Il
21 Giugno 1965 la società Caronte, con la nave
"Marina di Scilla" effettua la prima corsa tra
Reggio Calabria e Messina. Dopo un paio d'anni nasce un
nuovo servizio di aliscafi effettuato questa volta da una
società messinese che da li a poco si sarebbe affiancata
alla Caronte ed avrebbe preso il nome di tourist. Gli
aliscafi erano quelli traballanti della Seflaygt. Cip è
servito ad "ENTRARE". Nel
1967 la seconda sezione del Consiglio di Stato
affermava silennemente la impossibilità della copresenza
delle due società private nello stesso luogo di attività
dell'azianda pubblica FFSS. Nel
1971 - dopo molte polemiche - il Comitato
interministeriasle prezzi sanciva la fine del monopolio
Statale per i trasporti nello Stretto. Ministro Gioia. Lo
Stato, nel 1965, per ogni terminale di Villa e Messina
incamerava 6 milioni al giorno, ovvero 4.380.000000
all'anno. Nel
1973 a Messina avveniva un fatto emblematico.
L'assessore repubblicano al Lavori Pubblici, Ing Valore, era
costretto alle dimissioni (3 ottobre 1973) dal Sindaco
Merlino e da una violentissima campagna stampa della
"Gazzetta del sud ", con intere pagine di
diffamazione per l'attività professionale ed
imprenditoriale, e di un gruppo di missini. La
"colpa" dell'assessore comunale era stata quella
di aver concesso una licenza edilizia alla società di
traghettamenti genovese ALAM che voleva effettuare un nuovo
servizio di collegamento tra le due sponde. L'affronto agli
uomini di Gullotti costò molto caro a Valore sia dal punto
di vista politico (fu annientato) che da quello
professionale. Nel
1974 il Sindaco Merlino aveva argomentato in
consiglio comunale che lo svincolo di Giostra (oggi in
costruzione) era tecnicamente irrealizzabile e quindi
l'attracco all'Annunziata diventava
inutile "per le
improvvise remore allo sviluppo autostradale" Nel
1975 il sottosegretario ai Trasporti Sinesio ( DC )
stabilì che le allora progettate e finanziate, invasature
dell'Annunziata non dovevano essere costruite dalle Ferrovie
dello Stato.
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In realtà era balenata la possibilità di unificare gli
approdi pubblici e privati nel nuovo scalo dell'Annunziata e
ciò spaventava i privati. Nel mentre tutto era facilitato a
Tourist e Caronte distruggendo i lidi storici di Villa San
Giovanni e i "Bagni Vittoria" a Messina; in più a
Villa fu realizzato " completamente fuorilegge" un
abbassamento del livello stradale sotto i binari delle FFSS
che rese possibile il passaggio dei TIR. Pian piano i
privati si impossessarono del piazzale a Villa (per
annullare l'ingresso alle FFSS) ed a Messina si realizzò il
"serpentone" tagliando la Fiera ma non riuscendo
(grazie a qualche lotta) a mettere le mani sull'area dell'ex
Gazometro.
Le
facilitazioni continuarono facendo usufruire i privati di un
Contratto sindacale della Marina Mercantile molto più
tranquillo del ferreo Protocollo Sindacale delle FFSS.
Comandanti di navi dello Stato prestarono la loro opera
contemporaneamente ai privati per passare poi
definitivamente con essi (vedi il comandante Cama). Lo Stato
(ovvero la Regione) ha finanziato la costruzione delle
bidirezionali private imponendo alle FFSS supernavi da 8
miliardi ciascuna (anni 70') inutili per il gommato e
decidendosi soltanto nel 74' a utilizzare le bidirezionali
"Pace" ed "Agata" quasi sempre ferme in
manutenzione in mancanza di navi di riserva. Il BUSINNES è
stato costruito con oculatezza e grande straregia. Oggi
traghettano nello Stretto di Messina 4000 mezzi pesanti e
8000 leggeri, e 4000
mezzi pesanti e 8000 leggeri attraversano il CENTRO URBANO
di Messina e Villa San Giovanni.
Ormai i Messinesi prima fieri e ricchi di questo tesoro che si era
creato nello Stretto, adesso sono spettatori di uno sfacelo che nessuno tende a
fermare. Da virtù il traghettamento è passato a problema, del resto la nostra
città non trae nessun vantaggio, solo malessere e invivibilità.
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