Espandi/Chiudi Espandi/Chiudi Tutto

Espandi/Chiudi Capitolo 1

Espandi/Chiudi Capitolo 2

Espandi/Chiudi Capitolo 3

Espandi/Chiudi Capitolo 4

Espandi/Chiudi Capitolo 5

Espandi/Chiudi Capitolo 6

Espandi/Chiudi Espandi/Chiudi Tutto

 

5.1 IL LINGUAGGIO TELEMATICO: UNO SGUARDO D'INSIEME

 

Tomás Maldonado in Critica della ragione informatica , testo estremamente significativo per la comprensione di molti aspetti relativi al nuovo mezzo di comunicazione, stigmatizza alcune lacune linguistiche della comunicazione telematica. Inanzitutto critica il modo in cui gli enunciati performativi nella comunicazione elettronica vengono proferiti in circostanze anomale, con il risultato che, senza il sostegno di affidabili convenzioni, gli atti illocutori non dispongono di quella forza che dovrebbe consentire loro di portarsi a compimento. La povertà illocutoria - da quanto si evince dal pensiero di Maldonado - non sarebbe l'unica debolezza della scrittura online. Tale povertà viene, in aggiunta, aggravata da una stagnante povertà espressivo-appellativa, che non scaturisce da una mancanza. Piuttosto - paradossalmente - deriva da un eccesso di elementi con una funzione espressivo appellativa. Personalmente - e di questo avviso sembrano essere molti linguisti ed esperti di comunicazione - ritengo che sia proprio nella povertà, sintesi terminologica e, quindi, nella forte capacità espressiva di ogni singola parola il grande valore aggiunto della comunicazione telematica. Come già anticipato nella premessa, qualsiasi interazione in rete non può che svolgersi interamente all'interno del linguaggio. L'interazione in rete è costituita esclusivamente da atti comunicativi: esiste e viene riconosciuto in rete solo colui che comunica. Per questo sono particolarmente importanti i processi di sviluppo di un linguaggio specifico, che tenga presente i limiti e le possibilità offerte dal medium e che renda gli attori capaci di condividere senso e significato di ciò che fanno all'interno degli ambienti virtuali. Il linguaggio ci rende esseri sociali e riflessivi: permette di distaccarsi dall'immediato dell'esperienza individuale soggettiva. Il fatto che la CMC abbia una larghezza di banda relativamente limitata non ha impedito lo sviluppo di un linguaggio particolare, creativo ed efficace. Una prima caratteristica evidente nei sistemi di comunicazione asincroni (cioè non in tempo reale) è la consuetudine di riportare interamente o in parte il messaggio a cui si risponde, allo scopo di ricordare all'interlocutore l'argomento a cui ci si riferisce. La porzione del messaggio riportata viene tenuta separata dal messaggio vero e proprio grazie a segni grafici convenzionali che la identificano e che vengono inseriti, in genere automaticamente, dal software di comunicazione. Tale pratica permette di mantenere un tono di voce informale e discorsivo anche quando l'intervallo tra un messaggio e il successivo arriva a essere di molti giorni. L'espediente qui rappresentato di riportare il messaggio a cui si risponde è indispensabile soprattutto nelle conferenze elettroniche molto affollate, in cui i partecipanti interagiscono pubblicamente a gruppetti, accavallando gli argomenti di discussione e intervenendo saltuariamente nelle discussioni altrui. In questi casi l'impressione di un osservatore esterno è quella di trovarsi di fronte a un immenso caos comunicativo, comprensibile ai partecipanti solo a patto di rispettare le formalità e le convenzioni di questo particolare linguaggio. La capacità di padroneggiare correttamente espedienti di questo tipo si acquisisce con il tempo e con l'interazione con membri già competenti. Riporto di seguito un esempio tratto dalla raccolta dati relativi al FORUM del "New York Times" del 18 Luglio 2001 nella categoria riservata a coloro che intendevano rispondere ad un editoriale di William Safire: Figura 1 : in questo esempio il partecipante 122849d ha ripreso una porzione di testo precedente del partecipante im1dc Esistono molti modi per ricordare agli interlocutori il contesto in cui nasce una determinata comunicazione. Non possiamo pensare che i messaggi di posta elettronica abbiano tutti lo stesso formato. La ricchezza e la fantasia della Rete si esprimono attraverso particolari disposizioni del testo, l'uso di caratteri con funzioni di ornamento grafico, oltre che attraverso il linguaggio stesso. Il linguaggio online presenta numerose altre particolarità, tra cui anche alcune strategie per tentare di compensare la più evidente limitazione della CMC e cioè la mancanza dei codici comunicativi gestuali, della mimica e della prossemica. Una di queste strategie è costituita dagli smileys o emoticon o faccine. Mi soffermerò in un paragrafo successivo su questo argomento. Ciò che mi preme qui rilevare è invece un'altra caratteristica peculiare della comunicazione mediata dal computer: la grande sintesi e, in alcuni casi, la costruzione per ellissi. La lingua utilizzata nello scambio di messaggi per via telematica è in primo luogo una lingua fortemente condizionata dal pragmatismo del gergo inglese. In secondo luogo e, in parte, come conseguenza si tratta di una lingua estremamente veloce, rapida, snella tanto che spesso si parla di comunicazione lasciata trasparire. Quello che però è paradossale e riveste una certa importanza sul piano relazionale e sociale è che nell'interazione via computer esiste un solo tipo di informazione: quella volutamente inviata. Questo porterebbe a un'importanza particolare della fantasia e della dimensione giocosa in Rete. In realtà le informazioni lasciate trasparire nella CMC sono solo di tipo paralinguistico, piuttosto che non verbale ed emergono dallo stile e dalla struttura della scrittura oltre che dal vocabolario usato. Una situazione evidente in cui l'esistenza di informazioni lasciate trasparire inficia gli strenui tentativi dell'attore di mantenere il massimo controllo sulla propria autorappresentazione è data dal gender-switching: il lasciar credere agli interlocutori di essere di sesso diverso dal proprio sesso biologico. Nella maggior parte dei casi infatti questi tentativi, quando non sono sostenuti da una sincera volontà di mettere in discussione il proprio genere, vengono scoperti rapidamente proprio grazie alle informazioni lasciate trasparire involontariamente nonostante l'apparente povertà comunicativa della CMC. Una volta delineate le caratteristiche principali delle forme di comunicazione asincrona mediata dal computer, nei successivi paragrafi mi soffermerò sulle convenzioni sostitutive del linguaggio (smileys ecc.) e sugli strumenti di manifestazione semantica all'interno di spazi sociali come il FORUM telematico.

2001 InstantWebsite © All Rights Reserved