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bacardi.jpg (47602 byte) Rum, mafia cubano-americana e gli onorevoli Bacardí

Nel II° incontro mondiale di Amicizia e Solidarietà con Cuba, tenutosi nel novembre 2000 a La Habana, già qualche delegato europeo aveva segnalato l'esigenza di promuovere una campagna contro la "premiata ditta" BACARDI. Quest'anno a giugno nell'ambito del Congresso internazionale di solidarietà con Cuba tenutosi a Berlino, il caso BACARDI è stato riproposto e sottolineato da associazioni di amicizia, ONG e da europarlamentari.

La prima questione, la più semplice, é quella che contrappone la produzione e la distribuzione dell'autentico rum cubano a quella di tanti produttori di rum tra cui la nota famiglia di Miami. Per dare un aiuto a Cuba l'impegno potrebbe essere quello di sostenere e spiegare la presenza commerciale dell'autentico "ron" cubano negli scaffali dei supermercati e sopra tutto in qualsiasi bar dove il rum viene venduto liscio o nei famosi "cocteles" ( cuba libre - mojito - piña colada - etc.) : é di ottima qualità, è ricavato esclusivamente da canna da zucchero cubana, non contiene additivi o coloranti, nessuno viene schiavizzato o sfruttato per produrlo.

Bisogna dare atto che qualcosa di buono già si può trovare in Italia: oltre al noto Havana Club, c'é Liberación, Varadero, Caribbean e Caney añeco. Ci sono quindi degli importatori che consapevolmente o per amore del libero mercato hanno sfidato le leggi degli Stati Uniti, saltando il blocco e contrapponendosi al monopolio di BACARDI e di MATUSALEM&Co che spacciano per autentico rum di cubano un prodotto di cui non si conosce il paese d'origine, con etichette in lingua inglese o spagnola, spesso imbottigliato in Europa e che, a parere degli intenditori, non è poi tanto buono. Quindi, per tutti gli amici e le amiche di Cuba (e/o del rum) in qualsiasi occasione il sostegno e la richiesta di " ron "cubano può essere un buon motivo per rompere il "bloqueo".

Però con BACARDI la questione é più seria e più complessa.
La società BACARDI, oltre a permettersi il lusso di produrre e distribuire un rum che fa un po' schifo, mischiandolo anche con aranciata e limonata nelle lattine di recente produzione, é notoriamente e direttamente responsabile di altre cose.
Gli avvocati di BACARDI, e in particolare Ignacio E. Sanchez -membro della Fondazione Nazionale Cubano Americana ( FNCA) -, hanno contribuito attivamente alla stesura della legge Helms-Burton che estende il blocco degli Stati Uniti contro Cuba a paesi terzi violando così le leggi del commercio internazionale.
La partecipazione della multinazionale BACARDI nel finanziamento delle attività della FNCA é nota, così come é noto che i fondi sono serviti tra l'altro a finanziare complotti per assassinare Che Guevara e Fidel Castro, a finanziare la UNITA di Savimbi nella guerra civile dell'Angola, a sostenere la guerra sporca della "contra" nel Nicaragua del governo Sandinista, a programmare e realizzare una campagna di attentati contro l'industria del turismo a Cuba con bombe che esplosero negli hotel e che provocarono l'assassinio del giovane italiano Fabio Di Celmo.
Ma visto che non si vive di solo terrorismo, BACARDI, preoccupata di perdere il controllo del mercato del rum rilancia il suo pipistrello (il logo) contro l'accordo fatto nel 1994 tra la società cubana Havana Rum and Licours e la francese Pernod-Ricard. Si mette a produrre rum che richiama una " Casa fondata a Santiago di Cuba nel 1862" e mette in vendita negli Stati Uniti bottiglie di "Havana Club" che di cubano hanno solo un'etichetta riproducente il Malecón dell'Avana.
Parte così una denuncia del consorzio cubano-francese contro questo atto di pirateria commerciale per frode, furto di marchio ( acquistato nel 1974 dall'impresa cubana Cubaexport e registrato negli USA) e inganno del consumatore, citando in giudizio BACARDI di fronte a un tribunale degli Stati Uniti: naturalmente la sentenza del tribunale USA dà torto al consorzio cubano-francese in base alla legge Sezione 211( che tutela unicamente i marchi di fabbrica nati e registrati negli USA) e alla legge Helms-Burton.

Tutto questo ha provocato però l'intervento della Commissione Europea, con il sostegno di tutti gli Stati membri dell'Unione Europea, presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio contro le pretese extraterritoriali degli USA sulla base di quanto previsto dalla legge Helms-Burton.
In Europa la Federazione Nazionale Cubano Americana ( e quindi BACARDI ) é sbarcata da tempo e ha aperto delle rappresentanze a Praga, a Mosca, a Madrid e a Bruxelles: come sempre dispone di molti dollari e così ha trovato la disponibilità di qualche ONG, di qualche giornalista e alcuni deputati europei pronti a sostenere la causa dei dissidenti cubani e a costruire una pressione pubblica mirata a impedire che si stabiliscano relazioni politiche e commerciali con il governo di Cuba.
Nasce così una dichiarazione di dissenso contro l'intervento della Commissione Europea e sottoscritta da un centinaio di europarlamentari: tra loro, il nostro paese offre il meglio delle firme: Buttiglione R., Casini P.,Costa R., Dell'Utri M., Fatuzzo C., Ferri E., Fini G., Gawronski J., Mastella G., Pannella M., Poli Bortone A., Sgarbi V., Speroni F. e Zappalà S. buon ultimo.
A gli onorevoli Bacardí il Presidente dell'Unione Europea , Romano Prodi, ha risposto

<<... Mi vedo comunque costretto ad esprimere le mie più gravi apprensioni per il tipo di azione da voi prescelto nell'inviare a paesi terzi ( e si riferisce a U.S. Mission to the EU ) presentemente impegnati in una contestazione internazionale contro la Comunità. Non posso nascondervi che il momento del vostro intervento e la sua sostanza possono rivelarsi potenzialmente dannosi all'azione esterna dell'Unione Europea e non solo, visto che la questione é presentemente soggetta a giurisdizione internazionale.>> in quanto gli onorevoli Bacardí in un eccesso di zelo (o colpiti dal fascino del dollaro e della democrazia USA ) avevano avvertito subito il padrone della loro avvenuta prestazione.

A questo punto per quanto riguarda il Parlamento europeo abbiamo un ottimo sostegno da parte di tutti gli eurodeputati, primi firmatari della petizione che abbiamo promosso per stipulare un Trattato di collaborazione tra la Comunità Europea e Cuba, i quali hanno l'ingrato compito di controllare affinché gli onorevoli Bacardí non si esibiscano, a richiesta degli USA, con altri eccessi di zelo.
Mentre noi, amici e amiche di Cuba, possiamo riprendere e rilanciare in una campagna nazionale il boicottaggio di BACARDI con tutta la nostra fantasia e determinazione collegandoci con tutte le realtà che fanno solidarietà con Cuba in Italia e in Europa,
con idee, proposte, materiale divulgativo e iniziative in grado di informare e coinvolgere chiunque sia disponibile a darsi da fare contro " el bloqueo".
Roberto Foresti
per gli approfondimenti e altri contatti:
Dissidenti o mercenari? di Hernando Calvo Ospina e Katlijn Declercq (ed. ACHAB Verona )
Ron Bacardí: la guerra oculta di Hernando Calvo Ospina di prossima pubblicazione presso
ed. ACHAB Verona www.edizioni-achab.it
www.oxfamsol.be
www.cuba-solidarity.org.uk