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Le Pipe che il Presidente Nicolino Tobia invierà gratuitamente ad ogni Iscritto, sono da considerarsi oggetti da collezione che non devono essere usate per fumare alcun tipo di sostanza lecito od illecita

 

IL RITO DELLA PACE

 

La storia dei Grandi Indiani è sempre stata costellata in ogni loro esperienza quotidiana, dalla importante Cerimonia della Pipa della Pace. La Pipa della Pace era dunque presente in ogni momento: per favorire una caccia abbondante o un raccolto florido, per chiedere il sostegno degli Spiriti in una battaglia, per le cerimonie di matrimonio, di iniziazione dei Giovani Guerrieri o per riti funerari ed in tantissime altre occasioni quotidiane. Donne, Uomini e Giovani Guerrieri al calare del giorno, quando il fresco penetra nelle tende e la notte corre lungo le praterie, si ritrovano attorno ad un tenue fuoco per ripetere il rito del fumare la Pipa della Pace. L'atmosfera si carica di sensazioni positive che si trasmettono nell'etere e nelle valli montuose, attraverso i fumi delle Pipe. L' aria diventa palpabile e si arricchisce di forti sensazioni ad ogni tiro di Pipa sempre più; attraversa le pelli degli animali, si sposta verso l'alto posandosi lungo le pareti delle tende penetrando negli oggetti i quali si riscaldano e vivono. I corpi si rilassano ed i nervi si distendono; la pelle risplende e diventa più elastica del solito; ogni movimento è rallentato ed avvolto nella magica atmosfera che solo la Pipa Indiana riesce a creare. Rivivono i pensieri, i sensi si sviluppano di più percependo sensazioni di innaturale bellezza cosmica. La mente elabora informazioni di assoluta precisione in ogni particolare. Ritornano in mente le scene di quando si era bambini; ogni immagine è perfetta in ogni colore ed in ogni curva. Le leggi della fisica e della matematica vengono lentamente attraversate dagli Spiriti dei Grandi Indiani che si mescolano con la tenue nube di fumo che esce dalle Pipe. Il caldo profumo delle Pipe assale le tende, uscendo dalle fessure si espande nelle praterie rischiarate a giorno dalla pallida Luna, arrivando fin sui nidi più alti delle maestose Aquile. In ciascuna tenda, in ogni gruppo famigliare, si perpetua l'antico rito della Pipa Indiana. I Vecchi Saggi Indiani ne dispongono sapientemente il Giro all'interno del gruppo stesso. Prima gli Anziani, poi i Capi Famiglia con figli, quelli senza figli, le donne e per ultimo i ragazzi non sposati ma che già sono Giovani Guerrieri. Il Giro della Pace non si può spezzare; non si può modificare: deve essere sempre lo stesso fino a quando un Giovane Guerriero si sposa e ha figli e fumerà ora subito dopo il Capo Anziano della famiglia. Ad ogni boccata si raccontano storie vere. Non ci si può esimere dal raccontarle. La Pace lo pretende. Gli Spiriti ascoltano in silenzio le verità. I piccoli bambini Indiani, mentre stanchi lasciano scivolare il proprio capo lungo i propri letti, sono felici di ascoltare le storie di antiche virtù. Lo scandire dei secondi viene segnalato dai cerchi di fumo regolari, geometrici e fitti che raggiungono l'apice della tenda arrivando sino alla Luna, dove si trovano i Grandi Spiriti. Le boccate avvengono talvolta ad intervalli regolari, talvolta in modo rapido e violento. Solo l'esperienza degli Anziani durante una intera Vita, porta a scandire il tempo con fumate regolari che farebbero impallidire un cronometrista svizzero tanto sono precise al millesimo di secondo. Il respiro si ferma per dare spazio alla nuova boccata di Pipa. Il fumo non aggredisce gli occhi perché segue traiettorie regolari che lo portano a diventare più un sollievo per i brutti ricordi visti dagli occhi, che una sofferenza. La bocca non è secca ma si arricchisce ad ogni boccata di nuovi sapori che aiutano a parlare. Il naso riesce a percepire anche gli odori più lontani, distinguendoli perfettamente. La mente riesce a vedere i Grandi Spiriti che si nascondono e vivono nel fumo delle Pipe Indiane. Lentamente si consuma il contenuto della Pipa e il Vecchio Indiano della famiglia decide che è giunto il momento di andare a letto. La Pipa viene svuotata e ripulita sapientemente e subitamente. Viene riposta in un panno di pelle e depositata ai piedi di una Aquila Reale per farla caricare di energia pura e forte. Domani sarà un'altro giorno vissuto con intenso sacrificio nell'attesa della sera per partecipare con gratitudine al rito della Pipa. Un giorno, quei bambini Indiani che domani andranno con i propri genitori nelle loro praterie, racconteranno ai propri figli di quegli stessi momenti. Essi ora non sanno che ciò che vivono oggi, sarà la Storia del Futuro. Sarà la Storia degli Indiani Fumatori della Pipa della Pace che Io, Guerriero che Fuma, in Verità Vi Racconto.

 

[Inizio]


Si entra a far parte dell'Associazione Culturale e Ricreativa IndianSmoke solo ed esclusivamente accettando lo Statuto ed in particolare gli Scopi espressamente indicati nello Statuto stesso.  La Pipa Indiana che i Nuovi Soci riceveranno,  rappresenta lo Scopo Principale dell'Associazione Culturale e Ricreativa IndianSmoke, ed è un piccolo regalo che l'Associazione vuole fare ai propri Soci. Leggi attentamente quali sono gli Altri Scopi Sociali dell'Associazione Culturale e Ricreativa IndianSmoke al fine di poterli accettare ed entrare a far parte di questa Associazione.

                                           

31 Vere Storie Indiane per Vivere la Pace con i Grandi Spiriti dei Guerrieri Fumatori della Pipa della Pace

IL BISONTE

 "Un giorno eravamo Io (... Uomo col Serpente in Testa ...) e Sguardo di Aquila e ci trovavamo in una prateria dove c'erano tanti bisonti arrivati dopo di noi per puro volere dei Grandi Spiriti. Non avevamo le asce, né le frecce o lance. Eravamo a mani nude. Potevamo soltanto ritornare al villaggio per chiedere aiuto. Ma sapevamo che al nostro ritorno non li avremmo più trovati. Allora decidemmo di accendere un fuoco ben nascosto agli sguardi dei feroci bisonti. Abbiamo trovato legna e bei pali di buon legno di Pino Rosso ben appuntiti. Li abbiamo immersi nella Terra Bianca in modo da renderli inoffensivi per il fuoco. Poi abbiamo incendiato le loro punte e ne abbiamo preso uno per volta assieme Io e Sguardo di Aquila finché non abbiamo trovato il più adatto. Sguardo di Aquila era davanti a me e diede l'ordine di correre verso un bisonte. Al primo tentativo lui se ne scappò e non riuscimmo a raggiungerlo. Riaccendemmo la punta della grande lancia infuocata e cercammo un bisonte più calmo. Ora Sguardo di Aquila aveva visto bene e quando diede l'ordine di avanzare corremmo forte come il vento, senza sentire il peso del palo di Pino Rosso. Il bisonte sentì le nostre urla e quando si voltò verso di noi lo centrammo con la punta in mezzo alle corna. Il palo per la forza di spinta entrò dal capo, passando lungo tutta la colonna vertebrale del bisonte e per le sue viscere uscendo dalla coda. Il fuoco entrato dalla testa uscì violentemente da dietro. I gas interni del bisonte con il passaggio del fuoco esplosero facendo aprire lo stomaco alla bestia. Allora Io e Sguardo di Aquila lo mettemmo in spalla uno davanti all'altro e lo portammo al villaggio. Fu una grande emozione. La sera stessa lo abbiamo squartato e messo così com'era stato catturato sul fuoco per essere cucinato. Il villaggio mangiò per 3 giorni la carne di quel bisonte che era immenso. I Grandi Spiriti ci hanno aiutato e noi quella sera li abbiamo ringraziati fumando la Pipa della Pace, così come Io adesso voglio fare con voi, o mia Famiglia!"

UOMO SENZA CAPELLI

"Un giorno vennero nel nostro accampamento alcuni Indiani della Tribù dai Lunghi Capelli. Un tempo ci erano ostili. Ricordo che mio nonno mi spiegava come il loro nome derivasse dal fatto che ammazzavano i loro nemici stringendogli i propri capelli attorno al collo e strozzandoli. I loro capelli erano lunghi più di 2 metri e quando non erano in guerra li portavano raccolti in testa. Ma quando dovevano affrontare i loro nemici li scioglievano e li curavano con l'Acqua del Male e alcune polveri che li rendevano affilati e velenosi. Quando vennero da me (... Grande Uomo che Mangia Erba ...) vennero in pace perché erano a conoscenza che io avevo una Pipa Indiana dagli straordinari poteri. Mi chiesero se una sera di Luna Piena potevano venire da me a fumare la Pace. Io gli chiesi il perché e loro mi dissero che nella loro tribù c'era un Giovane Guerriero chiamato Guerriero dalla Testa Liscia che non aveva in testa nemmeno un capello. Allora mi chiesero di poterlo portare perché nessuno Sciamano era riuscito a fargli crescere nemmeno un capello sulla sua testa. Ci accordammo per la Seconda Luna Piena del periodo autunnale. Nel frattempo sia loro che Io sapevamo che la mia Pipa Indiana doveva essere caricata di Poteri Sani e Forti che poi doveva trasmettere al Giovane Guerriero  della Tribù dai Lunghi Capelli che era con la Testa Liscia. Allora dissi alla mia Donna che dovevo andare nella Prateria degli Uccelli Notturni, dove di notte si sentivano strillare uccelli malefici. Dovevo catturare la loro Forza e metterla nella mia Pipa. Mi incamminai a piedi e giunto nella prateria aspettai che giungesse la notte seduto attorno ad un grande fuoco acceso per far venire a me gli Spiriti di quella prateria. Quando sentii la rabbia di quegli uccelli presi la mia Pipa e la rivolsi verso il cielo esclamando - O Uccelli della Notte entrate in questa Pipa; donate a chi la fumerà la potenza delle Vostre Grida; o Grandi Spiriti di questa prateria ascoltatemi e scendete sulla mia Pipa -. Ad un certo punto un piccolo vortice di polvere e fumo  cominciò a crearsi a qualche metro dalla mia Pipa che era rivolta in alto tra le mie mani. Il vortice fischiava e urlava ed entrò nella mia Pipa. Avevo catturato le grida ed il potere degli Uccelli. Potevo ora ritornare alla mia tenda e così feci. Mentre aspettavo la Notte di Luna Piena con l'arrivo del Giovane dalla Testa Liscia, non fumai in quella Pipa perché era carica di poteri e doveva essere fumata solo in quella occasione. Giunse quella Notte. Arrivarono gli Indiani della Tribù dai Lunghi Capelli e portarono il Giovane Guerriero. Accendemmo la Pipa della Pace e cominciammo a fumare. Ad ogni boccata del Giovane Guerriero dalla Testa Calva, si sentivano quelle grida degli uccelli e i suoi capelli cominciavano a crescere sempre di più. Erano lunghi e neri, e molto folti. Gli Spiriti degli Uccelli nascosti nella Pipa, erano saliti sulla sua Testa Liscia e gli stavano tirando con i loro becchi e con una forza incredibile i capelli. Alla fine della fumata i suoi capelli erano lunghi 7 Metri ed erano già taglienti come Asce. Sembrava che li avesse preparati per una battaglia. Ora quel Giovane Guerriero è diventato il Capo della sua Tribù e si chiama Grande Guerriero dai Capelli Strillanti perché ogni qualvolta li agita in aria si sentono le grida di Potere degli Uccelli della Prateria. Questa sera voglio ringraziare gli Spiriti dei Grandi Uccelli che fecero avvenire quella crescita. Fumiamo (... passando la Pipa della Pace a suo Figlio Guerriero Feroce che la riempie nuovamente ...) questa Pipa fino all'alba quando i nostri Galli ci indicheranno che i Grandi Spiriti sono ora andati a Riposare."

IL CAVALLO ZOPPO

[Inizio]

 "Fu in una giornata calda e assetante che il mio Cavallo chiamato Tuono a Ciel Sereno, mentre stava galoppando portandomi ad inseguire una mandria di Cavalli Selvaggi si azzoppò. Rimase dolorante a terra, mentre Io (... Più Alto del Monte ...) e Bravo con le Pelli guardavamo la sua zampa di avanti. Era rotta in più punti. Non c'era più niente da fare; lo dovevamo abbattere per non farlo soffrire ed anche perché non si sarebbe potuto guarire. Ma mentre stavamo parlando su cosa fare giunse la notte. Accendemmo un fuoco più per riscaldare Tuono a Ciel Sereno che noi. Accendemmo la Pipa della Pace in modo tale da donarci serenità quando dovevamo uccidere il Cavallo. Invocammo gli Spiriti della Notte affinché ci aiutassero. Ma il Profumo della Pipa Indiana che stava uscendo man mano che fumavamo, venne spostato dal Vento verso le narici del Cavallo. Era un Segno dei Grandi Spiriti che volevano che facessimo annusare quelle Fragranze Magiche e nello stesso tempo Vive al cavallo azzoppato. Decisi di porre la Pipa Indiana molto vicino alle narici del mio Veloce Cavallo. Il fumo gli entrò molto spesso in corpo ed egli smise pian piano di lamentarsi fino a cadere in un sonno profondo. Anche noi ci addormentammo e al mattino ci svegliammo all'Alba. Tuono a Ciel Sereno era già in piedi, era stato guarito dal Fumo della Pipa della Pace e dagli Spiriti che Invocammo quella Sera. Poi tornammo al villaggio e raccontammo tutto al Grande Capo. Egli disse subito che quella sera si doveva ringraziare gli Spiriti degli Animali con buone Pipe, fino a quando non avessimo avuto il segno di smettere. E così fu. Fumammo ininterrottamente per 3 giorni e 3 notti fino a quando Tuono a Ciel Sereno si mise a correre più veloce di un Fulmine. Era quello il momento per smettere di Fumare e Ringraziare gli Spiriti. Da quel momento Tuono a Ciel Sereno si chiamò Fulmine a Ciel Sereno."

IL SERPENTE MALEDETTO

 "Quel giorno di estate faceva molto caldo e l'afa entrava nella mia tenda, anche se era ricoperta da una Buona Terra Grigia che non lasciava penetrare molto il calore. Io (... Furore per i Nemici ...) me ne stavo seduto a lavorare vicino ad una buona pelle che volevo donare a mia Figlia per quando faceva freddo. Ad un certo punto i miei Cavalli cominciavano a nitrire; tutti gli altri animali della prateria si agitavano in maniera strana. Aprii la pelle che stava all'apertura della mia tenda ed uscii a Controllare. Non vidi nulla di strano e me ne ritornai al poco fresco che c'era quella volta nella mia tenda. Quando rientrai vidi quella pelle che stavo lavorando alzarsi da Terra verticalmente per più di 3 Metri. Gridai - o Grandi Spiriti Aiutatemi -, perché avevo intuito che c'era qualcosa che non Andava. Ma non avevo capito ancora cosa. Restai lì fermo perché in Mano ed alla mia Cintura non avevo armi. Né ve ne erano lì vicino. La pelle cominciò a cadere verso Terra e da sotto comparve la figura in un enorme Serpente lungo più di 3 metri che stava diritto in Piedi e mi Guardava Minaccioso. Io sapevo che era Velenoso e sapevo che era anche un Serpente Maledetto perché stava diritto in Piedi ad aspettare un solo minimo movimento. Intanto piccoli bambini Indiani avevano spiato tra le fessure della mia Tenda cosa stava succedendo, e sapientemente senza Spaventarsi e senza Spaventare il Serpente Maledetto andarono a raccontare tutto agli altri Indiani. Il Vecchio Saggio decise che c'era solo un modo per poter Intervenire senza commettere errori e per permettermi di Salvarmi la Vita. Decisero di Fumare la Pipa della Pace attorno alla mia Tenda. Accesero 80 Pipe molto cariche di Positività invocando i Grandi Spiriti Indiani di aiutarmi. Il Fumo carico di Energia cominciò denso ad entrare nella Tenda ed il Serpente man mano che lo respirava si sbatteva sempre di più, ma non riusciva ad aprire più la Bocca. Mi scaraventai sul mio pugnale, lo presi e mi gettai sulla Bestia. Il Fumo Sacro delle Pipe lo teneva fermo ed Io riuscii a colpirlo al Cuore uccidendolo. Quella sera fu fatta una grande festa Ardendo il Malefico Serpente e Purificando le nostre Tende con la Pipa della Pace."

LA TEMPESTA

[Inizio]

 "Una brutta Tempesta di venti ed acqua si abbatté rapidamente sul nostro villaggio, senza darci la possibilità di Ripararci. Era Giorno ma venne Buio all'improvviso. I bambini piangevano e i Grandi Saggi avevano visto una Tromba d'Aria in Lontananza che stava dirigendosi verso le nostre Tende. Non c'era tempo per spostare le famiglie, le mandrie, i cavalli. Il Vento raggiunse le Tende e cominciò ad urlare Dentro. Voleva entrare e sollevare tutte le Pelli e Noi stessi. L'Acqua cadde fitta e fredda; era grossa e faceva male sulla Pelle. I bambini trovarono un po' di rifugio sotto le loro Madri ma non c'era niente da fare perché dall'Alto delle Tende oramai scoperchiate si poteva vedere il Vortice d'Aria che stava arrivando. Invocammo i Grandi Spiriti del Vento, della Pioggia, del Sole e promettemmo grandi Ringraziamenti se ci Avessero Salvati. Intanto le prime tende furono raggiunte dalla Tromba d'Aria e vennero spazzate via. Noi che eravamo più in là guardavamo Volare le Tende nel Vortice. Poi all'improvviso si Creò un altro Vortice più Grande e più Forte che si levò dal Luogo Sacro dove Riposano I Grandi Saggi Morti. Il Vortice d'Aria e Pioggia fu avvolto da questo nuovo Vortice e fu risucchiato nella Terra Stessa senza causare altri Danni. Quella sera decidemmo di Fumare la Pipa della Pace per Ringraziare gli Spiriti perché avevano salvato il Villaggio senza far morire nemmeno uno di Noi. La cosa Strana è che il fumo che usciva da quelle Pipe, si avvolgeva su se stesso come a Ricordare quel Vortice Positivo; infatti sembrava proprio Quel Vortice ma più Piccolo. Ancora una volta i Grandi Spiriti ci hanno Aiutato. Adesso (... Passando la Pipa ...), Fuma Tu la Tua Pace."

IL LUPO MALEFICO

 "Sì, mi trovavo (... Pelle di Aquila ...) in cima ad una roccia e vidi quel Lupo. Lui stava Fissando con occhi di demoni, Rossi e sanguinanti un branco di cavalli selvaggi. In genere il Lupo non attacca mai i cavalli di Giorno, ma lui ne attaccò uno. Lo Sbranò in pochi momenti con le sue Zanne lunghe un Metro. Corsi subito al Villaggio a dire del pericolo. Nelle notti seguenti Accendemmo grandi falò per Scacciare il Lupo Mostruoso. Ma anche se le sentinelle con gli archi e con le frecce avvelenate erano sempre state Attente, il Lupo sbranò nelle 3 notti seguenti 40 cavalli e 30 delle Nostre pecore. Allora chiedemmo aiuto ai Grandi Spiriti di aiutarci a cacciare il Lupo Maledetto e Malefico. Così accendemmo fiaccole lungo un percorso alla cui fine c'erano 10 bei bisonti Grassi e 10 vacche da latte molto saporite di Carne, pronte per essere sbranate. Era Notte fonda ma il percorso di Trappola era illuminato a Giorno. Vedemmo arrivare il Lupo con le Zanne lunghe un Metro che sbranò le vacche in poco tempo. Subito dopo inghiottì uno per uno i bisonti. Tutti i Guerrieri incendiarono le proprie frecce e le Lanciarono verso il Lupo Malefico. Fu infilzato per più di 1000 volte, diventando una Palla di Fuoco come il Sole in Cielo. Lui si mise ad Ululare minaccioso ad a Ringhiare, ma ad un certo punto esplose. Le sue Viscere Malefiche furono buttate fino a 1000 passi di cavallo da dove Scoppiò, e poi scomparvero come un'Aquila nel Cielo. Avevamo ammazzato il Lupo Maledetto e Malefico e quella stessa sera facemmo una Grande Fumata per ringraziare gli Spiriti, che durò per tutto il Tempo che ardevano le Fiaccole e cioè per 4 giorni e 4 notti del Periodo Invernale."

LA CANNA PIU’ LUNGA DEL MONDO

 "Un giorno la mia Donna Capelli di Luna Piena, mise in un Vaso con Buona Terra Rossa e Grigia e piccole Pietre di Fiume, una Canna di Lago piccola perché voleva farla crescere e fare Germogliare, per fare un bel Fiore. Ogni giorno la innaffiava e la curava con amore mettendogli alla base Piccole Radici e Foglie di Pino Rosso per rinforzarla. La Canna non germogliava e dopo 20 Cicli di Luna era alta solo un Palmo di Mano. Allora la mia Donna mi disse una sera nello Scherzo, di Fumare la Pipa Indiana vicino alla Piccola pianta di Canna di Lago. Così Feci. Ogni sera fumavo la Pipa accanto la Canna e le buttavo il Buon Fumo sopra. La Canna Cresceva a vista di un Metro al Giorno. Quando era arrivata all'altezza della mia Tenda, la tagliai e poi cresceva di nuovo ed Io (... Uccello dalle Penne Dorate ...) la tagliai sempre, per più di 8000 Volte, notte e giorno. La Canna era tanta ed Io ne feci della legna per il Fuoco. La Donai anche alle altre Famiglie per usarla per fare il Fuoco. Tutte le Famiglie della Nostra Tribù (... Tribù dei Saggi Commercianti di Cavalli ...), passarono una stagione del Freddo sempre con il Fuoco Acceso nella Tenda e Fuori per scacciare i Lupi, per tutto il Giorno e per tutta la Notte. Non Avevamo mai visto una Canna Così Lunga."

LA FERITA

[Inizio]

"C'era un Indiano della Tribù dai Denti Rossi che rimase ferito da una Freccia conficcata nella sua gamba destra, dopo una Battaglia con alcuni Guerrieri della Tribù dei Pipistrelli. Io (... Luce delle Stelle ...) stavo in un mio Accampamento a non molto tempo di marcia a piedi dal Luogo della battaglia. Ero andato lì per Caricare di Energia la mia Pipa perché quella Sera c'era la Terza Luna Piena della stagione Estiva. E proprio quella sera ci fu una Battaglia, ma un Indiano che si chiamava Pallido all' Imbrunire, quando venne colpito rimase a terra perdendo i sensi. Gli altri Compagni si ritirarono e Lui rimase lì perché non lo avevano visto. Ad un certo punto mi Incamminai, fumando la mia Pipa, proprio su quella Prateria che era rischiarata a Giorno dalla Luna. Vidi tanto sangue ancora Caldo, tante Frecce e Lance spezzate ed Asce e piccoli Fuochi accesi. Capii subito che c'era stata una dura Battaglia silenziosa proprio Poche Ore prima. Poi mentre camminavo per scoprire chi fossero stati i Guerrieri Lottatori, inciampai in un Corpo di un Indiano ferito sulla gamba. Lui era Svenuto e anche se lo aiutavo a riprendersi non si Svegliava. Dalla sua gamba Usciva tanto sangue quasi Freddo. Cercai di tamponargli la ferita ma non ci riuscivo. Lo Caricai sulle mie Spalle e lo portai direttamente al mio Villaggio. Lo Sciamano disse che aveva perduto oramai tutto il proprio Sangue e che gli dovevamo dare da Bere buon vino e brodo di Pollo assieme al Fumo delle nostre Migliori Pipe Indiane. Così quella notte lo Aiutammo e bevve tanto vino e brodo di Pollo tanto quanto Sangue aveva in Corpo e aveva Perso. Dalla ferita ad un certo punto, non usciva più Sangue ma vino e brodo di Pollo. Allora lo Sciamano cucì la Ferita con della Corteccia di Pino Rosso giovane e la ricoprì con un Miscuglio di Terra Verde e Sale di Mare. Attorno si alzò una densa e profumata Nuvola di Fumo di Pipa Indiana, mentre uno dei nostri era andato a Cavallo ad avvisare quelli della sua Gente. Dopo poche ore che si Respiravano intensi e Misteriosi profumi di Sostanze Magiche emanate dalle nostre Buone Pipe Indiane, ritornò il nostro Guerriero Indiano con i Parenti di Sangue del Guerriero ferito. E mentre stavamo lì e ci spiegavano le ragioni della Battaglia, il guerriero ferito finalmente si Svegliò, si alzò e si tolse la medicazione. La sua Gamba era Guarita ed il vino ed il brodo di Pollo erano diventati di nuovo il suo Sangue che scorreva veloce e caldo nelle sue Viscere. Così (... riferendosi agli altri della Sua Famiglia ...) vedete, quel Giovane Guerriero è Rinato ed è diventato 10 volte più Forte e da allora si chiama Fumo Feroce nella Notte."

LA FRECCIA CHE CURVA

"Durante una gara tra Giovani Guerrieri in uno dei Villaggi delle Cinque Terre, Uno promise che era Capace di scoccare una Freccia verso il Bersaglio che era appeso ad un ramo di un Pino Rosso e di fare curvare la Freccia durante il tiro. Nessuno gli credeva. Lui (... Bravo con le Frecce ...) allora si mise tra tanti Alberi in modo tale da non Poter fare centro con un Tiro Diretto, ma doveva fare più di 10 curve a destra e a sinistra. Tutti gli Indiani presenti scommisero pecore, cavalli, tende, gioielli e quant'altro possedevano. Egli chiese Soltanto un Desiderio: di poter Fumare la sua Pipa prima di Scoccare la freccia. Così fece una Lunga fumata con una strana Pipa e si alzò una nuvola di Fumo. Allora scoccò la Freccia che si mise a Curvare tra gli alberi facendo vortici nell'Aria e girando più volte attorno ai Giovani Guerrieri che erano lì. Passava sotto le Gambe, si alzava in Cielo e poi scendeva a filo d'Erba facendo maestose giravolte come un'Aquila dal Becco Giallo. Poi centrò in pieno il Bersaglio. Tutti si stupirono e tutti persero le loro scommesse. Il Giovane Guerriero da allora divenne il più ricco del suo Villaggio."

IL GIORNO CHE FU NOTTE

[Inizio]

 "Proprio con questa Calda Pipa che ora Fumo (... Fumo tra gli Occhi ...) nella Pace del mio Mondo, partecipai 30 anni fa alla Festa del Giorno che fu Notte. E' un Giorno che arriva ogni 100 anni in cui al punto dove il Sole è più alto (... Mezzogiorno ...) tutti gli Indiani della Terra, Giovani Guerrieri e Donne debbono accendere le Proprie Pipe e Fumare bene con Lunghe Boccate, rabboccando sempre le Pipe e facendo uscire un Fumo molto denso. Mi ricordo che eravamo nella nostra Tribù più di 5000 fumatori che all'unisono emettevano Intenso Fumo Fragrante. Molti fumavano contemporaneamente anche 10 Pipe Indiane. In Poco tempo, il denso Fumo si sollevò di 4 o 5 metri sulle nostre Teste, adesso non ricordo con Precisione, e rimase sospeso per alcune ore, senza dissolversi perché gli Spiriti del Vento, in quel giorno non Facevano alzare nemmeno un filo di Vento. La Cappa di Buon Fumo si Arricchiva sempre più diventando Impenetrabile. Gli Uccelli scendevano a Terra per riposare i loro Occhi e le loro Narici. Alcuni di Loro tossivano, altri lacrimavano per il Fumo negli Occhi. Ad un certo punto, il Cielo si scurì completamente perché la Nebbia Fumosa e Profumata divenne molto scura e densa e nascose il Sole. Fu il Giorno che fu Notte e durò per 9 Ore. Tutti gli Animali della Prateria andarono nei propri Rifugi perché credevano che era Notte. I Lupi cominciarono ad Ululare e gli uccelli Notturni uscirono a caccia. Questa Sera voglio creare quella atmosfera (... guardando verso l'alto e rabboccando la Pipa ...): guardate, già la Nebbia Fumosa sta nascondendo i nostri Visi."

IL SALMONE AFFUMICATO

 “Un giorno decidemmo di andare a pesca di Salmoni. Eravamo  Io (…Di Notte con le Ali …) e Uccello Rapace. Ci sedemmo sulle sponde del fiume Nuyhkj per pescare bei Salmoni per tutto il Villaggio che poi dovevano essere affumicati e Conservati per la stagione Fredda. Passarono più di Cinque ore ma non riuscimmo a prendere nessun Salmone. Faceva freddo e così decidemmo di accendere le nostre Pipe Indiane anche per chiedere aiuto ai Grandi Spiriti. Mentre fumavamo vedemmo che il Fumo Fragrante delle nostre Pipe scendeva sulle Acque del fiume penetrando in esse. Noi non capivamo come ciò fosse Possibile. Ad un certo punto alcuni Salmoni cominciarono a saltare Fuori dalle Acque del Fiume ed a finire direttamente nelle Nostre ceste. Più fumavamo, più quei Salmoni saltavano direttamente nelle nostre ceste. Alla fine della giornata avevamo preso più di quattromila Salmoni. Ma la cosa strana è che quei Salmoni erano Già affumicati, Profumati ed Insaporiti. Il Fumo Magico e Fragrante delle nostre Pipe, sott’acqua li aveva già affumicati. Vedete ( …rivolgendosi alla sua famiglia …) questo Salmone Affumicato che ora stiamo mangiando è Proprio Quello che pescammo quel giorno di tre anni fa.”

 LA CENA

[Inizio]

 “Era oramai ora di cena nel Villaggio; infatti potevano essere le Ventitré, le Ventitré e due minuti circa ed Io (… Pugnale nel Petto …) avevo deciso di Cucinare. Avevo già messo il pentolone sul fuoco con dentro acqua, sale, carote, cipolle ed altri tuberi saporosi e profumati. L’acqua era già in ebollizione, quando andai nel retro della tenda dove avevamo un piccolo recinto e scelsi un bel Bisonte piccolo e sano, perché volevo farlo in brodo. Entrai nel recinto ma i suoi fratelli mi Inseguivano perché avevano capito che volevo cucinarlo. Non riuscivo ad afferrarlo né per la coda né per le corna. Gli Altri Bisonti mi venivano incontro dandomi delle feroci testate molto dolorose di cui ho ancora evidenti i Segni sulla mia Fronte: guardate qui, in mezzo agli occhi (… esclamando alla sua famiglia… ): questa cicatrice me la ha causata quel Piccolo Bisonte. Se ricordo bene avrò messo più di Quaranta punti. Ma torniamo ai fatti. Rientrai in casa deciso più che mai che quella sera avrei cenato Bisonte allo spiedo; o in brodo ? Adesso non ricordo perfettamente, ma sono certo di quello che feci per acchiapparlo. Presi la Mia Pipa della Pace, la riempii con tabacchi profumati e magici e cominciai a fumare fuori dal recinto, chiedendo l’aiuto dei Grandi Spiriti. Il vento della Pianura di Hyuskuy spostava il fragrante e misterioso fumo nelle Narici della bestia, la quale cominciò a ballare sollevandosi su due piedi, proprio come faccio Io in questo momento (… si alza e si mette a ballare imitando il Bisonte Cornuto… ). Pian piano il bisonte era preso dal profumo sempre di più e si spostava lungo la staccionata del recinto fino a raggiungere la piccola porta di legno del recinto stesso. Voi, cari Figli, non mi crederete ma il Bisonte Apri il cancello, sempre ballando, venne accanto a me con la sua maestosa Altezza di due metri e cinquantanove centimetri e si mise a ballare con me. Facemmo due oppure tre giri di ballo come quelli di quando si prende Moglie e poi Lui entrò nella tenda e si getto da solo nel pentolone, adagiandosi come se stesse riposando accanto ai Grandi Spiriti. Dopo meno di cinque minuti, il Bisonte era cotto a puntino e potemmo sederci a tavola e Mangiare ringraziando I grandi Spiriti delle Praterie per il Grande dono che ci avevano fatto.”

LA NEVE CHE SALE

“Ricordo perfettamente, come se fosse l’anno scorso proprio in Questo stesso giorno… Difatti era proprio l’anno scorso in questo stesso Giorno, quando andammo nei boschi per fare Legna di Buon Pino Rosso da ardere. Nevicava talmente tanto che man mano che entravamo nel Bosco, la neve si Alzava di un metro per ogni due, tre passi che facevamo. Mi ricordo che (… Dieci Pelli di Bisonte …) stavo quasi soffocando nella neve per cercare di Aiutare il Giovane Indiano (… Cavallo Feroce …) che era con me. Lo tirai fuori dalla neve mantenendolo, con i miei denti, per i capelli e Salimmo su un grande Pino Rosso, alto più di trecento metri, proprio in cima. Stavamo a guardare la Neve che scendeva al suolo e si posava tanto rapidamente, da alzarsi di cinque metri al minuto. Erano passati quasi dieci minuti e la Neve era salita più di cinquanta metri. Non avevo mai visto tanta Neve in vita mia. Allora decidemmo di accendere le nostre Pipe invocando i Grandi Spiriti della Neve di aiutarci. Nell’aria subito si sentì un forte ed intenso profumo di Magiche Fragranze e la neve cominciò pian piano a risalire in Cielo, lì da dove i Grandi Spiriti ce la mandavano. Più fumavamo, più la Neve saliva all’incontrario in cielo. Passarono quasi tre minuti e tutta la neve che era caduta, si era tutta sollevata e spostata nel Cielo. Vedete (… rivolgendosi agli altri Indiani presenti accanto al Fuoco… ), anche ora sta nevicando e vi farò vedere come feci quel giorno (… esclamando Parole magiche e Rabboccando la Pipa …): la neve sta Risalendo in Cielo! Fumate con Me affinché la neve torni in Cielo!”

 IL LEGNO

“Un giorno di Ottobre eravamo Io ( … Guerriero del Bosco …) e Orecchio di Uccello, nel Bosco di Fiukol per cercare bei Alberi per farne legna da ardere. Il freddo era pungente e decidemmo di accenderci le nostre Pipe rabboccandole con dello speciale tabacco Magico che io conservavo da oltre settantatre anni. Avevamo visto un grande Pino Rosso alto almeno ottocento metri e con un diametro di cinquanta metri; ( …voltandosi verso i suoi Figli e Nipoti che erano presenti quella sera a Cena…) dovete credermi: a quei tempi gli alberi arrivavano a mille - duemila metri di altezza! Dunque, era l’ideale per farne legna. Ma non sapevamo come fare. Allora mi ricordai di una antica formula magica che mio Nonno, Sciamano delle Viscere di Pollo, con la sua grande saggezza aveva trascritto su Magiche tavole e ci aveva tramandato ricordandoci di Usarla solo nel mese di Ottobre, perché era rivolta ad un Grande Spirito Indiano Morto nel Mese di Ottobre. Ed allora era proprio il mese di Ottobre. Non ricordo se era Settembre, oppure Ottobre. No, era Ottobre, ma forse l’ho già detto. Quella formula magica, ricordo che la trascrisse mio Nonno, Sciamano delle Viscere di Pollo, ma anche questo probabilmente, no, anzi sicuramente, l’ho già detto, permetteva al fumo che usciva dalle Pipe Indiane di avvolgere l’Albero fino a non farlo più risultare Visibile. L’albero fu avvolto da una Nebbia Densa e Profumata che saliva a Spirale come un Vortice intenso. Ad un certo punto il Pino cominciò ad abbassarsi ed si Accatastava su se stesso formando Legna Piccola ed asciutta pronta per l’uso. Dopo pochi minuti si Formò una catasta di legna alta più di sessantacinque metri. Tutto il villaggio la usò per Riscaldare le tende in quell’inverno. Forza! Vestiamoci ed usciamo ( … rivolgendosi ai presenti in quella tenda…); andiamo a tagliare qualche centinaia di migliaia di Grandi Pini Rossi e facciamone una Catasta di Legna più alta del Mondo. Faremo un grande falò mentre fumeremo le nostre Pipe Magiche.”

 LA CANOA

[Inizio]

“ Mi ricordo bene. Un giorno stava arrivando una forte tempesta e Uomo col Serpente in Testa era uscito in Canoa per pescare Salmoni. Egli decise di uscire lo stesso, anche se gli avevamo consigliato di restare nel Villaggio. Mentre stava pescando la tempesta lo Raggiunse e lo avvolse nel suo Vortice. La canoa fu sollevata in Cielo per oltre quattromila metri di altezza. Poi tutto cessò. Uscimmo tutti quanti in cerca del nostro amico Uomo col Serpente in testa. Lo cercammo per tre giorni e tre notti. Non avevamo più notizie di lui. Allora la sua famiglia decide di cercarlo dall’alto, ma la Montagna più alta della zona era alta appena settecentoventuno metri. Tentammo lo stesso di guardare dalla montagna, ma Non riuscivamo a Vedere granché. Allora decidemmo di far alzare in Aria, Figlia della Luna che era la meno pesante. Le mettemmo attorno la vita una veste fatta con Sottili e Lunghe Canne di fiume, intrecciate in modo tale da restare larga e sporgere per Quasi un Metro. Dunque le Canne erano Lunghe quasi un Metro. Tutti gli uomini del Villaggio accesero le proprie Pipe Indiane con dello speciale tabacco che Testa di Cavallo aveva reso magico. Più fumavano e lanciavano il fumo sotto il Vestito di Canne, più Figlia della Luna si Sollevava in Aria, in verticale senza spostarsi e Senza Avere Paura delle Canne che aveva attorno al vestito. Più fumavamo, più le Canne Salivano; più fumavamo, più le canne salivano; più fumavamo e più, mi ricordo, le canne salivano. Figlia della Luna cominciò a non vedersi Più nell’Aria. Era giunta là, dove I Grandi Spiriti Regnano; era a più di cinquemila metri di altezza sopra le Nostre teste. Noi tutti continuavamo a Fumare per permettere alle Canne del vestito di Far alzare sempre più Figlia della Luna. Ad un certo punto, i Grandi Spiriti ci fecero capire che dovevamo smettere di Fumare. Allora smettemmo senza vedere più nel Cielo Figlia della Luna. Eravamo tutti preoccupati perché oltre Uomo col Serpente in Testa, avevamo perso anche Figlia della Luna. Ma così non era. Uomo Col Serpente in Testa e Figlia della Luna stavano cavalcando con la Canoa tutto quel Fumo denso e Magico, che faceva scivolare su di se la Canoa proprio come se Fosse un Fiume della Prateria. Dopo alcune virate, la Canoa giunse a terra. Uomo col Serpente in Testa ci raccontò che aveva navigato sulle nuvole di Fumo che si formano nel Cielo quando ogni Indiano Fumatore della Pipa della Pace fuma la Propria Pipa. Questa Figli miei, è la storia della Canoa che io vi Racconto in Verità.”

 LA VIGNA

“Dietro la nostra tenda, avevo una piccola Vigna che mi dava ogni anno dai quattrocento ai cinquecento Quintali di Buon Vino, fresco e corposo. Io ( … Feroce con le Mani …) e la Mia Donna (… Luce delle Stelle …) quell’anno l’abbiamo molto Curata ed assistita, potandola ed Irrigandola ogni giorno. Ma qualche malattia dell’Uva l’aveva colpita e impediva all’Uva di crescere e maturare. I grappoli erano tutti secchi: a pochi giorni dal Raccolto eravamo molto preoccupati in quanto non potevamo più Vendere il Vino per comprarci altri Beni. Allora mi incamminai verso il Villaggio dove abitava Danzatore tra gli Spiriti, importante e Conosciuto sciamano. Gli chiesi di aiutarmi. Lui mi disse di fumare accanto alle piante di Uva con la mia Pipa ogni notte da Mezzanotte alle ore Due del Mattino per cinque giorni. Così feci. Mentre fumavo la mia Pipa Indiana, i Grappoli d’uva crescevano a vista d’occhio; diventavano sempre più Grandi, ed ogni chicco pesava un chilo. Uno mi cadde su un Piede e mi azzoppo per due giorni. Dopo una settimana facemmo il Raccolto. Ancora oggi, a distanza di ventidue anni, sto bevendo ancora quel vino. Ricordo che quell’anno facemmo settemila quintali di Vino. Oggi posso dire che questo vino (… mostrando un calice in cui sta bevendo del vino …) è il migliore del mondo: ne riesco a bere fino a cinquanta litri al giorno senza nessun problema né Fisico ne Mentale.”

 IL LAGO GHIACCIATO

“Era inverno, aspro e Freddo. Nevicava e per terra c’erano più di sei metri di Neve. Non avevamo più Salmoni Affumicati, né carne secca di Bisonte, né altro da mangiare. I nostri figli avevano Fame. Stavamo tutti Morendo di fame. Il lago da dove riuscivamo a pescare tanti pesci, era Completamente ghiacciato. Tutti gli Indiani del nostro Villaggio erano andati sul lago ghiacciato per cercare di aprire un Buco. Ma il ghiaccio era spesso più di quattordici metri, e nessun Guerriero riusciva a perforarlo in nessun Modo. Aquila Volante decise di scavare con Le Mani, ma fu portato nella tenda dello Sciamano perché gli si Ghiacciarono le dita. Bisonte senza Corna, si lanciò violentemente con la testa sul Ghiaccio, ma rimase stordito per molte Ore. Ricordo pure Capelli di Pipistrello che cominciò a scavare con il suo bastone. E ricordo che ognuno di Noi cercò di rompere quel ghiaccio. Fu acceso anche un grande fuoco, ma il Ghiaccio non si sciolse nemmeno di un millimetro. Allora decidemmo di invocare i Grandi Spiriti affinché sciogliessero quel ghiaccio. Ci sedemmo tutti sul Lago, attorno ad un grande Fuoco fumando tutti la Pipa della Pace. Il Caldo fumo invece di salire verso l’alto, scendeva e si posava sul ghiaccio, ai nostri Piedi. Più fumavamo, più si scioglieva il ghiaccio in profondità. Ad un certo punto il ghiaccio si era Ridotto a pochi centimetri fino a quando si ruppe Totalmente. Tutti noi cademmo nell’acqua che si era riscaldata ed era molto calda. Riuscimmo a pescare i pesci con le mani perché venivano a galla per Rinfrescarsi tento l’acqua era diventata calda. I pesci erano gia cotti. Pescammo tutti i pesci di quel Lago. Ancora oggi stiamo mangiando quei pesci secchi e affumicati. Ed ancora oggi quel lago ha le acque calde. I Grandi Spiriti ci hanno permesso di sopravvivere anche in quell’Avventura.”

 IL BASTONE TUONANTE

[Inizio]

“Era la stagione dei Venti Caldi e ci trovavamo Io ( … Coda di Lupo Nero …) e Testa di Cobra nella prateria di Sughyty lungo il suo Fiume. Eravamo andati lì per cercare buone Erbe da Fare essiccare e Poi fumare con le nostre Pipe Indiane quando vedemmo un Uomo Bianco con il suo Cavallo che stava accanto ad un fuoco. Decidemmo di nasconderci. Testa di Cobra voleva subito ammazzarlo con una buona Freccia di Pino Rosso avvelenata, ma Io decisi di aspettare per vedere se quel Viso Pallido era cattivo oppure era Buono. Ad un certo punto Testa di Cobra emise un forte rumore dalle sue Viscere perché aveva mangiato quella mattina trentasette chili e mezzo di Bisonte alla brace. Il Guerriero Bianco ci sentì e prese in mano uno strano Bastone nero e luccicante. Non avevamo mai visto quel Bastone allora decidemmo di Uscire da dietro le frasche e di farci vedere. Il Guerriero Pallido in Viso ci parlava nella sua lingua ma noi non lo capivamo. Allora dal suo Bastone puntato in alto verso il Cielo dei Grandi Spiriti uscì un Tuono terribile. Noi ci nascondemmo dietro delle Frasche ben folte ed egli non riusciva a capire dove fossimo nascosti. Poi vide i nostri Cavalli ed Usò il suo Bastone Tuonante verso i nostri Cavalli che caddero a terra come se fossero morti, anzi arano proprio Morti: infatti avevano la lingua di fuori. Capimmo che quel Bastone Tuonante era molto pericoloso e se l’Uomo Bianco lo avesse usato su di noi, anche noi avremmo cacciato le lingue di fuori come i nostri Cavalli. Allora decidemmo di accendere le nostre Pipe Magiche e di invocare l’Aiuto dei Grandi Spiriti Fumatori della Pipa della Pace affinché ci aiutassero a sopravvivere al Bastone Tuonante. Il Guerriero Pallido in Viso continuava ad Usare il suo Bastone verso i Cespugli dove egli credeva che noi ci trovassimo; ma noi eravamo saliti su un Pino Rosso di almeno centocinquanta metri. Il fumo che usciva dalle nostre pipe invece di salire in alto verso I Grandi Spiriti scese sulle praterie. In un attimo la Nebbia Fumosa e Densa raccolse tutta la Valle. Fu notte. Il guerriero Bianco non riusciva più a vedere, così decidemmo di scappare ed andare nel Nostro villaggio. Ma Testa di Cobra gli saltò addosso da centocinquanta metri e lo prese in pieno. Lo Catturammo e lo portammo in spalla al nostro villaggio. Decidemmo di lasciarlo libero in una prateria molto lontana da Noi, ma gli prendemmo il Bastone Tuonante per usarlo per chiamare la Gente quando era ora di Pranzo. Ma ogni volta che lo usavamo, dalla sua Bocca invece di uscire il Tuono, usciva una nebbia Profumata e Densa di Sapori e di Atmosfere che non ci permetteva di vedere nemmeno ad un centimetro di distanza, tanto era fitta e densa. I grandi Spiriti dei Grandi Indiani Fumatori della Pipa della Pace avevano deciso che quel Bastone Tuonante dovesse emettere quelle fragranze Nebbiose. Da quel momento usammo il Bastone Tuonante Magico ogni volta che andavamo a caccia; lo usavamo ed una Nebbia Densa e Fitta ci avvolgeva permettendo di cacciare molti quintali di carne di Buoi Bisonti e di altre Bestie ad ogni adunata di caccia. Questa sera voglio farvi vedere la Potenza di Quel Bastone Tuonante Magico ( … esplose un colpo dal fucile …): Cari miei non riusciamo più a vederci e questa Nebbia resterà con Noi fino all’Alba. Intanto Fumiamo le Nostre Pipe della Pace, rendendo Più magica l’Atmosfera Nebulosa di questa Tenda.”

 L’ERBA MAGICA

“Per caso, un giorno mentre stavamo parlando di come cucinare un Bel Bue di ottocento chili in modo tale da essere appetitoso in quanto era Grande Festa al Nostro Villaggio, Danzatrice senza Penne ci disse che lei aveva una Strana Erba dalle Cinque Dita che faceva crescere in un buon Vaso di Terra Grigia proprio dietro la sua tenda. Tale erba, lei diceva, era  Molto Profumata e Fragrante, la usava mangiandola assieme alle Carni, o facendo del Buon Infuso per suo Marito, oppure lei la cucinava in tutti i modi che conosceva. Decidemmo di provare quella Buona Erba a Cinque Dita per dare più sapore alla carne per la Festa. Prendemmo la Carne, la mettemmo sulla brace e poi la bagnammo con Buon Olio e con il Succo di Quella Erba. La Carne prendeva pian piano un buon colore ed anche un buon sapore ogni volta che la Assaggiavamo. Quando fu cotta fu servita con quella Fantastica Erba per contorno, fresca e saporita. Mangiammo per ore ed ore ed Eravamo tutti Felici e Rilassati. Alla fine della Mangiatoia eravamo tutti sazi, ma dopo pochi minuti avevamo ancora fame anche se ognuno di noi aveva Mangiato più di sette chili di Carne ed un chilo di Buona Erba Fresca. Allora capimmo che era stata la Buona Erba a Cinque Dita che ci aveva fatto digerire. Accendemmo le nostre Pipe per ringraziare gli Spiriti per quella ottima Mangiatoia e per Ringraziarli per averci fatto assaggiare una Carne Profumata e Ben cotta ed Appetitosa. Vedete questa è la Storia di Danzatrice senza Penne e della Sua Erba Magica.”

 LA MENTE SERENA

[Inizio]

 “Nella nostra Tribù c’era un giovane Guerriero con la Mente che non gli funzionava troppo bene. Egli diceva sempre al Nostro Sciamano Spirito di Pace, che vedeva Annebbiato e non riusciva a Cacciare perché quando scoccava una Freccia sbagliava di alcune centinaia di Metri il Bersaglio. Il suo nome era Cinghiale Pazzo. Fu portato una volta presso un grande Saggio delle Terre di Ghyusrj, dove si diceva, potesse essere guarito. Infatti il Nostro Sciamano assieme allo Sciamano di quella Tribù fece una grande seduta per Evocare Gli Spiriti della Saggezza. Il Guerriero mentre era seduto cominciò a Ballare ed a Cantare, Capivamo che qualcosa stava Accadendo. Poi i due Sciamani fecero fumare la Pipa della Pace a Cinghiale Pazzo il quale subito si sedette e disse di sentirsi meglio. Gli Sciamani gli dissero che sarebbe stato sveglio per otto notti consecutive fino alla Nuova Luna, e che proprio in quella sera doveva scoccare una Freccia in cielo in modo tale che i Grandi Spiriti lo aiutassero a Guarire. Così fece. Quella sera scoccò una freccia verso la Luna Pallida e dopo dieci minuti dal Cielo cadde un Cinghiale di mille e duecento chili che portava nella sua Costa Trafitta la Freccia di Cinghiale Pazzo. Cinghiale Pazzo era guarito ed oggi quando scocca la freccia riesce a infilzare un Cinghiale ad oltre quattro chilometri di distanza, ed ogni Cinghiale che Infilza con la sua freccia pesa sempre Precisamente mille e Duecento Chili.”

 LE FIAMME GIALLE

 “Non ero mai contento di come Costruivo le mie Pipe Indiane, così un giorno decisi di andare in cerca di una nuova Terra che le Leggende riportavano. Era la Terra Gialla, mai trovata da nessuno. Io ( … Lancia Spezzata …) decisi che l’avrei trovata e che mi sarei costruito una Fantastica Pipa di Terra Gialla. Camminai per cento giorni, notte e giorno, per Valli e tra Foreste Nere e Maledette, fumando la mia Pipa e combattendo contro le Bestie di ogni Genere. Ad un certo punto mi persi. Non ricordavo dove ero, ne oggi mi posso ricordare come Riandare in quel posto Magico. Tutto era Giallo: gli Alberi, l’Acqua dei Ruscelli, l’Erba per terra, il Cielo. Scavai sotto l’Erba e sotto le Foglie Gialle che erano sul Terreno e sotto c’era la Fantastica Terra Gialla. La volevo provare subito. La lavorai sapientemente Impastandola con l’Acqua Gialla, ne feci una Bella Pipa di un metro di Lunghezza, finemente Lavorata come mi aveva insegnato il mio Bisnonno,. Poi accesi un fuoco che aveva la Fiamma Gialla, da cui usciva Fumo Giallo, e costruii un forno dove Mettere ad essiccare la Mia Fantastica Pipa Indiana Gialla. Si raccontava che fumare dalla Pipa Indiana fatta con Terra Gialla, portava Potenza, Pace e Tranquillità e Molto Potere. E mentre aspettavo che la Pipa Fosse pronta per essere fumata, pensavo a come potesse essere la Mia vita dopo aver fumato la Pipa Gialla. La Pipa intanto era Pronta, la misi a raffreddare su una roccia Gialla. Quando era fredda la riempii con il Mio Tabacco che mi diede Mio Padre, che gli diede suo Padre, che gli fu dato a sua volta dal Proprio. Era un Tabacco Profumato, Magico, carico di Sapori e Fragranze Misteriose che oggi nessuno più riesce a Trovare e produrre come una volta. Accesi la mia Pipa Gialla lunga un Metro e vidi subito che il Fumo che usciva dal Camino della Pipa era Giallo, come la Fiamma, che era una Fiamma Gialla. Io mi Sentivo Grande. Più Fumavo, più la Fiamma Gialla aumentava di grandezza e mi preoccupava. Più Fumavo più la Fiamma Gialla si alzava minacciosa contro di me, bruciacchiandomi le Penne che portavo attorno al mio Capo. Allora capii che Le Fiamme Gialle che si sprigionavano dalla mia Nuova Pipa erano contrarie. Le Fiamme Gialle sono Contrarie, bisognava Capirlo. Ma insistetti e ad una Certa Boccata la mia Pipa esplose ed Io, non so come, mi ritrovai dentro una Strana Tenda, Vuota e Scura. Fredda e Stretta. Maledetta. La lezione fu capita, ed Io, Figli Miei (… rivolgendosi ai propri famigliari attorno al fuoco …) ve la ripeto, e spero che questa Vera Storia Vi Aiuti a Capire la Verità e Tutto ciò che è Giusto: le Fiamme Gialle non Vogliono!”

 L’ASCIA CHE RADDOPPIA

 “Feroce con l’Ascia, aveva una buona Ascia di Pino Rosso e Pietre Taglienti del Monte Siuyhk. Era bravissimo con la Propria Ascia ma un giorno si ruppe ed egli si rattristò molto, perché gli fu Tramandata dalla Sua Famiglia. Quell’Ascia aveva più di trecentoventuno anni. Decise di Lasciare, ma tutti gli dicevamo di non lasciare. Doveva ricredere in se stesso. Organizzammo una festa in suo Onore per cercare di convincerlo a non Lasciare l’Ascia e quindi la sua vita di Guerriero con l’Ascia. Fumammo tutta la notte, a volte Raddoppiando, per chiedere Aiuto ai Grandi Spiriti Fumatori della Pipa della Pace. Il mattino seguente vedemmo che Feroce con l’Ascia stava abbattendo un Buon Pino Rosso di oltre centonovanta metri di altezza. Noi tutti sapevamo che l’ultimo metro dell’Albero poteva offrire il legno migliore per costruire una nuova Ascia. Dunque Feroce con l’Ascia non Lasciava ma Raddoppiava. Abbatté subito dopo un secondo albero e ne fece un nuovo Bastone per la sua seconda Ascia. Poi andò sulla vetta del Monte Siuyhk dove trovò le pietre più taglienti del Mondo. Si costruì due buone Asce lunghe un metro ciascuna. Da quel giorno Feroce con l’Ascia fu chiamato Feroce con Lascia o Raddoppia. Amici miei ( …rivolgendosi a chi fumava con lui quella sera, ed accendendo una seconda Pipa Indiana fumandole contemporaneamente …), come Vedete, non bisogna mai Lasciare, ma Sempre Raddoppiare!”

 LE DIECI PIPE

[Inizio]

 “Guerriero Fumatore di Dieci Pipe, aveva una tosse Forte e Secca e non riusciva più a Fumare le sue Dieci Pipe contemporaneamente. Era molto stanco e non Mangiava più come una volta. Era molto Pallido in Viso. Così decise di curarsi. Chiede parere allo Sciamano del nostro villaggio che gli disse che doveva smettere per qualche Tempo di Fumare tante Pipe Indiane contemporaneamente. Ma egli non lo ascoltò e continuò a fumarle. Allora Guerriero Fumatore di Dieci Pipe ebbe la febbre che lo fece restare nella sua Tenda per quattro giorni. La Febbre non scendeva e lo Sciamano dopo che glia aveva dato tutte le sue Medicine, non sapeva più cosa fare. Egli stava Morendo davvero. Allora Guerriero Fumatore di Dieci Pipe si alzò in Piedi, e con le Ultime proprie forze accese le sue Dieci Pipe Indiane contemporaneamente. Subito dopo chiese un’altra Pipa Indiana che gli fu subito data. La accese e la fumò contemporaneamente assieme alle altre Dieci. Egli stava fumando contemporaneamente Undici Pipe. Non avevo mai visto una Persona fumare contemporaneamente Undici Pipe Indiane. Ma egli lo stava facendo. Pian piano riacquistò il proprio colore in Volto e si sentì Subito Meglio. Danzava Allegro e Felice per la Stanza; riusciva a cantare ed a fumare Contemporaneamente; stava Bene. Lo Sciamano disse che era guarito completamente e che non doveva Mai più smettere di Fumare contemporaneamente le Undici Pipe Indiane, ma anzi ci ordinò che ad ogni anno Tutti noi gli regalassimo una nuova Pipa Indiana per incrementare la sua Salute e per Permettergli di non Avere più la Febbre. Così facemmo. E domani, Guerriero Fumatore di Dieci Pipe giungerà a fumare contemporaneamente Cento Pipe. Proprio domani sera ci sarà la Sua Festa del Cambio del Suo nome. Da domani  Egli si Chiamerà Guerriero Fumatore di Dieci Pipe al Quadrato.”

 IL TOTEM

 “Quel giorno era festa grande al nostro Villaggio, perché c’era una gara tra Giovani Artigiani per costruire il Totem più Bello e più alto del Mondo. Ricordo che c’erano centoventuno Artigiani che si sfidavano intarsiando e lavorando grossi Pini Rossi. I Totem erano bellissimi ma un giovane Artigiano di nome Serpente che Parla con la Lingua Biforcuta, stava seduto davanti al Pino Rosso che aveva scelto per costruire il Suo Totem. Passavano le ore e lui se ne stava in silenzio a guardare l’Albero. Il Grande Saggio disse che mancava un minuto alla fine della gara. Io ( … Grande Lupo Saltellante …) vidi qualcosa di unico che ora Vi dico: in un attimo prese la Sua Pipa Indiana e la Riempì, l’accese; da quella Pipa Non avevo mai visto uscire tanto Fumo denso e Profumato, più fitto di una Nebbia e più denso Della Foschia del mattino che avvolge le cime del monte Miughj. Non si riusciva a vedere più nulla. L’albero che aveva Scelto Serpente che Parla con la Lingua Biforcuta era scomparso alla vista, era stato avvolto dalla Nebbia Fumosa. Intanto era passato mezzo minuto e pian piano il Denso Fumo Nebbioso si scioglieva lasciando il posto all’Opera d’Arte più alta e più Bella del Mondo. Quando il Grande Saggio disse che la gara era finita il Totem più bello era quello di Serpente che Parla con la Lingua Biforcuta. Era alto quattrocentonovantacinque metri ed Aveva un diametro di quarantacinque metri. Era Finemente intarsiato ed Incastonato con Pietre Preziose; i Suoi occhi, Lassù in alto, brillavano talmente che gli Uccelli che gli Volavano accanto venivano abbagliati e si scontravano tra di Loro. Oggi ( … rivolgendosi ai suoi amici …) quel Totem è ancora il Più alto e Bello del Mondo e si trova sul monte Miughj e ci protegge dagli Spiriti Maligni”.

 IL FLAUTO MAGICO

[Inizio]

 “Questo flauto che vedete ( …mostrandolo ai suoi famigliari… ) ha più di Quattrocentoventuno anni. Era di mio Nonno ( …Sciamano dalle Corna di Bisonte… ) che l’aveva ricevuto dai Suoi Padri. Quando si suona accompagnato da buon Fumo di Pipa Indiana emette un suono talmente dolce che tutte le Creature della Terra si mettono a danzare tra Di Loro in un’atmosfera Nebbiosa e Profumata. Questa sera Voglio farlo Suonare per Noi. Presto ( … rivolgendosi alla sua donna Nebbia a Prima Mattina …) prendi dal Vaso Verde il Buon Preparato per la mia Pipa e portami la Quarta Pipa ( …così chiamata perché era in suo possesso da quattro generazioni …). Mentre io (… Cavallo Imbestialito nella Foresta …) fumo, tu Donna suona il Flauto magico (… più fumava più la nebbia diventava densa e Profumata ed Avvolgeva ogni cosa; tutti si alzarono nella Tenda e ballavano assieme; anche i Bisonti nei Recinti aprirono i cancelli ed entrarono nella Tenda a Ballare assieme agli Indiani. I Lupi scesero a valle ed entrarono nella Tenda ballando con le Pecore, i Cani, i Cavalli e i Gufi. Il Suono era Dolce e la Profumata e Densa Nebbia Avvolgeva tutto. Tutti ballarono allegri e felici per Quattro Notti e Quattro Giorni …): Ballate e Fumate! Fumate e Ballate! La pace sia Con Voi! Ballate che vi Passa!”

 L’AQUILA FUMANTE

 “Un giorno un’aquila sorvolava il nostro villaggio. Era Nera come la Notte più lunga e fredda dell’Anno. Era segno di grande Potere per Noi perché era stata mandata dai Grandi Spiriti per Sorvegliare il Nostro Villaggio e Proteggerlo dagli Spiriti Maligni. Quella sera decidemmo di fare una Bella Fumata con tutte le Pipe presenti nel Villaggio. C’erano più di cinquemila Pipe Indiane Accese contemporaneamente e si formò presto un Denso Muro di Fumo che saliva sempre più in Alto. Ad un punto l’Aquila fu investita dal Profumato Fumo Nebbioso e Scese a terra per riposare i suoi occhi. Venne proprio vicino me (… Aquila Fumate …); Io non avevo paura perché Lei era stata mandata dai Grandi Spiriti degli Indiani Fumatori della Pipa della Pace. Si mise accanto a me seduta sulle sue Zampe lunghe tre metri l’una e si avvicinò con il suo Becco Tagliente vicino la Mia Pipa. Fece una e poi ancora altre Boccate alla mia Pipa. Poi dopo più di Sette ore passate insieme l’Aquila Fumante riprese il volo. Era un po’ stordita, infatti Sbandava. Colpì anche una tenda travolgendola assieme ai Bisonti nel Recinto. Quattro giorni dopo, la vedemmo di Nuovo in Cielo: aveva qualcosa tra i suoi Artigli che lasciò cadere in mezzo alle nostre Tende. Era un Dono dei Grandi Spiriti che ci ringraziarono per aver Ospitato quella Aquila Nera Fumante. L’Aquila Maestosa lanciò trecentocinquantaquattro chili di una Buona Miscela per Pipa Talmente Profumata ed Aromatica che ne bastavano pochi Pezzettini per avvolgere in una nebbia Densa e Profumata e carica di Energia Positiva l’Intera Valle per giorni e giorni. Ringraziamo i Grandi Spiriti fumando ora un Pezzettino di Quel Fragrante Dono: vedete ( …rivolgendosi ai suoi amici Fumatori …) questo è il Fumo della grande Aquila Fumante!”

 I RAMI SECCHI

 “Un giorno era quasi tempo di Neve ma la mia Famiglia era rimasta senza legna perché ero appena ritornato in Villaggio da un Lungo viaggio fatto per calmare i Guerrieri della Tribù di Truihjk che volevano fare guerra contro i Visi Pallidi. Il tempo era freddo ed Umido; gli Alberi erano tutti umidi e bagnati. Nessuno aveva Legna Secca in Villaggio e quella sera sarebbe nevicato molto Forte. Decisi (… Urlo nella Notte …) di recarmi nel bosco di Gkolnuyh per raccogliere alcuni rami per accendere dei fuochi nelle nostre Tende. Portai con me la mia Pipa Indiana e del buon Tabacco Magico e Misterioso che mi dette mio Nonno più di Ottanta anni fa. Il tempo cominciò a nevicare; cadde più di un metro al minuto; i rami erano tutti sepolti dalla neve. Accesi la mia Pipa e Fumai chiedendo l’Aiuto dei Grandi Spiriti degli Indiani Fumatori della Pipa della Pace. Alcuni rami si staccarono dagli Alberi e caddero ai miei piedi erano pochi ma erano molto secchi. Avevo capito che li dovevo portare al Villaggio e distribuirli a tutte le altre famiglie. Così feci. Mentre fumavo e Camminavo la nebbia Fumosa e Profumata scendeva sotto i Miei Piedi e mi apriva la strada tra un muro di neve alto oramai Undici metri. Giunto al Villaggio ognuno di noi accese un fuoco nella Propria Tenda con un piccolo pezzetto di Legno. I Rami Secchi mentre bruciavano emettevano un Denso Profumo che riscaldava il Corpo e la Mente dei presenti. Le pelli delle tende si Asciugarono immediatamente diventando calde ed Impermeabili; la neve che cadeva si scioglieva immediatamente, allora alcuni Guerrieri ben coperti con buone Pelli di Bisonte Selvaggio uscirono per accendere tanti fuochi sparsi sul villaggio. Il mattino Seguente attorno al villaggio c’erano più di cinquanta metri di neve, mentre nel nostro villaggio era tutto asciutto. Aspettammo più di cento giorni per vedere tutta quella neve sciolta, ma tutti noi Potevamo stare caldi e mangiare dei bei Bisonti arrostiti sulla Brace Profumata di quei Rami Secchi. Quell’ inverno fu terribile, ma I Grandi Spiriti Fumatori della Pipa della Pace ci Aiutarono. Fumiamo ( …rabboccando la sua pipa e rivolgendosi ai suoi famigliari …) assieme per Ringraziare gli Spiriti per quei Rami Secchi”.

 GLI ORTAGGI GIGANTI

[Inizio]

 “Giovane Luna di Primavera aveva un piccolo giardino dietro la sua tenda dove Coltivava piccoli ortaggi che dava in pasto alle sue Bestie. Ma un giorno suo marito ( … Galoppante all’Alba …) gli portò alcuni semi di una piantina misteriosa. La donna li piantò, li annaffiò e dopo pochi mesi quei semi divennero Altissime Piante Verdi Profumate e Luminose. Il marito disse di fare un unico raccolto e di pestarne quelle Foglie dentro un vaso di Buana Terra Grigia. Poi la donna, come gli aveva insegnato suo marito, aggiunse l’acqua e la filtrò. Ogni giorno annaffiava con quell’Infuso i suoi Ortaggi che diventavano sempre più grandi, fino a pesare alcune centinaia di chili ciascuno. I Bisonti e gli altri animali di Luna di Primavera mangiavano Felici quegli Ortaggi Giganti e Saporiti. Anche tutti noi del villaggio a volte Mangiavamo quelli Ortaggi. Così un piccolo Bisonte in due settimane diventò Gigante quanto Dieci Bisonti messi Insieme; lo cucinammo bollito assieme agli Ortaggi Giganti e mangiammo buona Carne Bollita, Calda, Saporita e Profumata per ventisette giorni e ventisette Notti. Adesso ringraziamo gli Spiriti dei Grandi Saggi che ci hanno Fatto conoscere quella Piantina Verde che fa Crescere gli Ortaggi”.

 IL PANE PROFUMATO

 “Quando era il giorno di festa del Matrimonio di Occhi di Falco con il Guerriero Valoroso tra i Monti, c’erano tante vivande Calde e Buon Vino. Si mangiava e si Beveva e si Fumavano Buone Sostanze Profumate e Magiche con le nostre Pipe Indiane. Ricordo che a quella Festa eravamo Novecentoventuno persone tra giovani, vecchi, donne e Guerrieri. Erano presenti anche i Grandi Spiriti dei Grandi Indiani Fumatori della Pipa della Pace che erano stati Invocati dallo Sciamano della Tribù di Etrjoi. Ma ad un certo punto ci rendemmo conto che il Pane era finito. Avevamo appena cominciato a Mangiare e già il Pane era terminato. Era rimasto solo un pezzettino grande quanto una Mano di Bimba Indiana. Allora decidemmo che dovevamo fare qualche cosa altrimenti il Pranzo non sarebbe potuto continuare. Prendemmo quel pezzettino di pane che era rimasto e lo Sciamano formulò alcune Parole Magiche chiedendoci di Fumare uno Strano Tabacco nelle Nostre Pipe Indiane. Vedemmo che il Pezzettino di pane cresceva a Vista d’ occhio di un metro ogni secondo. Il Pane fragrante e Morbido, Caldo e Profumato, Croccante e Ben Salato veniva mangiato da tutti mentre Cresceva. Dopo cinquantasette ore Continuative di festeggiamenti e di Pranzo, rimasero più di quattromila e novecentoventicinque chili di quel Pane Croccante. Ognuno di noi si Portò nella Propria tenda del Pane per sfamare tutta la propria famiglia, ma la cosa Bella è che ancora oggi mangiamo Quel Pane che è ancora Caldo, Croccante, Fresco e Fragrante e soprattutto Profumato di Intensi Sapori, proprio come se fosse stato Cotto in quell’Istante.”

 LA POLVERE CHE SCOPPIA

 “Guerriero con la Freccia Avvelenata un giorno ritornò col suo Cavallo al nostro Villaggio con una cassa di Legno che pesava più di duecento chili, che aveva preso ad un Viso Pallido durante un Combattimento. C’era all’interno una strana Polvere Nera che nessuno al Villaggio prima aveva visto, nemmeno il Vecchio Capo Serpente dalle Due Teste che aveva più di centosettantacinque anni di Età. Mentre stavamo fumando le nostre Pipe Indiane cercando di Capire a Cosa potesse servire quella Strana polvere, una Scintilla della mia Pipa (… Attento nella Notte …) fece fare una Fiammata Luminosa ed un Tuono Maledetto a quella polvere Nera. Allora capimmo che era molto Pericolosa. Decidemmo che quella polvere che Tuona doveva essere resa Innocua. Perciò dopo qualche sera facemmo una Festa Magica per Evocare gli Spiriti dei Grandi Indiani Fumatori per chiedere aiuto. Fumavamo Intense e Magiche Atmosfere con le Nostre Pipe fino a quando l’aria divenne Fumosa e Nebbiosa. A quel punto la Polvere Tuonante che era stata messa sotto il Totem del Villaggio cominciò a Intrecciarsi su se stessa come un Serpente e si alzò nel cielo. Ad un certo punto scomparve del tutto per poi Riscendere nella cassa, però non era la Stessa Polvere Nera Tuonante ma era diventata una Miscela di buon Tabacco profumato e Magico che i Grandi Spiriti ci avevano Mandato. Provammo una piccola quantità di quella Miscela Misteriosa e Magica e subito l’Atmosfera divenne Densa e Nebbiosa come mai era accaduto prima. Allora in ciascuna Pipa venne messa quella Sostanza Magica e fumammo le Nostre Migliori Pipe Indiane per novantasette ore consecutive. Non sapevamo se Era Giorno oppure Notte tanto la Nebbia Profumata e Densa ci Avvolgeva. Prendete ora (… rivolgendosi agli altri che fumano …), questa è quella Fantastica Miscela Magica che adesso Fumeremo per Dieci Giorni e per Dieci Notti di seguito per Ringraziare i Grandi Spiriti.”

 IL CANE CHE CANTA

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 “Avevo (… Furore nell’Erba …) un buon cane che veniva chiamato Piccolo Pupo Delle Tende perché era Piccolo e ben Addomesticato. Lo avevo da quando ero bambino e qual giorno aveva compiuto trentasette anni. Ma da qualche tempo non Mangiava più, non si alzava più né Abbaiava forse era un po’ Vecchio. Ma conosco il Cane di Uccello dalle Penne Verdi che ha compiuto quarantasette anni è Sta molto bene di Salute, riuscendo a mangiare anche più di quaranta Chili di Carne. Allora andai da Uccello dalle Penne Verdi per chiedergli cosa Faceva per avere un Cane in ottimo Stato come il suo. Lui mi disse che ogni sera faceva fumare il suo cane in una Speciale Pipa Indiana che aveva modellato per lui con una speciale Terra Bianca e che gli faceva Fumare Uno speciale Tabacco Magico. Allora assieme modellammo una Pipa Indiana anche per il mio cane Piccolo Pupo Delle Tende. La stessa sera feci fare alcune Boccate al mio cane oramai Morente. Ma dopo pochi minuti il cane cominciò al Alzarsi e scodinzolava per dirmi Che aveva Fame. Gli detti circa cento chili di Carne di Bisonte che mi erano avanzati dalla mia Cena e Lui se li Mangiò in Pochi secondi. Si era decisamente ripreso ed ad un punto dopo aver Mangiato si mise a Cantare vecchie Filastrocche Indiane. Cantò ininterrottamente per Quattro Giorni e Quattro Notti  ed da allora ogni sera, dopo che lo Faccio Fumare un po’, si mette a cantare per Qualche Minuto per ringraziare i Grandi Spiriti Indiani per Averlo Guarito.”

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IL PRESIDENTE


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