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BIKE
FRIENDS MONSELICE |
Non è un eccesso
di umiltà,...comunque penso di essere la persona meno adatta per dare consigli,
soprattutto ai Bikers incalliti.
Rispolverando le mie esperienze passate mi permetto però di dare qualche indicazione
di carattere generale rivolte soprattutto ai neofiti di questo sport:
- Prima di partire
controllare che la bici sia in ordine: gomme gonfie (3÷3,5 bar pressione
che comunque varia a seconda del tipo di copertura) per evitare le pizzicature,
cambio registrato, freni efficienti e funzionali.
- Effettuare
qualche esercizio a corpo libero e qualche movimento di stretching per riscaldare
la
muscolatura ed evitare così spiacevoli inconvenienti.
- Per lo stesso
motivo, durante la stagione fredda consiglio di usare qualche olio o crema
riscaldante
acquistabile presso qualsiasi farmacia o negozio ciclistico specializzato.
- Anche se ingombrante
e fastidioso, portare sempre con se, soprattutto se si è da soli, un set per
assistenza meccanica che può essere composto da una pompa, un paio di camere
d'aria, qualche chiave meccanica uno smagliacatena (esistono in commercio
pompe e multi-attrezzi tascabili comprendenti anche lo smagliacatena, molto
validi ed utili).
- L'alimentazione
è fondamentale soprattutto quando si supera l'ora e mezza di attività; è bene
infatti fare una buona colazione e portare sempre con se qualche merendina
o qualche bevanda a base di carboidrati a lento assorbimento (ad es. Maltodestrine)
per evitare le odiose crisi di fame (ovvero le classiche "scimmie").
- La riserva idrica
è d'obbligo soprattutto nei mesi estivi; quando fa molto caldo, prima di partire,
consiglio di bere molto.
Porta con te la doppia borraccia e bevi molto frequentemente però a piccoli
sorsi.
- Un buon casco
non deve mai dare fastidio e serve !
È vero che usando un minimo di accortezza, è raro farsi seriamente del male,
però (non per fare del terrorismo) ho visto già un paio di caschi spaccarsi
come una noce: chi li indossava continua ancora a divertirsi, con noi, correndo
in MTB.
- L'abbigliamento
è in funzione della stagione però non deve impedire la traspirazione cutanea
(a meno che non piova, evitare l'uso del K-Way).
In estate è sicuramente indicato l'uso di pantaloncini corti da ciclista e
maglietta mentre d'inverno salopette lunga, giubbotto, magari in Windtex,
guanti e copri-scarpe o scarpe invernali.
Durante la mezza stagione o quando, anche se c'è il sole, non si sa che temperature
ci saranno, personalmente addotto la soluzione di vestirmi un po' di più;
preferisco sopportare un po' di caldo piuttosto di raffreddarmi.
L'ideale sarebbe usare un abbigliamento a strati in modo da avere la possibilità
di togliere qualche indumento se si ha troppo caldo.
In commercio esistono capi di abbigliamento tecnico dai materiali e dai look
più svariati; naturalmente i prezzi variano a seconda della qualità.
Nelle numerose riviste del settore MTB è possibile trovare qualche idea o
qualche curiosa informazione.
- Le calzature
dipendono dal tipo di pedali; ormai quasi tutte le MTB hanno i pedali a sgancio
rapido per cui sono d'obbligo calzature speciali da MTB (esistono in commercio
vari modelli).
A chi non dispone di pedali a sgancio rapido suggerisco di abituarsi ad usare
le gabbiette punta-piedi (anche aperte) per avere un punto di appoggio più
saldo; in questo caso, è sempre possibile usare indifferentemente sia le calzature
da MTB che le calzature da footing.
- Se siete a fermi
da molto tempo o non avete mai effettuato un uscita in MTB, prima di affrontare
i sentieri sterrati e le salite, suggerisco di effettuare almeno una decina
di uscite da 1,5-2 ore in asfalto su tratti prevalentemente pianeggianti,
inserendo gradualmente qualche breve tratto di salita.
Dovreste affrontare almeno un paio di queste uscite alla settimana così da
acquisire un minimo di preparazione fisica, la familiarità con i comandi del
cambio e l'abitudine alla postura in sella di una bicicletta.
Durante queste uscite la velocità è di secondaria importanza; è preferibile
portare a termine l'uscita utilizzando rapporti corti che consentano di effettuare
80-100 pedalate al minuto senza però affaticarci eccessivamente.
Piuttosto che incrementare la velocità consiglio di aumentare il tempo della
seduta mantenendo sempre una pedalata agile.
- Se per la prima
volta effettuate tratti di salita su sterrato suggerisco l'utilizzo di rapporti
corti che consentano di effettuare la salita seduti in sella.
È comunque bene abituarsi anche a percorrere qualche tratto alzandosi dalla
sella.
Il rapporto usato deve consentire di effettuare una pedalata costante (al
ritmo di circa 50-70 pedalate al minuto) senza affaticarsi eccessivamente.
Abituarsi ad effettuare le salite con regolarità, rallentando senza aver fretta
di arrivare in cima, piuttosto che fare tratti veloci per poi essere costretti
a effettuare soste.
- In discesa,
su sterrato, l'uso della forcella anteriore ammortizzata o di una bici bi-ammortizzata
agevolano sensibilmente la guida.
Comunque, in passato, correndo con il mio vecchio rigido "cancello con due
ruote" non ho avuto grossi problemi ad affrontare ciascuna delle discese degli
itinerari proposti.
Discesa su un canalone (M.Gallo)
Ricordare che in discesa è bene arretrare sempre il peso e, soprattutto nei
tratti più accidentati, non rallentare troppo.
Se si è insicuri è comunque più "redditizio"
scendere proseguendo a piedi.
- A chi non è
pratico della zona suggerisco di portare con se una cartina dei Sentieri Colli
Euganei acquistabile quasi in tutte le cartolerie.
Ad ogni modo, durante l'itinerario, in caso di necessità, è sempre possibile
chiedere indicazioni.
In ogni periodo dell'anno è facile trovare qualche Biker indigeno, che conosce
i Colli come le sue tasche.
©
Webmaster Ric.
updated 17-Feb-2003