SOMMARIO 

 
Introduzione
 
I pericoli
 
I progetti
 
La politica
 
Messina com'era
 
Conseguenze sul turismo
 

I DATI SULL'INCIDENZA DEL TRANSITO DEI TIR

-studi e ricerche-

 
I pericoli dell'inquinamento
 
Le principali sostanze inquinanti
 
Effetti sulla salute
 
Bambini a rischio
 
Benzene killer
 
 
 

 

 

 

 
I DATI SULL' INCIDENZA DEL TRANSITO DEI TIR

15 ANNI DI INCIDENTI GRAVISSIMI E TENTATE STRAGI

3 marzo 1986: sul viale Boccetta un articolato rompe i freni e coinvolge 33 auto, finendo la sua folle corsa contro la saracinesca di un panificio.

 

22 Aprile 1986: un autotreno si ribalta subito dopo aver superato l'incrocio tra il Boccetta e Via Vittorio Emanuele, all'altezza dei canottieri Thalatta, per puro caso nessuna persona è rimasta coinvolta.

 

17 Dicembre 1986: a causa di una macchia d'olio, un autotreno sbanda improvvisamente e s'incastra nel guard rail con la motrice.

 

9 Dicembre 1988: alle 12,40 Anna Caprino, una studentessa Calabrese di 20 anni, con un'amica stava attraversando a piedi il Viale Boccetta all'altezza di largo Sequenza; le due studentesse trovarono la strada ostruita dai grandi Tir e cercarono un varco nella muraglia di lamiere e fumo. Proprio in quell'istante scattò il verde e i bisonti della strada si misero in marcia senza accorgersi che la ragazza era loro prigioniera. Anna venne scaraventata a diversi metri di distanza e cadde in una pozza di sangue, ormai senza vita.

 

16 Dicembre 1995:  poco dopo le 18,00, solo grazie allo spartitraffico di cemento un autotreno impazzito, per fortuna non invase la corsia opposta. Il camion tamponò 8 vetture, senza provocare danni alle persone.

 

19 Dicembre 1995: poco dopo le 20,00 un autoarticolato carico di traversine di ferro, ruppe i freni, e provocò un gigantesco tamponamento a catena. Solo 17 mezzi coinvolti e, per fortuna solo 9 feriti.

 

3 Luglio 1996: alla fine del torrente Boccetta, una ragazza di 36 anni, Paola Minutoli, perde l'equilibrio sulla sua vespa e va a finire sotto un camion che la travolge. Morirà sul colpo. Qualche giorno dopo il Sindaco ha convocato una seduta del Consiglio Comunale sul Viale Boccetta bloccando il traffico nello stretto per alcune ore. Dopo qualche tempo l'allora Ministro Burlando assicurò i finanziamenti per i nuovi svincoli di Giostra e Annunziata ed arrivarono oltre 300 miliardi. Ma nessuno si chiese: cosa c'entrano gli svincoli con l'approdo?

 

22 Luglio 1996: un articolato si ribalta poco prima di arrivare sul Boccetta, a pochi metri del Liceo Scientifico Archimede che ospita oltre 1500 alunni.

 

4 Settembre 1999: una Donna Calabrese, la Signora Anna Maria Demetrio viene uccisa,sotto gli occhi della figlia, da un Tir che non la vide mentre di gran fretta stava per imbarcarsi nella zona del porto nelle navi NGI, della tratta Porto di Messina/Porto di Reggio Calabria, la nuova tratta, che ha pesantemente intasato di TIR tutta la Cortina del porto, la zona della Stazione, Via la Farina e il Viale Europa.

 

13 Gennaio 1999: una fotocopia dell'incidente del 22 Luglio 1996.

 

18 Aprile 2000: alle ore 23,30 un camion carico di piantine rompe i freni e finisce alla foce del torrente Boccetta, per fortuna la serata era piovosa e i semafori erano verdi.Due auto coinvolte, un camion e poche escoriazioni per il camionista. L'ennesimo miracolo.Due ore prima un altro evento miracoloso: un Tir si accorge che i freni non funzionano mentre stava attraversando a tutta velocità il Boccetta; i freni si riattiveranno, incredibilmente poco prima dell'ultimo semaforo.Poteva essere una strage.

 

13 Giugno 2000: in pieno giorno un autotreno condotto da un camionista polacco rompe i freni, l'uomo alla guida disperatamente si rifugia incagliandosi a metà nello spartitraffico di cemento nei pressi della Chiesa dell'Immacolata che, per fortuna in quel momento, era deserta.

 

29 Luglio 2000: una Signora di 80 anni viene uccisa da un'auto sul Boccetta, quasi non se n'è parlato.

 

2 Agosto 2000: un articolato diretto agli imbarcaderi, che trasportava un quintale di liquame petrolifero poco prima delle 18,00, ha perso il controllo del mezzo, camion e rimorchio hanno sbattuto con il guard rail scaricando tutto il materiale tossico nelle due corsie di accesso all'autostrada. Le operazioni di rimozione risultavano subito complicate, nonostante il dispiegamento di uomini del corpo dei Pompieri e dell'Anas, che subito trattavano la strada con dei solventi, ma la vischiosità del pericoloso veleno rendeva tutto vano, tanto che si è subito provveduto a ricostruire l'intero manto stradale del tratto colpito. Lo svincolo è rimasto chiuso e solo due giorni dopo è stato parzialmente riaperto. Messina si è trovata invasa dal traffico nelle zone di Gazzi, dove sono stati indirizzati i mezzi leggeri, e di Viale Europa dove sono stati dirottati i mezzi pesanti. La città è stata un inferno.

 

3 Agosto 2000: poco dopo le 8,00 del mattino, all'incrocio tra il Viale Regina Margherita e il Boccetta, si sono scontrati una macchina e un camion che trasportava lastre di granito, nell'urto è rimasta ferita la moglie del conducente dell'auto.

 

18 Ottobre 2000: un boato e il Boccetta ripiomba nell'incubo. Alle 18.30 un Fiat “Turbostar”  carico di lastre di granito, nell'abbordare la curva in uscita dello svincolo di Boccetta, probabilmente per l'improvviso spostamento del carico, si è ribaltato finendo nella carreggiata opposta e bloccando, così, il transito in entrata. L'incidente, che anche questa volta non registra feriti (ma è sempre un caso fortuito), ha peggiorato il traffico viario cittadino, già in emergenza per la chiusura della Cortina del porto. Illeso il conducente del pesante mezzo (ad eccezione di un comprensibile stato di shock). Se nel momento dell'incidente un'auto si fosse trovata a percorrere, in entrata, quel tratto di autostrada, per gli occupanti non vi sarebbe stato scampo alcuno: migliaia di chili li avrebbero schiacciati. Immediato l'allarme e la conseguente chiusura al traffico per diverse ore, in entrata, dello svincolo. Anche nella corsia d'uscita, sempre a causa delle decine di curiosi che hanno rallentato l'andatura delle proprie auto per osservare quanto accaduto, si sono registrate file chilometriche. Ad affrontare l'emergenza, a pochi mesi di distanza da un analogo incidente verificatosi nello stesso punto e che ha avuto per protagonista un camion carico di rifiuti prodotti dalla lavorazione del greggio gli agenti della sottosezione della polizia stradale e gli uomini della polizia municipale, questi ultimi già in “crisi” perché costretti ad “improvvisare” soluzioni a fronte di una mai progettata pianificazione del traffico viario da parte degli uffici comunali competenti. Pochi minuti dopo l'incidente le operazioni di soccorso erano state già avviate dalle forze dell'ordine mentre, in città, si è creato un enorme ingorgo. Nello svincolo di Boccetta, per diverse ore una grossa ruspa ha provveduto a eliminare dal manto stradale le lastre di granito mentre, nella strada sottostante di contrada Scoppo, alcuni agenti della sezione “Volanti” della polizia provvedevano a bloccare le auto in transito, e a far allontanare alcuni residenti, per la non remota possibilità che alcuni pezzi di granito (ognuno dal peso di diverse centinaia di chili) potessero precipitare. In alcuni casi gli automobilisti per percorrere il tratto di strada compreso tra il corso Garibaldi e la via La Farina hanno impiegato anche due ore. Molti i camion e le autovetture che sono state dirottate allo svincolo autostradale di Messina centro e Gazzi: particolare che ha provocato il blocco della circolazione anche nella zona sud. A peggiorare ancor di più la già delicata situazione si è messa la pioggia, caduta in città per oltre un'ora. Lo svincolo autostradale di Messina Boccetta è stato riaperto al transito solo dopo mezzanotte ma si è tornati alla normalità dopo alcune ore. Attenzione! Le foto dei responsabili di questa situazione  potete vederle nella sezione politica e tra poco con la rubrica Pressing.

 

20 Ottobre 2000: verso le 11,00 sul Viale Boccetta, un Tir diretto allo svincolo si è fermato all'altezza della Chiesa dell'Immacolata, a quanto pare il grosso mezzo è rimasto senza carburante e con la batteria scarica. Il mezzo pesante ha praticamente ostruito quasi tutta la carreggiata mandando in tilt la circolazione. Dapprima i vigili sono riusciti a far transitare almeno le auto diretta all'autostrada ma con il passare del tempo anche questo sistema non è riuscito ad evitare lunghissime file ed il caos. E' subito intervenuta la Polizia stradale  che ha dirottato lungo la tangenziale i mezzi pesanti verso altri svincoli ed i Tir diretti a Boccetta sono stati dirottati a Messina centro. Nel frattempo vertice in prefettura per discutere i correttivi per risolvere in modo definitivo il problema dei TIR sul boccetta  attorno ad un tavolo:  Il Prefetto,l'assessore alla viabilità Turi Rizzo, il comandante Famà. L'ennesimo incidente sul Boccetta da riproposto il problema. Le soluzioni a breve scadenza sono poche, ricorda l'assessore  Turi Rizzo si sanno studiando le possibilità di chiudere  per alcune ore lo svincolo del boccetta ai mezzi pesanti,ma mancano le aree di stoccaggio. Sui percorsi alternativi ci sono tempi da rispettare ed ostacoli da superare.

 

17 Marzo 2001:un camion in transito, intorno alle 20, durante una sosta al semaforo all'altezza dell'incrocio con via Garibaldi,ha lasciato una vistosa macchia d’olio sull'asfalto, che ha creato un serio pericolo per gli automobilisti e difficoltà alla circolazione.

 

23 Marzo 2001 Camion contro il semaforo a Boccetta.Gli agenti della sezione Infortunistica della polizia municipale sono stati impegnati per tutta la giornata di ieri per rilevare oltre dieci incidenti stradali. La «raffica» di sinistri è cominciata poco dopo le 4 di ieri mattina quando, sul viale Boccetta ad altezza della via Gagini, un autoarticolato carico di materiale edile – per cause in corso di accertamento – mentre stava procedendo verso l'autostrada è finito contro il semaforo. Il conducente, subito dopo l'urto, è fuggito. Per rimuovere il mezzo sul posto si è reso necessario l'intervento di un'autogrù dei vigili del fuoco. La polizia municipale ha accertato che il camion era stato rubato qualche ora prima a Catona, in Calabria.

 

3 Aprile 2001 Verso le 23,30 all'incrocio tra il Viale Boccetta e il Corso Cavour si sono scontrati un TIR e un'auto. I due passeggeri sono stati trasportati all'ospedale per ferite e contusioni varie riportate ed un comprensibile stato di schock. Oggi, 4 Aprile, nessun quotidiano e nessuna Tv hanno riportato notizie in merito. La stessa Polizia Stradale, contattata al telefono, ci ha dichiarato che ieri notte non c'è stato nessun incidente sul Boccetta.

 

10 Aprile 2001: ventitre auto incidentate, due mezzi pesanti semidistrutti, 2 feriti gravi almeno 8 persone raggiunte dai frammenti dei vetri distrutti: questo il bilancio dell'ennesima tragedia sfiorata sul Viale Boccetta. L'allarme è scattato intorno alle 20.20, in tutta la sua gravità, facendo tornare alla mente tutti gli incidenti, gli inquietanti dati relativi all'inquinamento ed i disagi causati da uno svincolo autostradale divenuto un'autentica «porta infernale» per i mezzi diretti ai traghetti delle società private. L'ennesima «carambola» è stata causata da un autoarticolato fermo, probabilmente senza le dovute precauzioni, che si trovava parcheggiato nelle immediate vicinanze della chiesa S. Francesco all'Immacolata. Nel corso di alcuni lavori all'impianto frenante, il mezzo ha iniziato autonomamente la marcia, investendo un meccanico, che stava operando sotto il Tir. Un uomo di 38 anni, è stato letteralmente arrotato dal mezzo pesante, ma fortunatamente le sue condizioni non sarebbero gravi. L'uomo è stato condotto al Policlinico universitario, dov'è stato sottoposto ad esami radiologici ed alla Tac.Ma il cammino «impazzito» era soltanto all'inizio. L'autoarticolato di Rosario Miceli, 35 anni, come un «fiume in piena», dopo avere invaso la carreggiata opposta, ha travolto le autovetture in sosta a ridosso della chiesa, sradicando molti alberi e pali della luce. Dopo avere «costeggiato» il muro della struttura religiosa, il Tir ha proseguito la marcia, schiacciando altri mezzi parcheggiati in prossimità dell'incrocio con via XXIV Maggio.La folle corsa è stata fermata da un altro autoarticolato condotto da Giorgio Petrè, 46 anni, che trasportava materiale informatico costosissimo, che si trovava al semaforo e da una Fiat Tipo, ridotta ad un ammasso di rottami. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i vigili urbani della sezione infortunistica e i vigili del fuoco, che hanno provveduto ad estrarre dalla lamiere il passeggero di un'utilitaria coinvolta nella «carambola», mentre un altro ha avuto la prontezza di riflessi di gettarsi fuori dal mezzo.
Non sono mancati momenti di tensione per lo sfogo di alcuni residenti della zona, che chiedono un'immediata soluzione al problema derivante dal costante attraversamento della città da parte dei mezzi diretti agli imbarcaderi. L'«antipasto», infatti, si era già avuto nel corso della mattinata, quando due autovetture sono entrate in «collisione» in prossimità del raccordo autostradale. Nel sinistro è rimasto ferito un uomo di 34 anni.Neanche il tempo di rimuovere i mezzi (uno dei camion è stato dichiarato sotto sequestro) e «piovono» le prese di posizione sulla vicenda. Rifondazione Comunista ha organizzato per sabato prossimo, in piazza Duomo, la «Giornata dell'indignazione e della consapevolezza», per cercare di liberare la città dalla «schiavitù» dei Tir. Analogo argomento sarà discusso nella giornata odierna nei locali dell'Ignatiaum, dove si terrà la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa: «Un digiuno per la liberazione dai Tir in città».

 

31 Maggio 2001: poco dopo le 12 a Contesse sulla strada statale 114, all'altezza del Bar “Settineri” e dei magazzini di abbigliamento “D'Angelo”, un pensionato, il settantottenne Giovanni Cannata, domiciliato a Contesse, è stato travolto ed ucciso da un TIR  che viaggiava in direzione di marcia nord-sud. L'anziano ha avuto la testa schiacciata dalla ruota anteriore sinistra della cabina del pesante mezzo, carico di pasta, condotto dal trentatreenne Francesco Lauria – originario di Valguarnera e domiciliato a Enna – e diretto all'imbocco autostradale di Tremestieri da dove, con ogni probabilità, avrebbe proseguito per Catania. Il conducente, in preda al panico, si è allontanato a piedi dal luogo della disgrazia e, pochi minuti dopo, si è costituito alla Compagnia dei carabinieri di Messina sud. La tragedia si è consumata sotto gli occhi di alcuni automobilisti e dalle persone che si trovavano in attesa degli autobus provenienti dai villaggi della zona sud e diretti al centro cittadino.

 

5 Giugno 2001  sfiorata ancora una volta la tragedia, a Contesse, sulla strada statale 114. Un incidente ha coinvolto ben tre automezzi. Il bilancio è di un ferito grave, Maurizio Nucera, 27 anni, ricoverato al Policlinico Universitario. Nucera viaggiava in sella ad una Honda "Pantheon". L'uomo, ed il mezzo a due ruote, si schiantato con un Tir e con una Opel Corsa. Sono rimasti illesi invece, gli altri due conducenti.

 

7 Giugno 2001 In Via Taormina,verso le 7,30,  una  pensionata, Concetta Beccore,che abitava nella zona, stava attraversando la strada. Si è fermata al centro della carreggiata e l'autoarticolato "Daf" della ditta Tram Star di Roma, alla cui guida si trovava Sergio Rossi, 51 anni, di Nettuno, vicino Latina, l'ha travolta. L'anziana ha perso subito i sensi. Con un'autoambulanza del servizio d'emergenza "118", la poveretta è stata trasportata al pronto soccorso del Policlinico universitario dove i medici le hanno riscontrato un trauma cranico e toracico. Una frattura alla spalla e due ferite lacero contuse al braccio destro. Immediato il ricovero nel reparto di ortopedia, dove il suo cuore forse ormai troppo affaticato per l'età avanzata, ha cessato di battere poco prima di mezzogiorno, quando i medici stavano per metterla sotto i ferri.
Sul posto, subito dopo la tragedia, sono intervenuti i vigili della sezione infortunistica della polizia municipale e gli agenti delle Volanti. Secondo una prima ricostruzione, il tir-assassino proveniva dall'uscita autostradale di Tremestieri ed era diretto agli imbarcaderi.

 

15 Settembre 2001 Per la seconda volta nello spazio di cinque mesi, un sinistro del genere non si è trasformato in una vera e propria tragedia. Verso le 20,15 allo svincolo di Boccetta, proprio di fronte al Liceo Scientifico Archimede, un camion dopo avere rotto i freni è entrato in collisione con un altro mezzo pesante. Nell'incidente tra i due Tir, in cui sono rimaste coinvolte anche due autovetture, si sono registrati tre feriti: Carmelo Bitto, la moglie Maria Cacciola e la figlioletta, che sono stati trasportati al Policlinico, e quattro carabinieri, liberi dal servizio, fortunatamente illesi.

 

26 Ottobre 2001 Per l'ennesima volta è stata sfiorata la tragedia. Teatro dell'impatto come sempre l'arteria diventata tristemente famosa per l'impressionante frequenza con cui si verificano incidenti provocati dal passaggio dei Tir diretti agli imbarcaderi di Tourist e Caronte. Un camion Fiat Iveco appena uscito dallo svincolo del Boccetta ha travolto due auto parcheggiate ai lati della strada: una Volkswagen ed un'Arna Alfa Romeo. Quest'ultima è stata trascinata per oltre cinquanta metri: da largo Seguenza all'ingresso della villa Mazzini sulla corsia opposta.
Fortunatamente nessun ferito. Immediato l'intervento dei vigili urbani che da mesi presidiano il viale Boccetta giorno e notte. Dal cronotachigrafo del mezzo una conferma ai sospetti degli agenti di polizia municipale:il camion ha superato gli ottanta chilometri orari di velocità su una strada dove vige il limite dei trenta chilometri orari. Per il palermitano, tradito probabilmente da un colpo di sonno, è scattata la denuncia per eccesso di velocità.

 

5 Novembre 2001 Come "succhiata" dalle grandi ruote di una autocisterna vuota, che le ha tranciato le gambe. Annunziata Aversa, 90 anni, è morta dopo oltre quattro ore di agonia al Policlinico, dove era arrivata in condizioni disperate. Per alcune ore il traffico in città si è paralizzato. Lo svincolo autostradale "Boccetta" è stato chiuso e tutti i grandi mezzi dirottati sulle altre uscite, con gravi ripercussioni nella zona sud.
La donna è stata falciata dal "bisonte della strada", che all'altezza di via Cagini, l'ha travolta, mentre attraversava il viale Boccetta. Il conducente del Tir, Giuseppe Porto, 26 anni, di Caltanissetta, della ditta "Salvatore Cascio srl", quasi non si era accorto di lei e quando è sceso dalla cabina, si è trovato dinanzi ad una scena raccapricciante.
L'anziana era uscita di casa, in via Pericolanti numero 3, a pochi metri dal luogo della tragedia, intorno alle 11, come ogni giorno

 

20/12/2001 Non c'è tregua in riva allo Stretto. È un fronte di guerra, con una lunga striscia di sangue che segna le rotte del passaggio dei tir. Una signora di 54 anni, Renata Tarantino, nativa di Catania ma residente in via Pavia 47, a poca distanza dall'incrocio di viale Europa con viale San Martino, è stata travolta ieri pomeriggio, verso le 17,15, da un tir austriaco targato KU 260 AK di proprietà della ditta tedesca “Berger” e alla cui guida si trovava il russo trentotenne Juri Hudiakov che viaggiava in direzione di marcia monte-mare. La donna, secondo i primi rilievi eseguiti dagli agenti della sezione Infortunistica, stava attraversando la strada per far rientro nella propria abitazione dopo aver effettuato alcuni acquisti natalizi in diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Immediatamente soccorsa da automobilisti e passanti, la cinquantaquattrenne è stata trasportata al Policlinico con un'ambulanza in servizio di “118” della “Messina soccorso”.Il tir le ha schiacciato sia con le ruote anteriori che con quelle posteriori la gamba e la mano sinistra. Ricoverata in Ortopedia con una prognosi di 40 giorni, nella tarda serata di ieri è stata sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico per la ricostruzione della gamba. Per sentire a verbale il conducente del mezzo pesante, che parlava solo tedesco, si è reso necessario contattare e far rientrare in servizio un agente della polizia municipale che ha tradotto in italiano le dichiarazioni dell'uomo che, sembra, non si sia accorto della presenza della donna. Oltre a questo nuovo, gravissimo, tributo di sangue quello che appare ancora più incredibile è che l'incidente non è avvenuto alla frontiera del Brennero o su una stradina sperduta di campagna ma nel cuore di una città di 260 mila abitanti.