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IL SANTUARIO

Il Santuario della Madonna di Caravaggio, del 1753, sorge sopra il Dosso dell'Androla, eccezionale punto panoramico che domina la media Valle Camonica.

Il toponimo potrebbe derivare dall'etrusco anda rola, stallo sulle montagne, o dal greco andros, col significato di luogo abitato da uomini. Per assonanza potrebbe essere comparato al toponimo Andrista, la frazione sottostante, da “adritto” o “andritto”, termine di origine latina (ad rectum) che designa un luogo aprico, esposto al sole. L'edificio attuale sorge sui resti di una prima cappella, citata in documenti del XVI secolo. Fu poi restaurata ed ampliata nel 1875, su progetto del saviorese Giovanni Andrea Boldini. L'8 dicembre del 1943 padre Felice Murachelli vi fece erigere un monumento al Cuore immacolato di Maria, a completamento di un voto. 

Vi si accede attraverso un pronao a tre archi su pilastri con capitelli tuscanici, che reggono una trabeazione eseguita secondo i modelli dello stile ionico romano; il pronao è sormontato da un timpano sovrastato da una croce. Gli affreschi dell'interno sono del pittore Antonio Brighenti di Clusone.

IL CROCIFISSO

In futuro sarà possibile ammirare, presso il dosso dell'Androla, il crocifisso creato dallo scultore Job, creato in occasione della venuta del pontefice, Giovanni Paolo II, a Brescia, per la beatificazione dell’avvocato camuno G. Tovini.

LE MINIERE

Gli antri presenti poco sotto il Santuario sono le vestigia di antiche miniere di rame preistoriche. La loro particolarità le ha legate al mistero di una leggenda, quella delle streghe dell'Androla.


Il Santuario


Interno


Affreschi

 


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Daniela Rossi © 2000

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