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Sicurezza ed educazione

Moto d'acqua: ragazzi, ma volete proprio farvi fregare?

Esagerando...

Davide (Moto d'acqua: lo sfogo di Davide) ci ha mandato, chiedendoci un parere, queste riflessioni:

"Arrivato il tempo delle ferie, sto usando più spesso il mio gommone che ho provveduto a ormeggiare presso un porticciolo. Il posto è bello e in caso di mare formato ci si può ancorare nella baia che risulta riparata da un grosso muraglione.
Detto questo, è possibile che uno non possa stare in santa pace a prendersi il sole o a farsi una tranquilla nuotata senza che una moto d'acqua scambi il gommone come una boa su cui girare? Durante l'ultima uscita ho avuto modo di parlare con alcuni "colleghi" e le opinioni convergono in un punto: Le moto d'acqua sono pericolose.
Esiste qualche regolamento in merito sulle modalità d'uso e di sicurezza per tali moto? A quale distanza devono stare dalla costa? Si possono avvicinare alle altre imbarcazioni?
Dobbiamo essere sempre noi gommonauti a essere sempre presi di mira? Ci caricano ogni anno di dotazioni nuove e nuovi regolamenti. Ma ci siamo solo noi in mare?
Mi sembra di no."

La risposta da parte di chi (cioè io) trova le moto d'acqua un mezzo divertente e simpatico e vede il rischio ...

Caro Davide, le norme (generali e particolari, per l'avvicinamento e l'allontamento dalla riva) ci sono e sono anche "pesanti", proprio perché sono in tanti che si lamentano e perché molti centauri nautici pare che siano proprio decisi a farsi togliere il giocattolo. Dato che in Italia si fanno regole draconiane (e poi non si fanno rispettare), vedrai che prima o poi, magari a livello stagionale, qualche divieto assoluto ci scappa!
Ricordiamoci che la stessa sindrome autolesionista investe altre categorie, per esempio i windsurf e gli stessi gommoni. Bastano un po' d'imbecilli e siamo tutti rovinati.
Per le moto d'acqua trova spazio anche un'ulteriore riflessione: il 90% viene data in affitto e gli utenti sono di solito molto giovani e quindi, plausibilmente, esuberanti e poco esperti. Chi le affitta, per coscienza e autotutela dei propri affari, dovrebbe fare qualcosa! Dovrebbe essere chiaro a tutti che spetta ormai alla società (scuola, organizzazioni ambientalistiche, operatori economici, etc.) insegnare anche quello che una volta era compito dei genitori, cioè la semplice, banale, educazione ed il rispetto degli altri.

Diamo un'occhiata, a titolo di esempio, alla DISCIPLINA DEGLI SCOOTERS ACQUATICI (JET - SKI, ACQUASCOOTERS) E SIMILI dettata dall'UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI SANREMO
GUARDIA COSTIERA
:

Ferme restando le limitazioni di carattere generale di cui alla presente Ordinanza, la navigazione degli scooter acquatici (jet-ski) o natanti similari nelle acque del Circondario Marittimo di Sanremo è disciplinata dall'Ordinanza n° 19/93 in data 30.4.1993, e successive modifiche, di cui si richiamano le principali disposizioni:

a. possono navigare di massima solo in ore diurne con condizioni meteomarine favorevoli, da una distanza di mt. 500 (cinquecento) fino ad una distanza di mt. 1000 (mille) dalla costa. Il limite interno di circolazione delle moto d'acqua può essere ridotto a mt. 300 (trecento) in prossimità di coste cadenti a picco sul mare;
b. i tipi di acquascooter che non siano in grado di autosostentarsi senza abbrivio non possono navigare nei porti ed in tutte le zone interdette alla balneazione, per motivi di carattere sanitario.
All'interno dei porti è consentita la navigazione per la sola entrata ed uscita, seguendo il percorso più breve ed alla minima velocità possibile (comunque non superiore a 3 nodi);
c. l'arrivo e la partenza dalla costa attraversando la fascia di mare riservata alla balneazione può avvenire solo utilizzando gli appositi corridoi di lancio e, ove questi non esistano, senza l'uso del motore. Il limite interno di circolazione (mt. 500 dalla costa) dovrà essere raggiunto conducendo il mezzo a lento moto e con rotta perpendicolare alla costa;
d. durante la navigazione le persone a bordo devono indossare una cintura di salvataggio di tipo conforme secondo le disposizioni in vigore.

Si ricorda che l'età minima per la condotta degli acquascooter acquatici è stabilita dalla Legge in 16 anni.

Come si vede, le norme sono piuttosto severe. Anche se la propulsione a getto riduce notevolmente i rischi per i bagnanti, non è consentito l'uso del motore per attraversare la fascia dei 500 m, a parte i corridoi di lancio. Una norma dettata in funzione dell'affollamento e della scarsa fiducia nei comportamenti dei centauri?

Gabriele Orsini ©

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