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3.1 TRE REDAZIONI DIVISE

 

Il settore del giornalismo online in questo momento ha di fronte due scenari: § Il mercato e le iniziative editoriali: testate tradizionali che creano versioni elettroniche dei loro giornali, editori e providers che danno vita a webzine di vario tipo; giornalisti, associazioni, appassionati che mettono online fanzine elettroniche; pubblicitari e agenzie che si avvicinano al nuovo medium. § La professione giornalistica. Gli aspetti, in questo caso, sono duplici: da una parte ci si interroga su come utilizzare le opportunità che offre la Rete (Web, posta elettronica, Newsgroup, Chat, ecc.) nel lavoro giornalistico tradizionale e dall'altra su che tipo di giornalismo e che tipo di giornali fare in Rete . La risposta forse più interessante a queste problematiche viene dal "Chicago Tribune", storica testata americana. Nella sua impostazione organizzativa possiamo individuare le caratteristiche delle strutture redazionali del futuro. In relazione alle innovazioni introdotte dagli editori e sponsor di questo giornale, l'aggettivo "pionieristico" non è mai stato più azzeccato. Già dal 1993, i giornalisti televisivi, del Web e dell'edizione cartacea facenti capo all'editore del "Chicago Tribune" Howard Tyner lavorano in redazioni completamente separate e in spazi completamente differenti. Il pionierismo di Tyner emerge anche considerando lo specifico approccio alla versione elettronica del giornale: la Tribune Company, la società che provvede a dare una linea gestionale alle vaste porzioni di mercato mediatico collegate al giornale, ha, infatti, fin da subito investito nei servizi online di "America Online" (Aol) ed ha dato il via ad una delle prime aree locali su Aol, il "Chicago online". L'aspetto più innovativo, però, come già evidenziato precedentemente, si evince dal fatto che la Tribune Company ha completamente rimosso le responsabilità gestionali ed editoriali delle imprese telematiche da quelle del giornale e del Settore Pubblicazioni, per creare una nuova unità chiamata "Tribune Interactive" con un presidente che è anche il Coordinatore del Settore Tecnologico degli altri pacchetti informativi. Ciò non significa che i giornalisti del settore interattivo possano eludere il controllo e la supervisione dell'editore capo Tyner ma è dato incontrovertibile che le loro metodologie redazionali, relazioni con l'utenza e finalità comunicative siano diametralmente differenti rispetto all'edizione cartacea e rispetto a "Chicago Land Television" . Le motivazioni di questa netta separazione - secondo quanto sostiene lo stesso Tyner - sono molto semplici. Le competenze giornalistiche richieste in una redazione telematica sono assolutamente diverse ed incompatibili con la formazione professionale di un giornalista tradizionale: in quest'ultima c'è la necessità di presentare le notizie in modo tale che attirino, anche graficamente, l'attenzione dell'utente, la necessità di stimolare la partecipazione attiva del fruitore attraverso un linguaggio chiaro, colloquiale e fresco, e di favorire gli scambi interattivi attraverso strumenti tecnologici all'avanguardia. Si assiste, poi, all'introduzione di nuove fasi di lavoro o ad una loro evidente differenziazione rispetto a quelle dell'editoria cartacea. Andrò ora ad enunciarle. Fase di Reading: ottenuto il finanziamento, si passa alla fase produttiva denominata Reading in cui si definiscono gli obiettivi e si elabora concettualmente il prodotto. Il grosso distacco tra le due redazioni viene qui dato dall'introduzione, nella seconda (la redazione telematica), del regista multimediale che redige il cosiddetto "storyboard dinamico", risultato di un'operazione di preparazione che avviene attraverso la costruzione di mappe concettuali. Sempre nell'ambito della redazione telematica, dallo storyboard, schema cartaceo ancora molto generico, bisogna passare alla realizzazione di un modello più dettagliato, all'interno del quale tutti gli elementi della presentazione devono essere chiariti con il massimo grado di precisione possibile. Per realizzare "flow chart" (il termine tecnico con cui si indicano progetti grafici con elevato grado di dettaglio) esistono programmi che mettono a disposizione elementi reimpostati, ai quali aggiungere solo specifiche modifiche di progetto . Il flow chart della presentazione web deve principalmente indicare con esattezza e precisione le caratteristiche delle pagine. Non basta più dire in questa fase dei lavori, che in un determinato settore verrà inserita quella particolare foto. Bisognerà dire piuttosto che all'interno della pagina 7, in alto nell'angolo destro, accanto al primo blocco di testo va inserita l'immagine 4. Fase di Editing: a seconda di quanto stabilito nella fase dello studio di fattibilità - che ha previsto la pianificazione dei diversi media da utilizzare - nella produzione si attivano gli specialisti tecnici dei media scelti che transcodificano i contenuti degli autori nei vari linguaggi dei media di cui sono competenti. Fase di Authoring: la fase di authoring consiste nell'assemblare i materiali digitalizzati, riflettere sull'organizzazione dei contributi e studiare l'interfaccia, ovvero l'aspetto relativo alle modalità di utilizzo del prodotto e alla creazione dei possibili percorsi preordinati di fruizione. Fase di Debugging: la fase di authoring si conclude con il debugging, ovvero la verifica dell'efficacia del prodotto multimediale e la sua eventuale ottimizzazione. Il test finale precede la messa in rete dell'ipertesto realizzata. Fase di Immissione in Rete: alla fine della produzione si ottiene un prototipo di sito Web da mettere in rete, e lo si invia al server del provider che gestisce la connettività . Grazie a questa netta bipartizione e ottimizzazione settoriale del lavoro redazionale "Chicago Land Television" è vista in America come un modello di successo, "Tribune Interactive", società di gestione del "Chicago online" ha avuto, almeno nella parte iniziale, profitti considerevoli grazie ad Aol e il "Chicago Tribune", originale versione cartacea, è ancora una delle più autorevoli testate del panorama informativo statunitense. Sebbene le documentazioni ricavate relativamente all'argomento, mi spingano ad appoggiare l'archetipo organizzativo qui delineato, andrò ora ad esaminare casi in cui, pur ammettendo la diversificazione delle metodologie, si è tentata una commistione sinergica dei modelli.

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