Pathway Journal - Index Musica
Settembre/Ottobre 1999SommarioAnno 1  - Numero 6

 Cinema 
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        Il grande Hitchcock 
        Hitchcock: Gli Uccelli 
        La congiura degli innocenti 
        L'uomo dalla maschera di ferro 
        Notorius, l'amante perduta 
        Salvate il soldato Ryan 
        Sequel & Remake 
        Il sesso a Venezia 
        Star Wars: Episode I 
        Il grande Toto' 

 Cultura e società 
        Accadde a settembre... 
        L'amore in carcere 
        Catechismo a scuola: si o no? 
        Chi sono i macellai? 
        Confessione di un mammone 
        Se questa e' giustizia... 
        I delitti di Jack 
        Il palio di Asti 
        Lettera di un bambino abortito 
        La perfezione dell'anima... 
        Roswell, dov'e' la verita'? 
        Le Satire di Giovenale 
        Teatro: El Tannura 

 Libri e Fumetti 
         La vendetta nella letteratura 
         Dragonball: il manga 
         Maison Ikkoku alla ribalta 

 Musica 
         Labyrinth: Timeless crime 
         Marduk: Panzer Division Marduk 
         Meeting delle etichette indipendenti 

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TIMELESS CRIME (Labyrinth) 
(Metal blade distribuito da Audioglobe) 

Dopo neanche un anno dall'uscita del loro piccolo capolavoro ''Return to heaven denied'', i Labyrinth fanno uscire questo mini-cd di quattro brani piu' uno inserito nell'ultima traccia come ghost-track. 
Tutti noi sappiamo quanto questa band sia stata importante per la nascita di una scena speed-metal italiana e aspettiamo con molta impazienza il loro prossimo full-lenght, nel frattempo possiamo gustarci questo breve lavoro, molto tecnico come sempre, che ci fa ben sperare per il futuro, malgrado non sia esente da difetti e (naturalmente non a livello tecnico). 
Le canzoni sono poche, quindi possiamo anche esaminarle una per una: 

1. ''Save me'': Brano in classico stile Labyrinth, molto melodico e velocissimo, si puo' notare un buon uso delle tastiere e alcuni particolari break che ricordano il progressive piu' duro. In definitiva un pezzo molto potente e easy listening che piacera' sicuramente a chi ha sempre seguito il gruppo italiano e in genere a tutti i defenders. 

2. ''Out of memory'': E' senza dubbio il pezzo piu' progressive del mini, di difficile assimilazione, non coinvolge subito l'ascoltatore che ad un primo ascolto puo' trovarsi spiazzato dalla mancanza di uno di quei ritornelli melodici caratteristici della band nostrana. Non siamo di fronte ai Labyrinth piu' ispirati, ma la canzone non e' male. 

3. ''In the shade'': Per fortuna l'ispirazione torna subito con questa composizione, un mid-tempo molto melodico per il quale vale quanto detto per il primo brano. 

4. ''Falling rain'': E' la versione acustica del brano presente sul precedente album, secondo me presentata in questo modo la canzone perde un po', pur mantenendosi su livelli ottimali, si sarebbe potuto irrobustire l'arrangiamento con un altra chitarra in fase d'accompagnamento, comunque si tratta sempre di un buon pezzo. 

Ghost-track. ''Die for my sins'': Il brano piu' trascinante del cd! Questa e' una cover dei Sanctuary, ottima band della scena teutonica purtroppo scioltasi gia' da un po' di tempo, una power-song potente e diretta Morby che per un periodo si e' unito alla ban in sede live poiche' Rob Tyrant doveva seguire i propri impegni con i New Trolls. In attesa del nuovo album questo mini-cd puo' essere una piacevole occasione per ingannare l'attesa. 
 

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