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V Paravento-La Badia-Genga del Ranco

Tempo percorrenza A.1:00h/R.0:45h. Difficoltà: T.

Tra il lavatoio di Paravento (442m) C D e la chiesa di S. Michele 1 si imbocca a DX la prima strada bianca e si prosegue dritto oltre le case (a SX D ) per la larga carrareccia. Poche centinaia di metri più avanti, dopo la curva, al bivio si prosegue a SX in netta salita. Intorno a quota 560m, a DX, alcune evidenti tracce conducono in pochi metri ai ruderi della Badia 2. Ripresa la salita lungo la carrareccia, si lascia (604m) a DX l'evidente deviazione e così, poco dopo, si evita un ulteriore deviazione (ca. 630m) che scende ripida a SX R . Si prosegue 3, fino al crinale Est e al bivio (670m) dove si imbocca, a SX, la pista pianeggiante (a DX R ). Questa prosegue variando poco di quota 4 5 6, fino sotto alle balze rosse della Genga del Ranco (ca. 700m) 7.

 

R Passo di Pescare-La Rocchetta

Tempo percorrenza A.1:00h/R.0:40h. Difficoltà: E.

Dall'incrocio(486m) 8 a monte di Ca' d'Eusebio, sotto la vecchia casa di Pescare, si sale a DX lungo la strada bianca. Al bivio si gira a SX D , oltre i due edifici di Ca' Gentile, per raggiungere in breve l'incrocio sopra Collelungo(538m. A DX in discesa strada per Collelungo, dritto in discesa D ). Si sale ripidamente verso SX, su larga pista, fino a incrociare (ca. 630m) la carrareccia che sale da Paravento V . Si prosegue 3 a SX in salita, fino al crinale Est e al bivio (670m), dove si prosegue a DX (a SX V ) sulla sempre più dissestata carrareccia, che gira nel bosco sul versante Nord-Ovest, finendo sul crinale principale (788m). Qui a DX il sentiero prosegue fino a Pian di Troscia, mentre a SX, per tracce, si è in breve sulla isolata cima della Rocchetta (796,5m) 9.

 

W Passo di Pescare-Madonna d'Acquanera

Tempo percorrenza A.0:50h/R.0:30h. Difficoltà: T.

E' l'antica salita al santuario.

Poche decine di metri a monte del passo di Pescare (486m) 8, si gira a SX guadando il Mandrale, per imboccare la larga pista fiancheggiata dalle stazioni della Via Crucis 10, che raggiunge prima la fonte poi la Madonna d'Acquanera (724m) 11.

 

Y Madonna d'Acquanera- Monte Schioppettino

Tempo percorrenza A.0:50h/R.0:30h. Difficoltà: E.

Dalla Madonna d'Acquanera (724m) si imbocca verso Sud la mulattiera in salita che in breve, piegato verso DX raggiunge un netto crinale (775m). Da qui si sale verso il fosso, tenendosi sulla traccia di sentiero più alta. Oltrepassato il fosso l'evidente traccia entra nel bosco in località Agnelli (tratti invasi dalla vegetazione) 12, per sbucare di nuovo fuori su di un altro crinale (ca. 860m). Da qui su tracce e prato, si risale, verso SX, l'alveo del fosso del Serrone della Radica, fino a Fonte Petrara (934m) 14 (eventuale breve deviazione a Ovest verso Genga Aguzza 15). Da qui si sale verso Sud Est e, dopo pochi metri, si imbocca a SX l'ampia mulattiera pianeggiante che si inoltra nel bosco e raggiunge i prati di Campo da Sole (965m) O e il Monte Schioppettino(983,5m) 16.

 

T Madonna d'Acquanera-Fonte del Mandrale

Tempo percorrenza A.0:50h/R.1:00h. Difficoltà: E.

Dalla Madonna d'Acquanera (724m) si raggiunge il crinale(775m) come per Y . Da qui si supera il fosso per l'evidente mulattiera che rimane in quota e raggiunge il fosso successivo, del Serrone della Radica, a quota 788m (alcuni tratti invasi dalla vegetazione)12. Si prosegue in discesa fino ad un ripiano prativo (ca. 710m) 13. Raggiunto il suo margine Ovest, presso alcuni cespugli di prugnolo, si imbocca la mulattiera verso DX che scende decisa con una serie di svolte fino a sbucare nel ripido prato che sovrasta il ristoro del Mandrale. Questo si oltrepassa, per poi attraversare il Mandrale sul ponticello (585m) e raggiungere verso SX, la vicina Fonte del Mandrale .