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1.4 IL WEB

 

La più grossa innovazione che ha permesso in maniera indiretta che testate giornalistiche di tutto il mondo facessero la loro comparsa su Internet è il WEB o meglio il WORLD WIDE WEB. La storia del Web ha inizio nei primi anni '90 quando al CERN di Ginevra (cioè il Consiglio Europeo per le Ricerche Nucleari) venne realizzata un'applicazione che consentiva di stabilire veloci ed efficaci collegamenti per gli studiosi che si occupavano della ricerca nel campo della fisica atomica; a partire da questo momento il World Wide Web conoscerà un successo clamoroso e non solo presso gli studiosi di fisica nucleare. La novità sostanziale era nella modalità ipertestuale utilizzata per la circolazione dei dati, che non aveva corrispettivo in nessuna delle applicazioni sviluppate fino a quel momento. La sua storia passa comunque attraverso un'altra tappa fondamentale dello sviluppo delle rete Internet: la realizzazione nel 1993, da parte di alcuni studiosi del NCSA (National Center for Supercomputing Applications) fondato nel 1985 per facilitare l'ingresso in rete delle università e degli istituti di ricerca, del software MOSAIC, il primo dei cosiddetti browser grafici, programmi da utilizzare per le navigazioni in rete. MOSAIC permetteva di gestire non solo i testi ma anche le realizzazioni grafiche, dando impulso alla fortissima diffusione della rete anche presso l'utenza non specialistica. Il Web è un grande serbatoio di notizie, informazioni e dati organizzati in maniera del tutto nuova rispetto ai sistemi di tipo tradizionale. Volendo essere più precisi, si può aggiungere che il Web è un'applicazione Internet ( cioè uno dei possibili modi di funzionare della rete) che, grazie all'uso di un particolare protocollo ( il protocollo HTTP ), permette di gestire documenti ipertestuali e, nella maggior parte dei casi, multimediali. Sarà necessario ora stigmatizzare le caratteristiche che fanno di questo strumento comunicativo un punto di svolta nel panorama telematico. Il Web è un sistema ipertestuale: la struttura ipertestuale rompe uno dei meccanismi portanti della lettura tradizionale: la sequenzialità. I contenuti organizzati secondo una modalità ipertestuale infatti vengono sistemati non più in sequenza, cioè uno dopo l'altro, ma a blocchi; i blocchi di contenuto all'interno di un ipertesto vengono chiamati NODI , possono essere composti da parole scritte, ma anche da immagini o suoni, ed essere messi in comunicazione tra loro grazie ad una serie di collegamenti logici, detti LINK . Questo modo di organizzare le informazioni comporta delle novità sostanziali; leggere un ipertesto (o ipermedium) come il Web, vuol dire avventurarsi all'interno di un mondo. Al normale concetto di lettura si sostituisce quello di NAVIGAZIONE: un attraversamento molto spesso casuale e non sempre prevedibile di contenuti. Il Web è un sistema multimediale: nel caso delle nuove tecnologie della comunicazione, più che di struttura ipertestuale si tende a parlare di struttura ipermediale o multimediale, in cui i vari nodi di un documento non sono composti solo da pagine scritte, ma anche da contenuti di altro genere come immagini e suoni. Si tende a considerare multimediale un processo comunicativo all'interno del quale si utilizzano più mezzi di comunicazione contemporaneamente . Con la parola multimediale si fa normalmente riferimento ad alcune particolari realizzazioni digitali e interattive, costruite utilizzando diversi linguaggi di comunicazione e rappresentazione - immagini, musica, animazioni, testo scritto - e fruibili attraverso processi non sequenziali di navigazione. Il Web è un sistema interattivo: l'interattività rappresenta una delle caratteristiche più importanti del Web. Il concetto di interazione comunicativa è relativo ad una forma particolare di relazione tra soggetti umani all'interno della società. Con le nuove tecnologie della comunicazione, però, ad acquisire visibilità non è tanto il concetto di interazione comunicativa, quanto quello di INTERATTIVITA'. I due termini, seppure somiglianti, tuttavia si distinguono per il fatto che l'interattività è propria solo delle tecnologie. Tra le molte possibili, la definizione più completa sembra essere quella che riconosce nell'interattività una proprietà di alcuni dispositivi informatici, che permettono all'utente di orientare lo svolgimento delle operazioni durante lo scambio comunicativo. L'elemento che emerge con maggiore chiarezza da questa definizione è l'importanza del ruolo ricoperto da colui che utilizza il dispositivo, un ruolo dinamico e attivo rispetto a quello sostanzialmente statico e passivo consentito dai tradizionali media diffusivi. Questo ruolo inoltre si sviluppa in relazione ad almeno tre diversi elementi: 1) Un dispositivo viene considerato interattivo quando permette all'utente un ruolo attivo nei processi di selezione delle informazioni, orientando tali processi grazie a delle specifiche scelte. 2) Il grado di interattività di un dispositivo viene valutato in base alle possibilità che gli individui hanno di scegliere i contenuti dello scambio comunicativo. 3)Un dispositivo interattivo modifica i tempi tradizionali propri dei media diffusivi. Il Web è semplice da navigare: attraversare gli ambienti ipermediali del Web è semplice e intuitivo. Si può leggere un articolo o vedere un filmato, si può "cliccare" su un link (un collegamento ipertestuale) per poi pentirsi e ritornare sui propri passi per sperimentare un'altra strada. Tutto questo con estrema facilità. È inoltre possibile entrare a far parte del mondo della rete come protagonisti attivi in maniera altrettanto semplice. Il Web è un dispositivo interpiattaforma: il sistema interpiattaforma Web permette di superare agilmente uno dei limiti caratteristici di una rete telematica planetaria come Internet, cioè quella rappresentata dalla grande diversità di computer che entrano in comunicazione tra loro. Il Web è un dispositivo interpiattaforma, cioè un complesso di funzionalità che non bada alle caratteristiche del sistema operativo, dei monitor o dei processori dei computer che chiedono di collegarsi. Il Web è un'applicazione di tipo distribuito: nel caso del Web, le informazioni disponibili sono teoricamente illimitate perché sono distribuite, cioè non sono contenute tutte in un unico supporto o in una sola zona della rete, ma distribuite in tutto il mondo.

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