I
culmi dovevano essere ancora un po’ freschi nelle
parti nodose affinché si potessero formare dei
legacci per i covoni e per evitare che la parte
della cariosside si perdesse.
I
scaraderisi (così erano chiamati gli operai che di
volta in volta venivano reclutati per la messa)
iniziavano la giornata di lavoro all’alba, quando
le piante di grano erano meno aride e rese elastiche
dalla rugiada. Anche per questo motivo nella maggior
parte dei casi questi trascorrevano la notte di
riposo negli stessi campi.
Le
operazioni di raccolta dovevano essere svolte con
sapienza e maestria, evitando le perdite di spighe
lungo il terreno. Il bravo operaio era giudicato
soprattutto in base a questa incombenza.
Prima
d’iniziare il lavoro era necessario scegliere il
punto dal quale cominciare per seguire poi
un’unica direzione (sa tenta). Questa dipendeva
soprattutto dalla inclinazione delle piante di grano
che dovevano trovarsi nella direzione opposta a
quella “de su scaraderi” affinché il taglio
potesse avvenire senza che le ariste toccassero il
viso dell’operaio. Questi si disponevano
affiancati a una distanza di circa tre metri l’uno
dall’altro.
Al
termine della messa (accabbu de sa messi) i
scaraderisi provvedevano a formare l’ultimo covone
(maniga de agoa). Questo era formato dall’ultima
“tenta” lasciata per ultimo perché giudicata la
più pregiata qualitativamente ed esteticamente. Per
questo di solito “sa maniga de agoa” che era
formata da spighe ricciute nelle ariste, era
collocata sulla nella forcella anteriore di un carro
a buoi (furcidda di ananti) per fare bella mostra di
sé all’ingresso in paese.
I
covoni venivano così trasportati all’aia (sa
sxroba) situato a Senorbì in un luogo aperto a
tutti i venti (importante era infatti la fase della
ventilazione “sa bentuada”) e sparsi sul terreno
(sa sterriada de sa maniga) seguendo un ordine
circolare. Le spighe dovevano essere collocate
internamente rispetto al mucchio, in modo che i
chicchi calpestati che fuoriuscivano dalla spiga
risultassero dentro la circonferenza. A questo punto
le spighe erano pronte per essere trebbiate
attraverso il calpestio degli animali. |