentarsi muniti degli strumenti di studio, nonché nello svolgere il lavoro assegnato a casa);

educare ad un corretto comportamento tra pari e con gli adulti(Preside, docenti, non docenti);

abituare a non nascondere il proprio eventuale disagio o dissenso, ma ad esprimerlo in modo educato e costruttivo;

sostenere le motivazioni degli allievi nei confronti dell’attività scolastica in generale e del loro corso di studi in particolare.

 

C) Nell’ambito della formazione culturale generale, obiettivo dell’Istituto è assicurare agli allievi nel corso dei cinque anni

l’acquisizione di un valido metodo di studio;

la capacità di comprendere con precisione testi di varia natura, anche relativamente complessi;

la capacità di comunicare ed esporre con chiarezza, oralmente e per iscritto, anche nei linguaggi professionali specifici;

la capacità di inserirsi e collaborare positivamente all’interno di gruppi di studio e di lavoro;

la capacità di analizzare autonomamente i problemi e di affrontarli utilizzando il sapere acquisito nelle diverse discipline, anche operando gli opportuni collegamenti;

la capacità di assumere informazioni ed accostarsi alle problematiche culturali, sociali ed economiche del mondo attuale.

 

Per realizzare questi obiettivi sono assai importanti, oltre al rapporto docenti-allievi nell’attività curricolare, tutte le altre opportunità offerte agli studenti con le varie iniziative promosse dallo Istituto. Esse hanno lo scopo di suscitare interessi nuovi, di offrire agli studenti ulteriori possibilità di valorizzare le proprie capacità, di dare un supporto nelle situazioni di disagio, di aiutare nelle scelte per la prosecuzione degli studi o per la ricerca del lavoro.

 

D) Accanto agli obiettivi culturali e formativi generali, validi per entrambi i corsi, ogni singolo indirizzo ha come propria finalità primaria la realizzazione dello specifico profilo professionale , da perseguire attraverso il lavoro disciplinare.

 

 

2. I piani di studio

 

2.1 Gli indirizzi e profili in uscita

 

I tre indirizzi, presenti nella scuola, prevedono, entrambi, il raggiungimento di un’ampia cultura generale "accompagnata da buone capacità linguistico - espressive e logico - interpretative conoscenze ampie e sistemati - che dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile."

 

Il ragioniere esperto in problemi di economia aziendale (ordinamento IGEA)" dovrà analizzare i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera per proporre soluzioni a problemi specifici"; grazie alle caratteristiche del nuovo ordinamento, rispetto al precedente indirizzo mercantile questo diplomato dispone di una preparazione più competitiva e flessibile, che è pertanto più rispondente alle attuali esigenze di continuo cambiamento del mondo del lavoro e consente l’inserimento in altri ambiti lavorativi oltre a quelli tradizionali (banche, società di assicurazioni, società finanziarie, studi professionali, uffici amministrativi sia aziendali che pubblici).

 

Il ragioniere specializzato in informatica "dovrà essere in grado di intervenire nei processi di analisi, sviluppo e controllo di sistemi informativi automatizzati per adeguarli alle esigenze aziendali e contribuire a realizzare nuove procedure." ( D.M. 31/1/96; DPR 31/7/81 n° 725). Questo diplomato possiede infatti una specifica preparazione nel trattamento automatico dei dati. Le sue conoscenze dell’informatica gli permettono di tradurre le analisi svolte in programmi eseguibili su elaboratori, di cui deve conoscere le principali caratteristiche tecnologiche; può quindi inserirsi, oltre agli ambiti professionali indicati per l’ordinamento IGEA, in aziende in cui sia necessario progettare sistemi informativi automatizzati.

 

Il perito aziendale e corrispondente in lingue estere possiede buone competenze linguistico – comunicative, nonché capacità di raccogliere, organizzare ed elaborare informazioni. Possiede inoltre conoscenze del mondo e dei problemi dell’impresa, compresa una visione sistemica dell’azienda, dei suoi sottosistemi e delle conoscenze relative all’organizzazione dei vari settori di operatività.

 

3. I quadri orario

BIENNIO

DISCIPLINE

CLASSE I

CLASSE II

religione – materia alternativa

1

1

italiano

5

5

storia

2

2

prima lingua straniera

3

3

seconda lingua straniera

3

3

matematica e laboratorio

5

5

scienza della materia e laboratorio

4

4

scienza della natura

3

3

diritto e economia

2

2

economia aziendale

2

2

trattamento testi e dati

3

3

educazione fisica

2

2

totale ore

36

36

 

 

 

 

 

TRIENNIO - GESTIONE AZIENDALE

 

 

DISCIPLINE

CLASSE III

 

CLASSE IV

CLASSE V

religione – materia alternativa

1

1

1

lingua e lettere italiane

3

3

3

storia

2

2

2

prima lingua straniera

3

3

3

seconda lingua straniera

3

3

3

matematica e laboratorio

4

4

3

geografia economica

3

2

3

economia aziendale e laboratorio

7

10

9

diritto

3

3

3

economia politica

3

2

 

scienza delle finanze

   

3

educazione fisica

2

2

2

totale ore

34

35

35

 

 

 

 

 

 

 

 

TRIENNIO – PROGRAMMATORI

 

 

 

DISCIPLINE

 

CLASSE III

CLASSE IV

CLASSEV

religione - materia alternativa

1

1

1

lingua e lettere italiane

3

3

3

storia

2

2

2

lingua straniera: inglese

3

3

3

matematica

5

5

4

ragioneria e laboratorio

4

4 (1)

6 (2)

tecnica e laboratorio

4 (1)

5 (2)

5 (2)

Informatica e laboratorio

5 (3)

6 (4)

5 (3)

diritto

3

3

2

economia politica e scienza delle finanze

2

2

3

educazione fisica

2

2

2

totale ore

34

36

36

 

 

QUINQUENNIO LINGUISTICO - AZIENDALE (E.R.I.C.A.)

 

Area comune

I

II

III

IV

V

Religione/Materie alternative

1

1

1

1

1

Lingua e letteratura italiana

5

5

4

4

4

Storia

2

2

2

2

2

Prima lingua straniera

4

4

5

5

5

Matematica, informatica e laboratorio

4

4

Scienze della materia e laboratorio

4

4

Scienze della natura e laboratorio

3

3

Diritto ed economia

2

2

Educazione fisica

2

2

2

2

2

Area di indirizzo Linguistico Aziendale

I

II

III

IV

V

Seconda lingua straniera

5

5

5

5

5

Terza lingua straniera

5

4

4

Matematica, informatica e laboratorio

3

3

3

Geografia generale e antropica

2

2

2

Diritto ed economia per l’azienda

5

6

6

Storia dell’arte e del territorio

2

2

2

Trattamento testi e dati

2

2

Totale

34

34

36

36

36

 

 

4. La progettazione didattica

 

I soggetti

il Collegio dei docenti: cura la programmazione dell’azione educativa, favorisce il coordinamento interdisciplinare, promuove e delibera iniziative di sperimentazione, innovazione e ricerca educativa, di aggiornamento dei docenti, valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica

i gruppi di materia: operano scelte nell’ambito dei contenuti delle discipline, tenendo conto della loro valenza formativa, individuano relazioni fra le discipline per predisporre percorsi pluridisciplinari, stabiliscono obiettivi scanditi per anni di corso, individuano elementi e strumenti per attuare il raccordo fra biennio e triennio, concordano criteri e attività di verifica

il consiglio di classe: valuta la situazione di partenza della classe, coordina e confronta gli obiettivi proposti dai docenti nelle singole discipline e gli approcci metodologici, stabilisce gli obiettivi trasversali, esamina ad intervalli prefissati l’andamento didattico ed eventualmente modifica la programmazione, formula proposte per il collegio, agevola i rapporti reciproci fra docenti, genitori e alunni

il singolo docente:formula il piano di lavoro annuale

 

Le fasi

 

analisi della situazione di partenza dal punto di vista cognitivo e socio – affettivo (di tutto l’istituto, di classi parallele, di discipline affini, di singola classe, di singolo alunno)

individuazione degli obiettivi da raggiungere in relazione alle finalità generali di istituto (gli obiettivi possono essere definiti a livello di corso, di classi parallele, di ambiti disciplinari, di classe, individuali)non solo di carattere disciplinare, ma anche relativi alla sfera socio – affettiva (motivazionali, relazionali, di comportamento)

scelta dei contenuti e delle attività, dei metodi e delle strategie didattiche, degli strumenti e dei tempi; si esplica in questo ambito la libertà di insegnamento del docente, che, pur nei vincoli posti dai programmi, dalle finalità ed obiettivi stabiliti e dagli accordi presi all’interno delle aree disciplinari di appartenenza e all’interno del consiglio di classe, è libero di individuare quei contenuti , quelle strategie e quegli strumenti che ritiene più efficaci perché si realizzi il diritto di apprendere dello studente. Fra le strategie possiamo ricordare: la lezione frontale, la lezione interattiva, il lavoro di gruppo, la discussione guidata, il problem solving, l’analisi di casi; fra gli strumenti si elencano, oltre al libro tradizionale, tuttora indispensabile, quelli multimediali, i laboratori, gli audiovisivi …

valutazione

recupero e rinforzo

 

Una particolare forma di progettazione didattica viene realizzata per alunni in condizione di handicap, il cui inserimento nella scuola è accompagnato da un documento, la diagnosi funzionale, redatto dalla ASL competente. Sulla base delle indicazioni fornite dal documento, il consiglio di classe elabora il progetto educativo personalizzato, un piano che individua tempi, contenuti e obiettivi che l’alunno può raggiungere anche grazie all’insegnante di sostegno. Si intende che la valutazione sarà effettuata in relazione al progetto predisposto e condiviso dal consiglio di classe e dalla famiglia.

 

 

 

5. La valutazione

 

 

5.1 Verifica dell’apprendimento

Ciascun insegnante adotta verifiche formative e sommative per accertare il livello di apprendimento degli alunni.

Ci si propone di uniformare il più possibile i criteri di valutazione all’interno dell’Istituto, a livello sia disciplinare, sia di consiglio di classe, sulla base delle delibere del Collegio dei docenti.

Nelle classi quinte verranno simulate le prove d’esame, sia scritte, sia orali, per consentire agli studenti di verificare le proprie conoscenze, capacità, competenze.

 

5.2 Valutazione periodica degli alunni

Il numero, la cadenza e le indicazioni delle valutazioni saranno tali da permettere agli insegnanti un accertamento delle competenze acquisite e delle eventuali carenze e tali da far progressivamente acquisire agli studenti la capacità di valutare l’effettivo livello delle loro conoscenze e prestazioni.

 

5.3 Strumenti

 

La valutazione si avvale di un’ampia gamma di strumenti allo scopo di valorizzare i diversi stili cognitivi degli studenti e di ottenere risultati fondati e attendibili.

Le tipologie di prove possono essere: scritte, grafiche, orali e pratiche a seconda di quanto previsto dall’ordinamento vigente.

I docenti possono utilizzare forme di verifica scritte anche per le materie che prevedono una valutazione solo orale: esse consistono in questionari a risposta aperta, e/o test oggettivi di vario tipo.

 

 

 

5.4 Trasparenza

 

La trasparenza nella valutazione viene intesa come conoscenza degli obiettivi didattici, degli strumenti e dei criteri di valutazione da parte dei soggetti interessati, come informazione tempestiva sui risultati dei processi di insegnamento-apprendimento, come accessibilità di tutta la documentazione.

Con periodiche comunicazioni il Consiglio di classe informerà le famiglie su eventuali lacune riscontrate, sul persistere o meno di eventuali debiti formativi, sull’esito delle attività di recupero.

Allo studente viene garantita la tempestività della valutazione che è parte integrante della trasparenza del processo: i compiti scritti saranno riconsegnati con una motivata valutazione in decimi entro venti giorni dal loro svolgimento; le prove oggettive entro sette giorni; le interrogazioni saranno valutate al termine del colloquio, pubblicamente, motivatamente e con l’indicazione del voto in decimi.

Su richiesta sarà consentito alle famiglie di visionare le prove scritte in fotocopia.

 

 

 

 

 

 

6. Recupero, rinforzo e approfondimento

 

Il ‘successo formativo’ può realizzarsi a condizione che siano promosse specifiche attività volte al recupero delle carenze riscontrate e al consolidamento dei risultati acquisiti, nell’ottica di una didattica il più possibile attenta alle esigenze del singolo studente (‘individualizzazione della didattica’).

Le attività di recupero, rinforzo e approfondimento attivate dall’Istituto Bachelet sono :

 

6.1 Gestione del debito formativo

 

Al termine di ogni anno scolastico gli alunni cui è stato riscontrato il debito formativo ricevono comunicazioni scritte circa le attività da svolgere in vista del recupero. Tali indicazioni prevedono anche le modalità di verifica e i tempi di tutto il percorso. Nei primi giorni dell’anno scolastico, anche prima dell’inizio delle lezioni, possono essere previsti corsi di recupero gestiti da docenti anche di classi diverse da quelle degli alunni.

 

6.2 Recupero curricolare

 

Nel corso dell’anno, constatata l’insufficienza del profitto, il consiglio di classe (nella sola componente docenti) può deliberare attività di recupero nell’ambito della normale attività didattica se il percorso didattico e la natura delle lacune riscontrate lo consentono.

 

6.3 Corsi di recupero

 

Il nostro Istituto garantisce l’attivazione di corsi di recupero anche con gruppi di studenti di classi parallele, quando tale attività richieda esercitazioni, quando le lacune siano particolarmente significative, quando il numero degli alunni interessati sia consistente, in tutti gli altri casi in cui ciò sia ritenuto utile dal consiglio di classe. Questa tipologia di corsi avviene in orario extracurricolare.

 

6.4 Sportello ‘help’

 

Per potenziare le conoscenze e le competenze acquisite, i docenti possono predisporre attività di tutoraggio individualizzate in orario extracurricolare. Tali attività, a differenza di quelle di recupero, sono rivolte a tutto il gruppo classe e si attivano in orari prefissati, concordati con gli studenti.

 

6.5 Rinforzo e sostegno

 

E’ rivolto a quegli studenti (anche a tutta la classe), che pur non presentando carenze nel profitto, debbono consolidare la loro preparazione; può essere realizzato sia a livello curricolare, sia in ambito extracurricolare sotto forma di corso o di sportello help.

 

 

6.6 Iniziative di approfondimento

 

Il nostro Istituto garantisce, nell’ambito della programmazione annuale, una serie di iniziative volte ad approfondire e consolidare i risultati acquisiti. Tali iniziative avvengono sia in orario curricolare che extra, possono coinvolgere alunni di classi diverse o gruppi di livello, possono prevedere la partecipazione di docenti interni o esterni alla classe.

Con l’attivazione di queste iniziative riteniamo di assolvere al compito di affiancare alla didattica ordinaria iniziative flessibili e individualizzate nella prospettiva del successo formativo.

 

 

 

7. L'innovazione e la sperimentazione didattica

 

 

7.1 Simulazioni

 

In occasione di talune prove scritte o orali viene anticipata la modalità di svolgimento dell’Esame di Stato e in alcuni casi vengono svolte prove uniche a livello di Istituto.

 

 

7.2 Percorsi pluridisciplinari

 

Vengono proposti dai docenti delle classi quinte in vista delle prove dell’Esame di Stato

 

7.4 Progetto "Lingue 2000"

 

Il progetto Lingue 2000, finanziato con i fondi messi a disposizione dalla legge 440/97, intende innovare l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue straniere, favorendo l'acquisizione di precise competenze comunicative da parte degli allievi di ogni ordine e grado di scuola.

In tale ambito sono state individuate le azioni da attuarsi nel nostro istituto:

potenziamento della seconda lingua straniera e arricchimento dell'offerta formtiva

potenziamento delle abilità orali

certificazione esterna da parte degli Enti esteri accreditati. A questa fase vengono iscritti gli studenti che, a giudizio del docente di lingua, sono in grado di affrontare le prove.

 

7.5 Il quotidiano in classe

Sperimentazione di attività didattiche utilizzando i quotidiani, attuate in alcune classi del biennio e del triennio allo scopo di avvicinare gli studenti ad un tipo di scrittura non strettamente letteraria, di sviluppare il loro senso critico attraverso il confronto dei vari punti di vista.

 

 

 

 

IL SUCCESSO FORMATIVO

 

1. Orientamento

Finalità

l'armonico sviluppo della personalità dello studente che può attuarsi attraverso la conoscenza e l'accettazione di sé, delle proprie capacità, inclinazioni, interessi, attitudini e attraverso il recupero della motivazione 

la individuazione, da parte dello studente, di un proprio progetto di vita che gli consenta di realizzarsi, anche dopo la scuola superiore, nella prosecuzione degli studi o nell'inserimento in una attività lavorativa

la promozione e lo sviluppo della cultura del raccordo ad ogni livello di scuola

Obiettivi

orientare correttamente gli studenti sia in entrata nella scuola superiore, che in uscita dalla scuola superiore

far conoscere la scuola e le sue modalità operative per favorire l’inserimento dei nuovi iscritti alle scuole superiori

collaborare con gli insegnanti delle scuole medie e delle scuole superiori, non solo per una reciproca conoscenza, ma per attivare percorsi curriculari in verticale e in orizzontale

riorientare tempestivamente chi avesse sbagliato scelta

potenziare l'aspetto orientativo della didattica o attivarlo laddove non è sufficientemente valorizzato

 

1.1 Orientamento in entrata, rivolto agli alunni delle terze medie

incontri presso le scuole medie con studenti e genitori

visite degli alunni alla scuola

giornate di ‘scuola aperta’: 4 incontri ( due pomeridiani e due nella mattinata del sabato) dei genitori e alunni delle classi terze medie presso l’istituto

servizi di consulenza su appuntamento

predisposizione e distribuzione di materiale informativo

 

 

1.2 Accoglienza

 

Obiettivi: (alunni)

· Conoscersi fra compagni, conoscere sé stessi

· Conoscere la scuola, le discipline e il proprio metodo di studio

 

Obiettivi: (docenti)

· Analisi della situazione didattica d’ingresso

· Conoscenza del ragazzo attraverso il racconto della famiglia

 

Attività:

· Somministrazione e discussione dei risultati di test, tesi a verificare le motivazioni della scelta, il metodo di studio, il rapporto con la scuola, il possesso dei prerequisiti nelle singole discipline

· Presentazione degli organi collegiali e del regolamento d’Istituto

· Colloqui insegnanti-genitori

 

 

1.3 Riorientamento rivolto agli studenti del biennio

 

 

 

1.4 Orientamento in uscita, rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte

segnalazione iniziative degli atenei presenti sul territorio

visite presso alcune sedi universitarie (ad es. Università Bocconi)

incontri a scuola con esponenti del mondo universitario per la illustrazione di particolari problematiche (ad esempio la riforma universitaria)

distribuzione e consultazione di guide generali di orientamento universitario e di altro materiale informativo

preiscrizioni all’Università

per le classi quarte: incontri con esponenti di diverse realtà professionali

 

1.5 Una particolare forma di orientamento: lo stage

 

E’ stato avviato da alcuni anni, grazie anche alla libertà di azione prevista dall’autonomia, un patto con alcune aziende del territorio per la realizzazione di esperienze di stage durante l’anno scolastico e nel periodo estivo. Questa iniziativa si propone alcuni obiettivi di fondo:

accorciare il divario fra scuola e lavoro, creando un rapporto di collaborazione con le imprese anche ai fini di future possibilità occupazionali

verificare sul campo l’adeguatezza del corso di studi ed eventualmente apportare modifiche al passo con i tempi

offrire agli studenti ulteriori motivazioni e stimoli allo studio, funzionale sì alla crescita della persona, ma anche all’inserimento nel mondo produttivo.

 

Le mansioni svolte dagli studenti abbracciano una vasta gamma di attività, che va dalla contabilità generale alla gestione del personale, ai rapporti con gli istituti di credito, all’analisi di bilancio, al bilancio CEE, alla gestione dei dati e delle informazioni; tutti sono seguiti da un tutor aziendale e da un docente della classe.

Alla conclusione del periodo lavorativo, non inferiore alle tre settimane, l’azienda formula un giudizio globale sullo studente e compila una scheda analitica di valutazione, articolata secondo alcuni indicatori, ritenuti significativi per l’impresa e per la scuola, che riguardano non tanto le conoscenze professionali in senso stretto (gli studenti frequentano di solito la quarta classe), quanto competenze che potremmo definire trasversali, caratteristiche di una mentalità manageriale.

 

 

 

 

2. Educazione alla salute

 

Premessa

Il concetto di salute non può essere definito in modo riduttivo, come assenza di malattia, ma come benessere fisico, psichico, mentale, sociale e anche morale. La salute viene così intesa secondo una concezione dinamica che significa ricerca di equilibrio e che chiama in causa non solo gli stati dell’organismo, ma anche i sentimenti, le idee, le convinzioni, insomma la cultura di una persona come modo di essere, pensare, progettare, agire e interagire

 

Finalità

promuovere maggiore consapevolezza di sé attraverso

la conoscenza di sé

la capacità di rilevare i propri cambiamenti nel tempo e di storicizzare il proprio vissuto

la capacità di rendere espliciti a sé e agli altri i propri bisogni

la capacità di intessere relazioni corrette con i compagni, con il gruppo, con gli adulti

la capacità di riconoscere il rapporto che intercorre tra scuola e realtà esterna, di rafforzare i legami affettivi e superare i conflitti.

Favorire la diffusione, l’appropriazione e l’uso critico di informazioni di tipo psico – sociale e sanitario

Determinare graduali cambiamenti nella prassi didattica per accrescere la valenza formativa ed orientativa delle discipline

 

 

Oltre ad iniziative finalizzate alle singole classi (educazione sessuale,prevenzione disturbi alimentari, prevenzione dalla dipendenza dal tabacco, prevenzione delle malattie epatiche, sensibilizzazione alla donazione di sangue ed organi, prevenzione dei comportamenti a rischio durante la guida) ,sono attivati i seguenti progetti :

 

2.1 Centro di informazione e consulenza (CIC)

 

E' un servizio previsto dalla legge, finalizzato all'ascolto, al sostegno e allo sviluppo della personalità dello studente. Si articola in diverse offerte:

Sostegno psicologico a cura della psicologa, dott.ssa

Attività complementari su richiesta di gruppi di studenti

Sportello genitori e docenti a cura della psicologa

Realizzazione di corsi su richiesta dell'utenza

2.2 Progetto tutoring

Il tutor è un docente del Consiglio di classe che si offre come sostegno agli allievi nel percorso di apprendimento e si propone di aiutarli a superare problemi riguardanti il rapporto con lo studio, la scuola, gli adulti, i compagni.

L'obiettivo principale è quello di accrescere le motivazioni e le capacità dei ragazzi per prepararli a completare felicemente il ciclo di studi. Quindi le finalità sono individuabili in:aiuto nello studio e prevenzione degli insuccessi scolastici e aiuto nell'instaurare corrette relazioni con i docenti e con i compagni

 

 

2.3 Medico scolastico

 

Nella scuola è presente, il martedì e il venerdì mattina il medico scolastico, a cui studenti, docenti e famiglie possono rivolgersi per aiuto e consulenza.

 

 

 

3. Educazione sportiva

 

Obiettivi

· Approfondimento delle tecniche sportive

· Partecipazione a gara, sia fra gli studenti dell’Istituto che con altre scuole come momento di crescita personale

· Orientamento degli studenti verso attività motorie per gruppi di interesse e in relazione alle singole potenzialità

· Autovalutazione delle proprie capacità, sia motorie che relazionali in situazione emotivamente coinvolgente

· Miglioramento della socialità all’interno delle singole classi e dell’Istituto

· Assunzione di ruoli e di responsabilità

· Accettazione di regole, rispetto di orari e di impegni comuni

· Maturazione delle capacità di affrontare vittorie e sconfitte in modo costruttivo

· Crescita del senso di appartenenza ad un gruppo e della solidarietà

 

Attività proposte

· Torneo interno di pallavolo femminile e maschile per il biennio ed il triennio

· Partecipazione al trofeo Asystel pallavolo

· Partecipazione ai campionati provinciali pallavolo allieve

· Gare d’Istituto di atletica leggera e partecipazione ai campionati provinciali

· Gare di Istituto di corsa campestre e partecipazione ai campionati provinciali

· Torneo interno di unihoc a tre maschile e femminile

· Torneo interno di tennis tavolo singolo maschile e femminile

 

 

4. Attività culturali

 

Gruppo interesse Scala: la partecipazione degli studenti a spettacoli presso la La Scala, concerti, prove concerti, balletti, opere in orario pomeridiano e serale

La musica nella didattica: lezioni concerto ad integrazione dei programmi dell'area umanistica

Teatro: conferenze spettacolo realizzate da compagnie opportunamente individuate e partecipazione a spettacoli presso i più importanti teatri milanesi in orario pomeridiano e serale

Cineforum: organizzato nei locali della scuola o presso un cinema cittadino a seconda della programmazione annuale

Premio poesia per valorizzare la creatività degli studenti

Lettura di poesie in classe

 

 

5. Progetto biblioteca

 

I destinatari sono gli studenti e i docenti dell'Istituto .Gli obiettivi sono didattico- formativi volti a incrementare la frequentazione della biblioteca d'Istituto e stimolare la lettura.

La biblioteca d'istituto deve essere vista come il luogo dove accedere liberamente e in autonomia alla cultura: per questo motivo è quindi necessario da un lato garantire l'apertura per il prestito, dall'altro procedere al completamento computerizzato dell'elenco dei libri esistenti e alla catalogazione dei nuovi acquisti.

 

 

 

 

 

LE RISORSE

 

Le risorse umane

 

1.1 I docenti

 

79 docenti organizzati funzionalmente come segue:

1 docente vicario, prof. Mario Albertini

2 docenti collaboratori: prof. Donatella Giacomelli e Clementina Monticelli

 

 

 

 

 

Coordinatori di Consigli di classe

 

COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE

a.s.2002/2003

CLASSI COORDINATORI SEGRETARI

1A GASPARRO Silvia MORELLI Enrica

2A VACCARELLA Elisa SECHI Giovanna

3A CAPPI Diana ZUCCHINI Alessandra

4A CASPANI Rosanna EVANGELISTA Angela

5A MANINI Enrica FINARDI Anna Maria

1B BIANCO Rocchina BIANCHI Giorgio

2B CHIARAMONTE Maria BELLATI Umberta

3B SCOTTI Rossana DEHO’ Maurizio

4B PITTINI Pietro CHIABOV Dora

5B CIMINI Caterina BARBIERI Laura

1C ZUCCA Maria Grazia FONTANA Cristina

2C MONTICELLI Clementina ZANINI Cristina

3C CECCHIN Carmela PIZZI Sandro

5C LAZZARI Silvia LAZZARI Marta

1D MARIONI Silvana MELONI Stefanina

2D SANTORO Roberta CHIARAMONTE Maria

1E GIACOMELLI Donatella OSIO Donatella

2E CREMONCINI Maria Stefania GUZZARDI Lucia

1F NOBILE Anna Maria LIVETTI Cristina

2F TREZZA Marina SANTORO Roberta

3P OSNAGHI Maria Grazia CASTOLDI Giorgio

4P CORONGIU Maria Antonia PANZERA Concetta

5P PAIS Andrea ARIOTTI Gisella

3Q CARLUCCIO Stella BRANDO Valeria

4Q LANZAFAME Annina CARLUCCIO Stella

5Q FERRAZZA Ivana LA PLACA Pina

3R FABBRI Franca LEVI Carla

4R RUGGERI Marina TASSI Paolo

5R DAMI Donella MICCOLI Maria I.

4S FONTANA Cristina FERRARIO Luisella

 

 

 

 

 

 

 

1.2 I non docenti

 

22 non docenti

Oltre alle attività di tipo istituzionale, il personale A.T.A collabora stabilmente alla gestione del progetto Qualità e consente l’apertura al pomeriggio dell’Istituto.

 

 

AREE DI COMPETENZA DELLA SEGRETERIA

La segreteria si occupa della gestione didattica e amministrativo contabile della scuola. Sostiene i progetti del piano annuale delle attività, collaborando con i docenti , con la presidenza e con tutto il personale della scuola.

 

AREE DI COMPETENZA DEI COLLABORATORI

Il collaboratore scolastico "è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico; di pulizia e di carattere materiale inerenti l’uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti".

Le specifiche mansioni dei singoli vengono dettagliate nel Piano di attività ATA.

 

AREE DI COMPETENZA DEI TECNICI

L’assistente tecnico "esegue attività lavorativa, richiedente specifica preparazione professionale, conoscenza di strumenti e tecnologie anche complessi, con capacità di utilizzazione degli stessi, nonché di esecuzione di procedure tecniche e informatiche. Svolge attività di supporto tecnico alla funzione docente relativamente alle attività didattiche ed alle connesse relazioni con gli studenti".

Le specifiche mansioni dei singoli vengono dettagliate nel Piano delle attività ATA:

 

 

2. Le risorse materiali

 

2.1 Spazi e strumenti

 

L’istituto dispone delle seguenti strutture:

 

· Aula Magna

· Biblioteca

· Laboratorio linguistico

· Laboratori di chimica, fisica, biologia

· Laboratori di informatica

· Aula audiovisivi

· Palestre

· Parcheggio cicli e motocicli

 

Ogni struttura è utilizzabile dagli studenti a norma del regolamento di Istituto e dei singoli regolamenti di laboratorio.

 

 

2.2 Le risorse finanziarie

 

L’Istituto dispone delle seguenti fonti di finanziamento:

 

· Fondi comunitari (UE)

· Ministero della Pubblica Istruzione

· Enti Locali

· Istituzioni private

· Famiglie

 

La normativa sull’autonomia finanziaria prevede infatti la possibilità di accedere a svariate forme di finanziamento, anche non statali. Il contributo economico richiesto alle famiglie, stabilito annualmente dal Consiglio di istituto, è finalizzato alla fruizione dei laboratori; esso non si applica alle famiglie in situazione economica disagiata e a quelle degli alunni soggetti all’obbligo scolastico.

 

3. Sicurezza

 

Nel rispetto della normativa (Legge 626/94) e nella coscienza dell’alta responsabilità consistente nella tutela della salute di tutti coloro che operano a scuola, sono stati portati a termine i seguenti adempimenti:

Stesura del documento sulla valutazione dei rischi

Nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione nella persona dell'ing. Alfredo Fiume, ferme restando le responsabilità del capo di istituto

Definizione del piano della sicurezza e designazione delle figure sensibili

Elaborazione dei percorsi di fuga ed esposizione in tutti i locali della scuola

Prove di evacuazione

Iniziative di formazione e informazione del personale docente, non docente e degli alunni

Individuazione da parte della RSU del Rappresentante del Lavoratori per al Sicurezza (RLS)

 

 

 

 

 

LE RELAZIONI

I rapporti fra i soggetti

 

L’istituto riconosce l’importanza dei principi costituzionali del superamento delle situazioni di svantaggio sociale e culturale e del rispetto e della valorizzazione della personalità di ogni individuo; si ispira ad essi in ogni sua attività.

 

Il rapporto tra gli studenti e quello docenti – alunni, con la ricchezza di relazioni interpersonali e intergenerazionali che comportano, vengono riconosciuti dall’Istituto come gli elementi fondanti di tutta la didattica. Non vi può essere una reale crescita culturale se non accompagnata da una crescita umana; la cultura, bene intesa, non si riduce a un’arida e nozionistica somma di "contenuti" ma implica la crescita integrale della persona. Ciò, d’altra parte, non esclude che la proposta educativa preveda l’acquisizione di contenuti e il momento della ricezione e dell’addestramento; l’educazione è anche impegno e abitudine a "decentrare il proprio punto di vista" per cogliere una visione complessiva della realtà. Solo a queste condizioni riteniamo che quanto appreso a scuola possa costituire un patrimonio personale realmente utile alla vita.

In quest’ottica è richiesta ai docenti l’attitudine all’ascolto e al dialogo per saper cogliere le esigenze dei giovani, le cui attese e le cui richieste consideriamo centrali in ogni fase della progettazione didattica e della sua attuazione; a tutte le componenti scolastiche, ma particolarmente agli studenti, è richiesto di acquisire il rispetto degli altri, di partecipare responsabilmente, di assumere atteggiamenti solidali, di esercitare opportunamente la critica e la proposta. In una società democratica tali atteggiamenti sono contemporaneamente diritti e doveri.

 

La ricerca di relazioni di dialogo tra le varie componenti scolastiche e la consapevolezza che a scuola si realizza tra l’altro un insostituibile momento di dialogo tra generazioni, si sono da tempo tradotte in una serie di attività rivolte al tema dello "star bene a scuola" e che sono rappresentate dai progetti di Educazione alla salute (partecipazione a incontri con esperti, medici, associazioni di volontariato), allo sportello C.I.C. (assistenza psicologica individuale), a iniziative extracurricolari nell’ambito del "Progetto giovani" .

 

 

 

 

La comunicazione

 

In ogni organizzazione è decisivo che le informazioni siano complete, tempestive, accessibili. Ciò a maggior ragione nel caso della scuola che istituzionalmente è fondata sulla trasmissione di informazioni. La comunicazione deve avvenire in tutte le direzioni: verticalmente (dalla dirigenza e dagli organi collegiali verso gli utenti e viceversa) orizzontalmente (docenti-alunni-genitori) e verso altre organizzazioni e enti esterni. A tale scopo, e nel rispetto del principio della trasparenza, la scuola predispone le seguenti forme di trasmissione delle informazioni.

 

 

 

 

a) Genitori

 

I genitori hanno il diritto di essere tempestivamente informati di quanto attiene al profitto, al comportamento, a ogni elemento significativo concernente gli alunni. Hanno altresì il diritto di comunicare ai docenti e alla preside tutto quanto ritengano utile. Hanno infine diritto di conoscere tutto quanto attiene alla vita scolastica con particolare riferimento alle deliberazioni degli organi collegiali.

 

A questo fine l’Istituto prevede:

 

· Consigli di classe convocati secondo le norme di legge

· Consigli di classe allargati secondo quanto stabilito dal regolamento d’Istituto

· Colloqui settimanali in orario curricolare (il cui calendario sarà consegnato a ciascun alunno)

· Sportello genitori

· Convocazioni scritte da parte del coordinatore di classe (su delega degli altri docenti)

· Convocazioni scritte da parte di un singolo docente

· Comunicazioni telefoniche ( per motivi urgenti) o via fax in entrambe le direzioni

· Accesso al sito web dell’Istituto

 

b) alunni

 

Gli alunni sono quotidianamente coinvolti nella vita scolastica ma ciò non è sufficiente a garantire una partecipazione consapevole; perché ciò avvenga, l’istituto garantisce:

 

· Comunicazione tempestiva da parte dei docenti dei piani di lavoro

· Trasparenza nelle procedure di valutazione

· Circolari interne

· Accesso al sito web della scuola

 

 

 

c) docenti e personale ATA

 

Chi lavora nella scuola ha diritto di accedere alle informazioni sulla gestione dell’istituto al fine di poter sempre svolgere il proprio compito con consapevolezza e serenità; l’Istituto "Moreschi" a tal fine garantisce:

 

· Circolari interne

· Albo sindacale e degli organi collegiali

· Riunioni interne di approfondimento di singoli aspetti della normativa scolastica

· Contatti coi genitori secondo le modalità di cui al punto a)

· Accesso al sito web della scuola

 

 

L’Istituto "Moreschi" garantisce a tutti i soggetti interessati la possibilità di prendere visione di ogni atto amministrativo, nelle forme e con le procedure previste dalla normativa vigente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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             la CARTA DEI SERVIZI    

PREMESSA

 

La carta dei servizi dell’ I.T.C. N.Moreschi si ispira ai contenuti generali della Costituzione della Repubblica Italiana ed in particolare agli artt. 3, 21, 30, 33, e 34:

 

Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica, economica e sociale del paese.

 

Art. 21. I Comma. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Art. 33. I Comma. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

Art. 34. Commi I, III, IV. La scuola è aperta a tutti (...). I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

 

L’Istituto fa inoltre propri i principi indicati nello schema generale di riferimento della "Carta dei servizi della scuola" emanato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 7 giugno 1995: uguaglianza, imparzialità, regolarità, accoglienza, integrazione e orientamento, partecipazione, efficienza e trasparenza, libertà d’insegnamento e aggiornamento del personale.

 

PRINCIPI FONDAMENTALI

 

Uguaglianza ed imparzialità

ART.1 L’Istituto eroga il servizio scolastico attenendosi a criteri di obiettività ed equità, senza operare discriminazioni di sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni fisiche e socio economiche.

I criteri collegiali di formazione delle classi, ispirandosi a tale principio, compatibilmente con le esigenze derivanti dalla lingua studiata alla Scuole Medie e della formazione delle squadre per Educazione Fisica, saranno orientati nelle classi iniziali a costituire gruppi non omogenei per livelli di partenza; nelle altre classi si tenderà a garantire, quanto più possibile, la continuità didattica. Eventuali richieste degli studenti potranno essere prese in considerazione purché non in contrasto con gli orientamenti in precedenza esposti.

Verranno erogati sussidi in varia forma per gli studenti disagiati ( rimborso spese per l’acquisto dei libri di testo, contributo per i viaggi di istruzione).

Verranno presi in considerazione i problemi degli studenti portatori di handicap sensoriali per gli opportuni ausili pedagogici.

Verranno recepite le esigenze linguistiche di studenti di lingua madre diversa da quella italiana per le eventuali iniziative di recupero o sostegno che risultassero opportune.

Verrà garantito il riconoscimento delle diverse esigenze degli studenti che si avvalgono o non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.

L’Istituto, nel quadro della normativa vigente, provvederà ad organizzare iniziative didattiche che valgano a ridurre le difficoltà degli studenti svantaggiati ( corsi di recupero, attività di "sportello" ecc.)

Tutti gli studenti possono accedere all’utilizzo delle risorse della scuola ( biblioteca, sussidi, materiali, concorsi, borse di studio, ecc.) secondo i regolamenti specifici esistenti.

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Regolarità

ART. 2 La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio, nel rispetto delle norme in vigore ed in applicazione delle disposizioni contrattuali del settore. In presenza di conflitti sindacali o di agitazioni studentesche, o comunque di qualsiasi situazione che possa impedire il regolare svolgimento delle lezioni, l’Istituto s’impegna a darne tempestiva informazione alle famiglie ed a garantire i servizi minimi di tutela e vigilanza degli studenti presenti, ed in particolare dei minori.

 

Accoglienza, integrazione ed orientamento.

ART. 3 L’Istituto garantisce l’accoglienza degli allievi e dei genitori

- tramite opportune iniziative concordate con le scuole medie della zona per facilitare i futuri allievi nel passaggio da un grado d’istruzione al successivo;

- tramite la tempestiva organizzazione di Consigli di Classe aperti per le prime classi per una

prima reciproca conoscenza tra le diverse componenti;

- mediante iniziative all’inizio dell’anno scolastico volte a far conoscere ai nuovi iscritti

le strutture, le forme organizzative, il Regolamento dell’Istituto;

- tramite la consegna, a richiesta e dietro rimborso del costo di duplicazione, di copia del

Piano dell’Offerta Formativa, della Carta dei Servizi, dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse e del Regolamento interno.

Al fine di facilitare l’orientamento per l’eventuale prosecuzione degli studi, l’Istituto s’impegna a dare agli studenti degli ultimi due anni di corso un’ampia e tempestiva informazione su tutte le iniziative proposte a tal fine dalle diverse Università, Enti ed Associazioni.

 

Frequenza scolastica.

ART. 4 La frequenza regolare è dovere di tutti gli studenti. L’Istituto predispone controlli sulle assenze e sui ritardi dandone comunicazione alle famiglie quando emergano irregolarità significative.

Allo scopo di prevenire la dispersione scolastica verranno prese in esame, specie nei primi mesi, le situazioni degli allievi che incontrano difficoltà d’integrazione o cognitive, così da poter predisporre gli opportuni interventi e strategie da parte dei Consigli di classe.

A questo scopo l’Istituto si avvarrà anche, nei casi che lo richiedano, della collaborazione con le altre istituzioni coinvolte (ASL, Assessorati competenti, Enti locali) o con esperti e gruppi privati.

 

Partecipazione, efficienza e trasparenza.

ART. 5 L’Istituto considera la trasparenza nei rapporti interni amministrativi ed in quelli con genitori e studenti come una condizione fondamentale per favorire la più ampia e democratica partecipazione. A tale scopo verranno garantiti:

- la pubblicizzazione del Regolamento d’Istituto, della Carta dei Servizi, del Piano dell’Offerta Formativa, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, affissi in apposita bacheca;

- l’affissione in bacheca, per un minimo di dieci giorni, degli Atti del Consiglio d’Istituto,

del Collegio Docenti, della Giunta Esecutiva;

- la lettura in classe, da parte del Coordinatore, della parte di Verbale del Consiglio di Classe relativa alla fase della riunione aperta a genitori e studenti;

- l’affissione in bacheca di tabelle con l’organico, l’orario delle classi e degli insegnanti, l’orario di ricevimento parenti, l’orario di accesso alla Segreteria e alla Presidenza, la ubicazione delle aule, l’elenco dei responsabili dei laboratori e della biblioteca, l’elenco dei docenti coordinatori delle varie classi, l’elenco dei componenti elettivi degli organi collegiali, le nomine dei supplenti, l’orario e le funzioni del personale amministrativo, tecnico e A.T.A.;

- la disponibilità di una bacheca per le comunicazioni sindacali del personale docente e A.T.A.; la presenza di raccoglitori con le comunicazioni di servizio d’interesse generale.;

la disponibilità di una bacheca per gli studenti.

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ART. 6 L’Istituto s’impegna a fornire alle famiglie un’informazione completa e trasparente sull’andamento scolastico degli studenti.

A questo scopo saranno previsti un orario di ricevimento da parte dei docenti ed un numero adeguato di Consigli di Classe, con eventuali convocazioni straordinarie per problemi imprevisti e gravi; sul Libretto personale di ogni studente verranno inoltre di volta in volta trascritte le valutazioni assegnate nelle singole verifiche.

 

Libertà d’insegnamento e aggiornamento del personale.

ART. 7 La libertà d’insegnamento, sancita dalla Costituzione, è diritto di ogni docente; il pluralismo delle concezioni culturali e, di conseguenza, delle impostazioni educative è occasione di arricchimento reciproco.

Essa va attuata nel pieno rispetto della personalità e delle convinzioni dello studente, nel quadro dei programmi ministeriali e nella consapevolezza che il lavoro educativo comune comporta la disponibilità ad un costante coordinamento e confronto dei docenti ( nel Collegio, nei Consigli di Classe, nelle riunioni per materia).

La formazione e l’aggiornamento sono diritto e dovere di tutto il personale della scuola; il Collegio approva ogni anno un piano di aggiornamento, in armonia con indirizzi programmatici ed obiettivi indicati nel Piano dell’Offerta Formativa.

 

AREA DIDATTICA

 

Offerta formativa

ART. 8 L’Istituto s’impegna a dare adeguate risposte alle esigenze formative degli allievi, sia sul piano educativo e culturale che per quanto riguarda le conoscenze nelle varie discipline e la specifica preparazione nell’ambito professionale. Tale obiettivo richiede, oltre alla competenza professionale ed all’impegno del personale della scuola, la partecipazione consapevole degli allievi e la collaborazione delle famiglie e delle istituzioni.

Il Piano dell’Offerta Formativa, gli obiettivi e gli strumenti formativi verranno sottoposti a periodiche verifiche, per garantirne la necessaria flessibilità e la rispondenza alle effettive esigenze dell’ utenza.

Anche la scelta dei libri di testo e degli altri sussidi didattici da parte del Collegio Docenti segue il criterio della loro validità culturale e dell’efficacia rispetto agli obiettivi formativi e alle necessità degli studenti

Attività formativa ed Organi collegiali

ART. 9 L’attività formativa non risulta solo dal lavoro individuale dei docenti, ma dall’azione coerente di tutti gli Organi collegiali. Gli Organi collegiali previsti dal Testo Unico n°297 del 16 aprile 1994 sono il Consiglio d’Istituto, la Giunta esecutiva, il Collegio docenti, i Consigli di classe, il Comitato di valutazione del servizio dei docenti, il Comitato degli studenti, il Comitato dei genitori; questi ultimi due organismi non sono al momento (anno scolastico’99 /2000) ancora operanti.

Il Collegio docenti, formato da tutti i docenti in servizio, realizza la Programmazione Educativa, progettando i percorsi formativi rispondenti agli obiettivi ed alle finalità delineati nei programmi, e stabilisce sulla base dei criteri espressi dal Consiglio d’Istituto le modalità delle attività di orientamento, degli interventi di recupero, di sostegno ed integrazione.

Esso inoltre elabora ed approva annualmente il Piano delle attività didattiche, propone i criteri della formazione delle classi, approva le sperimentazioni didattiche, considera nella loro globalità i risultati raggiunti; delibera l’adozione dei libri di testo, i viaggi d’istruzione, promuove iniziative culturali per gli studenti ed attività di aggiornamento per i docenti. (Per le altre competenze, si fa riferimento ai relativi articoli del Testo Unico del16 04 1994, n.°297)

Esso si articola inoltre in Dipartimenti (materie o aree disciplinari) e Commissioni di lavoro, costituite per designazione del Capo d’Istituto su proposta del Collegio, che hanno il compito di affrontare particolari progetti e specifiche attività, e di riferire in proposito od avanzare proposte al Collegio. Nelle riunioni per gruppi di materie o aree disciplinari vanno invece definiti i saperi minimi irrinunciabili, le specifiche conoscenze e abilità che costituiscono l’obiettivo formativo, i tempi e le modalità di verifica, i criteri di valutazione, la scansione del programma e la definizione di strategie comuni.

L’elenco delle Commissioni di lavoro previste per l’anno in corso, con le indicazioni sulla loro finalità, è riportato nel Piano Annuale delle attività. I nominativi dei membri delle varie Commissioni, dei referenti per le altre attività previste, dei responsabili dei laboratori sono riportati nell’organigramma premesso al Piano Annuale.

Il Consiglio d’Istituto delibera sull’adozione del Regolamento, si esprime sui criteri di formazione delle classi e sui criteri delle attività parascolastiche; dibatte e delibera su tutte le attività che comportino interventi di bilancio ed oneri finanziari (es. acquisti, manutenzione, viaggi, interventi di esperti, proiezioni, progetti didattici, sussidi, fondo incentivante ecc.)

Il Consiglio di Classe, operando in conformità alle scelte del Collegio, stabilisce le strategie didattiche più idonee per la classe, ne verifica periodicamente la rispondenza alla proposta educativa per quanto riguarda sia il comportamento che l’apprendimento; decide gli interventi con cui affrontare le difficoltà; propone attività formative non curricolari (uscite didattiche, viaggi ecc.); valuta gli allievi alla fine del trimestre o quadrimestre.

 

Rapporti con gli allievi

ART. 10. Il rapporto tra docenti e studenti si basa su regole reciproche chiare ed esplicite, conformi agli orientamenti del Consiglio di classe ed agli obiettivi formativi stabiliti dal Collegio Docenti ed espressi nel P.O.F. Premessa necessaria di relazioni serene e produttive è il reciproco rispetto, verificabile nel linguaggio e nei comportamenti.

Ogni intervento a carattere disciplinare, come ogni sanzione, non dovrà risultare umiliante o demoralizzante per l’allievo, ma avrà come fine la sua maturazione e la responsabile acquisizione dell’abitudine a rispettare le regole, sia della convivenza che della specifica attività scolastica.

Nell’assegnazione del lavoro a casa e nella determinazione del calendario delle verifiche in classe, i docenti operano in coerenza con la programmazione didattica del Consiglio di Classe, al fine di rispettare razionali tempi di studio da parte degli studenti e di orientarli ad un lavoro regolare ed organizzato.

 

Programmazione didattica ed informazione all’utenza

ART. 11 La programmazione didattica, elaborata dal Consiglio di Classe, delinea il percorso formativo della classe e nei casi particolari dei singoli allievi, individuando gli strumenti operativi più opportuni ed utilizzando i diversi contributi disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi educativi. Il coordinatore di Classe provvederà ad informare gli studenti su quanto stabilito in proposito dal Consiglio, mediante l’affissione in aula di un estratto del verbale.

Lo studente ha il diritto/dovere di conoscere:

gli obiettivi educativi e didattici del suo curricolo;

il percorso previsto per realizzarli;

le votazioni conseguite nelle prove orali e scritte e la loro motivazione.

Il docente ha il diritto/dovere di:

esprimere con chiarezza i propri obiettivi formativi, le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;

motivare i propri interventi didattici e disciplinari;

comunicare le votazioni delle diverse prove e trascriverle sul libretto personale degli studenti.

Il genitore ha il diritto/dovere di:

conoscere l’offerta formativa;

esprimere pareri e proposte;

conoscere l’andamento didattico e disciplinare del proprio figlio;

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CONDIZIONI AMBIENTALI

L’edificio scolastico è costituito da tre piani. Inoltre:

al Piano terreno sono ubicati

il laboratorio di chimica;

il laboratorio di fisica;

il laboratorio di matematica;

la palestra per gli allievi, con annessi spogliatoio, sala attrezzistica, servizio igienico;

la palestra per le allieve, adeguatamente attrezzata, con annesso spogliatoio;

ampio cortile con campo di pallacanestro e di calcetto;

l’aula gradinate, temporaneamente utilizzata sia per l’insegnamento della chimica che come aula video; è dotata di un maxischermo e di un videoproiettore;

un locale stampa e fotocopie;

un locale archivio;

la sala medica;

il locale del Centro Informazione e Consulenza (C.I.C.)

il locale del progetto I A (laboratorio dotato di due P.C. dedicati alla multimedialità);

la biblioteca;

il bar.

Al Primo piano sono ubicati:

l’aula magna;

la sala multimediale di educazione linguistica, attrezzata con 28 postazioni più una per il docente, è dotata altresì di un computer utilizzabile per il collegamento ad Internet;

due sale professori, prospicienti un ampio atrio che funge da sala ricevimento parenti;

la Presidenza;

la vice-Presidenza;

la segreteria didattica;

la Segreteria amministrativa;

l’Ufficio Personale;

un locale archivio;

due servizi per i docenti.

Al Secondo Piano sono ubicati:

due laboratori di informatica, di cui uno utilizzato anche dai docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale, attrezzati con 30 computer, nell’ala prospiciente Via Biffi;

due laboratori trattamento testi e dati, attrezzati con 30 computer, nell’ala prospiciente Piazza Aquileia.

L’Istituto è dotato di 37 aule così distribuite: 9 al piano terra, 11 al primo piano e 17 al secondo piano. Le aule non presentano una superficie uniforme, per cui la loro destinazione alle varie classi dipende dal numero degli allievi che le costituiscono; ciò consente di offrire all’utenza uno spazio adeguato e confortevole. Ciascuna aula è arredata con le suppellettili necessarie (cattedra, banchi, sedie, lavagna, appendiabiti, cestino…).

I corridoi della scuola sono ampi e luminosi e offrono lo spazio adeguato durante l’ingresso e l’uscita, nell’intervallo e negli spostamenti verso le aule speciali e i laboratori.

Ogni piano è infine dotato di un numero adeguato di servizi igienici per gli allievi.

Nell’ala della Presidenza e Segreteria vi è un ascensore, riservato al personale della scuola ma utilizzabile anche dagli studenti in casi particolari (infortuni ecc.).

L’Istituto garantisce i seguenti standard minimi di sicurezza ed igiene:

il rispetto di norme e regolamenti vigenti per gli edifici pubblici (norme antincendio, uscite di sicurezza ecc.);

la sicurezza degli alunni all’interno del complesso scolastico con adeguate forme di vigilanza da parte dei dipendenti;

la custodia degli oggetti appartenenti agli studenti con adeguata vigilanza ed alle condizioni di cui al Regolamento di Istituto;

l’igiene dei servizi con intervento ripetuto durante la giornata lavorativa oltre che a fine attività giornaliera.

Da parte loro gli studenti si dovranno impegnare a rispettare la struttura e le suppellettili, comportandosi in modo civile per non causare danni.

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PROCEDURA DEI RECLAMI

I reclami potranno essere espressi in forma scritta, per via fax, telefonicamente o in forma orale. Negli ultimi due casi però dovranno essere successivamente sottoscritti.

I reclami dovranno contenere le generalità, l’indirizzo e la reperibilità del proponente; in caso contrario non verranno assolutamente presi in considerazione.

Il capo d’Istituto, dopo aver svolto tutte le opportune indagini in merito al contenuto del reclamo, risponderà, sempre in forma scritta, nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il quindicesimo giorno. Qualora il reclamo non fosse di competenza del capo d’Istituto, al reclamante verranno fornite indicazioni circa il corretto destinatario.

Al termine dell’anno scolastico il capo d’Istituto redigerà una relazione dettagliata su tutti i reclami presentati e sulle soluzioni adottate, che verrà illustrata al Consiglio d’Istituto nel quadro della relazione generale sulle attività della scuola.

 

VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

La scuola si propone l’obiettivo del miglioramento continuo e progressivo del servizio scolastico, attraverso un’indagine su diversi fattori di qualità, tra cui i seguenti:

- grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza sul piano amministrativo e didattico;

- efficacia delle attività di recupero e sostegno e loro incidenza sulla selezione e sugli

abbandoni;

- percentuale di promossi e non promossi; percentuale dei debiti scolastici;

- percentuale dei respinti nelle classi prime e tasso di ripetenza;

- risultati complessivi dell’esame di stato, distribuzione degli esiti nelle varie fasce di punteggio e

variazione della stessa di anno in anno;

- efficacia delle iniziative sull’orientamento scolastico e lavorativo;

- tassi di assenza del corpo docente;

- livelli di rispondenza della programmazione generale e di classe;

- capacità di utilizzazione delle risorse finanziarie (fondo dell’Istituzione Scolastica, fondi statali su

progetti specifici, fondi europei);

- numero dei progetti attivati;

- efficienza della rete informativa,

Oltre a registrare i dati oggettivi che figurano tra i punti sopra menzionati, un gruppo di lavoro elaborerà una serie di questionari sul gradimento dei servizi organizzativi, amministrativi e didattici, da sottoporre all’approvazione del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto prima della distribuzione. Destinatari dei questionari sono: personale docente e ATA della scuola, studenti e genitori, per cui le domande contenute nei questionari varieranno in funzione della componente cui sono destinati.

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ORIENTAMENTO

Per gli studenti delle classi prime è previsto un servizio di riorientamento nei casi in cui risultasse opportuno il passaggio ad altro Istituto o ad altro ordine di studi più confacente agli interessi e alle attitudini dello studente.

Per le classi seconde l’attività di orientamento è rivolta a facilitare la scelta l’indirizzo I.G.E.A. e l’indirizzo Programmatori previsti al triennio.

Per gli studenti delle classi quarte e quinte già da alcuni anni vengono organizzate – anche in collaborazione con enti esterni - specifiche iniziative di Orientamento, allo scopo di aiutare gli allievi nelle scelte da compiere per proseguire il loro percorso dopo il conseguimento del diploma, sia che intendano proseguire gli studi sia che aspirino ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Durante le giornate dedicate all’orientamento gli studenti partecipano ad incontri con esperti, con docenti o ricercatori universitari e compilano in seguito, assistiti dai loro insegnanti, dei questionari attinenti agli argomenti trattati e da cui emergono i loro interessi e le loro propensioni.

Sempre in questo ambito, risultano assai interessanti ed utili anche gli incontri con ex allievi dell’Istituto, già inseriti nel mondo del lavoro (presso studi professionali, istituti bancari o altre aziende ) o frequentanti l’Università, che riferiscono sugli aspetti significativi della loro esperienza da un punto di vista ancora vicino a quello degli studenti, e quindi per loro particolarmente stimolante e facilmente accessibile.

Oltre a ciò, l’Istituto provvede a segnalare agli allievi delle classi quarte e quinte le iniziative esterne di cui si sia ricevuta notizia che ogni anno vengono organizzate da Università, associazioni, Enti vari allo scopo di fornire informazioni utili all’orientamento post-diploma.

 

ATTUAZIONE

Prima dell’approvazione definitiva da parte degli organismi competenti della Carta dei Servizi, del Regolamento d’Istituto, sarà attuata una consultazione attraverso gli organismi assembleari delle componenti interessate allo specifico documento.

Anche successivamente all’approvazione, le varie componenti della scuola (docenti, personale ATA, studenti, genitori) potranno avanzare proposte di aggiunte o emendamenti, a cui il Consiglio d’Istituto è tenuto a dare motivata risposta.

In ogni caso, dopo un anno dall’entrata in vigore della presente Carta, essa verrà modificata nelle parti in cui risultasse necessario con votazione a maggioranza semplice degli organismi competenti; eventuali ulteriori proposte di modifica (sottoscritte da un decimo delle componenti genitori o allievi, da un terzo delle componenti docenti o ATA o da un terzo dei membri del C. d’Istituto) per essere approvate dovranno invece ottenere una maggioranza di due terzi dei voti.

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PIANO ANNUALE

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ASSEMBLEE e ORGANI COLLEGIALI

 

ASSEMBLEA DEI GENITORI

 

Le assemblee dei genitori possono essere di classe o d’ istituto.

I rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe possono esprimere un Comitato dei genitori di istituto.

L'orario e la data di svolgimento delle assemblee devono essere concordati di volta in volta con il Preside che, sentita la Giunta Esecutiva del Consiglio d’ Istituto, ne autorizza la convocazione. I genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all'albo, rendendo noto anche l'ordine del giorno con almeno cinque giorni di anticipo.

L'assemblea si svolge in orario non scolastico.

L'assemblea deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio d'Istituto.

In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l'assemblea d’ Istituto può articolarsi in assemblee di classi parallele.

All'assemblea di classe o d’ Istituto possono partecipare con diritto di parola il Preside e gli insegnanti rispettivamente della classe o dell'istituto.

 

COMITATO DEI GENITORI

Il comitato dei genitori è costituito dai rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe; può riunirsi per trattare problemi di carattere generale ed educativo concordando di volta in volta con il Preside data, orario e luogo della riunione.

 

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ASSEMBLEE STUDENTESCHE

DIRITTO DI ASSEMBLEA

Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le modalità successivamente indicate.

ASSEMBLEE STUDENTESCHE

Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti.

Le assemblee studentesche possono essere di classe e d’ Istituto.

In relazione al numero degli alunni e alla disponibilità di locali l'assemblea d’Istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele.

I rappresentanti degli studenti nei Consigli di Classe possono esprimere un Comitato studentesco d’ Istituto.

E' consentito lo svolgimento di una assemblea d’ Istituto al mese che può durare l’intera mattinata e di una assemblea di classe al mese della durata di un’ora. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico. Alle assemblee d’ Istituto svolte sempre durante l'orario delle lezioni può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d’ Istituto.

Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. I docenti in orario durante le assemblee sono tenuti ad essere presenti per assolvere ai doveri di vigilanza; possono partecipare con diritto di parola il Preside o un suo rappresentante, e – con il consenso degli studenti - gli insegnanti che lo desiderano.

FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE STUDENTESCHE

L'assemblea d’ Istituto deve darsi un regolamento che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto.

L'assemblea d’ Istituto è convocata su richiesta del 25% degli studenti o su richiesta del comitato studentesco d’ Istituto se costituito all'interno della scuola.

La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente presentati al Preside tramite richiesta scritta.

Il Preside ha potere di intervento nel caso di violazione dei regolamenti o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.

COMITATO DEGLI STUDENTI

Il comitato degli studenti è costituito dai rappresentanti degli studenti eletti nei consigli di classe; può riunirsi per discutere problemi generali e, in particolar modo, per organizzare l'assemblea. Data e orario della riunione devono essere concordati con il Preside, cui va presentata richiesta scritta recante l’ordine del giorno.

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COLLEGIO DEI DOCENTI

Il funzionamento del Collegio dei docenti deve avvenire nel rispetto delle seguenti norme e procedure:

la convocazione, da effettuarsi con avviso predisposto, affisso all'albo e fatto sottoscrivere da tutti i docenti per presa visione, di norma almeno cinque giorni prima della seduta, deve contenere l'ordine del giorno. Deve inoltre essere data la possibilità di esaminare i materiali su cui si chiede deliberazione;

di ogni seduta deve essere redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal segretario e approvato seduta stante o al massimo all'inizio della seduta successiva dai componenti il Collegio.

Il Collegio dei docenti si riunisce all'inizio di ogni anno scolastico e in seguito, in seduta ordinaria, almeno una volta per trimestre o quadrimestre secondo il calendario predisposto a inizio anno; il Collegio può essere inoltre convocato ogni qualvolta il Preside ne ravvisi la necessità o almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.

La partecipazione dei docenti è un obbligo normativo, per cui l’eventuale assenza può avvenire solo per gravi motivi documentati con richiesta anticipata di permesso al Preside o al Vicario.

 

CONSIGLIO DI CLASSE

Il consiglio di classe aperto a tutte le componenti è convocato dal Preside secondo il calendario predisposto all’inizio dell’anno scolastico di regola tre volte all’anno.

Sono possibili riunioni straordinarie del C.d.c. in relazione a situazioni particolari della classe o di singoli alunni, sia a seguito di convocazione del Preside che su richiesta dei rappresentanti dei genitori o della metà degli studenti o della metà dei docenti.

La convocazione deve avvenire con adeguato anticipo mediante avviso agli studenti ed ai rappresentanti dei genitori, sottoscritto dai docenti.

Oltre ai Consigli aperti sono previste riunioni per soli docenti, finalizzate alla programmazione e al coordinamento dell’attività didattica, nelle scadenze stabilite dal Calendario annuale.

La riunione del C. d. c. verrà presieduta dal Coordinatore e verbalizzata dal segretario, designati all’inizio dell’anno scolastico.

La partecipazione dei docenti è un obbligo normativo, per cui l’eventuale assenza può avvenire solo per gravi motivi documentati con richiesta anticipata di permesso al Preside o al Vicario.

 

 

CONSIGLIO DI ISTITUTO

IL regolamento del Consiglio di Istituto è adottato nel rispetto della legge, con deliberazione del Consiglio approvato dalla maggioranza assoluta dei componenti in carica. Nello stesso modo può essere modificato su richiesta di almeno 1/3 dei componenti il Consiglio.

 

Art.1- Il Consiglio di Istituto si riunisce e delibera secondo quanto previsto dal D. P. R.416 del 31/5/1974.

 

Art.2-Periodicità delle sedute.

Il Consiglio di Istituto si riunisce in via ordinaria una volta al mese, durante il periodo delle lezioni, in date stabilite dal Presidente, sentito il parere dei consiglieri. In via straordinaria si riunisce:

per richiesta della Giunta Esecutiva;

per richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti;

per iniziativa del Presidente.

Tali riunioni devono essere giustificate da evenienze eccezionali o urgenti.

 

Art.3- Svolgimento delle sedute.

Il Presidente convoca il Consiglio per iscritto con preavviso di almeno cinque giorni. L’avviso di convocazione riporta gli argomenti all’ordine del giorno. Le riunioni si tengono alle ore 18 di giorni feriali, fatte salve le eccezioni che derivino da casi di particolare gravità., e hanno durata massima di tre ore. Non sono ammessi aggiornamenti se non per situazioni gravi e urgenti. Gli argomenti all’ordine del giorno non discussi vengono demandati al successivo Consiglio. E’ inoltre possibile proporre alla Giunta Esecutiva l’inserimento di argomenti all’ordine del giorno su richiesta scritta e firmata dalla maggioranza dei genitori e degli studenti di una classe per problemi riguardanti la classe, oppure da 1/10 dei genitori o da metà degli alunni o dei docenti o dei non docenti della scuola

 

Art.4- Pubblicità delle sedute

Le sedute del Consigli sono aperte alle componenti scolastiche, a norma della legge 11/10/1977 n.748. L’eventuale esclusione del pubblico, decisa nel caso in cui la discussione verta su argomenti riguardanti singole persone, deve essere indicata nella convocazione.

Ordine del giorno e convocazione del Consiglio di Istituto devono essere affissi all’albo della scuola dal momento della loro trasmissione ai membri del Consiglio

Una prima parte della seduta può essere dedicata alle componenti scolastiche, alle quali è concesso prendere la parola sugli argomenti all’ordine del giorno per la durata complessiva di mezz’ora. Gli interventi vengono coordinati dal Presidente, che ne stabilisce le modalità

in rapporto al numero degli interventi medesimi. Trascorso il termine di mezz’ora non sono più ammessi interventi e per tale parte della seduta il verbale a cura degli intervenuti può essere redatto, sottoscritto e diffuso, previa autorizzazione del Preside.

Il Consiglio o la Giunta possono decidere di invitare, con facoltà di parola, esperti interessati ai problemi in discussione.

 

 

Art.5- Regole per interventi, votazioni e mozioni d’ordine.

Ogni intervento deve riguardare solo le proposte in discussione e non sono consentiti interventi su argomenti già approvati o respinti con votazione del Consiglio.

Le votazioni vengono fatte per alzata di mano e in conformità all’art.28 –comma 3-

del D. P. R. 416 del 31/5/1974. Le votazioni concernenti persone si effettuano a scrutinio segreto.

E’ possibile a ciascun membro del Consiglio proporre mozioni d’ordine, consistenti in un richiamo alla legge o al regolamento o all’ordine dei lavori, o in un rilievo sul modo e l’ordine coi quali sia stata posta la questione dibattuta o si intenda procedere alla votazione. Sull’ammissione o meno della mozione d’ordine si pronuncia il Presidente e, qualora la sua decisione non sia accettata da chi ha proposto la mozione, il Consiglio decide per alzata di mano.

 

 

Art.6-Pubblicità degli atti.

Copia delle delibere prese dal Consiglio e del verbale delle sedute devono essere affisse all’albo dell’istituto entro il termine massimo di 10 giorni dall’approvazione, ove rimarranno per un periodo di almeno 10 giorni. Durante tale periodo di affissione, l’eventuale documentazione è a disposizione nell’ufficio della segreteria per chi voglia consultarla.

 

Comitato di valutazione del servizio

Il Comitato è composto di quattro docenti ed è presieduto dal Preside, che ne convoca di volta in volta i componenti con l’opportuno anticipo quando il Comitato deve operare secondo quanto previsto dalle norme (es. giudizio sull’operato dei docenti alla conclusione dello straordinariato). Nel caso del parere sull’attività didattica dei docenti alla conclusione dello straordinariato, la riunione si articola in due fasi: nella prima il docente interessato espone i suoi metodi e le sue esperienze didattiche, nella seconda – limitata ai componenti del Comitato – vengono prese le deliberazioni e ne vengono esplicitate le motivazioni.

Delle sedute e delle decisioni prese viene redatto apposito verbale.

Al docente interessato viene data notizia della delibera che lo riguarda mediante comunicazione scritta con la celerità compatibile con i tempi tecnici necessari, e comunque non oltre sette giorni.

  

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