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Le altre ex FS

Sulla rete sociale circolarono, a vario titolo, altre locomotive a vapore delle FS (Gruppi 740, 625 e, soprattutto, 880); elenchiamo le varie tipologie nella tabella seguente, tratta dal libro di S. Rongone  "Le Ferrovie del Sud-Est". Non si hanno precise notizie solo sulle macchine del Gruppo 625 che prestarono servizio sulla Ferrovia.
Locomotive ex-Fs che circolarono sulle FSE
Locomotiva Casa Costruttrice

Anno

Note

880.003 Breda 1915  
880.005 Breda 1915  
880.006 Breda 1915 Riconsegnata alle FS il 18.05.59
880.009 Breda 1915  
880.020 Breda 1922 Riconsegnata alle FS il 09.07.57
880.021 Breda 1922  
880.022 Breda 1922 Riconsegnata alle FS il 27.11.57
880.034 Breda 1922 Riconsegnata alle FS il 18.05.57
880.035 Breda

1922

Riconsegnata alle FS il 16.05.59

880.041 Breda

1922

Venduta il 20.02.1975

880.042 Breda

1922

Riconsegnata alle FS il 27.01.60

880.046 Breda 1922 Riconsegnata alle FS il 27.04.60
880.108 O.M. 1912 Riconsegnata alle FS il 22.05.54
880.157 Breda 1914 Riconsegnata alle FS il 15.08.52
880.213 C.M.S. 1916  
880.216 C.M.S. 1916 Riconsegnata alle FS il 09.12.59
740.168 Ansaldo    
Su queste macchine, vediamo ora alcune caratteristiche tecniche (schede a cura di Antonio Palmira)

Le locomotive a vapore gruppo 880

Le locotender 880 vennero costruite in 60 unità tra il 1916 ed il 1922 ed erano strettamente derivate dalle 875; la differenza sostanziale è che queste ultime non disponevano di surriscaldatore. Le macchine avevano rodiggio 1'C, distribuzione Walschaerts, velocità massima di 75 Km/h in marcia avanti e 50 Km/h a ritroso. Pesavano complessivamente 51,7 tonnellate ed avevano una potenza di 500 CV. La caldaia disponeva di surriscaldatore Schmidt ed era tarata a 12 bar. Alle 60 unità furono aggiunte, tra il 1931 ed il 1933, 28 macchine gruppo 875 trasformate con l'appli

 
Capacità di carbone: 1,7 tonn.

Distribuzione Walschaerts
Sabbiera ad aria compressa
Riscaldamento del treno a vapore
Illuminazione: con fanali a petrolio sino agli anni '50, in seguito con fanali elettrici

Le locomotive a vapore gruppo 740

Le locomotive 740 vennero costruite in due serie tra il 1911 ed il 1915 (prima serie con 203 esemplari) e tra il 1919 ed il 1923 (seconda serie con 269 esemplari). Fra le due serie non vi erano sostanziali differenze; soltanto il posto di guida, a destra nella prima, a sinistra nella seconda. Le 740 erano macchine di rodiggio 1'D con quattro assi accoppiati ed uno portante. La caldaia, poggiante su un robusto telaio, era dotata di surriscaldatore Schmidt che permetteva minori consumi di acqua e carbone rispetto alle progenitrici del gruppo 730, oltre che ad una riduzione della pressione d'esercizio (ciò riduceva i costi di costruzione e manutenzione). La distri

Le 740 si distinsero per la loro versatilità ed economicità, erano adatte ad ogni tipo di servizio (dal merci al passeggeri) ed erano presenti in ogni angolo del nostro Paese.   Alcune macchine furono noleggiate ad alcune ferrovie in concessione negli anni '40 (FSE e SNFT) e furono accoppiate al tender d'origine a 3 assi sia perchè le distanze da percorrere erano minori, sia perchè il diametro delle piattaforme non consentiva la giratura delle macchine con tender a carrelli. Negli anni '50, alcune 740 furono modificate con l'applicazione di preriscaldatori Franco-Crosti diventando 741 (un preriscaldatore montato sotto la caldaia) e 743 (due preriscaldatori ai lati della caldaia).

Gli ultimi servizi delle 740 cessarono verso il 1985 ed erano prevalentemente tenute di scorta, impiegate per il traino di treni soccorso, o per i treni cantiere. Molte unità sono giunte sino ai giorni nostri, alcune funzionanti, altre preservate statiche in musei, stazioni o piazze.

Dati tecnici
Anni di costruzione: 1911-1915 (prima serie) 1919-1923 (seconda serie)
Unità costruite: 203 (prima serie) 269 unità (seconda serie)
Costruttori: C.M. Saronno, Breda, Ansaldo, O.M. Milano, Henschel (Germania)
Rodiggio: 1'D
Massa in servizio: 66.5 tonn.
Peso aderente: 50,4 tonn.
Velocità massima: 65 Km/h
Potenza a 45 Km/h: 980 CV
Sforzo di trazione massimo: 14.700 Kg
Lunghezza fuori respingenti (con tender a 3 assi): 18.075 mm
Lunghezza fuori respingenti (con tender a carrelli): 19.885 mm
Diametro ruote motrici: 1370 mm
Pressione massima in caldaia: 12 bar
Freno ad aria compressa continuo e moderabile Westinghouse
Capacità d'acqua: 22.000 litri* 
Capacità di carbone: 8 tonn.*
Distribuzione Walschaerts 
*Nota: i dati sulla capacità di acqua e carbone, si riferiscono alle macchine dotate

Le locomotive a vapore del gruppo 625

 Le locomotive 625 vennero costruite in 188 unità tra il 1910 ed il 1923 da diverse officine: le Costruzioni Meccaniche di Saronno, le OM (ex Miani & Silvestri), l'Ansaldo e la Schwartzkopff (25 unità in conto riparazione danni di guerra). Le prime 108 unità furono costruite con guida a destra, le restanti, con guida a sinistra. Le 625 avevano rodiggio 1'C, velocità massima di 80 Km/h e potenza di 800 CV. Erano accoppiate ad un tender a 3 assi con capacità di 5 tonnellate di carbone e 12.000 litri di acqua sufficiente per il tipo di servizi a cui queste macchine erano destinate. Tuttavia, alcune furono dotate del tender a carrelli, più stabile nella marcia a ritroso. La caldaia era munita di surriscaldatore ed era tarata a 12 bar. La distribuzione era di tipo Walschaerts con cilindri interni al telaio. Il peso in servizio era di 53,8 tonnellate.

Le 625 erano adatte a tutti i tipi di servizi su distanze brevi ed erano presenti nei depositi di tutta Italia, isole comprese. 
Alcune unità vennero noleggiate anche a ferrovie in concessione quali  Ferrovia Biella-Novara e FSE.
Gli ultimi servizi  delle 625 risalgono agli ultimi anni settanta e numerose unità sono state preservate anche funzionanti 
(per il momento 3 unità). Da ricordare anche le 625 derivate dalla trasformazione di 153 unità del gruppo 600 
con l'applicazione della distribuzione Caprotti (numerate 625 300) o dei preriscaldatori Franco-Crosti (numerate 623).

Dati tecnici
Anni di costruzione: 1910-1923
Unità costruite: 188+153 (ex Gruppo 600)
Costruttori: C.M. Saronno, O.M. Milano, Ansaldo, Schwartzkopff (Germania)

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