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2.5 COME ACQUISIRE INFORMAZIONE DA UN GIORNALE ONLINE

 

Inizia con il presente paragrafo l'esame di una serie di casistiche relative al giornalismo online, che ci porterà ad approfondire la tematica nei suoi aspetti tecnici, sociali e linguistici. Tali casistiche e relativi parametri di lettura ed interpretazione sono tratti dalla consultazione di numerosi siti Internet che verranno di volta in volta citati. Con la presente inchiesta, intendo stigmatizzare le innovazioni tecnologiche e le opzioni di lettura offerte dalla versione elettronica di una testata giornalistica. Ritengo, inoltre, necessario precisare che il punto di vista assunto non è quello del consumatore e quindi di una fruizione ipertestuale, bensì quello infrastrutturale, legato alla produzione e presentazione delle notizie. Nei capitoli successivi e, in particolar modo, con il campionamento relativo ai dati estrapolati dal forum telematico di "The New York Times", offrirò una valutazione dei cambiamenti sociali e linguistici da esso apportati. Al fine di completare questa premessa metodologica, ricordo che le casistiche riscontrate e prese in esame appartengono a contesti spazio temporali completamente differenti, anche se mai antecedenti l'anno 1998. Esse, però, sono state scelte e, in un secondo momento, ritenute rappresentative, in quanto una consultazione approfondita delle fonti e delle documentazioni inerenti l'argomento ha confermato la validità dei loro modelli. Herre von Oostendorp e Christof van Nimwegen del Dipartimento di Media e Comunicazione all'Università di Utrecht hanno condotto uno studio sui molteplici aspetti dell'utilizzabilità di un giornale elettronico olandese, il "de Volkskrant". Più specificamente, sono esaminati gli effetti delle tecniche di manipolazione della lettura come lo scrolling o l'uso degli hyperlinks per acquisire informazione in differenti posizioni. I soggetti campione parteciparono alla ricerca in due sessioni nel Giugno 1998 con una settimana di intervallo una dall'altra. In ogni sessione i soggetti ricevettero un numero di compiti di ricerca consistenti, come già anticipato, nell'individuazione di informazione a più livelli e in posizioni differenti all'interno dell'home page del giornale.. La velocità di esecuzione e l'accuratezza di indagine furono misurate e, in seguito, i soggetti ricevettero un compito di riconoscimento. In generale i soggetti si dimostrarono altamente soddisfatti dalla versione online del giornale. La loro performance nel compito di ricerca fu molto buona, anche ai livelli più avanzati. L'individuazione dell'informazione dopo l'operazione di scrolling e in seguito all'utilizzo di un hyperlink necessitò approssimativamente dello stesso tempo e la performance nel compito di riconoscimento presentò gli stessi standard di rendimento. Fu, comunque, individuato un effetto di interazione tra la tecnica di manipolazione di lettura e il livello ipertestuale. In particolare, trovare informazione per la quale era necessario far scorrere la pagina ad un livello ipertestuale più profondo impose la perdita di maggior tempo e risorse cognitive maggiori. In relazione a questa prima fase, fu concluso che era meglio eliminare la presentazione di informazione a livelli ipertestuali più profondi per i quali si doveva ricorrere all'operazione di scrolling. Leggere l'informazione disponibile in un giornale online che è costruito seguendo l'architettura dell'ipertesto richiede che gli utenti navighino attraverso l'informazione fornita e che manipolino i mezzi di navigazione disponibili (scrolling, hyperlinks). Grazie a modalità di consumo completamente differenti rispetto al documento lineare tradizionale, l'utente ha numerose opzioni per consultare l'informazione fornita. Una problematica molto frequente per gli utenti dei sistemi ipertestuali è la possibilità di perdersi all'interno del cyberspazio. Per questa ragione la struttura dell'informazione, le indicazioni di orientamento disponibili, le possibilità di rielaborazione e le tecniche di manipolazione della lettura si rivelarono molto importanti. Un aspetto di pratica utilità, in base ai dati forniti dai soggetti campione fu il problema di stabilire la quantità di informazione che doveva essere contenuta all'interno di un nodo nella struttura ipertestuale. I nodi sono unità d'informazione; essi trattengono porzioni di contenuto e sono messi in connessione dagli hyperlinks. Le dimensioni del nodo, ossia il numero di schermate appartenenti a quel nodo, possono variare. Gli Hypertext designer, gli editori e i giornalisti stessi sono continuamente dibattuti riguardo alla decisione di aggiungere informazione al nodo o frammentare il nodo in nodi più piccoli e creare conseguentemente una più profonda gerarchia di nodi. Ciò che è comunque significativo rilevare è che, in un giornale online, l'individuo ha la possibilità di menzionare direttamente le tematiche secondarie ed elaborarle come argomento centrale della sua area di interesse. Durante la ricerca, si è avanzata l'ipotesi di eliminare l'informazione secondaria dall'home page iniziale e renderla reperibile solo attraverso links, al fine di limitare le eventualità che l'utente possa perdersi o confondersi nel cyberspazio . Una prima conseguenza negativa della connessione ipertestuale delle porzioni di informazione sembra essere stata, infatti, il senso di perdita del contesto. L'utente si trova improvvisamente di fronte a nuove ed isolate porzioni di informazione, mentre, nel contempo, il contesto originario scompare dallo schermo. La domanda centrale dell'intera inchiesta si rivelò quindi essere: quali sono le conseguenze sull'utilizzabilità (efficienza ed efficacia) dell'espansione del nodo o della sua frammentazione in nodi più piccoli? È rilevante notare che tale domanda e' relativamente indipendente dalla specifica interfaccia utilizzata e dalla scelta del giornale. Si tratta di qualcosa che ha a che fare con la natura dell'ipertesto. Nonostante questo si è tentato di trovare una relazione tra i dati empirici emersi dall'inchiesta e gli strumenti tecnici messi a disposizione. Il sito Internet del giornale rispondeva alla denominazione: www.volkskrant.nl. Figura 1: Visualizzazione dell'Home Page di "de Volkskrant" Nel prototipo della versione online della testata giornalistica olandese sono presenti pagine bianche su uno sfondo grigio. La maggior parte delle funzioni di manipolazione e navigazione sono collocate al di fuori delle pagine bianche o vicino ai loro bordi. Questa struttura è conforme alle raccomandazioni per una buona grafica di schermo.Una volta entrati nella versione online, è possibile reperire una fila verticale di 9 bottoni rappresentanti le 9 sezioni principali del giornale, come la Front Page, Media, Viaggi, Servizi e così via. "Cliccando" su una di queste opzioni cambia il suo colore da blu a bianco/grigio e si apre la prima schermata di informazione in quella sezione. Il colore rimane bianco/grigio fino a che si rimane in quella sezione. Come consuetudine tutti i links sono sottolineati in questo prototipo in blu. Nella parte destra della pagina è presente una barra Netscape di scorrimento. Come menzionato precedentemente, un aspetto importante della navigazione attraverso un ipertesto è la struttura dell'informazione. Distingueremo, quindi, una dimensione orizzontale e una dimensione verticale concernenti la struttura dell'ipertesto. Numerosi livelli di organizzazione in nodi o unità d'informazione possono essere compresi attraverso l'individuazione di una dimensione orizzontale. Un livello ottimale è quello che rappresenta una breve descrizione dell'articolo principale (livello 0) e, navigando attraverso gli hyperlinks, dei livelli più profondi che possono essere attivati. Nel prototipo era presente una struttura orizzontale di 5 livelli (livello 0-4). Il testo di informazione o i links sono nella parte bassa dello schermo, così che, per leggere l'informazione l'utente deve scorrere la pagina per avere l'informazione visibile sullo schermo. Figura 1 : Dimensione orizzontale Nel prototipo era presente una struttura orizzontale di 5 livelli (livello 0-4). Il testo di informazione o i links sono nella parte bassa dello schermo, così che, per leggere l'informazione l'utente deve scorrere la pagina per avere l'informazione visibile sullo schermo. Questo può avvenire ad ogni livello orizzontale. In questo prototipo si manifestarono casi in cui si rendevano necessarie tre o quattro schermate (visualizzabili attraverso la barra di scorrimento) per acquisire le informazioni nella parte più bassa del nodo. Questa tipologia di struttura si definisce: dimensione verticale. Essa definisce il percorso dell'utente nell'individuazione di un'informazione non direttamente reperibile sullo schermo. La grafica di seguito aiuta a capire tale processo: Figura 2 : Dimensione verticale METODO Soggetti: 20 Studenti (10 uomini e 10 donne) con differenti conoscenze informatiche. Precedentemente all'esperimento l'esperienza dei soggetti relativamente all'ipertesto fu testata attraverso un questionario di 6 domande. Il questionario era volto a misurare la frequenza con la quale i soggetti usavano determinati sistemi operativi, applicazioni ipertestuali e Internet. Un esempio di domanda posta nel questionario era: "quanto spesso visiti i siti Internet?" La risposta poteva andare da 1 (mai) a 5 (molto spesso). Sulla base dei punteggi in percentuale, i soggetti furono classificati come: Inesperti (6), Moderatamente Esperti (8), Altamente Esperti (6). L'attitudine precedente dei soggetti alla lettura elettronica delle informazioni fu determinata attraverso una domanda aperta: "qual è la tua attitudine verso i giornali elettronici su Internet?" Le risposte furono iscritte all'interno di tre categorie: attitudine negativa, neutra e positiva. Alla fine della sessione i soggetti ricevettero un questionario con 5 domande qualitative e a finale aperto e 9 valori di gradimento basati sulla soddisfazione. Esempi delle domande qualitative includono domande come: "Qual è la tua opinione a proposito dei colori utilizzati?", "Ti sono piaciuti il layout e le fonti?" "Era chiaro come usare tutte le funzioni?". Gli indici di gradimento furono concepiti per misurare la soddisfazione dei soggetti con il sistema. Per esempio domande rappresentative sono state: "useresti più frequentemente questo giornale online se avessi accesso ad internet?" con una scala da 0 (assolutamente no) a 4 (sì, certamente) e "prova a dare un tuo giudizio sull'utilizzabilità?" con una scala da 0 (molto fredda) a 4 (molto amichevole). Le variabili indipendenti dell'esperienza informatica (bassa, moderata ed alta) e le attitudini precedenti (positive, negative) furono utilizzate come variabili tra i soggetti nelle analisi della varianza, e le procedure di scrolling e l'utilizzo degli hyperlink(s) furono trattate come variabili interne ai soggetti. Materiali: i documenti erano articoli di giornale su ogni tipo di argomento (politica, viaggi, sport ecc.). Equipaggiamento: il giornale online fu presentato nel contesto di Netscape 2.0, con un Computer 486-66 con RAM di 8 MB. Procedure: i soggetti parteciparono a due sessioni, con una settimana di intervallo l'una dall'altra. In ogni sessione, dopo una breve esplorazione del giornale, i soggetti ricevettero 12 compiti di ricerca consistenti nel trovare certe porzioni di informazione specifica, nel modo più veloce ed accurato possibile. I 12 compiti avevano una sequenza casuale. Successivamente i soggetti ricevettero un compito di ricognizione o riconoscimento. In questa operazione essi dovevano riconoscere 12 titoli di articoli nell'ipertesto. Le risposte alternative erano "Sì", "No", "Non so". Al fine di ridurre la tendenza a rispondere "Sì", furono aggiunti anche 12 titoli non esistenti. RISULTATI Riguardo alla navigazione, gli utenti hanno regolarmente manifestato lamentele in relazione alla tecnica di scorrimento di lettura (scrolling). Oltre a questo, era possibile evidenziare una elevata soddisfazione con il prototipo. Alcuni servizi offerti dal giornale online in esame, come la possibilità di consultare archivi o le opzioni di ordine di materiale furono particolarmente apprezzate. Furono, però, stigmatizzati anche alcuni aspetti da migliorare: la misura delle immagini, il significato dei tasti rossi nell'angolo in alto a destra della pagina (indicanti ricerca, tavola dei contenuti e funzioni di aiuto). Un altro difetto riscontrato dai soggetti fu la limitata quantità di testo scritto nella pagina. Inoltre, le attitudini precedenti non ebbero alcuna significativa influenza sulla performance ma una rilevante influenza sulla soddisfazione. Coloro i quali avevano dimostrato un'attitudine negativa verso la forma elettronica del giornale erano alla fine meno soddisfatti. Concentrando, ora, la nostra attenzione sugli effetti dell'individuazione dell'informazione in un sistema ipertestuale e sull'influenza delle tipologie di navigazione, bisogna ricordare che circa il 95% dei compiti furono svolti correttamente. Anche chi aveva poca esperienza con il computer non manifestava difficoltà nell'esecuzione dei compiti. Il primo interesse specifico dell'inchiesta era: quanto tempo occorre all'utente per individuare l'informazione nel sistema ipertestuale con le due tipologie di manipolazione (Scrolling, hyperlink) e qual'è l'influenza esercitata dal posizionamento dell'informazione? Ancora più in dettaglio: qual è l'influenza derivata dall'utilizzo di un numero differente di collegamenti (link) ipertestuali (cioè la dimensione orizzontale), e qual è l'influenza dello scrolling (la dimensione verticale)? Ciò che viene misurato nella presente ricerca è il tempo necessario per passare dal punto di inizio al momento in cui i soggetti individuano il link che, in seguito, li condurrà all'informazione. Le figure seguenti, riferite al livello 1 (per raggiungere l'informazione l'utente deve "cliccare" una sola volta sull'hyperlink) e al livello 2 (l'utente deve approfondire e "cliccare" su due hyperlink per accedere all'informazione) aiutano a capire il percorso dei soggetti esaminato dai ricercatori. È opportuno ricordare anticipatamente che i ricercatori non hanno analizzato il livello 0, poiché, in quel caso, i soggetti dovevano solo selezionare l'area di interesse nella quale intendevano reperire l'informazione. Figura 4 : Descrizione del percorso di ricerca in livello 1 Figura 5 : Descrizione del percorso di ricerca in livello 2 Il link conducente all'informazione desiderata nella dimensione verticale era direttamente disponibile sullo schermo (dimensione verticale livello 0) o al di fuori della prima schermata e l'utente doveva scorrere la pagina per arrivare al link desiderato (livello 1). In ultima analisi è interessante verificare il tempo impiegato nello svolgimento delle varie operazioni. Un primo dato fu l'impiego di una quantità minore di tempo nella seconda sessione rispetto alla prima, e l'impiego di minor tempo anche in relazione all'individuazione dell'informazione senza il processo di scrolling. Figura 6 : Tempo medio necessario per trovare un hyperlink per dimensione orizzontale e verticale, dopo aver selezionato una sezione nella pagina iniziale. Un'altra domanda posta dai ricercatori era in riferimento alla possibilità che l'operazione di riconoscimento fosse influenzata dai livelli orizzontale e verticale o dalla loro interazione. Nella Figura 7 è descritta la performance di riconoscimento per l'informazione presentata. Figura 7 : Riconoscimento medio dei links per livello orizzontale e verticale. I links localizzati nel livello orizzontale 1 sono più facilmente riconosciuti che i links nel secondo livello orizzontale. Ultimo dato, estremamente interessante da un punto di vista tecnico e sociologico, emerso dalla presente ricerca, fu che anche i soggetti che avevano un'attitudine negativa verso il giornale online si abituavano velocemente ad esso ed erano soddisfatti dell'utilizzabilità del nuovo mezzo comunicativo.

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