UN TRIBUTO SINCERO ALLA MUSICA |
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I PROTAGONISTI Al Minton's Playhouse Tra i primi frequentatori del club sulla 118° strada c'era uno strano pianista, di grande inventiva e dal modo originalissimo di suonare: Thelonius Sphere Monk. Nato nel 1920 nel North Carolina, proveniva dal gospel e dall'orchestra di Lucky Millinder. Attorno a Monk ruotavano gli innovatori del club. Fu per i mintoniani un punto di riferimento sicuro nella rivoluzione del jazz. Il primo batterista del bop fu sicuramente Kenny Clarke, capace di staccarsi dai cliché dell'accompagnatore per farne uno strumento ritmico e solistico al tempo stesso. Al piano, oltre a Monk, c'era una donna, Mary Lou Williams. Al sassofono troviamo il padre del sax tenore moderno, Coleman Hawkins, assieme a Ben Webster e a lui, the bird, Charlie Parker. Nel 1941 Monk incontra al Minton's Bud Powell, un giovane pianista con un sacco di problemi personali (come tutti i musicisti neri del resto) che dimostrò fin da subito un talento non comune. E' importante ricordare anche il primo chitarrista ad elettrificare il proprio strumento: Charlie Christian. Potremo andare avanti a lungo nel citare i nomi dei frequentatori del locale, ma al di là dei protagonisti una cosa appare chiara: il jazz non sarà più lo stesso. Purtroppo non esistono registrazioni dell'epoca. Uno sciagurato "recording ban", uno sciopero dell'incisione indetto dal sindacato dei musicisti ci ha privato delle testimonianze sonore di un periodo irripetibile. Charlie Christian: visse poco più di ventidue anni (nato a
Dallas nel 1919 e morto il 2 luglio 1942) ma contribuì in modo determinante a
trasformare la chitarra da strumento essenzialmente di sostegno ritmico (a causa
del suo volume troppo basso rispetto ai fiati, ad esempio) a strumento solista.
Infatti fu il primo ad elettrificare la sua chitarra classica applicando un
microfono magnetico sotto il ponticello Kenny
Clarke: fu uno dei maggiori innovatori del modo di suonare la
batteria.
Charlie Parker: the "Bird", l'imbranato, veniva
soprannominato da ragazzo. Ma per tutti fu "Bird", l'uccello del jazz
che volò più in alto di tutti.
Le foto dell'epoca: photojazz.htm |