LA RISPOSTA DEL COMITATO AI FRANZA
L’iniziativa
del Comitato per liberare la Città dai Tir,dopo 35 anni di
servitù, avviata il 25 aprile 2000 infastidisce non poco i
monopolisti del traghettamento nello Stretto di Messina.
Il silenzio dei partiti,le colpevoli distrazioni delle
istituzioni e degli organi di controllo,la compiacenza delle
amministrazioni e degli enti pubblici,ha abituato le società
concessionarie degli approdi della Rada S. Francesco a disporre
totalmente ed a piacimento delle arterie cittadine per il
collegamento con l’autostrada.
Tutto ciò che serve a prolungare all’infinito la permanenza
degli approdi nel centro della Città da un lato favorisce
scandalosamente la posizione di vantaggio e dall’altro
moltiplica i danni alla salute e alla vivibilità dei cittadini.
Tourist
e Caronte, essendo impreparati ad un confronto serio e
trasparente con coloro che rivendicano i propri diritti, tentano
di praticare l’esercizio della calunnia e della
maldicenza.Comportamento del tutto simile
a quello di una certa classe politica,
di qualche organo d’informazione prezzolato,di qualche
pubblico amministratore.
STRUMENTALIZZATI.
Secondo la signora Olga ed il figlio Vincenzo,dunque,il Comitato
La nostra Città sarebbe maneggiato,usato,da qualche personaggio
occulto. Non hanno però chiarito, i Franza ,se “il personaggio
occulto” agisca per un profitto personale,per un obiettivo
politico,per questioni di potere. Hanno però escluso che lo
strumentalizzatore potesse essere il Cav. Amedeo Matacena (loro
concorrente nell’attività di traghettamento),o che si
trattasse di un politico di centrosinistra.
Considerato
che della composizione azionaria delle due società di
traghettamento (Tourist-Caronte) fanno anche parte alcuni
esponenti politici illustri si potrebbe pensare che la
preoccupazione dei Franza nasconda il timore di un indebolimento
dei loro referenti dopo le prossime tornate elettorali.
Se così fosse dovremmo concludere che ad essere
strumentalizzati (usati) sarebbero proprio loro : imprenditori
in concessione.
Il
Comitato è solo lo “strumento” di quei seimila firmatari
che hanno sottoscritto la petizione per liberare la Rada
S.Francesco dagli approdi e di coloro che,con generosità,portano
avanti le iniziative per fare FUORI I TIR DALLA CITTA’.
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