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Alto
Medioevo: incursioni piratesche ad opera dei cosiddetti Saraceni (o Turchi,
o Mori); monachesimo di tipo eremitico come nelle altre isole
dell'Arcipelago (?)
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805:
con il papa Leone III regnante sui territori della Chiesa, l'imperatore Carlo Magno dona il Giglio ai signori ecclesiastici del
monastero delle Tre Fontane, presso Roma
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983
(?): inizio della costruzione della cosiddetta Rocca pisana (I. Corridori,
cit. da MB)
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XI
sec.: i Pisani completano la costruzione della Rocca e edificano le mura e
le torri del
Castello
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XII e XIII
sec.: artigiani fabbri e falegnami pisani trascorrono la stagione invernale
lavorando in Maremma e al Giglio (MT); siamo al culmine della penetrazione
pisana, prima economica e successivamente politica, nel Tirreno centrale
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1216:
la Rocca del Giglio viene citata da un documento di spartizione della
famiglia Aldobrandeschi di Sovana (MB)
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1241: il 3
maggio, nelle acque del Giglio, ha luogo una battaglia tra la flotta
pisana imperiale e ventidue galee genovesi cariche di prelati in viaggio
verso Roma (avrebbero dovuto partecipare ad un concilio indetto da papa Gregorio
IX contro l'imperatore Federico II di Svevia); l'alto clero spagnolo riesce
a fuggire con cinque galee, gli ecclesiastici francesi sono invece tutti
catturati e deportati; un prelato affoga durante lo scontro
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1264: il
sultano musulmano di Tunisi riconosce esplicitamente i diritti pisani sul
Giglio
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1269,
20 maggio: l'abate
del monastero delle Tre Fontane (dell'ordine dei Cistercensi di S.
Anastasio), il monaco don Elia, concede in enfiteusi il feudo di Ansedonia,
comprendente anche il Giglio, al conte Ildebrandino Aldobrandeschi di Sovana
e ai suoi
discendenti. Gli Aldobrandeschi ristrutturano la Rocca del
Castello
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1274:
la Rocca del Giglio ancora citata in un documento di spartizione degli
Aldobrandeschi (MB)
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1283: vari
scontri tra la flotta pisana e la genovese, per il controllo del mare
Tirreno (l'anno successivo, con la battaglia della Meloria, Genova imporrą
definitivamente il suo dominio)
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1362,
1 ottobre: durante
una delle numerose guerre contro Pisa, i capitani di ventura Pierino
Grimaldi da Genova ed un certo Bartolomeo, al soldo di Firenze, espugnano la
Rocca Pisana suscitando grande scalpore per un'impresa considerata
impossibile
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1364,
1 settembre: a seguito della pace di Pescia, i Fiorentini restituiscono il
Giglio ai Pisani
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1369:
l'atto di donazione di Carlomagno (pare originariamente inciso sopra una
tavola di bronzo) viene trascritto ed autenticato con atto notarile in Roma