Nel Parco delle Bertone facente parte del Parco del Mincio è in atto un progetto per la reintroduzione nel territorio della Cicogna bianca iniziativa affidata alla progettazione tecnica e alla direzione scientifica del biologo dr. Cesare Martignoni e per quanto riguarda la costruzione del centro e della sua conduzione all'associazione "Per il Parco".

Dal 1994 con l'arrivo in aereo dalla Svizzera di dodici Cicogne bianche fornite dal Centro Cicogna di Altreu è partita l'iniziativa di costruire un nucleo stabile di Cicogne bianche nidificanti, intervenendo artificialmente per indurre e facilitare lo stabilirsi di un legame territoriale negli animali. In un secondo tempo il Centro dovrà provvedere a diffondere la specie verso più ampi territori. Si vuole anche ricostruire quel vecchio legame che da noi è sparito, del rapporto uomo-cicogna che all'estero è vivo e attuale.

Perché la Cicogna Bianca?...

Ci si può chiedere perché proprio la Cicogna bianca è stata scelta come progetto introduttivo nel territorio del Parco del Mincio, e non altri animali, il tutto si spiega col fatto che questo volatile molto amato dalla gente e da tempi lontanissimi, ha legato la sua esistenza alla nostra senza sfuggire la vicinanza appunto con l'uomo E' un animale che non ha nessun timore di essere avvicinato e pur mantenendo questo contatto con altri esseri vola liberamente alto nel cielo e in grandi spazi.

Problemi con la reintroduzione?...

Perché un progetto abbia esito positivo bisogna ridurre tutti quegli aspetti negativi come il pericolo che questi animali rimangano vittime di morti dovute alla folgorazione dei tralicci dell'alta tensione presenti nel territorio in forte numero, oppure alla mancanza di cibo che le trattenga per tutto l'anno, senza che la cicogna senta la tendenza a migrare, anche perché questo animale riesce a sopportare senza grandi problemi anche i climi più freddi e il cibo sia sempre presente. Da esperienze di altri centri si è visto che passati i primi tre anni di sosta continuata e forzata sul territorio e con maggiore sicurezza dopo la prima riproduzione le Cicogne perdono la tendenza ad abbandonare il territorio, in pratica diventino sedentarie sempre che il cibo sia presente tutto l'anno.

Una volta che si è riusciti a creare una colonia numerosa si può lasciare partire i giovani nati che dopo circa due anni passati in Africa torneranno in Europa Occidentale e molto spesso nei territori dove sono nati, così sempre ad ogni primavera che verrà.

Come funziona il Centro?...

I primi due anni di vita sono basilari per la riuscita del progetto di reintroduzione della Cicogna bianca, infatti per impedire a questi animali di volare via vengono loro tagliate alcune penne remiganti, operazione che viene effettuata regolarmente ogni anno, perché con la muta riacquistano completamente le penne tagliate. In tale periodo vivono in appositi recinti aperti dove convivono con altre Cicogne bianche libere che arrivano dall'alto.

Terminati i primi due anni le Cicogne riprendono gradatamente la piena capacità di volo, ma rimangono in grandi voliere chiuse fino a che sono pronte alla riproduzione. Le coppie che si formano vengono liberate e vanno di solito ad occupare i nidi vicino al centro ma possono anche stabilirsi più lontano, alimentandosi sempre al centro e diventando sempre più indipendenti. Solo d'inverno per quelle che rimangono, il legame col Centro diviene molto stretto e la presenza di cibo abbondante elimina la necessità di migrare.