Collocata al centro del paese la chiesetta di San
Leonardo conserva importanti testimonianze.
Il restauro del 1977 ha portato alla luce, sotto il
pavimento della chiesa, il tracciato
di un più vecchio impianto binavato, databile alla prima metà del XII
sec., che indicherebbe in una prima data la pertinenza ai monaci Vittorini
del monumento a cui è attestata la costruzione di edifici ecclesiali di
simile impianto nel cagliaritano nello stesso periodo.
Di più tarda data è l’impianto oggi visibile che si
presenta con un'unica nave absidata coperta a capriate.
La zona absidale e la facciata sono costruiti in blocchi
squadrati mentre i fianchi sono in muratura di pietrame misto rinforzata con blocchi
lavorati più grossi in corrispondenza delle aperture.
I lati e la zona absidale appaiono spogli, privi di
elementi decorativi o plastici, se si eccettua un solitario e logorato
capitello in corrispondenza dello stipite sinistro dell’ingresso
laterale. Da questo anonimato esce fuori il fronte in cui pochi elementi
bastano a valorizzarlo nonostante la sua piccolezza dimensionale. Si
trovano, qui, in successione dal basso in alto: il tipico portale su
stipiti monolitici con architrave e arco di scarico, quindi direttamente
in tangenza a questo una fascia di archetti a doppia ghiera che nel loro
rilievo sembrano voler riecheggiare le finte logge dei prospetti delle
chiese pisane. Immediatamente sopra vi è poi una bifora (la cui
originalità è tutta da verificare) e infine a concludere un campaniletto
a vela.
E’ il motivo degli archetti a doppia ghiera, con
interno a tutto sesto ed esterno ogivale che può aiutare alla
collocazione storica del manufatto. Questo motivo appare infatti identico
a quello del coronamento terminale del campanile della
chiesa di Dolianova ( vicino a Cagliari ) datato alla seconda metà del XIII sec., il che induce a indicare per la chiesa di Masullas la stessa
epoca.
|