Notizie storiche

Il cognome deriverebbe da San Davino, che dall'Armenia arrivò a Lucca, dove morì il 3 giugno1050: egli convertì alcuni Lucchesi al cattolicesimo ed i cittadini cambiarono il cognome. La tomba è a Lucca, nella chiesa di San Michele al Foro. 

Bisogna notare che i cognomi non erano ancora diffusi, quindi Davini potrebbe essere anche significare "figlio di Davino", dalla declinazione latina del nomedel padre. All'epoca, infatti, solo poche famiglie potevano contare su un cognome formato e fisso. Un'altra ipotesi è che Davino derivi da David.

Le prime notizie, con date certe, su Davini sono state ritrovate in Italia   a partire dal 1228 quando Ranierus è uno dei 4300 Pisani che giurano fedeltà all'alleanza; altri Davini sono citati nel 1285 (Ugolino e Turpino), fra il popolo tassato a Pisa, mentre nel 1320 Jacobus è elencato nei Languedocnames e Buglione nello Statuto di Monteverdi. 

Notizie storiche da verificare vorrebbero dal 1398, Davini a Vhò, nel Cremonese (vedi Cremona ) e fra il 1369 ed il 1600, i Davini fra gli Anziani  e Gonfalonieri alla Repubblica Lucchese o di Cremona.
Esiste invece un Ugolino, Notaio scrittore delle Ragioni, a Lucca fra il febbraio1335 ed il febbraio 1339.

Non sembrano, invece, confermate le notizie né sull’appartenenza ai Cavalieri del Sovrano Militare Ordinedi Malta (dove sono dei Davi zz i o Davici), anche se riportate da 2 Istituti (vedi  notizie dall'Istituto Araldico  e Cremona"1439 Antonino",  "dal 1620 Antonio", "nel 1650 Giovanni" ), né su San Pacifico (che deriverebbe dalla famiglia Divini, di San Severino Marche).  Il 15 ottobre 1359, Agnolo Davini sarebbe ambasciatore all'Anciso, dal 1450 al 1480 Carlo notaro  a Cremona, nel 1546 Antonio costruttore di violini nel cremonese,   dal 1560 al 1590 Alessandro  notaro nel cremonese, nel 1561 un Leonardo podestà di Tolentino, nel 1658 un Leone capitano d'arme a Roma, dal 1700 Giacomo  notaro  a Cremona (tutte queste notizie dall'Istituto Araldico  e Cremona sono da verificare).

Il 1 marzo 1588 è registrato un contratto di vendita di Giovanni e Domenico(vedi in Italia).
Nel XVI sec. una casa-torre ( Ca' dei Davino) è citata nel Catasto di Monzuno (Bologna).
Nel 1652 nasce Giovanni Battista, poi medico del Duca di Modena.
Nel 1678 nasce, ad Antraccoli, Paolino: per ora è l'antenato più "vecchio". E' della famiglia di Bill e Gregory , ora in USA, e della quale è anche esistente lo stemma. Nel 1720 Carlo di Giacomo fu creato Conte nel Cremonese, mentre invece nel 1729 Giovanni di Giacomo fu iscritto alla nobiltà Cremonese col titolo di NOBILE (vedi Cremona ),  dei quali abbiamo anche uno stemma ( vedi ).
Nel 1764, la famiglia è registrata nella Decima granducale di Prato. Nel 1791 Angiolo percepisce una pensione (vedi in Italia).
Dati certi li troviamo a partire dal 1800 sia attraverso i dati recuperati dalle singole famiglie che dai dati presenti in archivi consultabili su Internet o nelle biblioteche.
Ad esempio Davini sono presenti nei repertori delle nascite, matrimoni e morti dal 1808 al 1837 in Toscana e nel Censimento del granducato Toscana del 1841.
Nel 1848, la famiglia pratese di Giovanni e Giuseppe Davini è iscritta, con la Deputazione sulla nobiltà e cittadinanza, al Libro d'oro dei Nobili, con relativo stemma  ed albero genealogico.
Nel 1861-1864, Giovanni è Sindaco di Prato, nel 1895-1897 Francesco è segretario della Fratellanza operaia di Botteghino, comunità di Uzzano, e Socrate, da soldato a generale, anche per i meriti da militare a Macallè nel 1895, è ricordato in un articolo del 1911. 

Dai dati delle famiglie Davini attuali, gli antenati di cui abbiamo le date più antiche, oltre al predetto Paolino (1678), sono  il mio bis-bis-bis-nonno Filippo (1796 a Pisa),   Gabriele (Antraccoli, 1798), Clemente (Lucca, 1828) e  Roberto (Edolo, Brescia, 1877); altri, riportati nella pagina Genealogie, sono Bernardino (1827), Bartolomeo (1850), Amerigo (Cecina, 1871), Ottavio (Pisa, 1887), Alfredo (Vescovato, 1884), Attilio (Gadesco, 1889), Alvaro (Prato, 1892). 
Dalla fine del 1800, inizia l'emigrazione: mentre mancano dati sul  Brasile, almeno 100 Davini sono registrati negli archivi in ingresso a New York   negli USA fra il 1890 ed il 1924, 34 in Argentina fra il1882 ed il 1920, in Francia ed in Scozia nei censimenti dopo il 1891 ed in Norvegia nel 1900.Fra il 1907 ed il 1959 almeno 10 Davini emigrano in Australia.Dal 1925 al 1965 Giuseppe è Parroco in provincia di Brescia.

Per quanto riguarda le due Guerre Mondiali, nella 1a Guerra Mondiale sono morti o dispersi 14 Davini (un Davini è sepolto a Toucy, Francia) e ci sono 2 Davini morti come soldati Francesi. Nella 2a Guerra Mondiale ne sono morti o dispersi 9, dei quali 4 Davini sono morti o dispersi in Russia: uno è sepolto a Cargnacco.  Inoltre nella seconda guerra mondiale sono deceduti altri 6 Davini ( un partigiano, un gerarca fascista e 4 civili,   3 a San Rossore (PI) e1 a Montale (PT). Nel 1932, Persino Davini è assolto in una causa di costituzione di una cellula del PCI. Dal 14 dicembre 1943 all'11 aprile 1944 Delfo Davini è Commissario (al posto del Sindaco) a Sulmona.

Tino Davini, bresciano, si occupa del ritorno delle salme dei caduti in Russia.

Ci sono, comunque,   siti o libri che non hanno dati: Davini non sono presenti fra i Garibaldini,   sulle biografie degli  Italiani in Perù, Canada (anni 1000-1900), Brasile (1930-1983).
Dai Davini presenti, nel 1999 negli elenchi telefonici, possiamo vedere che, oltre all' Italia(dove siamo presenti in 127 comuni), siamo negli elenchi di Francia, Belgio,   UK, Svizzera, USA, Brasile, Argentina (2001) ed Australia.

Per terminare, Mario, per celebrare il giubileo 2000, ha apposto una lapide sulla sua casa di Vescovato (Cremona). 

Nel 2003, Nicoletta, è consigliere comunale a  Solarolo Rainerio (Cremona ).


17 gen 2004