Karnak – il Tempio di Amon 

 

Al confine settentrionale della città di Luxor sorge uno dei più grandiosi e dei più importanti templi costruiti dagli egiziani e dedicato interamente al re degli dei : Amon.
Il tempio di Amon è costruito secondo i canoni di tutti i templi di stato. Infatti esso è composto da un pilone che ne caratterizza l'ingresso, un grande cortile circondato da colonne, l'importante sala ipostila e il vestibolo ed il santuario con le annesse sacrestie.


Altre ulteriori strutture quali piloni, cortili e altri piccoli santuari sono stati costruiti a posteriori.

Le aggiunte sono state fatte da vari sovrani ognuno con la volontà di ingrandire e abbellire l'intero complesso del tempio originario.

 

E' grazie a queste aggiunte che l'area ricoperta dal tempio raggiunse queste enormi dimensioni; ogni sovrano, all'incirca dal Nuovo Regno in poi, ha contribuito senz'altro all'abbellimento ed all'arricchimento di questo già magnifico tempio. I sei piloni che separano l'entrata vera e propria dal santuario e tutte le altre costruzioni interne e laterali, non fanno altro che testimoniare la grande lealtà dei faraoni nei confronti del più importante e più grande dio di stato. E’ un vero peccato se oggi non possiamo più ammirare nella loro interezza i meravigliosi piloni che un tempo raggiungevano la ragguardevole altezza di trenta metri.

Il lungo viale di sfingi porta direttamente all'ingresso principale ( primo pilone ). Queste sfingi, un tempo stavano di fronte all'edificio fatto erigere da Ramsete II. Tutte le sfingi, tra le zampe ospitano una statuetta raffigurante il grande sovrano. Il primo pilone fu fatto costruire da un sovrano della XXV e volle così inglobare all'interno del tempio anche quelli fatti costruire da Ramsete II e Seti I sempre dedicati ad Amon.

Il secondo pilone fu invece fatto costruire da Ramsete II e per edificarlo vennero utilizzati i materiali disponibili del vicino tempio che Akhenaton aveva fatto costruire per il suo unico dio : Aton.
Attraverso questo ingresso si entra nella famosa sala ipostila che occupa una superficie di circa 6.000 metri quadrati: il vero trionfo dell'architettura egizia. Le sue colonne centrali, alte più d 20 metri, fiancheggiano la via processionale. La parte centrale è invece composta da altre 122 colonne alte più o meno 13 metri. I capitelli di queste colonne hanno la tradizionale forma di papiro aperto e, per renderci conto dell'immensità dell'opera, basta pensare che su ognuno di essi possono prendervi posto circa 100 persone in piedi.

Simbolicamente la grande sala rappresenta un gigantesca palude di papiri.
La costruzione della grande sala ipostila venne iniziata da Ramsete I e completata poi da Seti I e da Ramsete II. Su un muro esterno della grande sala è possibile vedere i rilievi che ci raccontano della battaglia di Qadesh, fiore all'occhiello di Ramsete II. Su di un altro grande pannello, oggi rovinato, è possibile vedere il trattato di pace che fu stipulato tra Ramsete II ed il re ittita: celebrazione di un'altra grande vittoria degli egiziani.


Il terzo pilone che fu costruito da Amenhotep III e si dice che fosse intarsiato d'oro e d'argento oggi è in pessime condizioni.
Il quarto pilone fu eretto da Tuth mosi I. Davanti a questo ingresso è impossibile non notare gli unici, e ultimi, due obelischi del grande tempio. Uno fu fatto erigere da Tuthmosi I mentre il secondo appartiene alla regina Hatscepsut. Alla base di questo immenso ago di pietra è ancora possibile vedere un'antica scrittura in cui si dice che ci vollero sette mesi per scolpire l'obelisco nelle cave di Assuan e portarlo fino al tempio.

 

Tuthmosi I fece costruire anche il quinto pilone. Tuthmosi III fece erigere il sesto pilone che sorge nella parte più antica del tempio. Su questo pilone sono incisi i nomi di tutte le città conquistate dal sovrano in Palestina, Siria e Libano.
Il santuario fu costruito da Filippo Arrideo, fratello di Alessandro Magno nel 330 a.C. Esso è composto da blocchi di granito rosa sulle cui facciate esterne si può vedere l'incoronazione di Filippo e la festa di Opet.
Dietro il santuario, dopo il cortile, c'è una bassa costruzione composta da molte colonne: è la cosiddetta Sala delle Feste, fatta costruire da Tuthmosi III per celebrare le sue vittorie.
Alla destra del tempio c'è il lago sacro, dove i sacerdoti, per tre volte al giorno, vi si recavano per purificarsi.

 

 

I reperti


La foto in alto riprende il recinto sacro di Karnak, insieme a quello di Luxor, era il principale centro di culto della città di Tebe. Era costituito da una moltitudine di volte, portali, patii, templi e altri edifici non collegati alla religione. In mezzo la riproduzione della piantina del santuario. In basso una veduta dello stesso dalle rive del Nilo.   

 

 

 

 

 

Tempio

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