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I LAVORI DI CAPTAZIONE IDROELETTRICA IN VALSAVIORE

I lavori idroelettrici iniziarono nel 1907 da parte della Società Elettrica dell’Adamello; la centrale di Cedegolo entrò in funzione nella primavera del 1910 con quattro gruppi da 5000 HP e due tubazioni; un altro gruppo fu installato l’anno successivo. La costruzione della diga del Lago d’Arno iniziò nel 1910; raggiunse l'altezza di 16,79 mt nel 1914, di 26,50 nel 1918 e nel 1921 la quota definitiva di 27,50 mt. La derivazione del torrente Adamé iniziò nel 1912, quella del Salarno nel 1914. 

Interessante relitto d’archeologia industriale è la grande centrale Enel di Isola, del 1910; nel 1922 fu costruita anche la diga del Lago d’Arno, il più vasto dei laghi alpini artificiali del bresciano. Al momento della realizzazione il dislivello, di 937 metri, tra la diga e la centrale fu anche il salto artificiale più alto del mondo. La produzione di energia elettrica cessò nel 1973. L’impianto di Campellio fu distrutto nel 1920 da una valanga che travolse il cantiere, provocando la morte di 14 operai. La centrale di Campellio è in servizio dal 1922 circa. “Fu costruita, per circa due terzi della sua lunghezza, nel 1918 – 1919 e ne era quasi compiuta la costruzione ed il montaggio della prima parte di macchinario quando la sera del 6 gennaio 1920, una enorme valanga di neve abbatté completamente il fabbricato. Ricuperato quasi completamente il macchinario si provvedeva, durante lo stesso 1920 e nel successivo 1921, alla ricostruzione completa.” (dall’inventario al 31 marzo 1930 della Società Generale Elettrica dell’Adamello). L’inventario esiste in quanto la SGEA, Società Generale Elettrica dell’Adamello, a seguito di grandi investimenti effettuati alla fine degli anni Venti (ricorse anche ad un grosso prestito obbligazionario sul mercato americano) cui seguì la “grande depressione”, ebbe una crisi finanziaria il cui sbocco finale fu la sua confluenza nella Società Generale Elettrica Cisalpina, controllata direttamente dalla grande Società Edison.

La società presente in Valsaviore dal 1933 si chiamò: Società Generale Elettrica Cisalpina, come si legge nell’iscrizione sopra la finestra alta, in centro, della sala macchine della centrale di Isola, apposta, modificando l’originale scritta SGEA, in occasione dell’ampliamento della Centrale con la costruzione della cabina esterna a 130kV, negli anni immediatamente successivi al 1933. Dal settembre 1942 fu Edison, dal 1956 circa Edisonvolta, dal 1963 ENEL, già Edisonvolta, dal 1963 ENEL. Tra i motivi che fecero fallire la SGEA vi fu un gravissimo guasto tecnico (si sfasciò una turbina a vapore in fase di collaudo) della modernissima centrale termica di Piacenza allora in costruzione, proprio in coincidenza con la crisi finanziaria.

Nel 1949 iniziarono i lavori per la costruzione del bacino artificiale del Fobbio; i lavori per l’apertura della galleria provocarono la morte per silicosi di decine di Valsavioresi.

Da una relazione del 1933: 

" I lavori di questa derivazione ebbero inizio nell'anno 1914 sul versante Adamé. Ai primi di agosto dello stesso anno vennero sospesi a causa della grave crisi prodotta dall'inizio della guerra e non vennero ripresi che parzialmente verso la fine dell'estate 1918 sia sul versante Adamé che al lago: mentre la galleria di derivazione veniva completata nel luglio 1922, la diga di sbarramento e le opere sussidiarie non raggiunsero il loro compimento che nell'anno 1928." (Informazione fornita da Franco Pelosato).

 


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Daniela Rossi © 2000

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