| | La caduta degli estrogeni che caratterizza l'insorgenza della menopausa può
talora essere responsabile di una sintomatologia acuta che configura la
cosidetta "sindrome climaterica". Tale sintomatologia può essere più o meno pronunciata nei vari soggetti ed è costituita dai
sintomi vasomotori e neurovegetativi.
Quali sono questi sintomi?
Vediamoli più in
dettaglio.........
| vampe di calore:
sono una improvvisa sensazione di intenso calore
che interessa per lo più la parte superiore del corpo e che insorge
inaspettatamente ed in modo irregolare in diversi momenti del giorno o della
notte. In genere la vampata dura pochi minuti, talora si accompagna a palpitazioni, e può essere seguita da una profusa
sudorazione. In alcuni
casi, quando insorge nelle ore notturne, la vampata può essere responsabile
di una interruzione del sonno ed alcuni studi hanno messo in evidenza come,
nelle donne in cui tali sintomi sono più spiccati, si abbia una profonda
turbativa del riposo notturno con riduzione della fase REM del sonno. Ciò
è in parte alla base o amplifica i sintomi neurovegetativi eventualmente
associati quali ansia, irritabilità,
astenia e talora modificazioni
del tono dell'umore in senso depressivo. |
| modificazioni del tono dell'umore: il deficit estrogenico si
accompagna a modificazioni di alcuni neurotrasmettitori che talora
determinano modificazioni più o meno accentuate del tono dell'umore quali stato
d'ansia, facile irritabilità, senso di stanchezza persistente e talora
depressione. L'entità di tale sintomatologia è in genere
condizionata da aspetti caratteriali preesistenti o da fattori
socio-ambientali concomitanti. In particolare alcune situazioni proprie di
questa fase della vita, quali l'abbandono del nucleo famialiare da parte dei
figli o la cessazione dell'attività lavorativa, possono concorrere nel
modificare l'espressione di tali sintomi. |
Numerosi studi hanno messo in evidenza come il reintegro degli ormoni
mancanti tramite una somministrazione esogena (terapia ormonale
sostitutiva in menopausa) agisca senza dubbio in modo positivo sui
sintomi vasomotori riducendone significativamente l'entità e, nella maggior
parte dei casi, eliminandoli del tutto. Per quanto concerne i sintomi di
carattere psicologico tale terapia si è dimostrata spesso utile anche se
l'entità dei benefici varia notevolmente da soggetto a soggetto in relazione
alla gravità dei sintomi ed ai fattori preesistenti e concomitanti che
concorrono alla sua insorgenza.
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