Tarahumara


MESSICO 1998

Economìa

tarahumara1.jpg (31349 byte) L'economia tarahumara è fondamentalmente agricola. Il frutto del loro raccolto è per autoconsumo o per interscambio di beni e servizi.
I prodotti di consumo principali sono il mais, il fagiolo, e la zucca. Alcuni di loro coltivano alberi da frutto o hanno piccoli orti di famiglia.
Il cibo di base è il mais con quale il tarahumara fa tortillas, ed anche pinole, atole, esquiate, mazorcas tostadas, tamales, olíki, tesgüino, e molte altre preparazioni.
Apparentemente nessun modo possibile di usare il mais è stato ignorato, ed ogni specie di mais è sfruttato. E' importante menzionare che il rendimento del mais qui è minore a 100kg per ettaro, mentre la media nazionale in terre bagnate dalla pioggia è di 800kg per ettaro.
Tra le maggiori difficoltà per la vita dell'agricoltura dei tarahumares è necessario considerare la povertà della terra a causa dei continui disboscamenti non dovuti a loro, dalla mancanza di risorse per proteggerle dall'invasione degli animali, la continua minaccia di siccità o alluvioni.

Gobierno

I governatori rarámuri sono l'autorità nella comunità, comunità che li invita a svolgere questa carica. Non ricevono alcun compenso per il servizio che svolgono. La comunità aiuta i governatori nei compiti quotidiani così che questi possono dedicarsi al servizio della comunità.tarahumara2.jpg (31478 byte)
In genere, i governatori sono selezionati tra gli uomini anziani, per la loro saggezza o per le doti speciali nel servire la comunità. Il governatore giudica, può punire e tutti accettano le sue sentenze. Accettano le autorità civili, ma non sempre si rivolgono ai tribunali per le loro cause, preferendo i propri governatori.
El bastón de mando è il loro simbolo; quando il governatore non è presente e delega qualcuno è questi che deve portare il bastone. Ogni governatore può avere tre o quattro maggiorenni che lo aiutano nel loro servizio, occupandosi per esempio delle donne e dei bambini, dell'istruzione, o dell'attenzione agli anziani.

Religiosidad

La loro religione è un sincretismo dove domina il Cattolicesimo. Per loro Dio è Padre e Madre; è presente in tutto. L'accettano come protettore e come giudice, mezzo per distinguere tra il buono ed il cattivo. I loro intermediari sono il prete ed il governatore tarahumara.
Onorúame (Dio) ha creato tutto il mondo ed ha dato ad ognuno la Sierra così che tutti possano utilizzarla in uguaglianza, senza necessità di accumulare più di quello di un altro. E' un Dio povero, perché ha dato tutto, per questo è necessario offrirgli le primizie del lavoro e la festa per ingraziarlo così che Egli continui a benedire la loro comunità e la fraternità tra i rarámuri.
I riti ancestrali dei rarámuri conservano i loro misteri; a loro piace celebrare la Pasqua perché segna il termine e la nascita del ciclo agricolo. Oggi, come in passato, le loro cerimonie religiose continuano ad avere una tale forza da tenere in vita questo popolo che, come hanno già riconosciuto i vecchi missionari, vive una vita pacifica, senza guerre tra loro o con i popoli vicini.

La fiesta

Il yúmari (balli, canzoni, offerte, cibi e bibite) costituisce la celebrazione religiosa più propria ed originale dei rarámuri. Il ballo e le canzoni dello yúmari rappresentano le orazioni al Dio Padre-Madre durante tutta notte della festa. La festa consiste di due parti fondamentali: L'offerta-ballo (che include il sacrificio di un animale e la canzone) e cibo.
Il yúmari, sola o in combinazione con altre cerimonie, è la celebrazione più frequente tra i rarámuri. E' il centro della loro comune religiosità, ed è per questo che intraprendono lunghi viaggi che durano ore, e giorni, per riunirsi nel tempio, dove rivivono la loro vita di popolo attraverso i riti religiosi. Le feste sono anche l'opportunità di assistere ad importanti eventi della comunità, come i giudizi o le riunioni coi governatori.

Indumentaria

In molte comunità i tarahumara hanno adottato l’abbigliamento occidentale. Comunque, conservando lo stile tradizionale, preferibilmente, nel caso degli uomini, e sempre nelle donne.
Le bluse o camicie di colori brillanti, a disegni stampati, qualche volta a fiori, sono usati sia per gli uomini che per le donne. Le gonne sono molto apprezzate dalle donne, che ne indossano molte insieme, una sopra l’altra.
Il ceñidor, la cintura, è uguale sia per gli uomini che per le donne. Sono di stoffa con disegni propri e sostengono indifferentemente gonne e pantaloni.
La calzatura rarámuri è molto particolare con suola leggera e cinturino fino alla caviglia.
La cobija è un indumento molto importante che è usato come giacca durante i giorni freddi, e coperta nella notte. E’ lavorato a maglia con la lana delle loro pecore ed è apprezzata molto; è indossata nelle grandi occasioni.

El tesgüino

Quasi uno fa secolo, Karl Lumholtz, esploratore norvegese, ha affermato: "Nulla è più vicino al cuore dei tarahumares come il liquore chiamato tesgüino.
Il tesgüino è un fermentato di mais, a contenuto alcolico (simile alla birra), pastoso e nutritivo. Si pone una certa quantità di mais al caldo vicino al camino umidificandola in modo da favorirne la germinazione. Una volta germogliato il mais viene macinato e bollito. Una specie di lievito, basiàwari, favorisce la fermentazione. Viene fatto riposare due , tre giorni in pentole coperte fino al momento del consumo.
Il tesgüino occupa un posto importante in tutte le cerimonie religiose, cure, o riunioni dei rarámuri. Dalla nascita alla morte, a proposito del ciclo agricolo, delle feste, del lavoro condiviso al servizio della comunità, il tesgüino accompagna i raràmuri per sottolineare la coesistenza, lo sforzo comune, la celebrazione speciale.

La carrera de pelota

Alla partenza della carrera è posta una fila di pietre che rappresentano il numero di giri che si effettueranno. Alla fine di ogni giro ciascun partecipante prende una pietra. Si formano due squadre contrarie formate da due a dodici uomini.Ogni squadra ha una palla che viene calciata, correndo, passandosela tra di essi.
Premesso che i giocatori sono a piedi nudi, ciascuno di essi si ferma e lancia coi piedi la palla più lontano possibile mentre gli altri continuano a correre in avanti per non perdere tempo. Evidentemente, la squadra che riesce a conservare il maggior numero di giocatori può muovere la palla con velocità maggiore e, di conseguenza, ha più probabilità di vincitore.
Ci sono carrere lunghe e corte. La carrera può durare per due giorni ed una notte. Il complemento di una carrera di distanze grandi è una festa con cibo e tesgüino per tutti.
Le donne hanno un tipo di carrera, dowérami, nella quale invece della palla usano un bastone ed un anello. E' la sola differenza riguardo alle carrere degli uomini; benchè siano più corte, durano tutta una notte.

El kórima

Questa parola rappresenta il diritto a condividere con chi ha meno, specialmente quando sorge una necessità seria. Kórima muniki, kórima shunuku significa "dividi con me un po' di fagioli, un po' di mais"
Il kórima non genera nessun tipo di obbligazione, debito o dipendenza tra donatore e ricevente, ed è per questa ragione che la richiesta non comporta vergogna o umiliazione. Comunque non ci sono parole adatte a spiegare il vero significato del kórima tra i tarahumares.
L'unica è vivere delle esperienze direttamente tra loro. E' inesprimibile la sensazione che si prova quando una famiglia tarahumara divide le due o tre tortillas che ha come unico alimento con chi ha bisogno.