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I carri merci

Il parco dei carri merci delle FSE, un tempo di sicura rilevanza, nel corso degli anni è andato sempre più assottigliandosi nella composizione a motivo della decadenza verificatasi nel trasporto merci sulla rete. Se fino agli anni sessanta/settanta i carri sociali (un tempo tutti ammessi a circolare in ambito  FS, alcuni anche su relazioni internazionali) svolgevano egregiamente il loro ruolo, con l'andar degli anni i trasporti sono stati svolti con materiale FS e, da qualche tempo, il settore langue del tutto. Con la virtuale scomparsa dei servizi a carro, a beneficio delle composizioni bloccate per i "grandi clienti" che le FS prediligono, il futuro di questi trasporti è fosco, se non segnato del tutto.

Di quel che rimane oggi (tutti carri in servizio interno sociale, molti riverniciati con livrea di carri di servizio) molto materiale giace accantonato in attesa della triste sorte; del resto, già  carri relativamente più giovani (due unità Gs e Gkks) sono state demolite  e non si vede perchè miglior fine debba essere riservata alle altre unità.

Vediamo le categorie di carri esistenti e le loro caratteristiche.

Carri a sponde alte

Al 1987 ne esistevano ancora 43 unità, con cassa metallica o a foderine di legno, con garitta o senza, tutti con boccole a striscamento; di dimensioni variabili a seconda dell'epoca di costruzione (dal 1900 al 1925), si possono paragonare al tipo FS Elmo; già all'epoca indicata ne rimanevano solo 20 atti al servizio, oggi il numero di quelli ancora in attesa di demolizione è ancora più limitato.

Carri a sponde basse

Alla data considerata per il rilevamento ne esistevano ancora 54 pezzi, dei quali solo 25 atti al servizio (logicamente oggi il numero è di gran lunga più ridotto); tutti costruiti con intelaiatura metallica fra il 1898 ed il 1911, alcuni avevano anche le sponde in ferro ed il pavimento, mentre un buon numero (i più lunghi) era in legno; tutti con boccole a strisciamento, anche di concezione oltremodo antiquata per via dell'età (alcuni come detto sono già centenari), in buona parte non disponevano che della condotta del freno passante e, in alcuni casi, utilizzavano anche le caratteristiche ruote con raggi a stella.

Carri coperti

Classificati nelle serie unificate Gs, (alcuni vennero riclassificati Gkks) Ghms, Gklm, Gkm e Ghkms, ben pochi in effetti ricevettero una marcatura unificata; molti di questi furono invece trasformati in veicoli di servizio per i vari cantieri in linea.
Al 1987 ne risultavano catalogati 101 pezzi, solo 73 dei quali in servizio attivo; i più moderni, della serie Gs, erano anche gli unici dotati di boccole a rulli (costruzione fra il 1958 ed il 1969), gli altri avevano origini ben più lontane (dal 1900 al 1929).

Carri serbatoio

Utilizzati per redistribuire l'acqua nei vari impianti (in Puglia non è che ve ne sia poi così tanta), questi carri erano una costante negli scali con la loro sgargiante livrea argento. Dei 18 carri del 1987, oggi ne restano appena cinque o sei, tutti fuori servizio da tempo. Quasi tutte le cisterne erano prive di rivestimento interno: solo i carri M5010 e M5011, costruiti nel dopoguerra, recavano la cisterna vetrificata, peraltro di capacità assai maggiore di quella montata sugli altri veicoli (20 mc contro 10/12 mc).

 

 

 

 

 

 

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