Tra il Palatino
e l'Aventino sono situati i resti, oggi poco più di una grande spianata, di quello
che fu il più grande edificio per spettacoli dell'antichità,il Circo Massimo. Esso
poteva contenere sino a 250.000 spettatori che assistevano alle corse dei cavalli con le
bighe, a varie competizione atletiche e alla lotta fra animali. Fu costruito nel II secolo
a C. e restaurato più volte: nel 549 d. C. vi si tennero le ultime corse. Lungo la
Passeggiata Archeologica sono situate le Terme di Caracalla, iniziate da Settimio
Severo nel 206 d. C. e completate da Caracalla nel 217 esse costituirono l'edificio
termale più splendido e grande di Roma, in grado di accogliere più di 1500 persone. Le
terme funzionarono sino al 537, quando i Goti interruppero gli acquedotti della città.
La via Appia è la più antica delle vie consolari: costruita nel 312 a. C. per
collegare Roma con Capua, prolungata successivamente sino a Benevento, raggiunse, nel II
secolo a.C., Brindisi. La visita della via Appia è uno dei percorsi più affascinanti che
offre Roma: la strada presenta a tratti l'antica pavimentazione ed è fiancheggiata da
pini e cipressi, alternati ai resti di monumenti e tombe: proprio qui, infatti, gli
antichi romani venivano a seppellire i loro morti. Percorrendo il tratto esterno alle mura
della via Appia si incontra la grande mole cilindrica della tomba di Cecilia Metella,
un monumento sepolcrale
che per grandezza è pari a quello di imperatori come Augusto e Adriano. La tomba fu
inserita durante il medioevo nel castello dei conti di Tuscolo e nel 1302 i Caetani
operarono una soprelevazione. Più avanti vi sono le rovine della tomba di Marco
Servilio e il cosiddetto sepolcro di Seneca, il filosofo che possedeva una
villa sull'Appia, nella quale si suicidò. La tomba successiva di una certa importanza è
quella della famiglia Sisto Pompeo del I sec. d. C..
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