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Da Bari a Martina (via Conversano), a Taranto

Il percorso

Siamo a Bari C.le; ci rechiamo, usando il lungo sottopassaggio, all'estremità opposta del piazzale, rispetto al fabbricato viaggiatori, ove esiste lo spartano capolinea delle FSE: due binari tronchi, non più di 25 assi ospitabili sul binario di raddoppio, ove stazionano i convogli per Putignano, tanto via Conversano (di solito al tronco n. 1) quanto via Casamassima. Attendiamo che la tradotta proveniente da Bari Sud-Est si attesti sul nostro binario per salire sul treno: immaginiamo una composizione a materiale ordinario, che ci consente di vedere il paesaggio attraversato prendendo posto sulla carrozza di coda.
Il segnale si dispone a via libera, con fermata nel prossimo scalo: ci muoviamo lentamente, a non più di 30 km/h e, costeggiando il centro cittadino barese, superiamo lo scambio che permette la comunicazione con la rete FS e, immediatamente,  ci apprestiamo alla sosta a Bari Sud-Est: due binari passanti vicino ad un altro spartano edificio, abbellito dal monumento al ferroviere con la St. Leonard n. 6 a ricordare le vestigia dell'epoca del vapore, e in lontananza le officine ed il deposito dei mezzi di trazione: sui vari binari di stazionamento del piazzale, altre composizioni di carrozze che, più tardi, disimpegneranno gli altri servizi verso l'entroterra barese.

Cominciamo ad avviarci lungo il doppio binario che ci porta a Mungivacca, in secca rampa del 21 per mille, ove si dirama la linea via Casamassima; breve sosta e, da qui in poi, rapida successione di scali a servizio delle popolose cittadine vicino Bari: Triggiano, Capurso, Noicattaro e Rutigliano: neanche 18 km e ci siamo fermati già ben sette volte, ma il traffico viaggiatori sostenuto ben giustifica le modalità del servizio.
Le rampe continuano, abbiamo "assaggiato" dal 15 al 19 per mille, ma è ora che le Murge chiamano la nostra locomotiva a dare il meglio: un'estesa di 10 km con salita del 21 per mille fino a Conversano saggia lo stato della meccanica e, subito dopo, un buon 24 per mille fino a Castellana Grotte di altri 11 km ci permette di tirare il fiato: attendiamo un incrocio e poi si riparte. Ci aspetta l'ultimo lungo sforzo: cinque km al 25 per mille fino a Putignano con l'insidiosa fermata in curva vicina alle celebri Grotte, che "spezza" la corsa e chiama i mezzi di trazione a notevoli spunti all'atto della ripartenza. A Putignano ci aspetta una sosta un po' più corposa: attendiamo che si sia smaltito il previsto "balletto" di coincidenze con i treni provenienti da Martina e da Casamassima e possiamo  ripartire.

Non si può riposare. La fermata di Monte Laureto divide esattamente in due tratte il percorso fino a Noci: il respiro della corsa permette di ammirare il paesaggio, che da suburbano è ora diventato attraente, la vera Murgia che, in determinati periodi dell'anno, tipo l'autunno, dà il meglio di sé: indimenticabile! Qui il viaggio (quasi due ore e mezza) si giustifica ampiamente, se fatto per puro diporto!

Le rampe sono dure: 25 per mille fino a Noci, 23 per mille fino a Alberobello: qui una sosta ci starebbe tutta, ma non possiamo permettercelo; vuol dire che ci torneremo, magari una domenica, senza poter usare il treno perchè il servizio allora sarà sospeso, ma ci torneremo: non potremo mancare. Ancora il 23 per mille fino a Locorotondo e poi, via , la Valle d'Itria, lo spettacolo dei trulli nella vallata che ci si apre davanti. Un altro spunto del 25 per mille fino a Martina ed è fatta, siamo arrivati.

Questo scalo, molto affollato in certi momenti della giornata, vede un notevole movimento viaggiatori, benché si trovi un po' defilato rispetto all'abitato. Ne approfittiamo per un rapido giro, agevolati dal fatto di dover cambiare  treno (molti convogli, tuttavia, proseguono fino a Taranto senza cambio del materiale). Arriva il nostro momento e dobbiamo ripartire. Lasciamo la stazione e subito si scende.

Ci aspettano 18 km al 21 per mille fino a Crispiano, con due fermate intermedie (Colonne Grassi e S. Paolo), poi è già pianura: Statte, Taranto Galese e, affiancando sulla sinistra la linea FS proveniente da Brindisi, la stazione di Taranto Centrale è raggiunta, con una traversata dei binari della radice est dello scalo, per poterci attestare ai tronchini a lato del fabbricato viaggiatori. Da Bari abbiamo percorso quasi 113 km.

Il traffico è essenzialmente viaggiatori. Buono era il movimento merci soprattutto vicino Triggiano e Noicattaro durante la stagione della raccolta delle uve (soprattutto l'uva da tavola), con molti carri frigorifero tradotti sulla rete FS nelle ore serali per essere inoltrati verso i mercati del nord. Allo scopo esistevano anche molti raccordi, oggi non più utilizzati. Il resto del traffico merci oggi si riduce a ben poca cosa.

L'aspetto tecnico della linea

Il tratto fu aperto all'esercizio il 12.8.1900 da Bari a Putignano; il 14.12.1903 fino a Locorotondo; il 24.12.1925 fino a Martina F. La tratta fino a Taranto seguì più tardi, aperta il 22.4.1931

L'inaugurazione ufficiale del doppio binario fra Bari Sud Est e Mungivacca avvenne il 31.1.1987 con un convoglio composto dalle Ad 67 e 72 inquadranti la R559; si trattò della prima applicazione in Italia delle comunicazioni su fibre ottiche in campo ferroviario. Contemporaneamente vennero attivati gli ACEI nelle due stazioni anzidette.

La circolazione è regolata dal D.M. della stazione di Bari Sud-Est nel breve tratto proveniente da Bari C.le. Vige il regime di circolazione  del  Blocco Elettrico Automatico fino a Triggiano, del Blocco Elettrico Manuale da Triggiano a Martina Franca. Sul tratto rimanente fino a Taranto vige il Blocco Telefonico.

Tutte le stazioni sono dotate di uno o più binari di raddoppio; fino a Martina Franca (estremi compresi) le stazioni sono dotate di ACE (in via di sostituzione con ACEI) con segnalazione luminosa di protezione e di partenza. I segnali sono solo di protezione, ad ala comandata a filo, da Martina a Taranto, ma anche qui è in corso l'installazione degli ACEI.

L'armamento è stato rinnovato su tutta la tratta con rotaie da 50 km/m saldate con traverse biblocco in cemento 

La velocità massima consentita per tutti i treni è di 30 km/h da Bari C.le a Bari Sud-Est; per le automotrici sono ammessi i 90 km/h fino a Noci, 85 km/h fino a Martina e 80 km/h fino a Taranto; per le composizioni a materiale ordinario la velocità massima è ovunque  ridotta di 10 km/h.

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