Dopo il suo terzo volume di poesie "Aria 'e Morrone", finalmente, un'associazione di ragazzi, fondatori e frequentatori della Biblioteca "DE JACOBIS", riuscirono a raccogliere uno sparuto gruppo di poeti e diedero alle stampe, nel 1985, unaANTOLOGIA DEI POETI MORRONESInella quale alcuni giovani si cimentarono con i versi forse per la prima volta nella loro vita.Nello stesso volumetto vengono presentate anche alcune poesie di Gogliettino come "LAUDE A MARIA" dal volume "Ombre e Memorie", "GIULIA" da "Ilice Nera" e "AGLI AMICI A CONVITO SUL MONTE CASTELLO" sempre dalla stessa raccolta; nonché un "Acrostico" di CRISTOFARO DE VIVO, professore e preside di Liceo, che fu autore anche di un poemetto in endecasillabi molto classicheggiante, datato 1946, dal titolo: |
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IL PARTIGIANOa ricordo del figlio ARDEO, partigiano combattente, caduto a 22 anni con altri 21 giovani per mano nazista a Porta Feltre (Belluno), il 1° maggio 1945, il quale volumetto contiene anche una interessante corrispondenza del periodo.Questa pubblicazione viene considerata parte del patrimonio culturale morronese perché il Prof. De Vivo era di Castel Morrone, dove si ritirò in pensione e morì.
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CULTURA DEI SENZA STORIA
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PENZIERE CA VANNO...Questo volume è diviso in tre parti: la prima ha per titolo "L'Ammore" e contiene 24 componimenti, la seconda parte "'E Guarattelle" con 13 poesie e la terza parte porta le parole che danno anche il titolo alla raccolta: "Pensiere ca vanno" con altre 12 poesie, per un totale di 49 componimenti che fanno di Francesco Sparago un autentico poeta dell'amore.Sparago ha scelto il dialetto napoletano e ne dà ragione al lettore facendo riferimento, in testa ad ogni sua poesia, a celebri poeti napoletani dei quali evidentemente si sente figlio.Il verso scorre fluido ed ottimamente impostato di modo che la lettura risulta, oltre che facile, godibile ed estremamente piacevole.L'amore la fa da padrone sia verso l'amata che verso la famiglia e la sua Terra. |
CASTEL MORRONE E LA SUA GENTE
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PILADE BRONZETTI - UN
BERSAGLIERE PER L'UNITA' D'ITALIA
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ELEZIONI AMMINISTRATIVE
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Giovanni Tariello può essere definito il Pittore della Terra di Morrone e della sua Gente. La sua Terra e la sua Gente, infatti, sono i temi più frequenti delle sue opere che, a nostro parere, conservano, sempre in sé stesse, una fetta di memoria ancestrale.Le sue figure balzano agli occhi come ombre pesanti provenienti da un profondo passato oppure appaiono lievi, tratteggiate appena da un esile tratto di penna, come fantasmi, eppure reali ed inconfondibili persone della sua Terra di oggi. |
SENZA TITOLO
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CARNEVALE CON PANORAMA
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Giovanni Cappiello è un giovane autodidatta che è esploso improvvisamente all'arte pittorica con un suo stile particolarissimo.Le sue opere, a solo guardarle, danno la sensazione di incubi e tuttavia hanno qualcosa di attraente che trasmette emozioni. |
STUPORE
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NAPOLEONE
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VIAGGIO NELLA STORIA | VIAGGIO NELLA MEMORIA RITROVATA | ||
VIAGGIO NEL MEDIOEVO | VIAGGIO NEL RISORGIMENTO ITALIANO |