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1.3.2001 DA FRANCAVILLA A NOVOLI CON IL NUOVO ARMAMENTO

E' stata ultimata la posa ai fianchi del binario delle nuove rotaie da 50 kg/m fra Francavilla Fontana e Novoli, in vista dell'imminente sostituzione del vecchio armamento da 36 kg/m.

3.11.2000 MUSICA NUOVA: ARRIVANO NUOVE AUTOMOTRICI?

Il parco automotrici FSE è agli sgoccioli, dopo l'accantonamento di un bel numero di motrici e rimorchi Breda/Aerfer/Stanga del 1958; per reintegrare il parco rotabili è stata bandita una gara d'appalto per la fornitura di 13 automotrici doppie del tipo già in servizio (Ad 81/88) con climatizzazione degli ambienti.

16.10.2000 NUOVI CARRI PER ROTAIE - DEFINITIVAMENTE PENSIONATE LE "CINQUINE"

Il carro n. 3 (intermedio) del complesso trasporto rotaie delle FSE, a Nardò Centrale il 22.10.2000 (Foto Marra)

Con quattro telai derivanti dalla demolizione di altrettanti carri merci serie Gs/Gkks, le FSE hanno costruito (ad opera delle Officine di Lecce) un nuovo complesso per il trasporto e lo scarico delle barre di rotaie da 24 ml.; i carri, permanentemente agganciati, sono muniti di alcuni ponti fissi per il sollevamento delle rotaie; le due unità di estremità sono dotate di terrazzino. Per il resto, rimangono le caratteristiche originarie dei carri da cui i telai provengono (boccole a rulli, respingenti di tipo standard FS, freni a ceppi su tutti gli assi).

Due telai destinati a formare il nuovo complesso per trasporto rotaie a Novoli, il 2.4.1999 (Foto Marra)

Vanno così in pensione i tre complessi di "cinquine" finora utilizzati per i servizi interni all'armamento: in effetti, solo uno di essi risulta ancora atto al servizio (accantonato a Novoli, con le nuove marcature ricevute da tutte le unità), mentre gli altri sono definitivamente fuori servizio nello scalo di Zollino.
Le ultime apparizioni delle "cinquine" risalgono al trasporto di alcune barre da 36 km/m sulle linee del sud Salento, rimosse da quelle del barese per il successivo riutilizzo (dopo al sostituzione con armamento da 50 kg/m).

L'ultima cinquina atta al servizio a Zollino, con le rotaie da 36 kg/m da riutilizzare, il 16.7.1999 (Foto Marra)

Anche di recente, le opere all'armamento sulla linea Francavilla F.-Martina F. sono state compiute con mezzi delle società appaltatrici  e le rotaie sono state trasportate con i carri FS Rgmms con cui erano arrivate dalle acciaierie.
I "nuovi" carri sono ancora in sosta, per il momento, nello scalo di Nardo C.le. Ecco altre foto.

La testata del carro n. 4, dotata di inferriata trapezoidale e terrazzino per la manovra del freno a mano (Nardò Centrale, 22.10.2000, foto Marra)

Il carro n.1, con il ponte fisso per il carico/scarico delle rotaie; alle spalle una colonna di carri di servizio destinati alla demolizione (Nardò Centrale 22.10.2000, foto Marra)

Particolare del terrazzino del carro n. 1 (Nardò Centrale 22.10.2000, foto Marra)

Il ponte parzialmente ribaltabile (costruzione Robel) del carro 1; il pianale è rivestito con lamiera zigrinata e gli appoggi trasversali per il sostegno delle barre di rotaie sono costituiti da altri spezzoni di rotaia di recupero, da 36 kg/m (Nardò Centrale 22.10.2000, foto Marra)

Per chiudere, un'inquadratura del complesso "d'infilata" dalla parte del terrazzino del carro n. 1; alla destra si intravede, in pessime condizioni, quello che fu il carro soccorso Vs 8000 (Nardò Centrale 22.10.2000, foto Marra).

21.9.2000 LE ROTAIE DA 50 KG/M FINO A FRANCAVILLA F.
Sono stati completati i lavori di sostituzione dell'armamento nel tratto da Ceglie Messapica a Francavilla Fontana; ora tutta l'estesa da questa stazione fino a Martina Franca è armata con rotaie da 50 kg/m e traverse "biblocco" in cemento armato.

22.8.2000 PUNTO DELLA SITUAZIONE
Punto della situazione sul nodo di Bari: le automotrici "binate" Ad 81/88 cominciano ad avere qualche problema di messa a punto, non di poco conto, peraltro: una semiunità lamenta seri danni patiti da un  motore, tanto che se ne è reso necessario il distacco  dall'unità accoppiata ed il suo ricovero nell'Officina di Bari. L'anomalia è all'attenzione dei tecnici della FIAT Ferroviaria, costruttrice della macchina.

Due "complessi e mezzo" delle automotrici più recenti del parco FSE, in sosta a Bari FSE; l'ultima unità in fondo è stata separata dalla gemella per consentirne la riparazione nel capannone affianco (22.8.2000, Foto Marra)

Continuano i problemi sulle DE122: la 401 è ancora rialzata in officina dopo i seri danni verificatisi da un motore; le altre due unità non vengono molto impiegate durante l'estate.

Cominciano i malinconici accantonamenti delle prime unità del parco di automotrici Breda, di rimorchiate Stanga e delle locomotive diesel BB Reggiane: almeno dieci unità, fra automotrici e rimorchiate, nonché quattro locomotive (due delle quali ancora nella vecchia livrea verde vagone) sono state ricoverate sui binari tronchi dello scalo di Mungivacca, in attesa del loro triste destino; per il momento si traggono da queste i pezzi di ricambio per le altre unità ancora efficienti, ma nono vi sono molte speranze per un lungo servizio da parte delle macchine superstiti: almeno finché non si troveranno degne sostitute. Sono stati accantonati anche due automotori a due assi Greco-Deutz.

Con l'estate tutto il parco di carrozze a due piani è stato accantonato, in attesa della ripresa dei treni destinati agli studenti nel prossimo mese di settembre; ancora non è stato risolto, anche per queste nuove unità, il problema del riscaldamento invernale che, soddisfacente quando i treni trainati dalle DE122 (uniche macchine munite di REC) si dirigono verso Martina Franca, ossia nel senso più acclive della linea, lascia parecchio a desiderare quando i servizi si svolgono nel verso opposto. Questa anomalia viene imputata al limitato uso della trazione nei treni diretti a Bari, con il conseguente prosciugamento della carica elettrica immagazzinata nelle batterie ed il prematuro esaurimento anche di queste ultime.

Negli scali di Campi Salentina, Salice-Veglie e Carmiano-Magliano si è compiuto il destino dei carri a due assi di vario tipo già accantonati per la demolizione; sono scampati alla fiamma ossidrica solo il P6215 (che curiosamente non dispone di uno dei due assi, con ruote a razze) e il carro diserbante.

E' in funzione il DCO da Bari a Martina Franca; le stazioni, tuttavia, rimangono presenziate e ciò torna a beneficio anche del decoro degli scali, che rimane più che soddisfacente. E' in via di ultimazione la sostituzione dell'armamento fra Marina Franca e Francavilla Fontana, mentre più indietro sembra l'attivazione degli ACEI negli scali di questa tratta, che - a regime - verranno pure gestiti dal DCO.

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