Introduzione

 

Prima di iniziare il breve percorso che vi porterà alla visita della Roma Neoclassica è oppurtuno conoscere l'ambientazione storica in cui gli artisti di fine '700 hanno lavorato.

La fine del XVIII secolo è un periodo abbastanza travagliato per l'intera Europa; la rivoluzione francese influenza tutti gli Stati europei e l'Italia è uno dei paesi che maggiormente sentì l'influenza delle idee rivoluzionarie. In questo periodo nascono varie repubbliche tra le quali anche la repubblica Romana, proclamata nel 1798. Con la venuta al potere di Napoleone Bonaparte in Francia, l'Italia viene conquistata e diventa il Regno d'Italia (1802): il presidente fu lo stesso Napoleone.

In Arte il Neoclassicismo si presenta come un rifiuto dell'eccesso di sensualità del Barocco e del Rococò attraverso uno stile il più possibile geometrico, solenne nei toni e moralizzante nello stile. Uno dei suoi principi fondamentali fu inoltre l'aderenza ai modelli dell'arte greca e Romana.

Il precursore del neoclassicismo e di tutte le sue espressioni può essere consideratoWinckelmann. Era sua sentita convinzione infatti che l'arte, aspirando alla bellezza totale non può ottenerla che attraverso l'uomo. La natura lasciata a se stessa non può raggiungere da sola l'apogeo della perfezione, ecco che dunque la paesaggistica perde valore, è relegata a rango di oggetto che in quanto tale non permette all'artista di esprimere l'armonia e la dinamicità della vita. Assieme alla proporzione e alla plasticità delle forme in Winckelmann è esaltata la linearità, la chiarezza. Perfino in colore viene quasi demonizzato in quanto non lascia vedere con trasparenza la vera figura, l'uomo definito e perfetto in tutte le sue parti. Con la critica al colore, Winckelmann dichiara aperta la crisi dell'accademia tradizionale, dell'artista-artigiano (anche se le esigenze del nuovo mercato autoregolato dettano la necessità di formare ancora artigiani preparati da impiegare nelle industrie di beni di terza necessità). L'artista di Winckelmann. è un uomo di spiccata sensibilità, in grado di estrinsecare l'estetica, la forma perfetta dalla realtà che ha intorno.
L'artista è un'osservatore distaccato, quasi un filosofo che più che nella realtà si colloca al di sopra dell'umanità stessa. Il nuovo artista, oltre ad apprendere la tecnica del disegno dovrà apprendere la scienza dell'arte, ovvero dovrà studiare storia dell'arte, storia, geometria, mitologia, anatomia, filosofia. Winckelmann lascerà una forte impronta ideologica nelle accademie con cui è in contatto. Il nuovo modello sarà accettato e diffuso in Italia come in Europa, le scuole d'arte neoclassiche divengono le accademie più prestigiose e più valide. (
Winckelmann, Vita e opere ).

Il Percorso:

Il nostro percorso toccherà i seguenti luoghi:

Piazza del Popolo
Il "Pincio"
Casina Valadier
Villa Borgese

Questa è la zona in cui ci muoveremo:

clicca qui per la mappa Ingrandita.

Partiremo da Piazza del popolo (dalla X in verde), poi attraversando una salita tortuosa arriveremo al parco pubblico del Pincio(X in blu); nello stesso parco si trova la neoclassica Casina Valadier(Punto azzurro)e in fine proseguendo arriveremo a Villa Borghese ( X in giallo), parco creato verso la fine del Seicento, dove dove oggi è allestito un museo con opere Ottocentesche.