Su queste macchine, vediamo ora alcune
caratteristiche tecniche (schede a cura di Antonio Palmira)
Le
locomotive a vapore gruppo 880
Le
locotender 880 vennero costruite in 60 unità tra il 1916 ed il 1922 ed
erano strettamente derivate dalle 875; la differenza sostanziale è che
queste ultime non disponevano di surriscaldatore. Le macchine avevano
rodiggio 1'C, distribuzione Walschaerts, velocità massima di 75 Km/h in
marcia avanti e 50 Km/h a ritroso. Pesavano complessivamente 51,7
tonnellate ed avevano una potenza di 500 CV. La caldaia disponeva di
surriscaldatore Schmidt ed era tarata a 12 bar. Alle 60 unità furono
aggiunte, tra il 1931 ed il 1933, 28 macchine gruppo 875 trasformate con
l'appli
Capacità di carbone: 1,7 tonn.
Distribuzione Walschaerts
Sabbiera ad aria compressa
Riscaldamento del treno a vapore
Illuminazione: con fanali a petrolio sino agli anni '50, in seguito con
fanali elettrici
Le
locomotive a vapore gruppo 740
Le
locomotive 740 vennero costruite in due serie tra il 1911 ed il 1915
(prima serie con 203 esemplari) e tra il 1919 ed il 1923 (seconda serie
con 269 esemplari). Fra le due serie non vi erano sostanziali
differenze; soltanto il posto di guida, a destra nella prima, a sinistra
nella seconda. Le 740 erano macchine di rodiggio 1'D con quattro assi
accoppiati ed uno portante. La caldaia, poggiante su un robusto telaio,
era dotata di surriscaldatore Schmidt che permetteva minori consumi di
acqua e carbone rispetto alle progenitrici del gruppo 730, oltre che ad
una riduzione della pressione d'esercizio (ciò riduceva i costi di
costruzione e manutenzione). La distri
Le
740 si distinsero per la loro versatilità ed economicità, erano adatte
ad ogni tipo di servizio (dal merci al passeggeri) ed erano presenti in
ogni angolo del nostro Paese.
Alcune macchine furono noleggiate ad alcune ferrovie in
concessione negli anni '40 (FSE e SNFT) e furono accoppiate al tender
d'origine a 3 assi sia perchè le distanze da percorrere erano minori,
sia perchè il diametro delle piattaforme non consentiva la giratura
delle macchine con tender a carrelli. Negli anni '50, alcune 740 furono
modificate con l'applicazione di preriscaldatori Franco-Crosti
diventando 741 (un preriscaldatore montato sotto la caldaia) e 743 (due
preriscaldatori ai lati della caldaia).
Gli
ultimi servizi delle 740 cessarono verso il 1985 ed erano
prevalentemente tenute di scorta, impiegate per il traino di treni
soccorso, o per i treni cantiere. Molte unità sono giunte sino ai
giorni nostri, alcune funzionanti, altre preservate statiche in musei,
stazioni o piazze.
Dati
tecnici
Anni di costruzione: 1911-1915 (prima serie) 1919-1923 (seconda serie)
Unità costruite: 203 (prima serie) 269 unità (seconda serie)
Costruttori: C.M. Saronno, Breda, Ansaldo, O.M. Milano, Henschel
(Germania)
Rodiggio: 1'D
Massa in servizio: 66.5 tonn.
Peso aderente: 50,4 tonn.
Velocità massima: 65 Km/h
Potenza a 45 Km/h: 980 CV
Sforzo di trazione massimo: 14.700 Kg
Lunghezza fuori respingenti (con tender a 3 assi): 18.075 mm
Lunghezza fuori respingenti (con tender a carrelli): 19.885 mm
Diametro ruote motrici: 1370 mm
Pressione massima in caldaia: 12 bar
Freno ad aria compressa continuo e moderabile Westinghouse
Capacità d'acqua: 22.000 litri*
Capacità di carbone: 8 tonn.*
Distribuzione Walschaerts *Nota:
i
dati sulla capacità di acqua e carbone, si riferiscono alle macchine
dotate
Le
locomotive a vapore del gruppo 625
Le
locomotive 625 vennero costruite in 188 unità tra il 1910 ed il 1923 da
diverse officine: le Costruzioni Meccaniche di Saronno, le OM (ex Miani
& Silvestri), l'Ansaldo e la Schwartzkopff (25 unità in conto
riparazione danni di guerra). Le prime 108 unità furono costruite con
guida a destra, le restanti, con guida a sinistra. Le 625 avevano
rodiggio 1'C, velocità massima di 80 Km/h e potenza di 800 CV. Erano
accoppiate ad un tender a 3 assi con capacità di 5 tonnellate di
carbone e 12.000 litri di acqua sufficiente per il tipo di servizi a cui
queste macchine erano destinate. Tuttavia, alcune furono dotate del
tender a carrelli, più stabile nella marcia a ritroso. La caldaia era
munita di surriscaldatore ed era tarata a 12 bar. La distribuzione era
di tipo Walschaerts con cilindri interni al telaio. Il peso in servizio
era di 53,8 tonnellate.
Le
625 erano adatte a tutti i tipi di servizi su distanze brevi ed erano
presenti nei depositi di tutta Italia, isole comprese.
Alcune unità vennero noleggiate anche a ferrovie in concessione quali
Ferrovia Biella-Novara e FSE.
Gli ultimi servizi delle 625 risalgono agli ultimi anni settanta e
numerose unità sono state preservate anche funzionanti
(per il momento 3 unità). Da ricordare anche le 625 derivate dalla
trasformazione di 153 unità del gruppo 600
con l'applicazione della distribuzione Caprotti (numerate 625 300) o dei
preriscaldatori Franco-Crosti (numerate 623).
Dati
tecnici
Anni di costruzione: 1910-1923
Unità costruite: 188+153 (ex Gruppo 600)
Costruttori: C.M. Saronno, O.M. Milano, Ansaldo, Schwartzkopff
(Germania)