Tradizioni, leggende, ipotesi: solo così si è cercato di capire l’origine
di questa chiesa. Non esiste infatti nessun documento o prova sicura che ci
informi di come e in quali circostanze sia sorta la costruzione.
Punto d’incontro tra nuova sensibilità gotica e vecchie soluzioni
romaniche, il San Gregorio sembra potersi datare tra la fine del XIII e l’inizio
del XIV sec. I punti di compromesso tra i due modi, quello romanico e
quello gotico si leggono già in facciata dove gli archetti di coronamento
hanno assunto il profilo ogivale e la finta loggia di gusto pisano
riprende il motivo del sesto acuto.
Così sopra il portale ad ogiva si colloca il rosone, altro
elemento tipicamente gotico, mentre esili listelli scanalati dividono la
facciata in tre specchi.
L’abside visto dall’esterno sembrerebbe non lasciar dubbi se lo si
classificasse come pienamente gotico visto la bifora ogivale che lo
capeggia nel mezzo e soprattutto il suo profilo di pianta squadrato che
lascia pregustare per il suo interno una volta a crocera di chissà qual
pregio, come i maestri del gotici sapevano fare, ma con grande delusione
entrando nella chiesa si scopre un abside semicircolare con catino, così
come consuetudine in età romanica: ecco allora ancora una volta la
dualità stilistica di quest’opera colta qui nel punto più emblematico.
Per il resto la navata coperta a capriate, mantiene consuete
proporzioni, restando ben lontana dagli slanci gotici.
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