14 aprile 1998, martedì
E' la capitale dello stato omonimo. La città è rimasta praticamente
così come era in passato e se si considera che nella zona ci sono le miniere d'argento da
cui è stato estratto nel tempo fino al 20% della produzione mondiale e che parte di
queste immense ricchezze si sono trasferite nelle costruzioni private, pubbliche e
religiose della città si capisce perché questa è stata dichiarata dall'UNESCO
patrimonio mondiale.
In questa zona sono nati i padri dell'indipendenza nazionale messicana tra cui Hidalgo ed Allende. Come spesso accade le motivazioni
che spingono alle rivolte non sono patriottiche, come si vuol far credere, ma soprattutto
economiche. Finché i gesuiti e la classe imprenditoriale a questi legati furono liberi di
arricchirsi sfruttando miniere e minatori nessuno si preoccupò più di tanto degli
spagnoli; quando questi ultimi limitarono il potere a gesuiti e compagni nacque il
malumore e con esso nacquero i primi moti rivoluzionari, proprio in questa zona, che
portarono, dopo dieci anni di lotte, all'indipendenza del Messico nel 1821.
La topografia della città è particolare. In origine era costruita sulle rive di un
fiume; a causa delle continue piene e conseguenti alluvioni ne fu deviato il corso ed il
greto del fiume ormai asciutto fu trasformato in strada e coperto ed assieme a numerose
altre gallerie scavate in seguito integra ora la rete viaria di superficie. Dalla parte
bassa della città un dedalo di viuzze strette e ripide portano sulle alture circostanti
tra case basse in buono stato di conservazione; queste sono tinteggiate con colori spesso
improponibili e contrastanti tra loro ma viste da lontano offrono delle vivaci
panoramiche. Una viuzza ad un certo punto si restringe a tal punto che due balconcini
quasi si toccano; la leggenda vuole che siano nati molti amori tra i ragazzi abitanti in
questi opposti balconcini.
In città ci sono molte chiese, alcune stupende, due teatri, di cui uno con una magnifica
facciata, ed uno zòcalo ben curato con alberi di ficus benjamin molto vecchi, grandi e
potati in modo da sembrare un unico albero che corre tutt'intorno alla piazza.
Nella zona alta della città, a circa cinque chilometri dal centro, c'è la famosa mina
de la Valenciana, la più grande della zona, con gallerie che scendono fino a 525
metri; fino al 1810 da questa miniera fu estratto un quarto dell'argento mondiale. Questa
"mina" è ancora in attività; i minatori lavorano in turni di otto ore e
guadagnano 270$ la settimana.
A circa 80 km c'è San Miguel de Allende, città
natale di Ignacio Allende, uno degli eroi nazionali. Una bella città con scorci che
ricordano Cuba. Ci sono molti statunitensi stanziali. Bella la parroquia con i
suoi alti campanili gotici e le strade acciottolate. Il "problema" di questa
città è che le strade principali sono tutte orientate da est a ovest per cui dall'alba
al tramonto non c'è mai un centimetro d'ombra.
Un ciclista vende mountain bikes nuove di buona qualità da un minimo di 5000$ senza
ammortizzatori a 9500$ con ammortizzatori.
Il percorso di circa un'ora ci è costato 40$ all'andata in de luxe con refresco
e 36$ al ritorno in primera especial senza refresco. In mattinata, nei pressi del
mercato, si radunano svariati pick-up i cui conducenti vendono il latte sfuso che hanno
trasportato in città dalle loro fattorie nei classici bidoni d'alluminio; la voglia
d'assaggiarlo è tanta ma anche il rischio è notevole per cui si desiste.
In Italia i vigili urbani hanno molti modi per far pagare le multe ai proprietari dei
veicoli posteggiati in divieto di sosta; qui i vigili anziché prendere il numero di targa
del veicolo prendono direttamente ......... la targa!!! Anziché blocchetto delle multe e
penna, nel borsello hanno chiavi inglesi, pinza e giravite.
Cambiate le lire a 4,4 pesos per 1000 lire. In un locale del centro fanno il caffè
espresso; il ragazzo lo fa con delicatezza, con religiosa concentrazione come se si
trattasse di qualcosa di extraterrestre. Volendo essere benevolo non è male, 5$.
A ricordare le origini minerarie della città a Guanajuato ci sono numerosi vecchi
carrelli, serviti un tempo a portare il minerale fuori dalle gallerie sui binari, sparsi
per le strade e trasformati in grosse fioriere.
<<<< O >>>> |