Il primo dei fori imperiali fu
costruito da Cesare, il quale pare abbia speso tutta la ricchezza accumulata
durante la conquista della Gallia per comprare e demolire la case esistenti nell'area. Il
foro era circondato da un doppio colonnato e nel 46 d. C. vi fu costruito il Tempio di
Venere, dove vennero poste le statue di Cesare e Cleopatra: di tutto ciò oggi resta
solo il podio e tre colonne corinzie.
Per celebrare la vittoria contro i nemici di Cesare, Bruto e Cassio, Augusto fece
costruire un altro foro, ora sepolto parzialmente sotto via dei Fori Imperiali, che si
estendeva dal Foro di Cesare sino alla Suburra, dalla quale era separato per mezzo di un
grande muro. Al centro del foro era stato costruito il Tempio di Marte Ultore, del
quale oggi restano i gradini e quattro colonne corinzie. Il foro di Nerva e di
Vespasiano sono anch'essi quasi completamente ricoperti dall'asfalto.
Tra il 100 e il 112 d. C. Traiano fece costruire dal suo architetto Apollodoro i Mercati
Traianei, considerati una delle meraviglie del mondo antico. Si trattava di un grande
"centro commerciale" costituito da 150 botteghe ed uffici in cui si poteva
trovare di tutto: prodotti esotici come le sete e le spezie, gioielli, ma anche pesce
fresco, e persino fiori. Davanti ai mercati è situato uno dei monumenti meglio conservati
e più imponenti dell' epoca imperiale, la Colonna Traiana. Il piedistallo, la base
e la colonna misurano complessivamente 40 m.: fu costruita per celebrare le campagne di
Dacia dell'imperatore, le cui imprese sono raffigurate nei bassorilievi che la avvolgono
tutta. Quando, nel 117 d. C., Traiano morì, le sue ceneri e quelle della moglie Plotina
furono deposte in un'urna dentro la base della colonna.
Campo Marzio
Nel Foro Boario sono situati
il Tempio della Fortuna Virile dedicato al dio Portunus (IV secolo a. C) e il
circolare Tempio di Vesta eretto in onore di Ercole alla fine del II secolo a. C..
Vicino alla chiesa di S. Giorgio al Velabro, colpita dall'attentato terroristico
dell'agosto del 1993, è situato l'Arco di Giano, eretto probabilmente nel IV
secolo durante l'impero di Costantino.
A Campo Marzio, Augusto fece costruire, nel 23 a. C., un vasto anfiteatro dedicato alla
memoria di suo nipote Marcello, morto all'età di 19 anni. Nel secolo XIII il
teatro fu trasformato in fortezza dalla famiglia Savelli e nel XVI sec. gli Orsini fecero
costruire sulle sue rovine un grande palazzo. Il Pantheon, il tempio romano
dedicato a tutti gli dèi, fu fatto costruire da Agrippa nel 27 a. C., riprogettato da
Adriano e completato tra il 118 e il 125 d. C.. Si tratta di uno dei più grandi esempi di
architettura romana: il pronao nasconde la grande cupola emisferica che ha altezza e
diametro uguali, 43,3 m.; "dall'oculus", il foro della sommità della volta,
proviene l'unica luce. Dopo essere stato consacrato al culto cristiano, l'edificio ha
subito varie spoliazioni: parte del tetto dorato venne fatto ricoprire di piombo nel 735,
e nel XVII secolo i supporti che sostenevano il tetto furono fusi e utilizzati dal
Berinini per la costruzione del Baldacchino che si trova a S. Pietro. All'interno del
Pantheon vi sono le tombe di Raffaello e dei primi re d'Italia.
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