- la "preistoria"
Verso la fine
degli anni '70 dalla più ampia Consulta dei Laici
nasce la Consulta Giovanile Diocesana nella quale i responsabili
di associazioni e movimenti cercavano di realizzare un coordinamento
e una azione pastorale condivisa per i giovani. In seguito emerge
l'esigenza di una pastorale giovanile (p.g.) più coinvolgente
ed efficace rispetto agli incontri sporadici svolti fino ad allora
(ad es.: celebrazione per l'inizio dell'anno scolastico e veglia
di Pentecoste) così al Convegno pastorale diocesano
del 1988 due gruppi di studio affrontano al questione. Si
tenta anche di allargare la Consulta coinvolgendo i giovani rappresentanti
delle zone pastorali della Diocesi, ma senza i frutti sperati.
Una vera svolta
avviene con la primavera del '90: un incontro per gli
animatori, due catechesi dell'Arcivescovo per i giovani in Cattedrale,
la prima celebrazione diocesana della Giornata mondiale della
Gioventù, celebrata la Domenica delle Palme, e la festa
a Campocavallo. Questi incontri ai quali i giovani partecipano
numerosi danno un segnale preciso e il Convegno pastorale
diocesano del 1990 affronta la questione "pastorale
giovanile", già nello stesso titolo: "Pastorale
Giovanile: responsabilità di tutta la Chiesa".
Il 3 settembre
viene istituito l'Ufficio per la Pastorale Giovanile una struttura
a servizio dei giovani, delle parrocchie, delle associazioni
e dei movimenti e di tutte le realtà già esistenti
per i giovani.
L'UPG inizia
il suo servizio con il mandato "di portare felicemente in
porto le iniziative e gli appuntamenti diocesani e poi, con il
tempo, di studiare la situazione giovanile della Diocesi, di
elaborare un piano pastorale corrispondente, soprattutto di animare
e di promuovere un'azione culturale e pastorale per il mondo
dei giovani." Su questa scelta tutte le Chiesa in Italia
si muovevano: il documento Evangelizzazione e Testimonianza della
Carità tracciando gli orientamenti pastorali per gli anni
'90 indica 3 vie privilegiate di impegno: la politica, i poveri
e i giovani.